In estate si rende omaggio agli ortaggi più rappresentativi della stagione: i pomodori. Da gustare ripieni, gratinati, confit, oppure nel modo più semplice e genuino che proponiamo qui con la ricetta dei pomodori arrosto. Scoprirete come fare degli appetitosi pomodori con pochi e semplici ingredienti: aglio, sale, pepe e una manciata di origano profumato, non serve altro per portare in tavola un contorno sano e gustoso che esalti al meglio il sapore unico dei pomodori freschi.
Qui troverete altre idee sfiziose per cucinare i pomodori:
Zuppa di pomodori
Pesto di pomodori arrostiti
Pomodori ripieni,
Per realizzare i pomodori arrosto, lavate e taglia i pomodori a metà per il lungo (1). Sbucciate e tagliate afettine sottili gli spicchi d’aglio (2). Distribuite i pomodori con la parte tagliata rivolta verso il basso su una teglia foderata di carta forno (3).
Praticate dei tagli sul dorso dei pomodori (4) e inserite al loro interno delle fettine di aglio (5). Irrorate con un filo d’olio (6).
Cospargete con un pizzico di sale (7) e cuocete in forno preriscaldato a 180° per 20 minuti. Sfornate i pomodori (8) e girateli uno ad uno (9).
Irrorate con un altro leggero giro d’olio, condite con sale, pepe (10) e tanto origano (11). Passate nuovamente in forno per altri 20-25 minuti. I pomodori arrosto sono pronti per essere serviti in tavola (12).
Conservazione
Conservate i pomodori arrosto in frigo per un paio di giorni. Sconsigliamo la congelazione.
Il rotolo di zucchine è una variante del gustoso rotolo di frittata farcito e cotto in forno, un secondo piatto vegetariano fresco e genuino, che arricchirà di gusto e colore la vostra tavola estiva!Con la nostra ricetta scoprirete un nuovo modo di preparare la frittata e renderla più stuzzicante: il nostro ripieno infatti è un gustoso mix di ingredienti saporiti che daranno una marcia in più a questo rotolo salato.Una volta pronto, si può gustare freddo ed è perfetto da servire in occasione di un buffet casalingo in compagnia di amici!
Se amate gli arrotolati venite a scoprire queste altre ghiotte idee, dolci e salate:
Rotolo alla Nutella
Girelle di sfoglia con zucchine e prosciutto
Rotolini di zucchine con crudo e robiola
Rotolini di zucchina in sfoglia,
Per preparare il rotolo doi zucchien per prima cosa grattugiate il caciocavallo (1) e la zucchina ben lavata e asciugata (2), usando una grattugia a fori larghi. In una ciotola romAggiungete apete le uova e aggiungete il caciocavallo (3).
Aggiungete anche la zucchina, il timo (5), il sale e il pepe (6).Mescolate per amalgamare il composto.
Rivestite una teglia rettangolare da 35×27 cm con carta forno, ungete con poco olio il fondo (7) e versate il composto (8). Affettate sottilmente l’altra zucchina dopo averla lavata e asciugata (9).
Decorate la superficie della frittata con le rondelle doi zucchina (10). Insaporite con timo (11) e pepe (12) e cuocete in forno statico preriscaldato a 180° per circa 25 minuti.
Sfornate la base (13) e capovolgetela su un tagliere per eliminare la carta forno (14). Lasciate raffreddare (a temperatura ambiente per mezzora o in frigo 15 minuti). Preparate la farcitura: in una ciotola versate la ricotta scolata e il Grana (15).
Condite con il sale, il pepe e un pochino di olio (16) e mescolate. Una volta raffreddata la base, distribuite su tutta la superficie della frittata il composto di ricotta (18). Aggiungete la rucola (18) a piacere.
Completate la farvia con i pomodorini sgocciolati e una manciata di mandorle a lamelle tostate (19). Arrotolate (20) e lasciate rassodare in frigo fino al momento di serivre (21).
