Se è vero che il ragù tradizionale non si tocca, è anche vero che oggi esistono tante varianti vegetariane per accontentare tutti i gusti ed esigenze, dal ragù di verdure a quello di legumi: dopo aver provato il ragù con le lenticchie, ora è la volta della pasta al ragù di ceci! Una ricetta molto semplice realizzata con i ceci precotti, che potete però tranquillamente sostituire con i legumi secchi. Il sugo a base di pomodoro è insaporito con un classico soffritto e aromatizzato con rosmarino e alloro… pochi ingredienti per un primo piatto nutriente e genuino, perfetto per la cena di grandi e piccoli!
Vi è piaciuta l’idea della pasta al ragù di ceci? Scoprite anche queste ricette:
ragù di seitan
pasta al ragù di cavolfiore
pasta al ragù di carciofi,
Per realizzare la pasta al ragù di ceci per prima cosa scolate i ceci precotti (1), poi versateli su un canovaccio pulito e strofinate delicatamente per rimuovere le pellicine (2) (3).
Ora mondate e tritate finemente la cipolla (4), il sedano e la carota (5). Versate il trito di verdure in un tegame con un giro d’olio (6).
Quando il soffritto sarà appassito unite i ceci (7) e il rosmarino (8). Rosolate i ceci per 5 minuti, poi eliminate il rosmarino e aggiungete le foglie di alloro (9).
Versate anche la passata di pomodoro (10), salate (11) e cuocete per circa 20 minuti, fino a quando il sugo non si sarà ristretto. Nel frattempo portate a bollore una pentola di acqua salata e cuocete la pasta (12).
Scolate la pasta in una ciotola, aggiungete il condimento (13) e mescolate bene (14). La vostra pasta al ragù di ceci è pronta per essere servita (15)!
Conservazione
La pasta al ragù di ceci si può conservare in frigorifero per un giorno, in un contenitore ermetico.
E’ possibile congelare il ragù di ceci.
Consiglio
Abbiamo scelto di togliere le pellicine ai ceci per renderli più digeribili, ma se preferite potete omettere questo passaggio.
Se utilizzate i ceci secchi metteteli in ammollo per 12 ore e cuoceteli in acqua per almeno 90 minuti, dopodiché procedete come da ricetta.
Cosa c’è di più buono del profumo dei mandarini appena sbucciati? Combinatelo quello di un dolce fatto in casa ed ecco la meravigliosa torta rovesciata ai mandarini. Un dolce facilissimo da realizzare… non appena capovolgerete la torta vi innamorerete subito del suo effetto scenografico.La torta rovesciata ai mandarini è perfetta da servire a colazione o a merenda, resta morbida e umida al punsto giusto. Poco sforzo e tanta resa per una dolce coccola da assaporare in compagnia di tutta la famiglia.Ecco altre versioni “rovesciate” da non perdere:
Per preparare la torta rovesciata ai mandarini come prima cosa sbucciate quelli che serviranno per la decorazione (1). Quindi tagliateli a metà. Ora ungete il fondo di uno stampo a cerniera da 20 cm, foderatelo con carta forno e richiudete la cerniera. Spolverizzate con un 2 cucchiai di zucchero (3).
Sistemate i mandarini all’interno con la parte del taglio a contatto con la carta forno (4). A questo punto in una ciotola capiente setacciate farina, fecola (5) e lievito (6).
Aggiungete lo zucchero (7), un pizzico di sale (8) e mescolate. Tenete le polveri da parte. Versate nel contenitore di un mixer ad immersione un mandarino ben lavato, non sbucciato e tagliato a pezzi. Aggiungete l’olio di semi (9).
Incorporate ora le uova (10) e frullate il tutto (11) sino ad ottenere una crema liscia, piuttosto liquida (12). Per sicurezza setacciate il composto in modo da eliminare eventuali semi.
