La torta di riso con piselli, asparagi e zucchine è un piatto unico primaverile ricco e saporito. La tipica sfoglia utilizzata per realizzare le torte salate è qui sostituita da un cestino di riso integrale, un’alternativa accattivante e gustosa per vivacizzare i vostri menu di tutti i giorni. Al suo interno scoprirete una farcia appetitosa, un tripudio di verdure di stagione saltate in padella e insaporite con erbe aromatiche e pomodorini secchi, che doneranno un tocco stuzzicante. Colorate la vostra tavola di Primavera con questa torta diversa dal solito!,
Per preparare la Torta di riso con piselli, asparagi e zucchine fate bollire in acqua bollente salata il riso integrale (1), seguendo i tempi di cottura indicati sulla confezione. Nel frattempo, in un altro pentolino, sbollentate il prezzemolo per 20 secondi (2) e poi scolatelo in una ciotola con acqua e ghiaccio (3).
Strizzatelo e mettetelo in un bicchiere alto (4), aggiungete l’olio e un pizzico di sale (5), frullate con un minipimer (6).
Dovrete ottenere una salsa molto verde (7). In una ciotola mescolate con una forchetta le uova (8), un pizzico di cumino, pizzico di paprica forte, un pizzico di sale e di pepe (9).
Unite anche il grana (10) e mescolate per amalgamare. Scolate il riso in una ciotola (11) e lasciatelo intiepidire qualche minuto, poi unite il composto con le uova (12) e mescolate bene.
Unite anche metà dell’olio al prezzemolo (13) e maggiorana secca (14). Foderate con carta forno il fondo di uno stampo a cerniera da 19 cm di diametro (15).
Stendete l’impasto nello stampo (16), compattate bene, con l’aiuto di un cucchiaio, la base, una volta fatta quella distribuite l’impasto sui bordi. Più il riso sarà schiacciato bene contro le pareti della teglia, più saremo sicuri della sua stabilità in cottura (17). Cuocete in forno statico preriscaldato a 180 gradi per 30 minuti. Spuntate e tagliate a rondelle le zucchine (18).
Pulite gli asparagi e tagliateli a rondelle di 1 cm (19) lasciando intere le punte (20). Riducete a pezzettini sottili anche i pomodori secchi scolati dall’olio di conservazione (21).
In una padella versate un filo d’olio e due spicchi di aglio in camicia (22), rosolate a fiamma media per qualche minuto. Versate le zucchine in padella (23), unite anche gli asparagi e i piselli (24) e cuocete per 10 minuti, mescolando di tanto in tanto, in modo che le verdure diventino ben dorate.
Unite anche i pomodori (25). Quando le verdure saranno cotte ma ancora croccanti spegnete il fuoco, togliete l’aglio, aggiusta di sale se necessario e condite con l’olio al prezzemolo rimanente, mescolate e tenete da parte. Quando la base sarà cotta sfornatela (27), lasciatela intipiedire.
Trasferite la torta su un piatto da portata. Farcitela con le verdure (28) e infine guarnite con scaglie di Grana e foglioline di menta (29). La Torta di riso con piselli, asparagi e zucchine è pronta per essere servita (30).
Conservazione
La torta di riso con piselli, asparagi e zucchine si conserva in frigorifero chiuso per 2 giorni.
Consiglio
Se preferite potete sostituire gli asparagi con i carciofi o i piselli con i fagiolini, le verdure sono sostituibili con altre di stagione.
Se siete amanti dell’hummus preparatevi alla nostra versione ancora più ricca e colorata. L’hummus di barbabietola si prepara in pochissimi minuti e donerà ai vostri aperitivi un tocco davvero originale! All’interno di questa variante non mancheranno ceci e tahina, due degli ingredienti fondamentali di questa salsa mediorientale. Come molti di voi sapranno la tahina è una pasta realizzata con i semi di sesamo che dona un gusto davvero caratteristico. Avendo aggiunto la barbabietola per contrastare la sua dolcezza e bilanciare questa crema ci siamo sbizzarriti con le spezie, che potrete personalizzare in base al vostro gusto. L’hummus di barbabietola è perfetto per arricchire le vostre piadine, da gustare con i crostini o insieme alle verdure crude. Un antipasto a cui non vorrete rinunciare più specialmente durante la bella stagione!Scoprite anche le nostre altre varianti:
hummus di peperoni
hummus di avocado
hummus di lenticchie,
Per preparare l’hummus di barbabietola come prima cosa indossate dei guanti e avvolgete nella pellicola un tagliere. La barbabietola tende a macchiare molto quindi è bene prestare attenzione. Fatto questo tagliatela a cubetti (1) e trasferitela in un contenitore alto e stretto. Aggiungete anche i ceci sgocciolati (2) e la tahina (3).
Unite poi olio (4), succo di limone (5) e acqua (6).
Aggiungete anche le spezie in polvere: cumino, paprika e peperoncino (7). Versate il prezzemolo precedentemente tritato (8) e frullate il tutto con un mixer ad immersione (9).
Dovrete ottenere una consistenza liscia, cremosa e densa (10). Trasferite ora in una ciotolina, decorate con dei ceci precotti e i semi di sesamo (11). L’hummus di barbabietola è pronto da servire (12).