Conservazione
Potete conservare il rotolo di zucchine in frigorifero coperto con pellicola per un massimo di 2 giorni. Si sconsiglia il congelamento.
Consiglio
Il tempo di riposo in frigorifero non è necessario ma renderà il rotolo più compatto al taglio.
La crema mousseline è una delle basi più conosciute della pasticceria francese. Utilizzata per farcire tantissimi dolci, come choux, paris-brest e la buonissima tarte tropezienne. Una crema liscia e vellutata, davvero versatile, ottima da gustare anche al bicchiere con frutta fresca! La crema mousseline non è altro che una crema pasticcera, ricca di tuorli e con aggiunta di burro che la rende gustosa e davvero delicata al palato. Il maestro pasticciere Paolo Sacchetti ha condiviso con noi la sua ricetta e ci ha spiegato come realizzare la crema mousseline, in maniera semplice e veloce! Il profumo è davvero unico: limone, vaniglia e una nota di arancia data dall’aggiunta del triple sec. In ogni caso potrete personalizzare questa ricetta in base ai gusti che più amate, sperimentando infinite versioni… qualche esempio? Caramello, cioccolato o nocciola!
Utilizza questa crema per farcire le nostre mini tarte tropezienne o delle veneziane! ,
Per preparare la crema mousseline come prima cosa versate in un pentolino il latte (1) e la panna (2). Aggiungete la scorza di limone (3).
Unite anche i semi della bacca di vaniglia (4) e metà della dose di zucchero (5). Portate poi a bollore a fiamma bassa. In un’altra pentola unite lo zucchero rimasto e l’amido di mais, precedentemente setacciato (6).
Aggiungete la farina, anch’essa setacciata (7) e un pizzico di sale (8). Mescolate con la frusta e, non appena il latte inizierà a bollire, versatene una piccola parte all’interno delle polveri (9).
Mescolate con la frusta sino ad ottenere una sorta di besciamella priva di grumi (10). A questo punto unite i tuorli (11) e mescolate con la frusta (12).
Versate il latte rimasto (13), mescolando con la frusta. Portate nuovamente sul fuoco e continuate a mescolare (14) sino a che non si sarà addensata (15).
Non appena inizierà a bollire spegnete il fuoco e trasferite la crema in una ciotola (16). Ponete poi questa ciotola in un bagnomaria con acqua e ghiaccio. Mescolate ogni 2-3 minuti per raffreddarla. Quando la crema sarà fredda scaldatela in microonde o a bagnomaria (18) sino ad avere una temperatura di 26°.
Fate poi la stessa cosa con il burro immergendolo brevemente nell’acqua del bagnomaria e mescolando fino a raggiungere la temperatura di 26° (19). Versate il burro all’interno della crema (20) e mescolate bene con una frusta (21).
Dovrete ottenere una crema liscia e il burro dovrà essere completamente assorbito (22). Adesso versate in 3 volte il liquore (23), continuando a mescolare con la frusta. Otterrete una crema liscia e lucida (24). Conservate in frigorifero fino all’utilizzo.
Per gustarla in purezza potete semplicemente disporre delle fragole in un piattino (25), aggiungere sopra la crema mousseline (26) e servire (27)!
Conservazione
Consigliamo di conservare la crema mousseline in frigorifero per 2-3 giorni al massimo.
Consiglio
Come liquore all’arancia potete utilizzare il triple sec o il Cointreau.
La crostata è un dolce che piace a tutti e si può personalizzare in tantissimi modi, tra le tante versioni oggi vi proponiamo le crostatine una crema, delle monoporzioni davvero sfiziose. Questi scrigni di frolla custodiscono una crema leggera, povera di tuorli, al profumo di limone.La ricetta delle crostatine al limone è davvero semplice da realizzare, potrete divertirvi a decorarle con losanghe, fiorellini, cuoricine, ma anche scritte di pasta frolla.