Trasferite quindi all’interno della ciotola con le polveri (13) e mescolate sino ad ottenere un composto omogeneo (14). Versate all’interno dello stampo (15).
L’impasto dovrà ricoprire completamente i mandarini (16). Cuocete in forno statico preriscaldato a 180° per 40-45 minuti. Sfornate il dolce (17). Lasciatelo intiepidire, capovolgetelo su un piatto ed estraete delicatamente la carta forno prima di servirlo (18)!
Conservazione
La torta rovesciata ai mandarini si conserva in frigorifero per un paio di giorni.
Consiglio
Al posto dell’olio potete usare 110 g di burro precedentemente fuso e lasciato intiepidire.
La pasta salsiccia e peperoni è un primo piatto casalingo cremoso e dai sapori stuzzicanti che vi conquisterà alla prima forchettata. Il segreto di questi succulenti scialatielli è che il condimento cuoce in un’unica padella: prima si rosola la salsiccia e poi si fanno stufare i peperoni, un giro di lame per creare una deliziosa cremina e il gioco è fatto! In men che non si dica porterete in tavola un prelibato primo piatto di pasta ricco e colorato.
Non perdetevi altre sfiziose ricette con questo abbinamento appetitoso:
Pasta con peperoni, salsiccia e feta
Gnocchi di ricotta con crema di peperoni e salsiccia
Pasta friggitelli e salsiccia
Pasta con crema di peperoni,
Per preparare la pasta salsiccia e peperoni cominciate dai peperoni. Dopo averli puliti (1) tagliate a tocchetti grossolani quelli gialli (2) mentre quelli rossi andranno affettati sottilmente (3). Riunite in una ciotola.
Passate alla salsiccia, incidete il budello e toglietelo (4) dopodiché ottenete dei pezzetti non più grandi di 2 cm (5). In una padella, meglio se antiaderente, versate giusto un goccio d’olio, l’aglio spellato e il rametto di rosmarino (6).
Quando il fondo è caldo versate la salsiccia (7) e fate abbrustolire per bene, successivamente sfumate con il vino bianco (8) e, quando l’alcol è evaporato, scartate gli odori (9).
Mettete da parte la salsiccia (10). Nello stesso fondo di cottura ora versate i peperoni (11), aggiungete circa 150 g di acqua (12), un pizzico di sale.
Coprite con il coperchio (13) e fate cuocere per 15 minuti mescolando di tanto in tanto e assicurandovi che il fondo non sia asciutto. Trascorso il tempo, prelevate i peperoni gialli (14), versateli nel bicchiero alto con parte del fondo di cottura (15).
Frullateli per ottenere una salsa (16). Tenete da parte i peperoni rossi. Non vi resta che cuocere gli scialatielli in acqua bollente (17) e salata avendo cura di scolarli a metà cottura: versate un mestolo d’acqua nella padella (18).
Scolate qui la pasta (19), aggiungete la salsa di peperone giallo (20) e ultimate la cottura versando acqua al bisogno. In ultimo unite i peperoni rossi (21)
e i pezzetti di salsiccia (22), profumate con la menta tagliata a striscioline (23) e servite subito la pasta salsiccia e peperoni (24).
Conservazione
Consigliamo di consumare subito la pasta salsiccia e peperoni. Se avanza potete conservarla in frgio per un giorno.
Consiglio
Se amate mettere le mani in pasta provate a realizzare a casa gli scialatielli freschi con la nostra ricetta! Abbiamo scelto di frullare solo i peperoni per rendere la crema di un bel colore dorato e brillante, ma se preferite potete frullarli entrambi.
Se non è amore questo: un dolce fatto tutto a mano, con pazienza e dedizione per la gioia di occhi e palato di chi amate. Parliamo del cuore di Pavesini, una morbida ganache di cioccolato fondente con gelé di lamponi e intorno tanti biscotti Pavesini che racchiudono tanta meraviglia a strati. Un nastro rosso sarà la decorazione perfetta per questo dolce che in eleganza ricorda quasi una charlotte! Scoprite tutti i passaggi per realizzare il cuore di Pavesini e deliziarvi con questa prelibatezza!,
Per preparare il cuore di Pavesini, ammollate 10 g di gelatina in acqua fredda per almeno 10 minuti (1). In un pentolino versate i lamponi e lo zucchero (2) (3).
