Le farfalle al salmone affumicato sono un primo piatto facile e veloce, perfetto per gli amanti dei condimenti cremosi e saporiti. La sapidità del salmone affumicato si unisce alla delicatezza della panna fresca a cui si aggiunge il tocco di colore del concentrato di pomodoro, che conferisce anche una nota leggermente acidula. Per realizzare questa deliziosa pasta al salmone abbiamo scelto le farfalle, che con la loro forma distintiva si adattano perfettamente a raccogliere la salsa cremosa. Se state cercando una ricetta last-minute per un pranzo espresso o una cena improvvisata, le farfalle al salmone affumicato sono la scelta migliore: con solo pochi minuti e il minimo sforzo porterete in tavola una pietanza di tutto rispetto, degna anche del menù di Natale!
Se state cercando altri primi piatti con il salmone affumicato, provate anche:

Penne con salmone affumicato e cicoria scottata
Penne con salmone affumicato e taccole
Pennette con salmone e vodka
Pasta con crema di salmone e zucchine
Pasta con crema di burrata e salmone affumicato

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Categoria: Primi piatti

Ingredienti

Farfalle 320 g
Salmone affumicato 200 g
Panna fresca liquida 200 g
Scalogno 0,5
Concentrato di pomodoro 1 cucchiaio
Vino bianco 0,5 bicchieri
Burro 20 g
Sale q.b.
Pepe nero q.b.

Preparazione

Farfalle al salmone affumicato, passo 1

Per preparare le farfalle al salmone affumicato per prima cosa tritate al coltello il salmone affumicato (1), poi mondate e tritate finemente lo scalogno (2). In una padella sciogliete il burro (3).

Farfalle al salmone affumicato, passo 2

Aggiungete lo scalogno (4) e stufatelo per qualche minuto, poi sfumate con il vino bianco (5). Quando tutta la parte alcolica sarà evaporata, unite il salmone (6) e cuocete per 2 minuti.

Farfalle al salmone affumicato, passo 3

Aggiungete la panna (7), poi condite con insaporite con il pepe (8) e il concentrato di pomodoro (9).

Farfalle al salmone affumicato, passo 4

Mescolate per amalgamare gli ingredienti e cuocete ancora per qualche minuto a fuoco dolce (10). Nel frattempo cuocetele farfalle in abbondante acqua salata (11). Scolate la pasta al dente e trasferitela nella padella (12).

Farfalle al salmone affumicato, passo 5

Saltate brevemente il tutto (13). Impiattate e completate con una macinata di pepe (14). Le vostre farfalle al salmone affumicato sono pronte per essere servite (15)!

Conservazione

Si consiglia di consumare le farfalle al salmone affumicato appena pronte; se dovessero avanzare potete conservarle in frigorifero per 1-2 giorni, in un contenitore ermetico.

Consiglio

Se amate il piccante potete aggiungere allo scalogno del peperoncino tagliato a rondelle.

Per un tocco di freschezza potete aromatizzare alla fine con erba cipollina tritata!

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Una caratteristica irrinunciabile in un risotto? Senza dubbio, la cremosità! Come nel nostro irresistibile risotto alle castagne con fonduta di castelmagno, un primo piatto che celebra i sapori avvolgenti dell’autunno. In questa ricetta vi proponiamo un abbinamento audace e raffinato, perfetto per stupire al primo assaggio: la dolcezza morbida e avvolgente delle castagne incontra il gusto intenso e leggermente piccante del castelmagno, formaggio erborinato di montagna che arricchisce il piatto di un carattere deciso. Il vero segreto della consistenza cremosa risiede nella mantecatura con il burro acido: una tecnica che dona al risotto una morbidezza unica, esaltando il gusto con una piacevole nota acidula. Perfetto per le occasioni speciali o per una coccola autunnale, il risotto alle castagne con fonduta di castelmagno è l’essenza dell’equilibrio tra sapori dolci e decisi.
Prova altre ricette di risotti autunnali:

Risotto con zucca, castagne e zola
Risotto zucca e gorgonzola
Risotto con Castelmagno e nocciole

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Categoria: Primi piatti

Ingredienti

Riso Carnaroli 320 g
Castagne precotte 60 g
Crema di castagne 20 g
Parmigiano Reggiano DOP 50 g
Erba cipollina q.b.
Olio extravergine d’oliva q.b.
Sale fino q.b.
Pepe nero q.b.

per il burro acido

Burro 80 g
Aceto di vino bianco 5 g
Cipolle bianche 0,5

per la fonduta

Castelmagno 200 g
Panna fresca liquida 300 g

Preparazione

Risotto alle castagne con fonduta di castelmagno, passo 1

Per realizzare il risotto alle castagne con fonduta di castelmagno iniziate preparando il burro acido: tagliate a cubetti il burro (1), versatelo in un pentolino, fatelo sciogliere a fiamma bassissima (2) e poi aggiungete la cipolla tritata (3). Lasciate cuocere per circa 5 minuti. 

Risotto alle castagne con fonduta di castelmagno, passo 2

Spegnete il fuoco e aggiungete l’aceto (4), poi mescolate (5) e filtrate con un setaccino in una ciotola (6). 

Risotto alle castagne con fonduta di castelmagno, passo 3

Pressate le cipolle con il dorso di un cucchiaino (7) e mettete il burro filtrato in frigorifero a rassodare (8). Preparate la fonduta: tagliate via la crosta del castelmagno (9).

Risotto alle castagne con fonduta di castelmagno, passo 4

Grattugiate il formaggio con una grattugia a maglie larghe (10). Scaldate la panna in un pentolino, a fiamma bassissima, poi aggiungete il castelmagno (11). Fate sciogliere dolcemente il formaggio mescolando di tanto in tanto con un cucchiaio o una frusta (12).

Risotto alle castagne con fonduta di castelmagno, passo 5

Quando si sarà sciolto completamente, frullate con un mixer a immersione (13), quindi versatelo in un biberon, tenendone da parte 2 cucchiai per mantecare il risotto. Lasciatelo a temperatura ambiente. Iniziate la cottura del risotto: in un tegame versate un giro d’olio (14) e il riso (15), poi tostatelo finché i chicchi non saranno trasparenti. 

Risotto alle castagne con fonduta di castelmagno, passo 6

Proseguite la cottura aggiungendo acqua calda poca alla volta (16). A tre quarti del tempo di cottura aggiungete il sale (17). Mentre il riso cuoce, tritate metà delle castagne (18).

