A volte le ricette più gustose sono quelle improvvisate, come questi ziti al forno, una ricetta svuotafrigo furba e gustosa. Questo stuzzicante primo piatto è stato ispirato dagli avanzi più comuni che spesso si ritrovano nelle nostre dispense: formaggi, salumi e salsiccia. Un mix accattivante e saporito al quale aggiungere della passata di pomodoro e un formato di pasta rustico e casereccio, come gli ziti, ma in alternativa quello che avrete a disposizione in casa andrà bene ugualmente. Otterrete così una teglia ricca e sostanziosa di pasta al forno con polpettine, preparata con ingredienti semplici da riutilizzare nel modo più appetitoso!
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Per preparare gli ziti al forno mondate e tritate la cipolla (1), fate lo stesso con gli spicchi d’aglio (2) e tagliate a cubetti il salame (3).
Incidete la salsiccia (4), eliminate il budello e formate delle piccole polpette con la carne (5). Passate le polpette nella farina (6).
Scaldate una generosa dose di olio in padella (7) e fate rosolare le polpette (8), poi unite la cipolla (9).
Aggiungete anche il salame (10) e l’aglio tritato (11). Versate poi la passata (12), allungandola con poca acqua, quanto basta per risciacquare la brocca. Pepate e salate poco, perchè il salame conferirà sapidità al sugo.
Coprite con il coperchio e cuocete il sugo 30 minuti circa (13). Una volta cotto tenete da parte (14). Lessate gli ziti spezzati in acqua bollente salata, dovranno essere molto al dente (15).
Mescolate la ricotta con il basilico, sale, pepe e olio (16). Tagliate a cubetti la provola e la mozzarella (17). Scolate gli ziti in una ciotola, tenendo da parte l’acqua di cottura, versate il sugo (18).
Unite una parte dei formaggi a cubetti (19), allungate con acqua di cottura se dovesse risultare asciutto (20) e mescolate per insaporire. Imburrate una teglia da forno, quindi versate un primo strato di pasta (21).
Insaporite con parmigiano e qualche cucchiaiata sparsa di ricotta (22). Proseguite con altra pasta, quindi altra ricotta, formaggio grattugiato, mozzarella e foglioline di basilico (23). Cuocete in forno statico preriscaldato a 180° per 20 minuti o fino a doratura. Lasciate riposare 15-20 minuti prima di servire gli ziti al forno (24).
Conservazione
Gli ziti al forno si coservano per un paio di giorni in frigo, saranno ottimi anche riscaldati.
Consiglio
La ricetta è pensata per recuperare ingredienti avanzati: variate quindi in base alle vostre disponibilità, ad esempio sostituendo la mozzarella con scamorza o formaggi di latteria, il salame con cubetti di speck o pancetta.
La schiacciata fiorentina ripiena è una variante goduriosa dell’omonimo dolce toscano che si gusta durante il periodo di Carnevale. In questa nuova veste ancora più ricca e saporita ritroverete una torta morbida e aromatica farcita con crema Chantilly, che donerà un tocco vellutato di freschezza. Oltre agli immancabili fritti carnevaleschi provate anche questo dolce delizioso che fa di semplicità virtù, esaltando al meglio gli ingredienti più comuni della pasticceria, come ogni ricetta della tradizione che si rispetti!
Ecco altre idee toscane per il vostro menu di Carnevale:
Per preparare la schiacciata fiorentina ripiena sbattete le uova fredde da frigo in una ciotola (1), unite lo zucchero e montate con le fruste elettriche (2) finché il composto non sarà chiaro e spumoso. Versate il latte freddo (3) a filo mescolando.
Versate poi l’olio sempre a filo (4), e infine aromatizzate con la scorza d’arancia (5) e i semi di vaniglia (6).
Incorporate la farina e il lievito settaciandoli attraverso un colino (7), mescolate con una spatola per amalgamare (8). Imburrate e infarinate una teglia da 30×24 alta circa 2,5 cm di alluminio, versate qui l’impasto (9).