Cuocete sino a completo scioglimento dello zucchero, setacciate il composto per una crema liscia e lucida (4). Aggiungete la gelatina strizzata (5)e mescolate per farla sciogliere bene (6).
Foderate il fondo dello stampo a cuore (lato cuore 20 cm e larghezza della parte più ampia 20 cm) con della pellicola, adagiatelo su una placca (7). Versate la gelatina al lampone nello stampo (8) e trasferire in frigorifero per 1 ora. Per la ganache, in un pentolino versate la panna fresca (9) e portate a bollore.
Versate la panna calda sul cioccolato fondente in tre volte (10), mescolate bene con una marisa (11) creando un emulsione ed ottenendo una ganache liscia e lucida (12).
Trascorso il tempo di rassodamento del gelé al lampone con l’aiuto di un coltellino staccare la gelatina al lampone dallo stampo (senza rimuovere la pellicola) (13) (14) e trasferite su una placca con carta forno (15). Tenete in frigorifero sino all’utilizzo.
Lavate accuratamente lo stampo, adagiate su una placca con carta forno e rivestire i bordi con uno strato di acetato. Adagiate 11 Pavesini sul fondo creando un primo strato (16). Versate metà della ganache nello stampo rivestito, sopra i Pavesini (17), uniformate la superficie con un cucchiaio (18) lasciate riposare 10 minuti in frigo.
Togliete dal frigorifero e adagiate il gelé al lampone sul primo strato di ganache (19). Rimuovete la pellicola (20) e fate aderire bene pressando leggermente e versate la ganache restante sul gelé (21).
Rendete uniforme la superficie con il cucchiaio (o una piccola spatola) (22). Dovete lasciar riposare in frigo durante la preparazione della decorazione finale. Per la copertura, mettete in ammollo 5 g di gelatina in fogli in acqua fredda, quindi versate i 100 g di lamponi in un pentolino, aggiungete i 50 g di zucchero (23). Quando lo zucchero sarà completamente sciolto ma i lamponi risulteranno ancora integri (o in parte) togliete dal fuoco (24).
Aggiungete la gelatina strizzata (25) e mescolate (26). Lasciate intiepidire 5 min a temperatura ambiente (27).
Togliete la torta dal frigorifero e versate la crema di lamponi sulla superficie ricoprendola interamente (28) (29). Lasciate raffreddare 10 min in frigorifero poi eliminare lo stampo (30) e trasferire con delicatezza la torta sul piatto da portata.
Rimuovete l’acetato (31) e rivestite il bordo con i Pavesini (ne serviranno circa 23) (32) e terminate con un nastro rosso (33)!
Conservazione
La torta si conserva 2-3 giorni in frigo.
Consiglio
Si può aromatizzare la ganache con scorzetta d’arancia o di limone, cannella o anice stellato!
Con la ricetta dei Pavesini Paradiso abbiamo reso ancora più golosi i biscottini più leggeri di sempre. La coppia vincente in questo caso sono i Pavesini con il limone: abbiamo realizzato una crema candida e spumosa senza uova aromatizzata al limone racchiusa tra due biscotti Pavesini. Il tutto guarnito con riccioli di cioccolato bianco, che renderanno ogni dolcezza golosa e raffinata. Pochi ingredienti e una preparazione espressa senza forno: in poche mosse porterete in tavola dei dolcetti sfiziosi e accattivanti, perfetti per chiudere in bellezza un pranzo tra amici o per un’occasione speciale in famiglia! Lasciatevi prendere per la gola da queste delizie paradisiache!,
Per preparare i Pavesini paradiso ponete i fogli di gelatina in ammollo in acqua fredda per 10 minuti. Versate 250 g di panna fresca in una ciotola ampia (2). Semi-montate la panna con le fruste elettriche, lasciandola quindi morbida (3).