Risotto alle castagne con fonduta di castelmagno, passo 7

A cottura ultimata unite le castagne precotte tritate (19), poi mantecate con la crema di castagne (20), la fonduta di castelmagno tenuta da parte e il burro acido raffreddato e rappreso (21). 

Risotto alle castagne con fonduta di castelmagno, passo 8

Completate con il Parmigiano Reggiano grattugiato (22), poi regolate di pepe e di sale. Amalgamate il tutto (23) e impiattate (24). 

Risotto alle castagne con fonduta di castelmagno, passo 9

Guarnite i piatti con le castagne intere tenute da parte (25), poi create delle striscioline con il biberon di fonduta di castelmagno (26) e guarnite con erba cipollina tritata. Il vostro risotto alle castagne con fonduta di castelmagno è pronto per essere servito (27)!

Conservazione

Conservate il risotto alle castagne con fonduta di castelmagno in frigorifero per 2-3 giorni, in un contenitore ermetico.

Consiglio

Se preferite potete omettere la crema di castagne, in tal caso consigliamo di ridurre un pochino il sale, così da bilanciare al meglio la sapidità.

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Gli alberelli di patate sono un antipasto sfizioso e originale, ideale per stupire i vostri ospiti durante le feste di Natale. Si tratta di piccoli cestini di patate che racchiudono una morbida crema al gorgonzola e mascarpone, sormontati da una cimetta di broccolo romanesco che richiama proprio la forma di un piccolo albero. Il tocco finale è dato dai chicchi di melagrana che aggiungono una nota festosa e colorata. La preparazione è semplice ma d’effetto: bastano pochi passaggi per trasformare ingredienti comuni in un antipasto scenografico! Perfetti sia come antipasto di Natale che di Capodanno, gli alberelli di patate arricchiranno la vostra tavola con un tocco di gusto e creatività.
Scoprite anche queste varianti di cestini di patate, perfetti per le feste:

Nidi di patate con lenticchie e cotechino
Cestini di patate ripieni di salmone
Cestini di patate con zucchine e formaggio

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Categoria: Antipasti

Per 12 cestini di patate

Patate gialle 500 g per fritture, purè e crocchette
Broccoli romaneschi 12 cimette
Olio extravergine d’oliva q.b.
Sale q.b.

Per la crema al formaggio

Mascarpone 100 g
Gorgonzola 60 g
Panna fresca liquida 60 g

Per guarnire

Melagrana 30 g (sgranata)
Maggiorana q.b.
Pepe nero q.b.

Preparazione

Alberelli di patate, passo 1

Per preparare gli alberelli di patate come prima cosa pulite il broccolo romanesco, separando le cimette dalla parte centrale, per queste dosi ve ne serviranno 12 (1). Cercate di ricavare delle cimette delle stesse dimensioni, così da poter garantire una cottura uniforme. Sbollentate le cimette per qualche minuto in acqua bollente salata (2), poi scolatele e raffreddatele in acqua e ghiaccio (o acqua fredda) per preservare colore e consistenza (3). Tenete da parte.

Alberelli di patate, passo 2

In un pentolino scaldate la panna e aggiungete il gorgonzola (4), poi mescolate per amalgamare gli ingredienti. In una ciotola mettete il mascarpone e versate il composto di panna e gorgonzola (5). Mescolate con una frusta fino ad ottenere un composto omogeneo (6). Lasciate riposare in frigorifero fino al momento dell’utilizzo.

Alberelli di patate, passo 3

Pelate le patate e grattugiatele con una grattugia dai fori larghi (7), poi condite con olio (8) e sale (9).

Alberelli di patate, passo 4

Mescolate (10). Spennellate con olio 12 stampini per muffin e suddividete al loro interno il composto (11), schiacciando bene sia la base che i bordi per creare la forma di un cestino (12).

Alberelli di patate, passo 5

Cuocete in forno statico preriscaldato a 200° per 30 minuti (13). Sfornate e lasciate raffreddare, poi sformate i cestini di patate. Spremete dei punti di crema al formaggio su un piatto da portata e adagiatevi sopra i cestini di patate, in questo modo non si sposteranno. Riempite i cestini con la crema di formaggio e guarnite con una cimetta di broccolo romanesco. Completate con qualche fogliolina di maggiorana, chicchi di melagrana e una spolverata di pepe (14). I vostri alberelli di patate sono pronti per essere serviti (15)!

Conservazione

Gli alberelli di patate si possono conservare in frigorifero per 2 giorni al massimo.

Consiglio

Se preferite potete sostituire il gorgonzola con un formaggio più delicato, come robiola o ricotta, oppure con taleggio o brie per esempio. Per un sapore ancora più deciso invece potete utilizzare il gorgonzola piccante.

La crema di formaggio si può aromatizzare con un pizzico di noce moscata.

In alternativa alla maggiorana potete utilizzare timo o erba cipollina.

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Il risotto ai gamberi è un primo  piatto che conquista con il suo sapore raffinato, esaltando la dolcezza delicata dei gamberi. Bastano pochi ingredienti, sapientemente equilibrati, per creare un piatto che non passa inosservato. Il segreto? Un fumetto ricavato dagli scarti dei gamberi, utilizzato per cuocere il riso e regalargli un gusto intenso e irresistibile. Il tocco finale arriva con i gamberi saltati nel burro, che durante la mantecatura si fondono con il riso, donandogli una cremosità vellutata. Perfetto per un pranzo in famiglia, una cena tra amici o un’occasione speciale, questo risotto è una vera delizia che farà centro al primo assaggio.
Scoprite qui altre varianti di questo risotto di pesce:

Risotto al limone e gamberetti
Risotto ai gamberi, lime e prosecco
Risotto gamberi e zucchine
Risotto alle mazzancolle
Risotto gamberi e porri
Risotto alla milanese con gambero viola,

Categoria: Primi piatti

Ingredienti

Riso Carnaroli 320 g
Vino bianco 50 g
Burro 110 g
Parmigiano Reggiano DOP 100 g grattugiato
Cipolle 0,5
Prezzemolo 1 rametto

Per il fumetto di gamberi

Carote 3
Sedano 2 coste
Cipolle 1
Brandy 50 g
Acqua 2 l
Olio extravergine d’oliva 30 g
Aglio 1
Concentrato di pomodoro 35 g
Gamberi 20 Argentina

Preparazione

Risotto ai gamberi, passo 1

Per preparare il risotto ai gamberi, come prima cosa dedicatevi alla pulizia dei gamberi. Staccate la testa, eliminate il carapace (1) e l’intestino (2). Tenete da parte sia le teste che i carapaci, serviranno per preparare il fumetto di gamberi. Tenete da parte anche 4 gamberi interi, tagliate il resto in pezzetti da 1 cm di lunghezza (3). Raccogliete il tutto in una ciotola e lasciateli in frigorifero fino al momento dell’utilizzo.