Conservazione
Consigliamo di conservare l’hummus di barbabietola in frigorifero per 2 giorni al massimo.
Consiglio
L’hummus può essere aromatizzato con varie spezie, noi abbiamo scelto paprika, cumino e peperoncino per dare un tocco piccante che contrastasse con la dolcezza della barbabietola.
Si possono inserire altre spezie a piacere tra cui berberè e curry.
A seconda della consistenza desiderata si possono diminuire o aumentare le dosi di acqua e ceci.
L’hummus di barbabietola si può consumare con pane o piadina, accompagnato da verdure o per fare dei crostini.
Perchè scegliere tra dolce o frutta a fine pasto quando si possono avere entrambi con questa deliziosa crostata con albicocche e crema? La tipica crostata della nonna si arricchisce del gusto fresco dei frutti estivi, che oltre a donare un tocco di dolcezza e colore, rende questa torta anche raffinata nella sua elegante presentazione. Ritroverete anche qui un guscio fragrante di frolla che avvolge una vellutata crema pasticcera profumata al limone. Il tutto sormontato da albiccocche fresche, leggermente caramellate. Lasciatevi tentare da questa stuzzicante variante della classica crostata alla frutta e stupite i vostri ospiti!
Lasciatevi ispirare da altre sfiziose ricette di dolci con la frutta:
Torta versata con crema alla confettura di albicocca
Crostata di mele e crema
Cake alle albicocche
Torta fredda alle albicocche
Per preparare la crostata con albicocche e crema, iniziate a preparare la pasta frolla con il metodo della sabbiatura. Versate la farina in un mixer con il burro freddo a pezzetti (1). Azionate le lame a più riprese, ottenendo un composto sabbioso. A questo punto unite lo zucchero, l’uovo leggermente sbattuto (2) e la scorza grattugiata del limone (3). Azionate nuovamente le lame per pochi secondi e a bassa velocità.
Quando il composto si sarà amalgamato (4), trasferitelo sul piano di lavoro. Compattate velocemente con le mani formando un panetto (5) e avvolgetelo nella pellicola. Mettetelo a riposare in frigorifero per almeno mezzora. Nel frattempo preparate la crema pasticcera. Versate il latte intero in un pentolino con la scorza di mezzo limone e scaldatelo a fuoco basso (6).
In una ciotola mettete lo zucchero e i tuorli d’uovo (7), sbatteteli con una frusta, fino a ottenere una crema liscia e chiara. Versate anche la farina setacciata (8) e mescolate ancora per avere composto omogeneo. Aggiungete, poco alla volta, il latte riscaldato, filtrandolo con un colino (9) e mescolate la crema con la frusta.
Versate il composto in un pentolino antiaderente e mescolate con un cucchiaio cuocendo a fuoco basso (10). Lasciate cuocere la crema pasticcera, senza mai smettere di mescolare finché non si sarà addensata (11). Ci vorranno pochi minuti. Trasferite la crema in una ciotola, coprite con pellicola a contatto e lasciate raffreddare (12).
Riprendete la pasta frolla e stendetela tra due fogli di carta forno leggermente infarinati con il mattarello (13). Foderate con la frolla lo stampo da crostata del diametro di 24 cm, precedentemente imburrato. Ritagliate la pasta in eccesso (14), con un coltellino. Bucherellate con i rebbi della forchetta (15).
Ricoprite quindi la pasta frolla con un foglio di carta da forno e versatevi sopra dei fagioli secchi o le sfere di ceramica (16). Cuocete la pasta frolla nel forno preriscaldato a 180° in modalità statica nel ripiano medio del forno per circa 15 minuti. Sfornate, togliete la carta forno con i fagioli secchi (17) e lasciate raffreddare. Lavate e asciugate bene le albicocche. Tagliatele a metà e togliete il nocciolo 18).
Stendete la crema raffreddata al centro della crostata e livellate utilizzando il dorso di un cucchiaio (19). Disponete le metà delle albicocche con la parte della buccia rivolta verso l’alto. (20). Cospargete con lo zucchero di canna. Cuocete in forno statico preriscaldato a 180°C per circa 25 minuti in questo modo le albicocche risulteranno più morbide e leggermente caramellate. Sfornate e lasciate raffreddare completamente. Trasferite su un piatto da portata e decorate la crostata con albicocche e crema con foglioline di menta (21).
Conservazione
La crostata con albicocche e crema si conserva in frigo per un paio di giorni. Potete preparare in anticipo sia la frolla che la crema.
Consiglio
Potete sostituire le foglioline di menta con granella o scaglie di mandorle. Per realizzare la pasta frolla potete usare la planetaria invece del mixer, in alternativa potete impastare a mano, avendo cura di lavorare la frolla velocemente per non riscaldarla eccessivamente. Se lo avete usate uno stampo con fondo removibile e con superficie bucherellata ma vanno bene anche altre teglie in vetro pirex, ceramica o antiaderenti, adatte alla cottura in forno.