Ecco altre ricette da non perdere, per arricchire i vostri buffet di dolci:
crostatine alla marmellata
cestini di frutta
crostatine alla nutella
crostatine con crema e amarena,
Per preparare le crostatine alla crema come prima cosa preparate la pasta frolla: mettete in una ciotola la farina, lo zucchero (1), un pizzico di sale (2) e il burro a pezzettini a temperatura ambiente (3).
Unite anche il lievito (4) e lavorate l’impasto con le mani fino ad ottenere un composto sbricioloso (5). A questo punto aggiungete le uova (6).
Aggiungete la scorza grattugiata di un limone (7) ed impastate il tutto (8) fino ad ottenere un panetto compatto ed omogeneo (9).
Avvolgete la frolla con della pellicola trasparente (10) e ponetela in frigo a riposare per 15-20 minuti. Nel frattempo, preparate la crema pasticcera. Mettete il latte a bollire con la scorza di limone (11). Nel frattempo ponete i tuorli in una pentola e aggiungete lo zucchero.
Unite anche l’amido di mais (13) e mescolate con una frusta (14), sino ad ottenere un composto omogeneo privo di grumi (15).
Non appena il latte inizierà a bollire eliminate la scorza di limone e versatelo lentamente nel composto di tuorli (16), mescolando continuamente (17). Portate la crema sul fuoco e continuando a mescolare aspettate che raggiunga il bollore. Cuocete ancora un paio di minuti, sempre mescolando, e la crema sarà pronta (18).
Riprendete la frolla dal frigo. Prelevatene un pezzetto e utilizzatela per rivestire la base ed i bordi di uno stampino per crostatina da 10-12 cm. e, con un po’ di essa, rivestite la base (19) ed i bordi di uno stampino per crostatine (20). Se gli stampini sono antiaderenti non ci sarà bisogno di ungerli. Farcite la frolla con un po’ di crema (21).
Decorate le crostatine, realizzando le tipiche striscioline, posizionandole prima in un verso (22) e poi nell’altro (23). Realizzate così tutte le crostatine alla crema, ne otterrete 12. Trasferite le crostatine su una leccarda (24) e cuocetele in forno statico preriscaldato a 180° per 25 minuti circa.
Quando saranno ben dorate sfornatele (25). Lasciatele raffreddare, estraetele dallo stampo, guarnite con zucchero a velo (26) e servite le vostre crostatine alla crema (27).
Conservazione
Le crostatine alla crema si conservano per 3 giorni in frigorifero.
Consiglio
Aromatizzate le crostatine con scorza d’arancia, cannella o vaniglia.
Spaghetti alle vongole e pomodorini, ovvero il classico spaghetto alle vongole con un plus: l’aggiunta di dolci pomodorini che si sposano perfettamente con le vongole e la cottura risottata della pasta! Tra i primi piatti facili e veloci sicuramente è uno dei più gustosi e apprezzati per una cena veloce in compagnia! Questo primo piatto è perfetto per fare colpo sui vostri commensali con sempliità, con tutto il sapore del mare con pochi semplici accorgimenti. Se poi non avete mai risottato gli spaghetti vedrete come sarà facile questa modalità di cottura che permette di far catturare alla pasta tutto il gusto dell’acqua delle vongole in apertura. Non vi resta che provare!
Volete qualche suggerimento per altri primi piatti di pesce? Che ne dite di queste proposte:
Spaghetti vongole e nduja
Spaghetti allo scoglio
Spaghetti di soia con vongole e pomodorini
Tagliolini alle vongole fujute,
Per preparare gli spaghetti alle vongole e pomodorini prima di tutto assicuratevi che non ci siano gusci rotti o aperti, andranno scartati. Poi sbattete le bivalve su una superficie: se si apriranno è perché sono vuote o piene di sabbia (1). Infine sciacquate le vongole più volte (2). Dividete a metà i pomodorini (3).
In una padella fate soffriggere in 2 spicchi d’aglio scamiciati e mezzo peperoncino senza semi in un fondo d’olio (4), unite due rametti di prezzemolo e lasciate insaporire 5 minuti (5). Versate i pomodorini e fate cuocere 2 minuti (6).