Risotto ai gamberi, passo 2

Tagliate a fettine spesse 1 cm le carote (4), tagliate a spicchi le cipolle (5) e il sedano in pezzetti lunghi 1 cm (6).

Risotto ai gamberi, passo 3

Raccogliete tutta la verdura in una ciotola e aggiungete anche uno spicchio di aglio (7). In una pentola scaldate l’olio, unite la verdura (8) e fatela rosolare per qualche minuto. Aggiungete poi il concentrato di pomodoro (9) e cuocete per 4-5 minuti.

Risotto ai gamberi, passo 4

Mettete in pentola gli scarti dei gamberi (10) e cuocete per altri 5 minuti. Sfumate con il brandy (11). Una volta evaporata tutta la parte alcolica, versate acqua molto fredda (12) fino a coprire completamente il contenuto della pentola. Abbassate la fiamma e cuocete per circa 60 minuti.

Risotto ai gamberi, passo 5

Filtrate il tutto attraverso un colino (13) (14). Mondate e tagliate finemente al coltello mezza cipolla (15).

Risotto ai gamberi, passo 6

Mettete il riso in pentola (16), regolate di sale (17) e fate tostare per qualche minuto. Sfumate con vino bianco (18) e fate evaporare tutta la parte alcolica.

Risotto ai gamberi, passo 7

Portate a cottura il riso bagnandolo con il fumetto di gamberi, aggiungendo un mestolo ogni volta che il precedente viene assorbito (19). Intanto in una padella sciogliete il burro e aggiungete i gamberi a pezzi (20), aggiustate di sale (21) e saltate per circa 3 minuti.

Risotto ai gamberi, passo 8

Nella stessa padella saltate anche i gamberi interi tenuti da parte (22). Quando il riso sarà cotto, spegnete il fuoco, aggiungete i gamberi a pezzi (23) e il burro (24).

Risotto ai gamberi, passo 9

Unite anche il parmigiano (25) e mantecate. Impiattate il risotto, aggiungete sulla superficie un gambero intero e completate con il prezzemolo tritato fresco (26). Il risotto ai gamberi è pronto per essere servito (27).

Conservazione

È preferibile consumare il risotto ai gamberi appena pronto, ma se dovesse avanzare potete conservarlo in frigorifero, in un contenitore chiuso, per 1 giorno al massimo. Potete avvantaggiarvi preparando in precedenza gli ingredienti principali. Per esempio il fumetto di gamberi si può conservare in frigorifero, in un contenitore ermetico, fino a 3 giorni. Anche i gamberi una volta puliti si possono conservare disponendoli su un vassoio rivestito con carta assorbente e coprendo con pellicola. In questo modo si possono conservare in frigorifero per 2 giorni.

Consiglio

Per un tocco fresco e aromatico, aggiungete la scorza di limone o di arancia grattugiata verso fine cottura del risotto, oppure sfumate con succo d’arancia. Gli agrumi arricchiranno il piatto di note vivaci, bilanciando la dolcezza dei gamberi. Potete usare spezie a vostro piacimento. Per il fumetto si possono usare anche funghi champignon e porro.

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Il filetto alla Wellington è un secondo piatto di carne ricco ed elegante, perfetto per sorprendere gli ospiti con una preparazione scenografica e dal gusto unico. Questa ricetta combina la delicatezza del filetto di manzo con una crosta dorata e croccante di pasta sfoglia, racchiudendo al suo interno un tripudio di sapori. La carne infatti viene avvolta da uno strato di funghi tritati, prosciutto crudo e crepe fatte in casa. La preparazione richiede attenzione e pazienza, ma il risultato è un piatto di alta cucina che unisce diverse consistenze: questo classico della cucina britannica infatti è amato in tutto il mondo proprio per il contrasto tra l’esterno croccante e il cuore tenero e succoso del filetto cotto al forno. Viene servito a fette spesse, adagiate su un purè di patate e accompagnate con una salsa al vino rosso e scalogno. Se cercate un piatto che conquisti tanto gli occhi quanto il palato, il filetto alla Wellington è la ricetta giusta!
Se cercate altre varianti del filetto in crosta non fatevi sfuggire:

Wellington di rolata e verza
Filetto di manzo in crosta
Filetto di manzo in crosta alla birra
Filetto di maiale in crosta
Filetto di salmone in crosta

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Categoria: Secondi piatti

Per il filetto in crosta

Pasta Sfoglia 500 g
Filetto di manzo 800 g
Prosciutto crudo 12 fette
Senape 5 cucchiai
Tuorli 1
Sale di maldon q.b.
Pepe nero q.b.
Olio extravergine d’oliva q.b.
Burro q.b.

Per i funghi

Funghi champignon 800 g
Aglio 1 spicchio
Olio extravergine d’oliva q.b.

Per 4 crepe

Latte 200 g
Farina 00 100 g
Uova 1
Burro 15 g
Sale q.b.
Pepe nero q.b.

Per la salsa al vino rosso

Vino rosso 700 g
Brodo di manzo 600 g (poco salato)
Scalogno 1
Alloro 1 foglia
Farina 00 q.b.
Pepe nero q.b.

Per il purè di patate

Patate ratte 500 g
Burro 125 g
Latte 125 g
Sale q.b.

Preparazione

Filetto alla Wellington, passo 1

Per preparare il filetto alla Wellington per prima cosa realizzate il brodo di carne, avedo cura di salarlo moderatamente. Eliminate il grasso in eccesso dal filetto di manzo, quindi avvolgetelo molto stretto nella pellicola (1). Fate riposare in frigorifero per 30 minuti. Intanto pulite i funghi e tritateli finemente al coltello (2). In una padella scaldate un filo d’olio, poi aggiungete l’aglio e i funghi (3).

Filetto alla Wellington, passo 2

Aggiustate di sale e di pepe (4) e cuocete a fiamma viva fino a farli asciugare. Trasferiteli in una ciotola (5) e lasciateli raffreddare completamente. Riprendete il filetto e insaporite con il sale (6).

Filetto alla Wellington, passo 3

In una padella versate un filo d’olio e il burro (7), poi fatelo sciogliere. Rosolate tutti i lati del filetto fino a doratura (8). Lasciate raffreddare e spennellatelo tutti i lati con la senape (9).