Le seppie al limone sono un secondo piatto di pesce, facile e veloce da preparare. Un piatto che sa di mare, leggero e profumato. Realizzarle è semplicissimo, dovrete prestare attenzione alla pulizia delle seppie, che è uno dei passaggi fondamentali per la riuscita della ricetta. Altra cosa importante da non sottovalutare è la cottura. Le seppie al limone che vi proponiamo sono cotte alla griglia che dovrà essere molto calda e la cottura super veloce. In questo modo la carne delle seppie rimarrà tenera e succosa. Per condirle vi basterà preparare un intingolo a base di limone, vino bianco e olio: saranno gustose e molto profumate grazie anche all’aggiunta del prezzemolo e della scorza del limone! Vediamo insieme tutti i passaggi per preparare questo piatto perfetto per l’estate!Ecco altre ricette con le seppie da non perdere:
Seppie con piselli
Insalata di seppie
Seppie ripiene
Seppie in zimino,
Per preparare le seppie al limone partite dalla pulizia. Dividete il mantello dai tentacoli e svuotate bene l’interno, eliminando anche l’osso. Poi tirate via delicatamente anche la pelle (1). Passate ai tentacoli, eliminate il becco centrale (2) e gli occhi (3).
Sciacquatele bene sotto acqua corrente e tamponatele accuratamente con della carta da cucina (4). Ora che avrete pulito tutte le seppie (5) occupatevi della cottura. Ungete una griglia e scaldatela bene. Adagiate sopra le seppie (6), senza sovrapporle. Eventualmente cuocetele in due volte.
Grigliate bene le seppie per 2-3 minuti per lato, girandole quando saranno ben dorate (7). Le seppie saranno pronte quando il bianco risulterà opaco, e le strisce della grigliatura ben dorate (8). Nel frattempo grattugiate anche la scorza del limone (9).
Spremetene anche il succo (10), ne serviranno circa 30 g. Tritate finemente il prezzemolo (11). Ora in una ciotolina versate l’olio e il vino bianco (12).
Aggiungete prezzemolo, scorza di limone, sale, pepe e succo (13). Emulsionate bene con una frusta (14), cospargete sulle seppie calde (15) e servitele subito.
Conservazione
Consigliamo di consumare le seppie grigliate appena pronte.
Consiglio
Utilizzate una griglia in ghisa, o anche una piastra elettrica per la cottura.
Al posto del prezzemolo potete utilizzare anche erba cipollina, origano fresco o erbe aromatiche.
Siete alla ricerca di un piatto unico buono e salutare? Oggi vi mostriamo come preparare la bowl di riso con pesto di spinaci! Un piatto healty ma davvero gustoso, che svolterà la vostra pausa pranzo, sia a casa che in ufficio! Le bowl, che ricordano il poke, sono sempre più apprezzate e di moda in questo periodo. Gli ingredienti sono ben distinti e presentano sempre proteine, carboidrati e verdure… la nostra versione vegetariana siamo certi che vi incuriosirà. Per la nostra bowl abbiamo utilizzato del riso semplice, dei ceci croccanti, delle tenere taccole e dei cubetti di quartirolo, ma ciò che donerà quel gusto unico e un tocco di cremosità è sicuramente il pesto di spinaci preparato in casa. Un piatto perfetto da gustare a temperatura ambiente e da portare comodamente in giro, per un buon pranzetto da gustare all’aria aperta!,
Per preparare la bowl di riso con pesto di spinaci partite dai ceci croccanti. Prendete i ceci precotti, sciacquateli e scolateli bene. Trasferiteli in una ciotola e conditeli con olio (1), sale e peperoncino in polvere a piacere (2). Mescolate bene (3).
Trasferite i ceci su una teglia precedentemente unta, abbastanza capiente, in modo che non si sovrappongano (4). Cuoceteli in forno statico preriscaldato a 200° per circa 20 minuti. Poi azionate la modalità ventilata per altri 10 minuti. Per ottenere una cottura uniforme, smuovete la teglia un paio di volte per girarli. Nel frattempo cuocete il riso in acqua bollente salata (5) per il tempo riportato sulla confezione. Scolatelo e raffreddatelo sotto acqua fredda (6).
Trasferite il riso in una ciotola, condite con olio (7), mescolate bene e tenete da parte (8). A questo punto i ceci saranno cotti potrete sfornarli (9).
Passate agli spinaci. Lasciate rosolare uno spicchio d’aglio precedentemente schiacciato con un filo d’olio in una padella capiente. Aggiungete gli spinaci (10) e lasciateli cuocere per 2-3 minuti sino a che non saranno appassiti. Rimuovete l’aglio (11) e conditeli con il sale.
Lasciateli intiepidire, poi trasferiteli in un contenitore lungo e stretto. Aggiungete i pinoli (13), l’acqua (14) e un filo d’olio. Frullate con un mixer ad immersione (15) sino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo.
Ora lavate bene le taccole e tagliatele a losanghe di circa 2 cm, facendo un taglio obliquo (16). Sbollentale in acqua bollente salata (17) per circa 3 minuti, sino a che non saranno tenere. Poi scolale e raffreddale sotto l’acqua (18).
Prendete il quartirolo e tagliatelo a cubetti (19). Preparate la vostra bowl, sistemate il riso in un quarto della ciotola (20) e di fianco posizionate i cubetti di quartirolo (21).
Aggiungete ora sull’altro lato i ceci (22) e terminate con le taccole (23). Aggiungete in ultimo il pesto di spinaci e i semi di sesamo nero (24). Servite e gustate la vostra bowl!
Conservazione
Potete conservare tutte le preparazioni o la bow già composta per un giorno in frigorifero.