Unite le vongole (7), alzate la temperatura e coprite subito con il coperchio (8). In questo modo i molluschi potranno schiudersi, ci vorrà qualche minuto (9).
Una volta schiuse le vongole filtratele (10) e rimuovete l’aglio (11) e il prezzemolo (12).
Sgusciate le vongole tenendone qualcuna intera per la decorazione finale (13). Mettete a scaldare dell’acqua poco salata e a questo punto versate il condimento filtrato in una padella (14) insieme ai pomodorini cotti e rimasti nel colino. Scaldate prima di tuffare gli spaghetti (15).
Quindi cuoceteli come fossero un risotto: basterà aggiungere acqua di tanto in tanto (16) e mescolare (17). A fine cottura spolverizzate con del prezzemolo tritato (18).
Unite le vongole, sia quelle intere che quelle sgusciate (19), una veloce saltata (20) e potete gustare il vostro piatto di spaghetti alle vongole e pomodorini (21).
Conservazione
Si consiglia di consumare subito gli spaghetti alle vongole e pomodorini.
Consiglio
Se il peperoncino non vi piace potete ometterlo e lasciare i vostri spaghetti alle vongole e pomodorini un po’ più delicati.
Se preferite conferire ancora un po’ di acidità al piatto sfumate le vongole con poco vino bianco.
Dopo aver realizzato i cornetti dolci per la colazione e i cornetti salati per l’aperitivo, non potevamo certo farci mancare i cornetti pizza! Avete capito bene: al posto della sfoglia abbiamo utilizzato l’impasto per la pizza per ottenere una sorta di panzerotti dalla tipica forma a mezzaluna. Al posto della cottura in forno, però, abbiamo optato per un’irresistibile versione fritta che farà venire l’acquolina in bocca a tutti! Il ripieno scelto per questa ricetta è a base di pomodoro e mozzarella, come la classica margherita, ma voi potrete arricchirlo a vostro piacimento creando varianti sempre più sfiziose e invitanti. Ideali da gustare insieme agli amici per accompagnare una birra fresca, i cornetti pizza sono solo uno dei tanti modi in cui viene rivisitata questa ricetta amatissima: provate anche le ciambelle pizza o i muffin!,
Per realizzare i cornetti pizza per prima cosa preparate l’impasto: versate le farine in una ciotola capiente (1), aggiungete il lievito sbriciolato (2) e tutta l’acqua (3). Mescolate con le mani o con un mestolo per amalgamare bene il lievito.
Unite il sale (4) e l’olio (5) e iniziate a impastare (6).
Trasferite l’impasto sul piano di lavoro e continuate a lavorare il tutto per circa 10 minuti (7) fino ad ottenere un panetto liscio e omogeneo. Adagiate l’impasto in una ciotola leggermente oliata, coprite con pellicola e lasciate lievitare per circa 3 ore e 30 minuti, fino al raddoppio del volume (8). Nel frattempo potete tagliare la mozzarella a striscioline (9).
Trascorso il tempo di lievitazione (10), trasferite l’impasto sul piano di lavoro leggermente infarinato e schiacciatelo leggermente con le mani (11) prima di stenderlo con il mattarello per formare un rettangolo dello spessore di 1 cm (12).
Portate uno dei lati corti verso il centro (13), poi fate la stessa cosa con l’altro lato facendo combaciare i margini (14) e ripiegate il rettangolo a metà (15): in questo modo avete ottenuto una piega a 4.
Stendete nuovamente l’impasto per formare un rettangolo, questa volta dello spessore di 2 cm (16). Dividete il rettangolo a metà per il lungo (17) e ricavate da ciascuna metà 8 triangoli, per un totale di 16 (18).
Allargate e tirate leggermente ciascun triangolo (19), poi spalmate la superficie con la passata di pomodoro (20) e aggiungete qualche strisciolina di mozzarella (21).