Filetto alla Wellington, passo 4

Nella padella in cui avete cotto il filetto mettete lo scalogno tagliato finemente e infarinato (10). Stufate per qualche minuto, poi sfumate con vino rosso (11). Quando tutta la parte alcolica sarà evaporata, filtrate il tutto attraverso un colino raccogliendo il liquido in una pentola (12).

Filetto alla Wellington, passo 5

Unite il brodo di manzo (13), una foglia di alloro (14) e fate ridurre sul fuoco di tre quarti; dovrete attenere una salsa né troppo liquida né troppo densa. Filtrate nuovamente (15).

Filetto alla Wellington, passo 6

Dedicatevi ora alla preparazione delle crepe: in una ciotola sbattete l’uovo, poi aggiungete il latte (16) e il burro fuso e intiepidito (17). Regolate di sale e di pepe (18).

Filetto alla Wellington, passo 7

Unite anche la farina (19) e mescolate con una frusta fino ad ottenere un composto omogeneo e senza grumi. Coprite con pellicola e lasciate riposare in frigorifero per 30 minuti (20). Stendete il prosciutto crudo su un foglio di pellicola sovrapponendo leggermente le fette per formare un rettangolo, quindi distribuite sopra uno strato di funghi (21).

Filetto alla Wellington, passo 8

Adagiate il filetto di manzo sui funghi (22), poi arrotolate le fette di prosciutto intorno alla carne avvolgendolo stretto nella pellicola. Chiudete bene a caramella (23) e riponete in frigorifero per 30 minuti. Nel frattempo tagliate la pasta sfoglia a strisce di 2 cm di larghezza (24).

Filetto alla Wellington, passo 9

Cominciate ad intrecciare le strisce (25) fino a formare una trama simile a quella di un cesto di vimini (26) e tenete da parte. Riprendete l’impasto per le crepe e mescolatelo per farlo rinvenire. Ungete con il burro una padella antiaderente e, una volta che sarà ben calda, versate un mestolo di impasto al centro. Ruotate la padella così da ricoprire tutto il fondo con il composto (27).

Filetto alla Wellington, passo 10

Cuocete per un minuto a fuoco medio-basso; quando noterete che i bordi cominceranno a staccarsi girate la crepe (28) e cuocete anche dall’altro lato. Ripetete lo stesso procedimento fino a esaurire l’impasto, con queste dosi dovreste ottenere 4 crepe. Impilatele su una teglia ricoperta di carta forno e coprite con pellicola (29), in questo modo si manterranno morbide fino al momento dell’utilizzo. Quando sarà trascorso il tempo di riposo del filetto, disponete le crepe su un foglio di pellicola sovrapponendole leggermente, poi posizionate al centro il filetto (30).

Filetto alla Wellington, passo 11

Ricopritelo con le crepe (31), quindi avvolgete il tutto nella pellicola, chiudendo a caramella (32). Lasciate riposare in frigorifero per 30 minuti. Intanto dedicatevi alla preparazione del purè di patate: lessate le patate a partire da acqua fredda salata (33), ci vorranno circa 30-40 minuti a seconda della dimensione. Nel frattempo scaldate il latte in un pentolino a parte.

Filetto alla Wellington, passo 12

Dopo aver verificato la cottura con una forchetta, scolate le patate e lasciate raffreddare per qualche minuto, quindi eliminate la buccia (34). Schiacciate le patate (35) e trasferitele in una pentola, poi aggiungete il burro e il latte caldo (36).

Filetto alla Wellington, passo 13

Aggiustate di sale (37) e cuocete a fuoco basso, mescolando continuamente, fino ad ottenere una consistenza liscia e omogenea (38). Riprendete il filetto dal frigorifero, adagiatelo al centro del reticolo di pasta sfoglia e rivestitelo delicatamente (39).

Filetto alla Wellington, passo 14

Tagliate via l’eccesso di pasta sfoglia (40). Trasferite il filetto su una teglia ricoperta di carta forno e spennellate la sfoglia con il tuorlo (41). Cuocete in forno ventilato preriscaldato a 180° per 35-40 minuti, a seconda del grado di cottura desiderato (42).

Filetto alla Wellington, passo 15

Una volta sfornato, lasciate riposare il filetto per qualche minuto prima di tagliarlo a fette (43). Impiattate distribuendo sul fondo del piatto il purè di patate (44), poi adagiate sopra la fetta di filetto (45).

Filetto alla Wellington, passo 16

Completate con la salsa al vino rosso (46) e un pizzico di sale di maldon (47). Il vostro filetto alla Wellington è pronto per essere servito (48)!

Conservazione

Il filetto alla Wellington va consumato preferibilmente appena pronto; se dovesse avanzare potete conservarlo in frigorifero per 1-2 giorni in un contenitore ermetico. Riscaldatelo in forno a bassa temperatura, circa 120°, per mantenere la sfoglia croccante e scaldare uniformemente l’interno senza renderlo troppo asciutto.

Consiglio

Per un tocco ancora più raffinato potete aggiungere del tartufo grattugiato al trito di funghi.

Se preferite una variante più rustica provate a utilizzare la pasta brisée.

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La pizza fritta merita sicuramente un posto sul podio dello street food napoletano! Non stiamo parlando delle tipiche pizzelle fritte, o montanare, ma di un vero e proprio calzone arricchito con i ripieni più vari. La pizza fritta con ricotta e cicoli è forse una delle versioni più amate! Qui vi proponiamo la ricetta realizzata da Daniele Uditi, chef pizzaiolo italiano diventato famoso negli Stati Uniti grazie alla sua interpretazione della pizza napoletana: seguendo le indicazioni scoprirete come creare con le vostre mani un vero e proprio capolavoro, a partire dalla preparazione dell’impasto della pizza fino alla farcitura a base di ricotta, pecorino, pomodoro e scamorza affumicata. Un ripieno morbido e gustoso arricchito con il tocco deciso del pepe e dei cicoli, un ingrediente immancabile in molte ricette della tradizione napoletana come il tortano e il casatiello. Se non avete mai assaggiato la pizza fritta con ricotta e cicoli, questa è la vostra occasione… magari insieme alla versione con mortadella e fiordilatte!,

Categoria: Lievitati

Per l’impasto (per 6 pizze fritte)

Farina 00 1 kg
Acqua 650 g
Sale fino 35 g
Lievito di birra fresco 7 g
Semola q.b. (per spolverizzare)

Per farcire

Pomodori pelati 400 g San Marzano
Cicoli 350 g
Scamorza affumicata 350 g
Ricotta vaccina 250 g
Latte intero 30 g
Pecorino 60 g (da grattugiare)
Olio extravergine d’oliva q.b.
Sale fino q.b.
Pepe nero q.b.