Consiglio
Una variante potrebbe essere quella di mescolare il riso direttamente con il pesto di spinaci.
Per un’alternativa non piccante i ceci si possono insaporire con paprika dolce.
Il quartirolo può essere sostituito con feta, cacioricotta pugliese fresca.
Al posto dei pinoli, per il pesto, si possono usare le mandorle o le noci.
Non esiste una ricetta della carbonara codificata: c’è chi la preferisce con la pasta lunga e chi con la pasta corta, solo con i tuorli o con aggiunta di un uovo intero, più o meno asciutta… lo chef Luciano Monosilio ci spiega come preparare la carbonara alla romana cremosa! Una versione alla portata di tutti che vi permetterà di ottenere un risultato perfetto sia come gusto che come fluidità del condimento. Gli ingredienti sono quelli classici: guanciale stagionato, tuorli, Pecorino (con aggiunta di Grana Padano per bilanciare la sapidità) e pepe macinato al momento. Il tocco in più invece lo scoprirete solo leggendo e cucinando!
Provate anche queste appetitose varianti:
Carbonara al forno
Carbonara di mare
Finta carbonara
Carbonara di verdure,
Per realizzare la carbonara alla romana cremosa per prima cosa tagliate il guanciale: eliminate la cotenna e la parte pepata (1) (eliminando la parte pepate eviterete che il guanciale bruci in cottura), poi riducetelo a cubetti di mezzo cm (2). Rosolate il guanciale in una padella scaldata appena, senza aggiungere altri grassi (3). Il guanciale dovrà dorarsi a fuoco lento all’inizio, poi man a mano che inizierà a dorare possiamo alzare il fuoco. Nel frattempo portate a bollore una pentola con l’acqua per cuocere la pasta.
Quando il guanciale sarà diventato di colore rosa-dorato (4), spegnete il fuoco e scolate il grasso di cottura in una ciotola (5). Tenete momentaneamente da parte sia il guanciale che il suo grasso (6).
Quando l’acqua sarà arrivata a bollore, salate moderatamente e mettete a cuocere gli spaghettoni al dente (7). Intanto grattugiate il Grana Padano DOP e il Pecorino romano (8) e versateli in una boule di acciaio. Unite i tuorli separati bene dagli albumi (9).
Aggiungete il pepe macinato al momento (10) e iniziate a mescolare con una frusta (11), quindi versate un mestolo dell’acqua di cottura della pasta (12).
Aggiungete anche un mestolo del grasso del guanciale (13), appoggiate la boule sulla pentola della pasta avendo cura di inserire uno spessore tra la pentola con la pasta e la boule, noi abbiamo usato un mestolo: in questo modo la pentola sotto respirerà e l’acqua non fuoriuscirà (14). Continuate a mescolare fino a quando la crema di tuorli raggiungerà i 65°; per controllare se è pronta potete immergere la spatola e verificare che la crema non coli (15).
Scolate la pasta al dente e trasferitela nella boule, che avrete tolto dal fuoco (16). Mescolate in continuazione con le pinze mantecando la pasta con acqua di cottura al bisogno. Infine unite quasi tutto il guanciale (17), unite poca altra acqua di cottura, mescolate ancora, terminando la cottura sul bagnomaria. Impiattate, poi completate i piatti con altro guanciale, una manciata di Pecorino romano grattugiato e una spolverata di pepe: la vostra carbonara alla romana cremosa è pronta per essere servita (18)!
Conservazione
Si consiglia di consumare subito la carbonara alla romana cremosa .
Se desiderate potete rosolare il guanciale in anticipo, avendo cura di conservare il grasso a temperatura ambiente per evitare che si rapprenda.
Consiglio
La stagionatura ideale del guanciale è di 3-4 mesi: più è stagionato, più diventa aromatico in cottura (e meno salato).
Per ottenere una cremosità perfetta ci vogliono circa 20 grammi di tuorlo ogni 60-70 grammi di pasta.
Tra i dolci al cucchiaio più amati e apprezzati in tutto il mondo c’è sicuramente il tiramisù. Le sue origini sono incerte e le varianti davvero tante, ma oggi vogliamo mostrarvi la ricetta base per prepararlo. Il nostro tiramisù della tradizione ha tutti gli ingredienti più classici, a cui non si può rinunciare per realizzare questo dolce: uova, mascarpone, savoiardi e caffè. Una ricetta semplice nella preparazione e nel gusto, che conquista sempre tutti. Il segreto? Ottenere una crema al mascarpone densa e dolce al punto giusto. I savoiardi inzuppati nel caffè diventeranno una base morbida che contrasta benissimo il gusto della crema. Un dolce classico sempre attuale, perfetto da servire in teglia o in versione monoporzione, preparato per noi da Frau Knam appassionata pasticcera che sa unire ricette tradizionali a tecniche di alta cucina!,
Per preparare il tiramisù della tradizione come prima cosa realizzate la pâte à bombe. In un pentolino versate 80 g di zucchero con i 30 g d’acqua (1). Scaldate lo sciroppo a fiamma bassa (2) e utilizzando un termometro da cucina tenete sotto controllo la temperatura, che dovrà arrivare a 118°.
Quando avrete raggiunto la temperatura indicata, iniziate a montare i tuorli con uno sbattitore elettrico (4) e versate a filo sui tuorli lo sciroppo, mantenendo le fruste in azione (5). Continuate a montare fino a quando il composto sarà cremoso (6).