Cuocete in forno statico preriscaldato a 180° per circa 25-30 minuti (10). Consigliamo di inserire nel forno un pentolino con acqua per creare umidità. A cottura ultimata sfornate e lasciate raffreddare (11). Nel frattempo versate in una ciotola la panna e lo zucchero a velo e montate con la frusta (12).
La panna dovrà risultare soda e spumosa (13). Tagliate a metà la torta (14) e farcite la metà inferiore con la panna montata (15).
Spalmate la panna con una spatola per distribuirla in modo omogeneo (16). Coprite con l’altra metà della torta (17) e spolverizzate la superficie con lo zucchero a velo (18).
Appoggiate lo stencil che raffigura il giglio fiorentino (19), spolverizzate sopra il cacao (20). La schiacciata fiorentina ripiena è pronta per essere gustata (21).
Conservazione
La schiacciata fiorentina ripiena si conserva in frigo per un paio di giorni. Potete congelarla senza farcitura.
Consiglio
Potete arricchire l’impasto con lo zafferano in polvere che donerà anche un bel colore dorato. Raccomandiamo di incorporare la farina in due riprese, così da non formare grumi.
Il risotto alla milanese non ha bisogno di presentazioni. Pochissimi ingredienti per un piatto storico che ha deliziato migliaia di palati, italiani e non. E’ una delle ricette rappresentative di Milano, con il suo colore dorato dato dai preziosi pistilli zafferano e la cremosità irresistibile. Per prepararlo ad arte abbiamo invitato nella cucina di Giallozafferano Marco Fusié, titolare del ristorante Boeucc e uno degli chef Marco Pasi. Da oltre 350 anni questo ristorante del centro di Milano offre una cucina nel rispetto della tradizione locale, chi meglio di loro poteva spiegarci i segreti per un perfetto risotto alla milanese? Il riso Carnaroli classico, perfetto per i risotti, fatto tostare fino a lucentezza, i pistilli di zafferano leggermente fatti rinvenire in acqua, la mantecatura all’onda con burro freddissimo di frigo… questi ed altri piccoli accorgimenti vi permetteranno di preparre un piatto prelibato, unico e con il quale potrete concquistare i vostri ospiti.
Provate anche altre ricette di risotti:
Risotto allo zafferano
Ossobuco alla milanese con risotto giallo
Zafferano e Riso alla milanese D’O
Risotto ai funghi
Risotto alla parmigiana,
Parmigiano Reggiano DOP 80 g (da grattugiare, ben freddo di frigo)
Preparazione
Per preparare il risotto alla milanese dovrete avere pronto circa 1 lt di brodo di carne classico, da tenere sempre molto caldo. Mondate e tritate finemente mezza cipolla bianca (1). In una padella ampia versate 25 g di burro (2), poi la cipolla tritata (3). Fate appassire a fuoco medio, mescolando di tanto in tanto per farla ammorbidire.
Una volta rosolata, potrete versare il riso Carnaroli (4): il riso assorbirà il burro e si amalgamerà con la cipolla. Quando sarà tostato e translucido (5), potrete sfumare con il vino bianco (6). Lasciate sfumare la parte alcolica qualche istante.
Versate il brodo molto caldo, fino a coprire e proseguite la cottura a fiamma vivace, versando brodo caldo al bisogno (7). Immergete delicatamente i pistilli in acqua calda (8), mescolate appena per farli rinvenire (9).
A ¾ della cottura, unite i pistilli di zafferano con l’acqua di ammollo (10): attendete qualche istante che si ammorbidiscano, poi mescolate: rilasceranno il loro profumo e colore (11). Quando manca un minuto dalla fine della cottura del riso, togliete la padella dal fuoco, aggiungete circa 120 g di burro a pezzetti, freddissimo di frigo (12), mescolate.
Versate anche il Parmigiano Reggiano DOP grattugiato (13), mescolate vigorosamente (14), così che il burro e il formaggio ben freddi creino lo shock termico che favorirà cremosità e lucentezza al risotto. Servite il risotto alla milanese ben caldo (15)!
Conservazione
Consigliamo di consumare il risotto alla milanese appena pronto.
Qualora dovesse avanzare, si può conservare per un giorno in frigo e poi si possono preparare crocchette, arancini oppure il riso al salto.