Per friggere

Olio di semi di arachide 3 l circa

Preparazione

Pizza fritta con ricotta e cicoli, passo 1

Per preparare la pizza fritta per prima cosa versate la farina e 550 g di acqua in una ciotola capiente (1), poi impastate con le mani (2) fino a quando il liquido sarà stato assorbito (3). Coprite il composto con la ciotola e lasciate riposare a temperatura ambiente per un’ora.

Pizza fritta con ricotta e cicoli, passo 2

Trascorso il tempo di riposo sbriciolate il lievito nei 100 g di acqua rimanenti (4), mescolate per scioglierlo completamente e aggiungetelo all’impasto (5). Impastate con le mani per far assorbire il liquido, poi unite il sale (6).

Pizza fritta con ricotta e cicoli, passo 3

Continuate a lavorare prima nella ciotola (7) e poi sul piano di lavoro (8) fino a quando l’impasto non risulterà più appiccicoso. Formate un panetto (9), coprite con la ciotola e lasciate riposare a temperatura ambiente per circa 30 minuti.

Pizza fritta con ricotta e cicoli, passo 4

Trascorso questo tempo dividete l’impasto con un tarocco in 6 porzioni da 250 g l’una (10). Date delle pieghe di rinforzo a ciascuna tirando i lembi verso l’esterno e portandoli verso il centro (11), poi pirlate l’impasto sul piano di lavoro per formare delle palline. Adagiate le palline in una cassetta per la lievitazione, distanziandole l’una dell’altra (12). Coprite con l’apposito coperchio e lasciate lievitare per circa 2 ore o fino al raddoppio del volume.

Pizza fritta con ricotta e cicoli, passo 5

Intanto potete occuparvi degli ingredienti del ripieno: in una ciotola versate la ricotta e il latte (13), salate e pepate (14), poi amalgamate bene con un cucchiaio (15).

Pizza fritta con ricotta e cicoli, passo 6

Condite i pelati con un pizzico di sale (16) e schiacciateli con le mani (17). Riducete la scamorza affumicata a listarelle (18).

Pizza fritta con ricotta e cicoli, passo 7

Infine tagliate i cicoli prima a fette (19) e poi a cubetti (20). Trascorso il tempo di riposo i panetti saranno raddoppiati di volume (21).

Pizza fritta con ricotta e cicoli, passo 8

Spolverizzate il piano di lavoro con della semola e stendete l’impasto con la punta delle dita (22) fino ad ottenere un diametro di 30 cm (22). Distribuite un cucchiaio di ricotta al centro (23), poi aggiungete una manciata di cicoli (24).

Pizza fritta con ricotta e cicoli, passo 9

Proseguite con la scamorza (25), il pecorino grattugiato (26) e un’abbondante macinata di pepe (27).

Pizza fritta con ricotta e cicoli, passo 10

Infine condite con un cucchiaio di pelati (28). Richiudete l’impasto a mezzaluna (29) e schiacciate i bordi con le dita per sigillarli (30). Procedete in questo modo per farcire tutte le pizze.

Pizza fritta con ricotta e cicoli, passo 11

Siete pronti per friggere: scaldate l’olio di semi in una pentola capiente fino alla temperatura di 170°-175°, poi immergete una pizza ripiena per volta (31). Friggete per 6-8 minuti, aiutandovi con un cucchiaio per ricoprire d’olio anche la superficie (32). Quando sarà bella dorata, scolate e trasferite su carta per fritti. La vostra pizza fritta con ricotta e cicoli è pronta per essere gustata (33)!

Conservazione

Si consiglia di consumare la pizza fritta con ricotta e cicoli appena pronta.

La pasta per la pizza una volta lievitata può anche essere congelata, meglio se divisa già in porzioni, e conservata in un sacchetto gelo. Successivamente sarà sufficiente lasciar scongelare la propria porzione a temperatura ambiente e proseguire come da ricetta.

Consiglio

Se non trovate i cicoli potete sostituirli con cubetti di mortadella o salame napoletano!

Se non avete la cassetta per la lievitazione potete disporre le palline di impasto su un vassoio e coprirle accuratamente con pellicola.

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Voglia di pizza? Lasciatevi conquistare dalla pizza con crema di peperoni e spianata, una creazione irresistibile realizzata per noi da Daniele Uditi, chef pizzaiolo italiano di fama negli USA e proprietario di Pizzana a Los Angeles. Conosciuto per le sue interpretazioni innovative della pizza napoletana, Uditi ci propone una variante audace della classica pizza alla diavola, dove tradizione e creatività si incontrano. La base è arricchita da una vellutata crema di peperoni dolci, resa ancora più gustosa dall’aggiunta di un tocco di nduja piccante, un pizzico di paprika affumicata, noci e un filo di miele. A completare, uno strato generoso di spianata calabra, tagliata finemente, per un’ulteriore esplosione di gusto e piccantezza che seduce il palato. Perfetta per chi ama i sapori forti e decisi, la pizza con crema di peperoni e spianata vi farà sognare al primo morso!
Scoprite qui altre ricette di pizze fatte in casa:

Pizza margherita
Pizza alle patate
Pizza mare orto
Pizza in teglia alta e morbida

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Categoria: Lievitati

per l’impasto (per 6 pizze)

Farina 00 1 kg
Acqua 600 g
Sale fino 35 g
Lievito di birra fresco 7 g
Semola q.b. (per spolverizzare)

per la crema di peperoni

Peperoni rossi 600 g
Nduja 60 g
Gherigli di noci 30 g
Aglio 4 spicchi
Miele di acacia q.b.
Paprika affumicata q.b.
Olio extravergine d’oliva q.b.
Sale fino q.b.

per farcire

Spianata calabrese 540 g
Fiordilatte 300 g
Pecorino 60 g
Basilico q.b.

Preparazione

Pizza con crema di peperoni e spianata, passo 1

Per preparare la pizza con crema di peperoni e spianata iniziate dall’impasto: in una ciotola versate la farina 00 e 550 g di acqua (1). Impastate energicamente a mano (2) fino al completo assorbimento (3). Lasciate riposare per un’ora a temperatura ambiente coperto con pellicola.

Pizza con crema di peperoni e spianata, passo 2

Intanto pulite i peperoni eliminando picciolo, semi e filamenti interni, quindi tagliateli a striscioline sottili (4). Trasferite i peperoni affettati in una teglia rivestita con carta forno, condite con 2 spicchi d’aglio (5), olio, sale (6) e pepe. Cuocete in forno statico preriscaldato a 250° per 10 minuti.