Aggiungete ora il mascarpone ai tuorli con le fruste (7) (8) o con una spatola. Tenete il composto da parte e versate gli albumi in un’altra ciotola. Iniziate a montarli, assicurandovi che le fruste siano ben pulite (9).
Non appena gli albumi saranno bianchi e spumosi, aggiungete i 100 g di zucchero rimasti (10) e continuate a montare fino ad ottenere una consistenza ferma e soda (11). Unite al composto di tuorli e mascarpone un terzo degli albumi montati a neve e mescolate con la spatola energicamente (12).
Terminate di aggiungere gli albumi restanti (13) e mescolate delicatamente dall’alto verso il basso fino ad ottenere una crema omogenea (14). A questo punto inzuppate i savoiardi, uno alla volta, nel caffè a temperatura ambiente (15).
Man mano disponeteli all’interno di una pirofila grande 25×19 cm, in maniera ordinata, così da coprire l’intera superficie (16). Versate ora metà della crema (17) e livellatela (18) per ricoprire completamente i savoiardi.
Disponete ancora uno strato di savoiardi inzuppati nel caffè, come fatto in precedenza (19). Aggiungete la crema rimasta (20) e livellate la superficie (21). Riponete in frigorifero per almeno un’ora.
Al momento di servirlo, cospargete il tiramisù con il cacao amaro (22), ricoprendolo interamente (23). Il tiramisù della tradizione è pronto per essere tagliato e gustato (24).
Conservazione
Potete conservare il tiramisù della tradizione per un paio di giorni al massimo, ben coperto in frigorifero.
Si può congelare per circa 2 settimane.
Consiglio
Per un gusto ancora più autentico potete aggiungere al caffè 50 g di marsala.
Il risotto alla milanese è una ricetta della tradizione lombarda: il tipico risotto giallo, spesso servito con gli ossibuchi. Insieme allo chef Alessandro Negrini vi mostreremo come si prepara il vero risotto alla milanese con zafferano. Si parte proprio dalle basi storiche di questa ricetta, per un recupero integro della tradizione. Il brodo, infatti, è realizzato con gli ossi, le verdure e gli aromi come si faceva anticamente. E’ importante ottenere un brodo molto saporito, durante la cottura il riso ne assorbirà tutti i sapori. Un altro elemento classico è l’uso del midollo, estratto a caldo dall’ossobuco e inserito nella fase di mantecatura del risotto perché si sciolga dolcemente, fuori dal fuoco. Certo la nota di sapore e colore preponderante resta sempre quella dei pistilli di zafferano, che oltre al loro gusto doneranno al piatto il colore caratteristico. Scopriamo tutti i passaggi per preparare il risotto alla milanese con zafferano nella maniera più classica e tradizionale.,
Per preparare il risotto alla milanese allo zafferano, iniziate dal brodo: prima di tutto bisogna sbianchire la carne (i pezzi sono biancostato, ginocchio di vitello e ossi di carré). Immergeteli in acqua bollente (1) e da quando riprenderà a bollire (2) calcolate circa 1 minuto, poi scolate i pezzi (3).
Lavate bene le parti sotto acqua corrente (4). Sciacquate anche gli ossibuchi (5) e lasciateli in ammollo per 20 minuti, sotto un continuo getto di acqua corrente. Fate lo stesso anche per il grasso di rognone per purificarlo (6).
Lavate e tagliate a pezzi grossolani le verdure: cipolla (7), carota (8) e sedano (9).
Fate lo stesso per la patata (10) e il grasso di rognone (11). Versate quest’ultimo in una casseruola capiente già calda e mescolate (12).
Quando inizierà a sciogliersi versate le verdure tagliate in precedenza (13). Mescolate e fate rosolare 5 minuti a fuoco dolce. Unite gli ossi, fate rosolare mescolando di tanto in tanto a fuoco vivace ancora 5 minuti. Sfumate con il vino bianco (15) e fate evaporare.
Aggiungete le spezie: una stecca di cannella (16), 1 grammo di pepe in grani (17), la noce moscata in polvere (18), le foglie di alloro e salvia e un pizzico di sale.
Versate poi 2 lt di acqua (19) e cuocete almeno 4 ore (20). In questo tempo il brodo dovrà sobbollire e non dovrà essere schiumato. Poi alla fine aspettate qualche minuto e prelevate il grasso salito a galla con una schiumarola (21).
Non buttatelo ma trasferitelo in una ciotolina (22), servirà successivamente. Ora filtrate il brodo all’interno di un tegame (23) e tenetelo al caldo. Spezzettate i pistilli di zafferano in una ciotolina e aggiungete un mestolo di brodo filtrato per reidratarli (24).
Lasciateli così per circa 20 min (25). Tritate finemente anche la cipolla per il risotto (26). La grandezza dovrà essere come il chicco di riso. In una casseruola con doppio fondo versate i 70 grammi del grasso prelevato dal brodo (27) e lasciate ridurre leggermente per far evaporare l’acqua in eccesso.
Versate nella casseruola anche la cipolla (29) e fate appassire bene, mescolando spesso (30); ci vorranno circa 5 min. Poi salate a piacere. Mettete a lessare per 10 minuti circa l’ossobuco nel brodo filtrato bollente (30).