Aggiungete alla panna il miele (4), il latte condensato (5) e la scorza del limone grattugiata (6).
Montate ancora per qualche secondo la panna e gli aromi con le fruste elettriche (7). Sciogliete la gelatina in 20 g di panna calda (8), mescolate in modo da ottenere un composto senza grumi, quindi versatelo sulla crema (9).
Lavorate la crema con una frusta sino ad amalgamare completamente la gelatina sciolta (10). Lasciate riposare la crema in frigorifero per 30 minuti. Riprendete la crema e lavoratela con energia con una frusta (mentre rassoda gelifica, quindi per renderla nuovamente liscia andrà lavorata per bene con la frusta a mano). Trasferite la crema di panna in una sac-à-poche con bocchetta liscia da 1 cm. Farcite i Pavesini con la crema alla panna (12).
Chiudete con un altro Pavesino (13). Decorate la superficie con una striscia di crema alla panna sulla quale andranno adagiate le scagliette di cioccolato bianco (14). I Pavesini paradiso sono pronti per essere gustati (15).
Conservazione
Consigliamo di consumare i Pavesini paradiso in giornata.
Consiglio
In alternativa al miele di acacia, più delicato, potete utilizzare il miele millefiori, dal gusto più intenso.
Ci piacciono i dolci facili, quelli da realizzare quando la voglia di dessert è molta, il tempo a disposizione poco, ma si preferisce comunque preparare qualcosa di genuino! Pavesini cocco e cioccolato: la ricetta per inguaribili golosi e per far bella figura con ospiti dell’ultimo minuto, oppure per la voglia improvvisa di dolcezza! Una morbida ganache al cioccolato e latte di c facilissima da preparare diventa la farcitura perfetta per i biscotti Pavesini al cacao. La coppia vincente, Pavesini e cocco, colpisce ancora: una volta tuffate le punte dei Pavesini nel cioccolato fondente, il cocco rapé le avvolgerà per un tocco ancora più goloso. Piccole prelibatezze belle e buone che non aspettano altro se non essere assaggiate! Fatevi tentare dai pavesini cocco e cioccolato!,
Per preaprare i Pavesini cocco e cioccolato, scaldate il latte di cocco in un pentolino(1), fino a far sfiorare il bollre. Intanto tritate il cioccolato al latte (2) e ponetelo in una ciotola, versate poi il latte di cocco bollente (3).
Mescolate fino a completo scioglimento (4). Con un mixer ad immersione date una texture liscia e vellutata (5), a più riprese per non incorporare troppa aria (6). Trasferite la ganaghe in frigorifero per circa 1 ora per farla rassodare.
Togliete la ganache ormai rassodata e pronta all’uso dal frigorifero e traferitela in una sac-à-poche con bocchetta a stella (7). farcite 8 Pavesini al cacao (8). Man mano accoppiateli con gli altri 8 a mo’ di sandwich (9). Lasciateli in frigo.
In una ciotola preparate il cocco rapè. Sminuzzate il cioccolato fondente, scioglietelo (10) a bagnomaria o microonde e quando sarà fuso (11) immergete soltanto una punta del sandwich di Pavesini (12).
Subito dopo passate la punta nel cocco rapè (13) e fate riposare in frigorifero per una ventina di minuti (14) prima di servirli (15).
Conservazione
I Pavesini farciti si possono conservare in frigorifero per massimo 2 giorni.
La ganache può essere preparata in anticipo e conservata in frigorifero per 2 giorni coperta con pellicola.
Consiglio
Il cioccolato di copertura può essere sostituito con quello al latte o bianco.
Stessa cosa per la ganache. Anzi, perché non provate a fare più varianti? Così avrete un gustoso assortimento perfetto per una festa!