Pizza con crema di peperoni e spianata, passo 3

Sfornate (7), eliminate gli spicchi d’aglio e lasciate leggermente intiepidire. Trasferite i peperoni cotti in un boccale, aggiungete 2 spicchi d’aglio a crudo (8) e la nduja (9).

Pizza con crema di peperoni e spianata, passo 4

Insaporite con la paprika (10), il miele d’acacia (11) e un filo d’olio d’oliva (12).

Pizza con crema di peperoni e spianata, passo 5

Frullate con un mixer a immersione (13), poi unite anche i gherigli di noci (14) e frullate ancora per ottenere una consistenza cremosa (15). Tenete da parte la crema di peperoni.

Pizza con crema di peperoni e spianata, passo 6

Sciogliete il lievito sbriciolato nei restanti 50 g di acqua (16), mescolando con un cucchiaio (17). Aggiungete la miscela di acqua e lievito all’impasto (18).

Pizza con crema di peperoni e spianata, passo 7

Iniziate a impastare energicamente (19), poi aggiungete il sale (20) e continuate a lavorare per incorporarlo in modo uniforme (21).

Pizza con crema di peperoni e spianata, passo 8

Trasferite l’impasto sulla spianatoia e proseguite ad impastare (22) finché non otterrete un panetto liscio e omogeneo, non appiccicoso (23). Lasciate riposare per 30 minuti a temperatura ambiente, sulla spianatoia, coperto con la ciotola (24).

Pizza con crema di peperoni e spianata, passo 9

Trascorso questo tempo dividete l’impasto in 6 panetti da 250 g l’uno (25). Date delle pieghe di rinforzo (26) e date una forma arrotondata (27).

Pizza con crema di peperoni e spianata, passo 10

Pirlate i panetti per ottenere delle palline (28), quindi adagiatele in un contenitore per la lievitazione (29). Lasciate lievitare a temperatura ambiente (oppure in forno spento con la luce accesa) fino al raddoppio per circa 2 ore. Tagliate il fiordilatte a fette (30).

Pizza con crema di peperoni e spianata, passo 11

Affettate finemente anche la spianata calabra (31). Recuperate i panetti lievitati (32) e stendeteli con le mani sulla spianatoia leggermente infarinata, allargando l’impasto con i polpastrelli (33).

Pizza con crema di peperoni e spianata, passo 12

Stendete il panetto fino a raggiungere un diametro di circa 30 cm (34). Spalmate la crema di peperoni sulla superficie (35), poi condite con pecorino grattugiato e pezzetti di fiordilatte (36).

Pizza con crema di peperoni e spianata, passo 13

Completate con le fette di spianata (37). Cuocete la pizza su pietra refrattaria, in forno statico preriscaldato a 250° per circa 8-10 minuti, nel ripiano più alto del forno. Sfornate (38) e servite calda la vostra pizza con crema di peperoni e spianata, profumandola con foglioline di basilico fresco (39)!

Conservazione

Si consiglia di consumare subito la pizza con crema di peperoni e spianata.

La pasta per la pizza una volta lievitata può anche essere congelata, meglio se divisa già in porzioni, e conservata in un sacchetto gelo. Successivamente sarà sufficiente lasciar scongelare la propria porzione a temperatura ambiente e proseguire come da ricetta.

Consiglio

Potete sostituire il pecorino con la stessa dose di Parmigiano Reggiano, per un sapore più delicato.

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I tortini di Natale dolci con Pavesini sono perfetti come dessert delle feste, scenografici e facili da preparare. Ideali da servire a fine pasto, questi dolcetti aggiungeranno un tocco di originalità alla tavola della Vigilia o del pranzo di Natale! I Pavesini formano un involucro dorato che nasconde una ricca crema pasticcera, il tutto decorato con ribes, una spolverata di zucchero a velo e cannella. I tortini di Natale dolci con Pavesini uniscono semplicità, golosità e raffinatezza e sono la scelta giusta per sorprendere i vostri ospiti.
Scoprite anche questi dolci di Natale con Pavesini:

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Ghirlanda di Natale con Pavesini
Mini charlotte di Pavesini con semifreddo al torrone

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Categoria: Dolci

Per 4 tortini

Pavesini 32 (3 monopack)
Latte intero 100 g

Per la crema pasticcera

Latte intero 500 g
Zucchero 120 g
Tuorli 75 g (circa 5)
Amido di mais (maizena) 40 g
Estratto di vaniglia 1 cucchiaino

Per guarnire

Ribes rosso 150 g
Zucchero a velo q.b.
Cannella in polvere q.b.

Preparazione

Tortini di Natale dolci con Pavesini, passo 1

Per preparare i tortini di Natale con Pavesini come prima cosa scaldate il latte in un pentolino (1). Intanto in una pentola mettete i tuorli, lo zucchero (2) e l’estratto di vaniglia (3). Mescolate per ottenere un composto omogeneo.

Tortini di Natale dolci con Pavesini, passo 2

Unite anche l’amido di mais (4) e mescolate per incorporarlo in modo uniforme. Versate un po’ di latte caldo per stemperare (5) e mescolate (6).

Tortini di Natale dolci con Pavesini, passo 3

Portate il composto sul fuoco e aggiungete il resto del latte. Portate a bollore, a fiamma bassa, mescolando continuamente. Quando la crema si sarà addensata (7), trasferitela in una ciotola (8). Coprite con pellicola a contatto (9) e lasciate raffreddare prima a temperatura ambiente e poi in frigorifero per almeno un’ora. Trascorso questo tempo trasferite la crema pasticcera in un sac-à-poche.

Tortini di Natale dolci con Pavesini, passo 4

Foderate 4 stampini di alluminio della capacità di 125 ml con abbondante pellicola (10), quella eccesso servirà in seguito per chiudere i tortini. Tagliate i Pavesini a misura dello stampino (11) e inzuppateli nel latte (12).

Tortini di Natale dolci con Pavesini, passo 5

Ricoprite il bordo degli stampini con i Pavesini (13) e il fondo con le estremità tagliate (14). Riempite lo stampino con la crema pasticcera fredda (15).

Tortini di Natale dolci con Pavesini, passo 6

Con una spatola o il dorso di un cucchiaino livellate la superficie della crema (16). Chiudete a caramella con la pellicola in eccesso (17) e lasciate riposare in frigorifero per almeno un’ora. Trascorso il tempo di rassodamento sformate i tortini e decorateli con i ribes (18).