Consigli per un risotto alla milanese perfetto
In base alla provenienza dei pistilli di zafferano, il gusto varierà. Potete optare per zafferano italiano, de L’Aquila o umbro (tra i migliori) oppure dei blend.
Lo zafferano in pistilli è molto pregiato, la dose indicata può essere diminuita a piacere per utilizzarne a piacere e per accentuare maggiormente il colore e il gusto si può aggiungere un po’ di quello in polvere alla preparazione.
I pistilli non necessitano di ammollo, si possono anche inserire nel risotto secchi, ma bisogna prestare molta attenzione a non romperli, quindi farli ammorbidire leggermente e poi mescolare.
Parmigiano Reggiano o Grana Padano? I puristi utilizzano il Grana Padano DOP, il Parmigiano Reggiano DOP rende la il risotto più denso e cremoso, il Grana Padano tenderà a far filare maggiomente.
Qualora necessario, dopo aver versato il burro freddo di frigo e il formaggio grattugiato, si può aggiustare con un mestolo di brodo la cremosità del risotto.
Burro e formaggio grattugiato vanno aggiunti freddissimi, così da ottenere cremosià e lucentezza.
Se si preferisce un risotto più leggero e delicato come gusto, la cipolla si può far rosolare nell’olio extravergine d’oliva.
La verza è un ortaggio invernale con cui si possono preparare tante appetitose ricette, da un ricco contorno a base di verza e patate alla pasta con verza e salsiccia. Rimanendo in tema di primi piatti oggi vi proponiamo la pasta al lardo con verza e patate: tre ingredienti dal successo garantito! Le patate si trasformano in un condimento cremoso che si amalgama alla perfezione con le striscioline di verza, mentre il fondo di lardo conferisce al piatto il tipico sapore deciso della carne di maiale. Perfetta per le serate più fredde, la pasta al lardo con verza e patate farà venire l’acquolina in bocca agli amanti della cucina rustica e genuina!
Scoprite anche questi primi piatti con la verza:
Per realizzare la pasta al lardo con verza e patate per prima cosa sfogliate la verza eliminando le foglie esterne più coriacee, lavate sotto l’acqua corrente e asciugate con un canovaccio (1). Eliminate la costa centrale (2) e tagliate le foglie a listarelle di circa 1 cm (3). Tenete da parte 50 g per la decorazione.
Tagliate il lardo a dadini (4), poi sbucciate le patate e riducete anch’esse a cubetti di 1 cm (5). Infine mondate la cipolla e tritatela finemente (6).
Versate il lardo in una pentola capiente (7) e lasciatelo sciogliere completamente, poi unite le patate (8). Dopo aver fatto rosolare le patate, aggiungete le cipolle (9) e mescolate per qualche minuto.
A questo punto coprite con acqua a filo (10), abbassate il fuoco e cuocete per 10 minuti con il coperchio (11). Quando le patate saranno quasi cotte, schiacciatele grossolanamente col dorso di un cucchiaio (12).
Ora unite la verza (13), salate, pepate (14) e profumate con il rosmarino (15).
Aggiungete circa 500 g di acqua (16) e cuocete per altri 10 minuti. Portate a bollore una pentola di acqua che vi servirà in seguito. Nel frattempo saltate i 50 g di verza in una padella antiaderente con un filo di olio (17) fino a renderli croccanti, poi teneteli da parte (18).
Trascorso il tempo di cottura della verza e delle patate unite la pasta (19) e portatela a cottura aggiungendo un mestolo di acqua bollente per volta, come un risotto. Quando la pasta sarà cotta, spegnete il fuoco e regolate di sale e di pepe, poi mantecate con il formaggio grattugiato e mescolate bene (20). Completate con la verza croccante e servite la vostra pasta al lardo con verza e patate ben calda (21)!
Conservazione
La pasta al lardo con verza e patate si può conservare in frigorifero per 2 giorni, in un contenitore ermetico.
Si sconsiglia la congelazione.
Consiglio
Se preferite potete aromatizzare la pasta al lardo con verza e patate anche con delle foglie di salvia.
Potete sostituire il Grana grattugiato con un formaggio dal sapore più deciso come per esempio il Taleggio!