Solitamente vengono serviti come antipasto caldo insieme a involtini primavera e toast di gamberi e rappresentano un grande classico della cucina cinese: stiamo parlando dei wonton fritti, perfetti anche in occasione del capodanno cinese! I wonton sono dei ravioli ripieni realizzati con un impasto a base di farina e acqua che nella forma ricordano i nostri tortellini. Si tratta di una preparazione versatile che può essere fritta oppure servita in brodo come una zuppa. Chef Mulan ha preparato per noi i wonton fritti, farciti con carne di maiale e cipollotto. Accompagnateli con la salsa agrodolce o piccante e serviteli per un aperitivo dal gusto orientale… andranno subito a ruba!,
Per realizzare i wonton fritti iniziate dall’impasto dei ravioli: in una ciotola versate la farina, il sale (1) e l’acqua (2). Impastate il tutto con le mani, prima nella ciotola e poi sul piano di lavoro (3).
Dovrete ottenere un composto liscio e omogeneo, dalla consistenza piuttosto dura e compatta (4). Trasferite l’impasto in una ciotola e lasciate riposare a temperatura ambiente per circa 10 minuti, coperto con pellicola (5). Nel frattempo tritate la parte verde del cipollotto (6) e dedicatevi al ripieno.
Mettete la carne macinata in una ciotola e aggiungete il vino di riso (7), il cipollotto (8), sale e pepe. Mescolate con le bacchette o con un cucchiaio per amalgamare bene il ripieno (9).
Dividete a metà l’impasto, poi stendetelo con un mattarello sul piano infarinato (10). Utilizzate la macchina sfogliatrice per ottenere delle sfoglie molto sottili (11). Sovrapponete gli strati di sfoglia aggiungendo sempre un po’ di farina. Ritagliate dei quadrati di 8-10 cm per lato (12).
Siete pronti per formare i ravioli: mettete un quadrato di pasta sul palmo della mano e spalmate un cucchiaino di ripieno al centro (13), poi ripiegate il quadrato per formare un triangolo (14). Piegate ulteriormente la base del triangolo per sigillare il ripieno all’interno avendo schiacciando leggermente il ripieno con le dita e avendo cura di lasciare i bordi liberi (15).
Rigirate le 2 estremità e fatele combaciare, aiutandovi con un po’ di acqua per farle attaccare bene (16). Il primo raviolo è pronto (17): procedete in questo modo per formare tutti gli altri. A questo punto scaldate l’olio di semi in un pentolino fino alla temperatura di 170°-180° (18) e friggete i wonton per circa 2 minuti.
Quando saranno dorati, scolate su carta assorbente (19). Adagiate i wonton fritti su foglie di lattuga (20) e serviteli accompagnati con salsa piccante e agrodolce (21)!
Conservazione
Si consiglia di consumare subito i wonton fritti.
I ravioli si possono preparare in anticipo e conservare in freezer, per poi essere fritti direttamente da congelati.
Consiglio
Se desiderate potete insaporire il ripieno con un po’ di zenzero fresco.
Pizza integrale, una bontà rustica che non aspetta altro di essere assaggiata. Vi invitiamo a preparare la pizza integrale con radicchio e cipolle, senza lattosio! Per renderla super filante infatti abbiamo usato mozzarella per pizza senza lattosio, Trevisana, pomodorini confit e cipolle leggermente caramellate. Un tripudio di sapori per quella che diventerà secondo noi una delle vostre pizze preferite.,
Per preparare la pizza integrale con radicchio e cipolle, iniziate a setacciare la farina integrale in ciotola, unite il lievito di birra disidratato (1) e il miele (2). Iniziate ad impastare versando l’acqua a temperatura ambiente a filo (3), impastate a mano fino ad ottenere un composto omogeneo.
L’impasto risulterà molto liquido (4). Coprite con pellicola trasparente e lasciate lievitare per 1 ora (5), andrà bene in forno spento con la luce accesa (circa 26°). Trascorso il tempo di lievitazione riprendete l’impasto (6).