Tortini di Natale dolci con Pavesini, passo 7

Completate con una spolverata di zucchero a velo (19) e di cannella (20). I tortini di Natale dolci con Pavesini sono pronti per essere gustati (21)!

Conservazione

I tortini di Natale dolci con Pavesini si conservano in frigorifero, in un contenitore chiuso, per circa 2-3 giorni.

Consiglio

Per una versione più golosa provate a inserire nel cuore della crema un cucchiaino di marmellata di lamponi.

Se preferite potete inzuppare i Pavesini in un mix di latte e liquore al caffè o al cioccolato.

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Il filetto di branzino con finocchi caramellati e salsa all’arancia è un secondo piatto che trasforma ogni tavola in un’esperienza gourmet. Con la sua raffinatezza naturale, questa ricetta unisce la morbidezza del branzino alla dolcezza avvolgente dei finocchi caramellati, mentre la salsa all’arancia dona una freschezza agrumata che bilancia ogni boccone. Perfetta per le occasioni speciali, come un pranzo festivo o una cena da ricordare, conquista al primo assaggio e non lascia indifferenti nemmeno i palati più esigenti. E il bello? Non serve essere chef per riuscirci: basta seguire i passaggi per portare in tavola un capolavoro con il minimo sforzo!
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Filetto di branzino all’arancia su insalata di finocchi
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Branzino al vapore con verdure
Branzino al forno con patate al limone
Branzino al cartoccio,

Categoria: Secondi piatti

Per il filetto di branzino

Branzino (spigola) 2 (da circa 800 g ciascuno)
Olio extravergine d’oliva 2 cucchiai
Sale q.b.
Pepe nero q.b.

Per i finocchi caramellati

Finocchi 2
Burro 100 g
Zucchero di canna 2 cucchiai
Aceto balsamico 1 cucchiaio
Sale q.b.
Pepe nero q.b.

Per la salsa all’arancia

Succo d’arancia 2
Miele 1 cucchiaio
Burro 20 g
Amido di mais (maizena) 1 cucchiaino
Acqua 50 g
Vino bianco secco 50 g
Sale q.b.
Pepe nero q.b.

Preparazione

Filetto di branzino con finocchi caramellati e salsa all’arancia, passo 1

Per preparare il filetto di branzino con finocchi caramellati e salsa all’arancia, come prima cosa dedicatevi alla pulizia del branzino. Praticate un taglio sul ventre, arrivando sotto la testa, togliete le viscere e sciacquate sotto acqua corrente per eliminare tutte le impurità. Tagliate via le pinne ventrali (1). Squamate con l’apposito attrezzo, o con il dorso di un coltello, sotto acqua corrente (2). Praticate un taglio obliquo (3), poco dopo le branchie, che parta dal dorso e che si ricongiunga al taglio fatto sul ventre.

Filetto di branzino con finocchi caramellati e salsa all’arancia, passo 2

Incidete la coda e la parte dorsale del pesce seguendo la colonna vertebrale (4). In questo modo avrete ricavato il primo filetto (5), ripetete lo stesso procedimento per il secondo filetto. Rimuovete con la pinza eventuali spine (6).

Filetto di branzino con finocchi caramellati e salsa all’arancia, passo 3

Tagliate i filetti a losanghe di circa 5-6 cm di lunghezza (7). Praticate 2-3 tagli sul lato della pelle (8). Adagiateli su una teglia e condite con olio e sale (9). Tenete da parte.

Filetto di branzino con finocchi caramellati e salsa all’arancia, passo 4

Pulite i finocchi, eliminando il ciuffo e la base più dura, quindi tagliateli a fette (10). In una padella sciogliete il burro (11), quindi unite i finocchi (12) e cuocete per 5 minuti, mescolando di tanto in tanto, fino a quando non cominceranno a dorarsi.

Filetto di branzino con finocchi caramellati e salsa all’arancia, passo 5

Aggiungete lo zucchero di canna (13), mescolate e cuocete per altri 5-7 minuti, i finocchi dovranno essere caramellati e morbidi. Versate in padella l’aceto balsamico (14), regolate di sale e pepe (15). Mescolate ancora un volta per amalgamare i condimenti, poi togliete dal fuoco, coprite con coperchio e tenete in caldo fino al momento dell’impiattamento.

Filetto di branzino con finocchi caramellati e salsa all’arancia, passo 6

Spremete le arance (16) e mettete il succo in un pentolino. Aggiungete il vino bianco (17), il miele (18) e portate a bollore.

Filetto di branzino con finocchi caramellati e salsa all’arancia, passo 7

Versate un po’ d’acqua (19) e fate ridurre la salsa a fuoco medio per circa 10 minuti. Intanto sciogliete l’amido di mais in un po’ d’acqua (20). Trascorso il tempo, versate l’amido di mais nella salsa (21), mescolate continuamente finché non si addenserà.

Filetto di branzino con finocchi caramellati e salsa all’arancia, passo 8

Aggiungete il burro (22), regolate di sale e pepe (23) e mescolate un’ultima volta. Togliete dal fuoco e tenete in caldo fino al momento dell’impiattamento. Scaldate una padella antiaderente a fuoco medio-alto, aggiungete i filetti di branzino con la pelle rivolta verso il basso (24).

Filetto di branzino con finocchi caramellati e salsa all’arancia, passo 9

Cuocete per 3-4 minuti, la pelle dovrà risultare croccante e dorata (25). Girate i filetti e cuocete per altri 2-3 minuti. Impiattate mettendo al centro del piatto i finocchi caramellati (26), adagiate su di essi i filetti di branzino (27).

Filetto di branzino con finocchi caramellati e salsa all’arancia, passo 10

Versate la salsa all’arancia sul pesce e sul fondo del piatto (28) e completate con la barba del finocchio (29). Il vostro branzino con finocchi caramellati e salsa all’arancia è pronto per essere gustato (30)!

Conservazione

Il filetto di branzino con finocchi caramellati e salsa all’arancia si conserva in frigorifero, in un contenitore ermetico per 2 giorni al massimo.

Consiglio

Per dare ancora più sapore alla salsa all’arancia, potete utilizzare sia il succo che la buccia grattugiata delle arance e sostituire l’acqua con brodo di pesce. Potete decorare il piatto anche aggiungendo una spolverata di buccia d’arancia grattugiata.