Le foglie di verza croccanti si possono cuocere anche in forno ventilato a temperatura medio-bassa.
Non buttate gli scarti della verza: le foglie esterne sono perfette per realizzare degli involtini mentre con la costa centrale potete insaporire un ottimo brodo vegetale!
Cavolo nero, tantissime proprietà e infiniti modi per cucinarlo in inverno. Ma avete mai provato a fare un pesto di cavolo nero? Una sfiziosa alternativa invernale al classico pesto alla genovese o alla siciliana, realizzato con noci, formaggio grattugiato e ovviamente un buon olio extravergine di oliva! Cremosità e gusto intenso, da spalmare su una fetta di pane caldo, per rendere più invitante una pasta con cavolo nero o come ripieno di una torta salata! Per ingentilirne il sapore abbiamo deciso di sbollentare le foglie del cavolo nero e di proporvi una versione senza aglio, ma se preferite potete prepararlo a crudo e personalizzarlo secondo i vostri gusti.
Scopri altre ricette con il cavolo nero:
Fusilli con cavolo nero e pancetta
Vellutata di cavolo nero
Fusilloni gratinati con cavolo nero
Burger di cavolo nero,
Per realizzare il pesto di cavolo nero per prima cosa pulite il cavolo nero separando le foglie dal gambo centrale (1). Portate a bollore una pentola di acqua e sbollentate le foglie per 3-5 minuti (2). Trasferite il cavolo nero sbollentato in un mixer (3).
Unite il formaggio grattugiato (4), le noci (5), il sale e il peperoncino (6).
Aggiungete 40 g di olio (7) e iniziate a frullare. Mentre il mixer è in funzione versate i restanti 30 g di olio a filo (8). Quando avrete ottenuto una consistenza cremosa e omogenea il vostro pesto di cavolo nero è pronto (9)!
Conservazione
Conservate il pesto di cavolo nero in frigorifero, in un contenitore ermetico, per 2-3 giorni, avendo cura di ricoprire la salsa con uno strato di olio.
E’ possibile congelare il pesto in piccoli vasetti per poi scongelarlo in frigorifero oppure a temperatura ambiente.
Consiglio
Per un pesto dal sapore più deciso potete aggiungere uno spicchio d’aglio privato dell’anima; potete anche sbollentarlo insieme alle foglie di cavolo nero così da renderlo più digeribile.
Se preferite potete realizzare il pesto di cavolo nero a crudo: avrà un sapore più pungente ma altrettanto gustoso!
Se avete intenzione di utilizzare il pesto per condire la pasta vi consigliamo di salare l’acqua in cui il cavolo nero viene sbollentato per poi cuocere la pasta direttamente nell’acqua di cottura.
Se diciamo frittelle di Carnevale che cosa vi viene in mente? Fra i tanti dolci di Carnevale c’è chi penserà subito a quelli classici come castagnole e tortelli o magari alla variante al forno… noi invece vi tentiamo con le frittelle di ricotta! Tonde bontà morbide e fritte da gustare in un sol boccone: sono soffici all’interno e completamente ricoperte di zucchero all’esterno come ogni frittella che si rispetti. Perfette per Carnevale, le frittelle di ricotta in realtà sono buone da mangiare tutto l’anno, quando ci si vuole concedere un meritato peccato di gola!
Dopo averle assaggiate quindi non perdetevi anche queste golose varianti:
Frittelle di ricotta e pere
Castagnole di ricotta,
Per realizzare le frittelle di ricotta versate la ricotta (1) e lo zucchero di canna in una ciotola (2), poi lavorate con una marisa. Aggiungete la scorza grattugiata di limone (3).
Unite anche la farina (4) e il lievito (5) e mescolate ancora, poi impastate con le mani per ottenere un composto compatto e omogeneo (6).
Prelevate delle piccole porzioni di impasto da circa 20 g l’una e arrotondatele fra i palmi delle mani per formare delle palline (7); con queste dosi otterrete circa 30-32 pezzi. Adagiate le palline su un vassoio foderato con carta forno e nel frattempo scaldate l’olio di semi fino alla temperatura di 160°. Friggete pochi pezzi per volta per evitare che la temperatura dell’olio si abbassi (8). Scolate le frittelle quando saranno belle dorate, ci vorranno circa 4-5 minuti (9).