Setacciate all’interno di un’altra ciotola la farina tipo 1 e aggiungetela all’impasto lievitato (potete anche setacciarla direttamente sull’impasto lievitato) (7) (8). Impastate con le mani. Quando il composto risulterà compatto versate il sale (9) e fatelo assorbire sempre impastando.
Unite l’olio di oliva continuando sempre ad impastare (10). Non appena l’impasto risulterà compatto e l’olio si sarà assorbito, trasferitelo su un piano di lavoro leggermente oleato e lavorate a mano finché non sarà liscio (11). Date delle pieghe a libro all’impasto (12), serviranno a dare più slancio alla lievitazione.
Formate una palla con l’impasto e ponetela in una ciotola leggermente oleata coprite con pellicola trasparente e lasciatela lievitare in forno spento con luce accesa per 2 ore o fino a quando non avrà raddoppiato il suo volume (13) (14). Nel frattempo preparate i pomodorini confit: lavate e tagliate a metà i pomodorini (15).
Disponeteli in una teglia con carta da forno, rivolti con la parte tagliata verso l’alto. Conditeli con zucchero, sale, pepe (16), olio, lo spicchio d’aglio (17) schiacciato e l’origano. Infornateli in forno statico preriscaldato a 200° per 30 min. Per la cipolla, in un pentolino versate lo zucchero (18) e fatelo sciogliere versando anche l’acqua.
Dividete la cipolla a metà, sfogliatela dello strato esterno (19) poi adagiatela dalla parte tagliata e lasciatela caramellare nel pentolino per 10 min (20), fino a che non avrà acquisito un colore dorato, a questo punto giratela e lasciatela 5 min sul dorso (21).
Toglietela dal fuoco e sfogliatela delicatamente (22), se qualche petalo risulta troppo grande lo potete tagliare a metà. Salta le cimette più piccole della Trevisana in padella per 2 min e sfumate con aceto di vino rosso (23) (24).
Trascorso il tempo di lievitazione, scalda bene la pietra refrattaria in forno. Riprendete l’impasto dividetelo in due parti uguali da circa 400 g con l’aiuto di un tarocco. Stendete un panetto su una spianatoia infarinata con la semola (25) e infarina anche la superficie del panetto sempre con semola. Stendetelo schiacciando con le dita della mano, dalla punta fino a poco prima del palmo portando l’aria tutta verso il cornicione (26). Condite la parte centrale con un filo di olio e infornate in forno statico preriscaldato a 300° nel ripiano alto con pietra refrattaria per circa 6 min.
Togliete dal forno la pizza e aggiungi la mozzarella spezzettata a mano (28), i pomodorini confit e la cipolla (29). Rinforna per circa 2 min, giusto il tempo di far sciogliere la mozzarella per pizza senza lattosio al punto giusto. Una volta sfornata aggiungi il radicchio e le foglioline di origano fresco (30).
Conservazione
Meglio gustare la pizza una volta pronta, altrimenti si può congelare una volta cotta con mozzarella, pomodorini e cipolle e mettere poi il radicchio quando verrà riscaldata e sfornata.
Consiglio
Potete usare dell’olio piccante per condire la vostra pizza!
Potete acquistare pomodorini secchi sott’olio o confit!
Oggi vogliamo mostrarvi un modo davvero saporito per condire la pizza: un gusto originale che vi conquisterà: la pizza con salame e olive è una delle nostre varianti preferite! Per realizzarla vi consigliamo di preparare l’impasto a mano, seguendo la nostra ricetta e rispettando i tempi di lievitazione. Dovrete prestare molta attenzione al tipo di farina da usare, così da ottenere un impasto liscio. Con i nostri consigli otterrete cottura e consistenza perfetti! La base è quella della pizza margherita, che amiamo tanto… rossa e carica di mozzarella per pizza perfetta! Aggiungendo il salame e le olive taggiasche solo al termine della cottura, la impreziosirete con sapori unici e sfiziosi, che soddisferanno il palato di tutti. Mani in pasta… si comincia!,
Lievito di birra fresco 4 g (oppure 1,5 g se secco)
per condire
Mozzarella per pizza 200 g (taglio a fiammifero)
Passata di pomodoro 300 g
Olio extravergine d’oliva q.b.