Intanto potete aggiungere il riso alla cipolla ben stufata (31). Mescolate velocemente e lasciate rosolare circa 2 min. Sfumate con il vino bianco (32) e mescolate facendo attenzione a non spezzare il riso. Bagnate il riso con un terzo del brodo caldo (33), poi portate a cottura rabboccando man a mano.
Ci vorranno circa 10 minuti di cottura, ovviamente dipende dalla tipologia e marca di riso che si utilizza: il riso che stiamo utilizzando noi, il Sant’Andrea, cuoce circa 11 min. Unite lo zafferano (34) disciolto e mescolate (35). Se dovesse essere troppo ristretto aggiungete ancora un goccio di brodo (36).
Scolate l’ossobuco dal brodo (37) e prelevate il midollo a caldo con un coltellino (38) (39).
Togliete il risotto dal fuoco, unite il midollo estratto (40) e mescolate per farlo sciogliere. Aggiungete il Grana Padano DOP grattugiato (41) e mescolate ancora (42).
Per ultimo unite 100 g di burro ben freddo a pezzetti (43) e fate sciogliere mantecando all’onda (44). Servite il vostro risotto alla milanese con zafferano subito (45).
Conservazione
Consigliamo di consumare il risotto appena preparato.
Consiglio
Il riso Sant’Andrea è una varietà rustica del vercellese, dal chicco molto affusolato. Lo abbiamo scelto per la sua caratteristica molto amidosa, e perché è il riso che più si avvicina alla qualità nostrale di fine ‘800. In alternativa è possibile usare un riso carnaroli, ma bisognerà regolarsi sui tempi di cottura.
Prima di mettere in infusione lo zafferano spezzettatelo con le mani. In questo modo rilascerà ancora di più il suo gusto.
In totale vi serviranno 1,2 litri di brodo caldo per cuocere il risotto.
E’ importante tritare molto finemente la cipolla per il risotto, in questo modo cuocendosi si scioglierà!
La pizza napoletana è uno dei vanti della cucina italiana in tutto il mondo. In tanti cercano di replicarla, ma spesso senza grande successo. Per non incorrere in nessun errore abbiamo invitato il maestro pizzaiolo Davide Civitiello nella nostra cucina. Grazie alla sua ricetta e a tutti i suoi consigli riuscirete a realizzare un’ottima pizza napoletana anche a casa. L’impasto è semplice da preparare: si inizia dall’acqua, come fanno i pizzaioli napoletani, e si utilizza la madia, proprio come vuole la tradizione. Uno degli ostacoli più grandi è sicuramente la stesura della pizza. L’impasto va trattato sempre con molta delicatezza e non bisogna mai stressarlo, altrimenti tenderà a restringersi… ma non preoccupatevi se non riuscite al primo colpo, con un po’ di pratica riuscirete a raggiungere la giusta manualità e a replicare tutti i passaggi spiegati dal maestro, per ottenere una pizza sottile con un cornicione alto e alveolato. Altro ostacolo da superare è sicuramente la cottura: la pizza napoletana solitamente cuoce per pochissimo tempo a temperature molto alte, non raggiungibili con un comune forno di casa. Per ovviare a questo problema abbiamo aggiunto all’impasto zucchero e olio, che solitamente non sono presenti nella ricetta originale; in questo modo l’impasto risulterà più colorato e più morbido. Altra cosa a cui consigliamo di non rinunciare è l’utilizzo della pietra refrattaria che permetterà una crescita maggiore e una cottura più uniforme. Anche gli ingredienti scelti per il condimento sono molto importanti, oggi vi mostriamo come preparare una pizza margherita perfetta, poi potrete divertirvi a personalizzarla con gli ingredienti che più amate!Ecco altri impasti pizza da non perdere:
Pizza con lievito madre
Pizza senza impasto
Pizza in teglia
Pizza con farina integrale,
Per preparare la pizza napoletana come prima cosa munitevi di una madia. Versate l’acqua all’interno, aggiungete il sale (2) e lo zucchero (3).
Mescolate per scioglierli completamente (4), poi versate più della metà della farina (5). Sistemate il lievito in una mano (6) e infarinate l’altra.
Sbriciolate il lievito sul monticello di farina frizionandolo tra i palmi delle mani (7). Iniziate a mescolare con una mano (8) in modo che la farina assorba gradualmente tutta l’acqua (9).
Aggiungete ancora una parte di farina (10) e impastate sempre con una mano (11). Proseguite in questo modo sino a terminare la farina, o comunque in base alla consistenza del composto (12).
Versate tutto l’olio (13) e continuate ad impastare sempre con una mano (14) fino al completo assorbimento (15).
Trasferite l’impasto sul piano di lavoro e impastate con due mani per circa 20-25 minuti (16). All’occorrenza si può aggiungere solo uno spolvero di farina sul banco. L’impasto dovrà risultare liscio e non appiccicoso. Formate una palla (17) e copritela con la madia (18). Lasciate riposare per 15 minuti.
Trascorso il tempo di riposo l’impasto si sarà rilassato, quindi impastatelo ancora leggermente (19). Pirlatelo e sistematelo nella madia. Coprite con l’apposito coperchio (21) e lasciate riposare per 40 minuti.