Trasferite man mano le frittelle su carta assorbente (10), poi passatele ancora calde nello zucchero semolato (11). Le vostre frittelle di ricotta sono pronte per essere gustate (12)!
Conservazione
Si consiglia di consumare le frittelle di ricotta appena fatte. In alternativa potete conservarle in frigorifero per un giorno.
Se preferite preparare le palline con qualche ora di anticipo potete conservarle in frigorifero e friggerle prima di servirle.
Consiglio
Potete aromatizzare l’impasto delle frittelle di ricotta con un pizzico di cannella o del cocco rapé.
Utilizzate una ricotta dalla consistenza asciutta: se dovesse essere troppo acquosa fatela scolare in un colino prima di aggiungerla.
Maestro delle crostate più scenografiche, Gianluca Fusto ci regala la ricetta perfetta per preparare una buonissima crostata pere e cannella. Ospite nelle nostre cucine ci ha svelato tutti i segreti e tutte le accortezze da avere per ottenere il medesimo risultato anche a casa! La pasta frolla è una delle preparazioni più usate in pasticceria, ma che nasconde molte insidie. Per ottenere una frolla friabile e croccante dovrete prestare la massima attenzione alla temperatura del burro, lavorarla il tempo strettamente necessario e attendere il riposo in frigorifero. Per realizzare la confettura abbiamo utilizzato due tipologie di pere, che doneranno la giusta acidità, la giusta dolcezza e una consistenza corposa e vellutata allo stesso tempo. In ultimo, ma non meno importante, scopriremo come realizzare lo streusel, ciò che donerà alla crostata di pere e cannella il suo aspetto unico e una friabilità davvero speciale!La crostata pere e cannella è un dolce semplice che, se realizzato nel modo giusto, vi donerà davvero grandi soddisfazioni e incontrerà il gusto di tutti! ,
Per la frolla (per uno stampo del diametro di 17 cm)
Farina 1 242 g primitiva
Farina di mandorle 32 g (pelate, dolci)
Burro 121 g a pomata (temperatura 25°)
Zucchero a velo 95 g
Uova 53 g
Sale fino 3 g
per la confettura di pere e cannella
Pere Decana 150 g verdi
Pere Williams 150 g rosse
Zucchero 109 g
Succo di limone 45 g
Cannella in polvere 4 g
per lo streusel
Burro 62 g freddo
Zucchero 62 g
Farina 1 62 g (primitiva)
Farina di mandorle 62 g
Sale fino 1 pizzico
per decorare
Mandorle in scaglie 50 g
Zucchero di canna q.b.
Zucchero a velo q.b.
Cannella in polvere q.b.
Per preparare la confettura di pere e cannella
Per preparare la crostata pere e cannella iniziate proprio dalla confettura che servirà per farcirla. Lavate bene i due tipi di pere, tagliatele a spicchi ed eliminate il torsolo centrale (1), poi tagliatele a fettine dello spessore di circa 0,5 mm (2) e tagliatele ancora a julienne per ricavare dei bastoncini.
Trasferiteli in una ciotola, aggiungete lo zucchero e il succo di limone (4). Mescolate bene e lasciate marinare per 15 minuti (5). Trascorso questo tempo le pere avranno rilasciato dell’acqua, quindi trasferite il tutto in un pentolino non troppo grande per evitare un’evaporazione eccessiva. Portate a bollore per qualche minuto (6).
Trasferite le pere in una ciotola, coprite con pellicola a contatto (7) e lasciate raffreddare. Poi riponete in frigo per 8 ore. Trascorso questo tempo riprendete le pere dal frigo e filtratele in modo da separare la frutta dall’acqua di vegetazione (8) che verserete in un altro pentolino. Scaldate a fuoco moderato e aggiungete la cannella (9).
Mescolate bene e continuate a cuocere sino a che lo sciroppo non avrà raggiunto la temperatura di 105° (10). A questo punto aggiungete le pere (11). Mescolate ancora e portate nuovamente a bollore (12). La confettura è pronta, trasferitela in una ciotola e lasciatela raffreddare completamente prima di utilizzarla.