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Provate l’emozione di portare la tradizione napoletana sulla vostra tavola! Se non vi siete mai cimentati nella preparazione della pastiera, ora è il momento perfetto per farlo. Grazie alla nostra ricetta della pastiera napoletana con Bimby®, creare questo dolce partenopeo sarà semplice e gratificante. Il robot penserà a tutto: dalla preparazione della pasta frolla alla crema di ricotta e grano aromatizzata con l’immancabile acqua di fiori d’arancio. A voi, invece, il piacere di stendere la pasta e formare le eleganti losanghe che decoreranno la superficie. Con pochi gesti, il sapore autentico della tradizione entrerà nella vostra cucina, pronto a deliziare ogni assaggio della vostra pastiera napoletana con Bimby®!
Su Cookidoo® trovate questa e molte altre ricette, con tutti i passaggi già impostati:

Vitello tonnato con Bimby®
Scottadito di legumi con Bimby®
Focaccia pomodorini e olive con Bimby®
Torta cioccolato e amarene con Bimby®
Hamburger di manzo con melanzane, burrata e pomodorini con Bimby®

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Categoria: Dolci

Per uno stampo del diametro di 20 cm

Farina 00 250 g
Zucchero 80 g
Burro 50 g
Strutto 50 g
Uova 50 g (circa 1 piccolo)
Miele millefiori 20 g
Latte intero 40 g
Scorza di limone 0,5
Scorza d’arancia 0,5
Sale fino 1 pizzico

per il grano

Grano cotto 200 g
Latte intero 80 g
Burro 25 g
Scorza di limone 0,5
Scorza d’arancia 0,5

per il ripieno

Ricotta di pecora 200 g
Zucchero 180 g
Uova 2
Cedro candito 50 g
Miele millefiori 20 g
Latte intero 20 g
Acqua di fiori d’arancio q.b.
Tuorli 1

per guarnire

Zucchero a velo q.b.

Preparazione

Pastiera napoletana con Bimby®, passo 1

Per preparare la pastiera napoletana con Bimby® iniziate dalla pasta frolla: mettete nel boccale lo zucchero e la scorza grattugiata del limone e dell’arancia (1), poi polverizzate per 10 secondi a velocità 10. Riunite il tutto sul fondo con una spatola (2) e ripetete l’operazione per altri 10 secondi, sempre a velocità 10. Aggiungete quindi la farina 00 (3).

Pastiera napoletana con Bimby®, passo 2

Unite anche il burro (4), lo strutto (5) e il sale (6).

Pastiera napoletana con Bimby®, passo 3

Infine versate il miele (7), l’uovo (8) e il latte (9). Impastate per 30 secondi a velocità 5. 

Pastiera napoletana con Bimby®, passo 4

Una volta pronto (10), trasferite l’impasto su un piano di lavoro leggermente infarinato (11) e compattatelo con le mani, formando un panetto liscio (12). 

Pastiera napoletana con Bimby®, passo 5

Avvolgete il panetto nella pellicola trasparente e riponetelo in frigorifero per almeno 6 ore prima di proseguire (13). In un boccale pulito e asciutto, mettete la ricotta di pecora e lo zucchero (14), poi mescolate per 30 secondi a velocità 4 (15).

Pastiera napoletana con Bimby®, passo 6

Trasferite il composto in una ciotola, coprite con pellicola trasparente a contatto (16) e riponetelo in frigorifero per 6 ore. Nel boccale pulito versate il grano cotto (17) e il latte (18).

Pastiera napoletana con Bimby®, passo 7

Aggiungete il burro (19) e la scorza grattugiata del limone e dell’arancia (20) quindi cuocete per 20 minuti a 80° a velocità 1 in senso antiorario. Trascorso questo tempo frullate per 15 secondi a velocità 8 (21).

Pastiera napoletana con Bimby®, passo 8

Trasferite il composto in una ciotola e coprite con pellicola trasparente (22), poi lasciate riposare. Trascorso il tempo di riposo della ricotta, inseritela nel boccale insieme al cedro candito (23), unite anche 2 uova intere e 1 tuorlo (24).

Pastiera napoletana con Bimby®, passo 9

Versate anche il latte (25), il miele (26) e l’acqua di fiori d’arancio (27), poi amalgamate per 1 minuto a velocità 4 in senso antiorario.

Pastiera napoletana con Bimby®, passo 10

Aggiungete il grano cotto ben raffreddato (28) e amalgamate per un ulteriore minuto a velocità 3 in senso antiorario. Lasciate il composto nel boccale fino al momento di utilizzarlo (29). Preriscaldate il forno a 180° in modalità statica. Riprendete la pasta frolla dal frigorifero e dividetela in 2 parti, una leggermente più grande dell’altra (30). 

Pastiera napoletana con Bimby®, passo 11

Stendete la parte più grande con un mattarello su un piano leggermente infarinato, fino a raggiungere uno spessore di circa 3 mm (31). Arrotolate la frolla sul mattarello e srotolatela su uno stampo svasato per pastiera da 20 cm (non è necessario ungere e infarinare lo stampo) (32). Fate aderire bene la frolla al fondo e ai bordi, quindi rimuovete l’eccesso passandoci sopra il mattarello e rifilando con un coltellino (33). 

Pastiera napoletana con Bimby®, passo 12

Versate la crema preparata all’interno del guscio di frolla (34), poi sbattete delicatamente lo stampo sul piano di lavoro per eliminare eventuali bolle d’aria (35). Stendete la parte avanzata di impasto e ricavatene 7 striscioline della larghezza di 1-2 cm (36).

Pastiera napoletana con Bimby®, passo 13

Posizionate le prime quattro striscioline trasversalmente sulla pastiera, fino ad arrivare al bordo (37), poi disponete le  striscioline restanti sopra, così da formare un reticolo (38). Infine rimuovete l’eccesso di frolla. Cuocete la pastiera nel forno statico preriscaldato a 180° per circa 50-55 minuti, posizionandola sul ripiano più basso del forno. Una volta cotta, lasciate raffreddare completamente prima di sformarla (39), poi lasciate raffreddare e spolverizzate con zucchero a velo. La vostra pastiera napoletana con Bimby® è pronta per essere gustata!

Conservazione

La pastiera si può conservare per una settimana in frigo, oppure per 3-4 giorni a temperatura ambiente sotto una campana di vetro. Si può congelare da cotta e raffreddata, intera nel ruoto oppure a fette.

La frolla si può preparare in anticipo e tenere in frigorifero avvolta con la pellicola fino a 2-3 giorni. 

Consiglio

La pastiera va lasciata raffreddare completamente prima di essere assaporata, e si spolverizza con zucchero a velo poco prima di servirla!

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