Salame napoletano q.b.
Olive taggiasche q.b.
Preparazione
Per preparare la pasta per la pizza abbiamo scelto di impastare il tutto a mano, ma se preferite utilizzare l’impastatrice potrete seguire lo stesso procedimento, utilizzando il gancio a velocità medio bassa. Come prima cosa versate le due farine in una ciotola (1), sbriciolate il lievito all’interno (2) e versate un po’ della dose di acqua (3). La temperatura ideale dell’acqua è di 25°.
Mescolate con un mestolo di legno (4) e aggiungete lentamente l’acqua (5). Continuate sempre a mescolare e quando avrete aggiunto circa metà dell’acqua potrete aggiungere anche il sale (6).
Unite poi l’acqua rimasta, sempre lentamente, sino ad ottenere un composto omogeneo; aiutatevi con le mani per lavorarlo meglio (7). Infine trasferite l’impasto sul piano da lavoro e lavoratelo con le mani (8) fino a che non sarà liscio e omogeneo (9).
Ottenuto un bel panetto liscio, lasciatelo riposare sul piano di lavoro per una decina di minuti coprendolo con la ciotola (10). Una volta riposato dategli una piccola piega: immaginate che la sfera sia divisa in 4 parti, prendete l’estremità di ognuna, tiratela delicatamente e ripiegatela verso il centro (11). Date poi una piega all’impasto (12).
Rigiratelo su se stesso (13), dategli la forma di una sfera (14). Trasferite l’impasto così formato in una ciotola, coprite con pellicola trasparente (15) e lasciate lievitare. Per comodità potete mettere la ciotola in forno spento ma con la luce accesa, così l’interno raggiungerà la temperatura di 26-28°, ideale per la lievitazione; in alternativa potete anche tenere la bacinella in un luogo caldo. I tempi sono approssimativi poiché ogni impasto, la temperatura e le condizioni metereologiche influenzano la lievitazione: mediamente l’impasto dovrebbe impiegare 6 ore a raddoppiare di volume.
Trascorso il tempo della lievitazione, l’impasto sarà bello gonfio (16), quindi trasferitelo sul piano da lavoro e dividetelo con un tarocco in 3 pezzi da 265 g (17). Se dovesse servirvi, potete infarinare leggermente il piano di lavoro. Ora prendete ciascuna porzione e come fatto prima sollevate un lembo di pasta (18) e portatelo verso l’interno.
Rifate poi la stessa cosa per gli altri 3 lembi di pasta (19). Allungate quindi l’impasto piegandolo su se stesso (20) e procedete con la pirlatura: pirlare l’impasto significa farlo girare con le mani sul ripiano di lavoro portandolo verso di voi e poi allontanandolo ripetutamente fino ad ottenere una sfera liscia e regolare (21).
Trasferite man mano i panetti in una cassetta per pizza precedentemente unta (22), coprite con il coperchio (23) e lasciateli riposare per altri 30 minuti (24).
Nel frattempo posizionate nel forno la pietra refrattaria, sistematela in alto. Accendete il forno portando la temperatura a 250° e azionando la modalità statica. Ora utilizzando un tarocco sollevate delicatamente il primo panetto. Trasferitelo su un piano con abbondante semola (25) e aggiungete ancora un po’ di semola in superficie. Con la punta delle dita schiacciate il panetto partendo dal centro. Continuate in questo modo facendo un movimento rotatorio in modo da allargare l’impasto (26). Trasferite l’impasto sulla pala, avendo cura di non rovinarlo e condite con la passata di pomodoro, arricchita precedentemente con sale e olio (27).