Per preparare la frolla
Preparate intanto anche la pasta frolla. Portate il burro ad una temperatura di 25° aiutandovi con un microonde e trasferitelo nella ciotola di una planetaria (13). Unite l’uovo precedentemente sbattuto (14). Ora in un’altra ciotola versate lo zucchero a velo e la farina di mandorle (15).
Unite anche il sale (16) e utilizzando una frusta mescolate bene (17). Versate le polveri all’interno della ciotola della planetaria (18).
Azionate ora la macchina, con il gancio a foglia, e lavorate il composto per pochi secondi (19). Se dovessero restare dei residui sul bordo della ciotola staccate la foglia e utilizzatela per mescolare il composto. Ora versate 63 g di farina tipo 1 (20) e mescolate velocemente sino a che non sarà assorbita. Dopodiché aggiungete anche i rimanenti 179 g di farina (21).
Lavorate la frolla velocemente sino ad amalgamare il tutto (22). Trasferite la frolla su un foglio di carta forno grande 30×40 cm (23), non spaventatevi se sembra troppo morbida o dall’aspetto poco omogeneo. La consistenza è giusta quando ripiegandola su se stessa si stacca dalla carta senza aggiungere farina (24).
Date alla frolla una forma rettangolare, coprite con un altro foglio di carta forno della stessa dimensione e stendetela (26). Dovrete ottenere un rettangolo perfetto ed uno spessore abbastanza sottile (26). Riponete su un vassoio, o un tagliere (27), e trasferite in frigorifero per 2-3 ore.
Per preparare lo streusel
Preparate lo streusel con la tecnica del “sablage”. Nella ciotola della planetaria versate la farina di tipo 1, lo zucchero (28), la farina di mandorle (29) e un pizzico di sale (30). Con l’aiuto del gancio a foglia miscelate le polveri.
In seguito aggiungete il burro tagliato a cubetti (31). Lavorate a velocità sostenuta sino a che non avrete ottenuto un composto sbricioloso (32). Spegnete la planetaria, trasferite lo streusel in una ciotola (33) e riponete in frigo per 30 minuti.
Per comporre e cuocere la crostata
Trascorsi i tempi di riposo delle varie preparazioni non vi resta che comporre la crostata. Riprendete la pasta frolla ed eliminate il foglio di carta superiore (34). Ora utilizzando un disco forato da 17 cm intagliate la base della crostata (35). Imburrate il disco e sistematelo su una leccarda foderata con carta forno e trasferite all’interno il disco di frolla (35).
Ora ricavate una banda di pasta frolla utilizzando un coltellino (37) e trasferitela all’interno dello stampo. Fate aderire bene la frolla ai bordi (38) ed eliminate l’eventuale eccesso di pasta. Riponete in frigo per 10 minuti.
Passate ora alla cottura. Cuocete in forno statico preriscaldato a 165° per 18 minuti circa. Sfornatela (40) e lasciatela raffreddare. Trasferite la confettura all’interno, dovrete ottenere uno strato alto 1 cm. Livellate bene con il dorso del cucchiaio. Versate le mandorle a lamelle in una ciotola e unite lo streusel (42).
Mescolate rapidamente (43) e trasferite una prima parte di streusel in modo da ricoprire la superficie (14). Aggiungete poi altro streusel abbondante per creare una forma a piramide (45).
Spolverizzate con dello zucchero di canna (46) e nebulizzate la superficie con un po’ d’acqua (47). Cuocete in forno ventilato preriscaldato a 165° per 35 minuti. Sfornate quindi la crostata e lasciatela raffreddare (48).
Estraete delicatamente il disco e trasferite in un piatto da portata. Spolverizzate con zucchero a velo (49), un pizzico di cannella (50) e servite (51).
Conservazione
La frolla e lo streusel si possono conservare in frigorifero per 2-3 giorni ben coperti.
La confettura si può conservare in frigorifero per 10 giorni, riposta in un vasetto.
La crostata cotta si conserva a temperatura ambiente, sotto una campana di vetro, per 2-3 giorni.