Trascorso questo tempo riprendete l’impasto (22) e procedete allo staglio. Per realizzare lo staglio professionale dividete l’impasto in due parti (23) e prendetene una, poi formate un filone e iniziate ad arrotondare la parte iniziale con la mano sinistra (24).
Ora stringete il filone tra pollice e indice in modo da formare una pallina e spezzarla allo stesso tempo (25), poi arrotondatela sul piano di lavoro con l’altra mano (26). Il metodo più facile per stagliare l’impasto a casa invece è dividere l’impasto in pezzi di peso uguale: con dei panetti da circa 250-260 g l’uno otterrete delle pizze del diametro di 28-32 cm (27).
Roteate ogni porzione di impasto su un piano per sigillare bene la base e ottenere una forma sferica (28). Trasferite le palline nella madia distanziandole bene (29). Coprite con l’apposito coperchio (30) e lasciateli lievitare ad una temperatura di 18°-24° per 8-12 ore.
Versate i pelati in una ciotola e schiacciateli a mano (31). Condite con il sale, un filo d’olio (32) e il basilico spezzettato a mano (33).
Passate ora alla mozzarella fiordilatte. Tagliatela a metà (34) e poi a fette (35). In ultimo ricavate dei bastoncini non troppo spessi, ma nemmeno troppo sottili (36).
Quando i panielli saranno quasi arrivati a lievitazione (37) iniziate ad occuparvi del forno. Sistemate all’interno una pietra refrattaria e scaldatelo alla massima potenza 30-40 minuti prima o anche 1 ora se il vostro forno non è molto potente. Passate rapidamente il primo paniello nella farina, da entrambi i lati (38). Per stendere il paniello dovete congiungere le mani sovrapponendo gli indici e i pollici in modo da creare una sorta di triangolo. Fate una leggera pressione partendo dal centro e andando verso i bordi, spingendo l’impasto dall’alto in basso così dar mandare l’aria verso il bordo e creare il cornicione (39). Premete l’impasto in questo modo per 3 volte.
Ora sollevate il paniello delicatamente (40) e capovolgetelo. Ripetete la stessa operazione, premendo sempre con le mani per 3 volte dal centro verso il bordo (41), poi capovolgetelo ancora e ripetete la stessa operazione (42).
Cercate di non manipolare troppo l’impasto e di non allargarlo bruscamente tirando uno dei lembi, altrimenti potrebbe restringersi. Ora pizzicate i bordi opposti con indice e medio, come se fossero delle forbici, e spostate delicatamente l’impasto sul banco senza tirarlo (43). Infine mettete una mano al centro per tenere fermo l’impasto mentre tirate delicatamente uno dei bordi pinzandolo con indice e medio, sempre come se fossero delle forbici. Tirate delicatamente per allargarlo, poi ribaltatelo sull’altra mano e sbattetelo nuovamente sul piano, ruotandolo leggermente (44). Non dovrete stendere completamente la pasta, basterà stenderla per metà: in questo modo non rischierete di romperla una volta messo il condimento. Cospargete bene con i pomodori pelati distribuendoli con un movimento a spirale. Lasciate libero il bordo, ma assicuratevi di coprire bene la parte centrale (45).
Aggiungete poi la mozzarella fiordilatte, senza esagerare con le quantità (46), e il Parmigiano grattugiato (47). Completate con del basilico fresco spezzettato con le mani e un filo d’olio (48).
Sollevate la pizza e trasferitela dal banco verso la pala (49), poi allargatela delicatamente con le mani. Trasferite in forno alla massima temperatura posizionandola direttamente sulla pietra refrattaria precedentemente riscaldata: cuocete per 5-7 minuti. Sfornate (50) e servite subito la vostra pizza napoletana (51)!
Conservazione
Consigliamo di consumare la pizza napoletana cotta al momento.
Consiglio
Quando si utilizza la madia per la prima volta bisogna sigillare tutte le giunture, in modo che l’acqua non fuoriesca. Basterà creare una pastella di acqua e farina e con il dito spargerla su tutti i punti di intersezione del legno, angoli e rientranze. Lasciatela poi asciugare per almeno 20 minuti prima di realizzare l’impasto.
Se preferite potete realizzare questa ricetta anche in planetaria. Se non avete la madia potete usare una ciotola capiente, possibilmente di legno.
Versare la farina lentamente serve a rendersi conto di quanta ne serve, poiché ogni farina assorbe i liquidi in maniera diversa. In questo modo raggiungerete gradualmente il “punto di pasta”, ovvero potrete scegliere l’elasticità, la morbidezza e l’idratazione dell’impasto.
Se non volete schiacciare i pomodori a mano potete utilizzare un passaverdure a maglia larga.
Per realizzare l’impasto della pizza napoletana si utilizza farina 0 o farina 00, proprio perché queste farine hanno una possibilità di trattenere e assorbire tanta acqua e soprattutto mantenere la lievitazione. Con farine meno macinate non otterreste lo stesso risultato.
Se volete raddoppiare i tempi di lievitazione basterà far lievitare i panielli in frigorifero per il doppio del tempo.
Anche la scelta del tipo di mozzarella da usare è importante. Per una pizza margherita preferite una mozzarella fiordilatte tagliata a listarelle, se invece volete preparare un calzone realizzate dei cubetti più piccoli. Per gusti più particolari potrete usare anche la provola affumicata o la mozzarella di bufala.