Infornate, facendo scivolare delicatamente la pizza sulla pietra refrattaria e lasciate cuocere per circa 6 minuti. Aggiungete poi un terzo della mozzarella e infornate nuovamente per altri 6 minuti. Nel frattempo tagliate il salame a fette e dividete ciascuna fetta in quarti (29). Non appena la mozzarella sarà sciolta sfornate la pizza (30).
Conditela con le olive (31), il salame napoletano (32) e servitela (33).
Conservazione
Una volta lievitato l’impasto va cotto. Se preferite conservarlo si può ridurre la quantità di lievito, coprire la ciotola con pellicola e lasciar maturare in frigorifero per 8-12 ore. Trascorso il tempo sarà sufficiente lasciar acclimatare l’impasto e poi proseguire come da ricetta.
La pasta per la pizza una volta lievitata può anche essere congelata, meglio se divisa già in porzioni, e conservata in un sacchetto gelo. Successivamente sarà sufficiente lasciar scongelare la propria porzione a temperatura ambiente e proseguire come da ricetta.
Se preferite potete anche congelare la pizza da semi cotta: basterà effettuare metà cottura, lasciarla raffreddare e infine congelarla avvolgendola nella pellicola; successivamente basterà cuocerla, ancora congelata, ad una temperatura un po’ più bassa.
Consiglio
Il nostro impasto per la pizza in gergo si dice che è tagliato. Significa che sono presenti due tipi di farine la 00 e quella manitoba. Il che significa che il basso valore proteico di una e quello alto dell’altra creeranno un valore perfetto per la pizza, che è compreso tra w260 e w300.
Se preferite aggiungere olio all’impasto, lasciate tutto invariate e unite 35 g di olio durante la lavorazione.
Oggi vogliamo incuriosirvi con un contorno al forno facile da preparare, croccante e saporito. Le nostre patate croccanti al formaggio sono un’alternativa alle tanto amate patate sabbiose. Interamente ricoperte da una panatura a base di Pecorino, Parmigiano Reggiano DOP e pangrattato una volta cotte risulteranno croccanti esternamente e morbidissime all’interno. Una versione strepitosa di patate al forno che piacerà sicuramente a tutti! Questo contorno è perfetto per accompagnare tantissimi secondi piatti di carne e verdure, ma anche di pesce! Non vi resta che provarle e scegliere l’abbinamento che fa al caso vostro!Ecco altre ricette a base di patate da provare:
Patate alla savoiarda
Patate al forno con la buccia
Patate in padella
Patate alla mediterranea,
Per preparare le patate croccanti al formaggio come prima cosa sbucciate le patate (1), poi tagliatele a metà (2) e ancora a spicchi (3).
Mettetele in una ciotola, copritele con acqua (4) e lasciatele riposare per 30 minuti. In questo modo toglieranno l’amido. Ora scolatele (5), trasferitele in un vassoio e tamponatele con carta assorbente (6).
Conditele con il sale (7). Ora in un’altra ciotola preparate la panatura: versate il pangrattato, il pecorino grattugiato (8) e il parmigiano grattugiato (9).
Mescolate bene (10). Eliminate dalle patate eventuale carta e aggiungete la panatura (11), mescolate per ricoprirle interamente (12).
Trasferite le patate in una teglia foderata con carta forno. Aggiungete un filo d’olio (13), mescolate e cuocete in forno statico preriscaldato a 200° nel ripiano centrale per 40 minuti. Quando saranno ben dorate sfornate e servite le vostre patate (15).
Conservazione
Le patate croccanti al formaggio si conservano in frigorifero per un paio di giorni al massimo. Sconsigliamo la congelazione.
Consiglio
Impreziosite le patate con erbe aromatiche come rosmarino, o timo. Se preferite potete aggiungere anche un cucchiaino di paprika.