Consiglio
Lavorate la frolla per il tempo strettamente necessario. Prolungando la lavorazione in macchina favorirete lo sviluppo del glutine e la frolla risulterà più dura e meno friabile.
Rispettate bene i tempi di lavorazione e la temperatura del burro. Solo in questo modo otterrete una frolla perfetta che non ha bisogno di essere bucata in cottura e non richiede l’utilizzo di sfere in ceramica, per la cottura in bianco.
Con i paccheri si possono creare tanti deliziosi primi piatti. C’è chi li ama con il pesce e chi con un semplice sugo… ma dopo aver provato la ricetta di oggi, la metterete sicuramente al primo posto! Prepariamo insieme dei buonissimi paccheri al forno vegetariani. Abbiamo vscelto di variare un po’ rispetto al solito e per condire questa pasta abbiamo realizzato una crema di broccoli, arricchendola con i formaggi. Per ottenere la giusta cremosità abbiamo aggiunto della ricotta, mentre per dare a questo piatto un gusto ricco e deciso abbiamo aggiunto del gorgonzola dolce. Per ogni pasta al forno che si rispetti c’è una cosa che non puoi mancare: la besciamella, che in questo caso ci permetterà di ottenere una piacevole crosticina ed una cremosità unica!
Ecco altri piatti da non perdere:
paccheri ripieni
pasta al forno bianca
pasta al forno con zucca
pasta al gorgonzola gratinata al forno,
Per preparare i paccheri al forno innanzitutto preparate la besciamella. Fate sciogliere il burro in un pentolino (1), quindi aggiungete la farina (2) e mescolando velocemente lasciate cuocere per un paio di minuti. Unite il latte (3) e mescolate dolcemente.
Insaporite con sale e noce moscata (4). Continuate a cuocere la besciamella sino a che non si sarà addensata e velerà il mestolo (5). Spostatela dal fuoco e tenetela da parte. Occupatevi dei broccoli: puliteli in modo da ricavare 400 g di cimette e risciacquatele bene con acqua fredda (6).
Scolate bene i broccoli e sistemateli in un cestello per la cottura a vapore. Riempite una pentola con acqua, salatela (8) e portate a bollore. Non appena inizierà a bollire posizionate il cestello all’interno (9).
Coprite (10) e fate cuocere per circa 10 minuti. Quindi trasferiteli in una ciotola e cuocete i paccheri nell’acqua sottostante per 7 minuti (11). Nel frattempo prelevate alcune cimette che serviranno per la decorazione e schiacciate le altre in ciotola con una forchetta (12).
Aggiungete anche la ricotta (13), mescolate bene (14) e unite anche il gorgonzola (15). Mescolate nuovamente sino ad ottenere una crema omogenea.
Ora scolate i paccheri (16) e conditeli con la crema appena preparata (17). Trasferite la pasta così condita in una pirofila da forno. Distribuite la besciamella sui paccheri (18).
Mettete anche qualche fiocchetto di burro in superficie (19) e sistematevi le cimette tenute da parte (20). Infornate in forno caldo a 180 °C per circa 15 minuti. Alla fine accendete anche il grill per 5 minuti per favorire la gratinatura. Sfornate (21) e lasciate riposare per 5 minuti prima di servire.
Conservazione
Potete conservare la pasta in frigorifero per un giorno coperta da pellicola. Prima di consumarla potrete scaldarla in forno caldo a 150 °C con qualche fiocchetto di burro in superficie.
Consiglio
Potete rendere la preparazione ancora più sfiziosa con l’aggiunta di una dadolata di speck croccante ripassato in padella a fiamma vivace per un paio di minuti.
L’abbacchio alla cacciatora è un secondo piatto dedicato a tutti coloro che amano le pietanze casalinghe dai sapori rustici. Il condimento “alla cacciatora” è perfetto per le carni, sicuramente avrete già provato la versione più conosciuta con il pollo! A differenza del classico abbacchio a scottadito, ricetta tipica della cucina laziale, in questo modo di cucinare l’agnello ritroverete una cottura in padella più lunga, arricchita con erbe e aromi che ingentiliscono il gusto deciso e intenso dell’agnello, ma che allo stesso tempo rendono il piatto saporito e succulento. Basteranno pochi ingredienti per portare in tavola una pietanza dal gusto retrò ma che accoglie sempre tanti consensi!