Tiramisù, il re dei dolci italiani. Il più inimitabile e imitato, il più classico e il più ricettato nelle versioni più originali e disparate, ma sempre irrinunciabile e goloso. In questa ricetta vi guidiamo all’assaggio di un tiramisù speciale, quello di Ernst Knam: il tiramisù al cioccolato, una vera esplosione di gusto. La crema al mascarpone e panna è arricchita da cioccolato fondente al 70% ridotto in pezzetti finissimi e dal caramello salato, speciale nota croccante e sapida. I savoiardi sono fatti in casa e realizzarli ad arte (come in pasticceria!), sarà semplicissimo seguendo le indicazioni del maestro. Scoprite la bontà unica e straordinaria di questo dessert intramontabile e squisitamente italiano!
,
Per il tiramisù al cioccolato iniziate dall’impasto dei savoiardi. Separate gli albumi dai tuorli (1) e montate con una frusta elettrica questi ultimi con 75 g di zucchero semolato e i semi di 2 bacche di vaniglia (2). Dovrete ottenere un composto spumoso e chiaro (3).
Passate a montare gli albumi (non devono avere tracce di tuorlo) con le fruste elettriche pulite. Solo quando avrete iniziato a montarli e saranno già spumosi, unite 90 g di zucchero semolato mantenendo le fruste in azione (5): dovrete ottenere una montata a neve (6).
Potete versare i tuorli sugli albumi (7) e miscelare delicatamente con una marisa dal basso verso l’alto per non smontare il composto (8). Setacciate la fecola e la farina (9).
Unite le polveri al composto di uova e mescolate molto delicatamente sempre con una marisa, dal basso verso l’alto (11). Ponete l’impasto ottenuto in un sac-à-poche con bocchetta liscia da 10 mm (12). Procedete a comporre i savoiardi su strisce di carta forno spesse circa 10 cm: dovrete formare dei bastoncini di circa 8 cm di lunghezza (12).
Prendete una placca e versate sul fondo uno strato abbondante di zucchero semolato. Facendo molta attenzione sollevate ciascuna striscia di carta forno e capovolgetela per immergere i savoiardi delicatamente nello zucchero (13): in questo modo la superficie di ciascuno sarà perfettamente zuccherata. Poi capovolgete nuovamente le strisce, adagiatele su una leccarda e passate alla cottura: in forno statico preriscaldato a 190° per circa 10-12 minuti. I savoiardi dovranno essere dorati.
Per la crema
Per la bagna: preparate 100 g di caffè della moka e lasciatelo raffreddare, quindi versatelo in una ciotola e aggiungete il liquore al caffè (16). Preparate la crema: versate gli albumi in una ciotola e iniziate a montarli con le fruste pulite; quando saranno belli spumosi aggiungete 60 g di zucchero e montateli a neve (17). In una ciotola unite il mascarpone, 60 g di zucchero e i semi di 2 baccelli di vaniglia (18).
Aggiungete anche i tuorli (19) e lavorate il tutto con le fruste elettriche per ottenere un composto uniforme e ben montato. Ora semi-montate la panna fresca liquida in una ciotola a parte (20) e unitela alla crema di tuorli (21). Mescolate con le fruste per incorporarla.
A questo punto aggiungete il cioccolato fondente al 70% tritato finemente e il caramello salato a pezzettini finissimi (facoltativo) (22). Infine incorporate gli albumi a neve mescolando delicatamente con una marisa dal basso verso l’alto. Ponete la crema ottenuta in un sac-à-poche. Potete intanto preparare lo stampo da 10 cm di diametro, se possibile foderato con acetato (24).
Comporre il tiramisù
Dividete 6 savoiardi a metà (25), rifilateli leggermente per il lungo per pareggiarli e spennellate la parte rifilata con la bagna al caffé (26). Ponete i savoiardi nello stampino in modo da foderare tutto il perimetro con la parte arrotondata rivolta verso l’alto e quella rifilata rivolta verso l’esterno (27).
Affiancate 3 savoiardi e coppateli con un coppapasta di 8 cm (28), spennellate la superficie con la bagna al caffé (29) e poi adagiateli sul fondo dell’anello (30). Quindi bagnate anche l’interno dei savoiardi del perimetro.
Ricoprite con uno strato abbondante di crema al mascarpone (31), poi adagiate altri 3 savoiardi coppati, spennellateli con la bagna e ricoprite con altra crema (32). Livellate l’ultimo strato di crema con una spatola (33). Tenete per 10 minuti in frigorifero.
Spolverizzate la superficie con del cacao amaro in polvere (34). Quando dovrete servire, sfilate delicatamente lo stampo (35) e gustate il vostro tiramisù al cioccolato (36)!
Conservazione
Se dovessero avanzarvi dei savoiardi potete conservarli per circa 2 settimane in un luogo fresco e asciutto.
Il tiramisù si può congelare e poi scongelare in frigorifero.
Consiglio
Il caramello salato è un plus della ricetta: se volete farlo a casa potete preparare il caramello con aggiunta di sale a piacere, poi realizzate una lastra e rompetela in pezzi; infine trasferite i pezzi di caramello in un sacchetto per alimenti e frantumateli battendo con un mattarello.