Venite a scoprire altri piatti con l’agnello:
Costolette d’agnello al forno
Agnello in umido
Agnello cacio e ova
Cosciotto d’agnello al forno,
Iniziate la preparazione pelando la carota, spuntatela e tagliatela prima a fette e poi a cubetti di 1 cm circa (1). Lavate la costa di sedano e riducetela a cubetti della stessa grandezza delle carote (2). Sbucciate la cipolla, quindi affettatela e tritatela grossolanamente (3).
Tritate l’aglio finemente al coltello o con l’apposito attrezzo spremiaglio (4). Versate l’olio in un tegame, lasciatelo scaldare (5), quindi aggiungete il trito per il soffritto (6). Lasciate rosolare per un paio di minuti, a fuoco medio, mescolando spesso.
Infarinate leggermente i pezzi di agnello (7), scuoteteli per togliere l’eccesso di farina e quando le verdure saranno ben stufate (8) aggiungete anche l’agnello nel tegame (9).
Lasciate rosolare e quando i pezzi di agnello saranno ben dorati girateli (10). Salate e pepate, quindi aggiungete il rosmarino e la salvia (11). Sfumate col vino (12.
Aggiungete anche l’aceto (13) e il concentrato di pomodoro stemperato con un mestolo di acqua calda e versatelo sull’agnello (14). Coprite con un coperchio (15) e lasciate cuocere per circa 30 minuti.
Aggiungete se serve poca acqua calda (16). Infine eliminate le erbe aromatiche (17), controllate il punto di cottura e togliete dal fuoco. Lasciate riposare l’abbacchio alla cacciatora per qualche minuto prima di servirlo (18).
Conservazione
Potete preparare l’abbacchio alla cacciatora fino a un giorno prima, conservarlo in frigo in un contenitore ermetico e riscaldarlo in pentola un momento prima di servirlo.
Consiglio
La ricetta può essere realizzata anche con un cosciotto intero di agnello adeguando naturalmente i tempi di cottura che dovranno essere prolungati.
I vostri familiari storcono sempre il naso quando si parla di cavolfiore? Per una volta non cercate escamotage per camuffare la sua presenza ma servitelo in una veste leggera e gustosa con la ricetta del cavolfiore al forno! Niente besciamella o formaggi, quindi, ma una semplice emulsione alla paprika aromatizzata con aglio e timo che darà una marcia in più a questo contorno. Grazie alla cottura in forno, inoltre, le fettine di cavolfiore risulteranno ancora consistenti e non si ammorbidiranno eccessivamente. Scommettiamo che a vederlo così, abbronzato e speziato al punto giusto, il cavolfiore al forno farà tutto un altro effetto?
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Cavolfiore in padella
Sformato di cavolfiore
Cavolfiore alla catalana
Cavolfiori gratinati,
Per preparare il cavolfiore al forno per prima cosa pulite il cavolfiore eliminando le foglie esterne e il gambo, poi separate le cimette (1) e sciacquatele. Tagliate le cimette a fettine dello spessore di 1 cm circa (2) e adagiatele in una teglia foderata con carta da forno (3).
Versate l’olio e l’acqua in una ciotolina (4), poi aggiungete la paprika (5) e l’aglio schiacciato o tritato finemente (6).
Emulsionate bene con una forchetta (7). Salate leggermente le fettine di cavolfiore (8) e conditele con l’emulsione (9).
Aromatizzate con le foglioline di timo (9) e procedete con la cottura (10): cuocete in forno statico preriscaldato a 190° per 30 minuti, dopodiché accendete il grill per circa 5 minuti fino a doratura. Il vostro cavolfiore al forno è pronto per essere gustato (12)!
Conservazione
Il cavolfiore al forno si può conservare in frigorifero per 1-2 giorni, in un contenitore ermetico.
Si sconsiglia la congelazione.
Consiglio
Al posto del timo potete utilizzare il rosmarino o la salvia.
Chi ama il piccante può aggiungere anche un pizzico di peperoncino!