Arrotolate il triangolo partendo dalla base (22) fino alla punta (23), poi posizionateli con la chiusura verso il basso su un vassoio foderato con carta forno (24). Coprite con pellicola o con un altro vassoio e lasciate lievitare ancora per un’ora.
Trascorso questo tempo scaldate l’olio di semi fino alla temperatura di 160°. Intanto ritagliate la carta forno intorno a ogni cornetto (25), in questo modo sarà più facile tuffarli nell’olio (26). Friggete pochi cornetti per volta per circa 3 minuti, poi trasferiteli su carta assorbente (27). I vostri cornetti pizza sono pronti per essere gustati!
Conservazione
Come tutti i fritti, si consiglia di consumare i cornetti pizza appena pronti.
In alternativa potete congelarli dopo la frittura.
Consiglio
Potete aromatizzare il ripieno con l’origano o arricchirlo con del prosciutto cotto.
Per una versione più leggera, ma meno fragrante, potete cuocere i cornetti pizza in forno statico a 220° per 25 minuti posizionando la teglia sul ripiano in basso.
E’ vero che la pizza mette d’accordo tutti, ma avete mai provato a realizzare le girelle di pizza?! Soffici e gustose sono perfette per un aperitivo o per arricchire un buffet salato! Prepararle è davvero semplicissimo. L’impasto è quello classico, realizzato con pochi e semplici ingredienti, facilmente reperibili in dispensa. Per il ripieno abbiamo scelto di usare provola, pomodoro e olive a rondelle, ma potrete variare in base al vostro gusto e personalizzare le girelle in tantissimi modi diversi! Seguite la nostra ricetta e date sfogo alla fantasia!
Scoprite anche:
ciambelle pizza
pizza muffin
cartocci di pizza
rotolo di pizza farcito,
Per preparare le girelle di pizza iniziate dall’impasto. Setacciate la farina in una ciotola capiente, aggiungete lo zucchero (2) e il lievito (3).
Mescolate per amalgamare gli ingredienti (4). Versate poco per volta l’acqua (5) impastando direttamente nella ciotola (6).
Non appena avrete incorporato tutta l’acqua e avrete ottenuto un impasto omogeneo aggiungete il sale (7) e impastate con le mani fino a farlo assorbire (8). Trasferite ora l’impasto su una spianatoia e aggiungete anche l’olio (9).
Continuate ad impastare finché il panetto diventerà liscio ed omogeneo (10). Trasferitelo in una ciotola (11) e coprite con pellicola (12).
Lasciate riposare in luogo riparato da correnti fino al raddoppio (13). Con queste quantità di lievito ci vorranno circa due ore. Quando l’impasto sarà raddoppiato trasferite i pelati in una ciotola, conditeli con sale, olio e origano; poi schiacciateli con una forchetta (14). Trasferite poi l’impasto su un piano infarinato (15).
Cospargetelo con poca farina e stendetelo con un mattarello (17). Dovrete ottenere un rettangolo largo 27 cm, lungo 40 cm alto 4 mm. Distribuite ora il pomodoro su quasi tutta la superficie del rettangolo, lasciando un bordo libero di 1 cm (18).
Posizionate sopra le fettine di provola (19) e le olive denocciolate a rondelle (20). Arrotolate delicatamente dal lato più lungo (21).
Abbiate cura di lasciare la chiusura del rotolo verso il basso (22). Ora con un coltello ricavate 11 girelle larghe circa 2,5 cm (23). Trasferitele delicatamente su una teglia rivestita con carta forno e leggermente spolverizzata con della farina (24).
Lasciate lievitare ancora 30 minuti (25). A questo punto cuocete in forno ventilato preriscaldato a 200°C, nel ripiano centrale per 15 minuti. Quando saranno ben dorate sfornate e servite le vostre girelle (27).
Conservazione
Le girelle di pizza si possono conservare per 2 giorni in un sacchetto per alimenti. In alternativa si possono congelare, dopo la cottura, una volta fredde.
Consiglio
Scegliete il ripieno che più amate: ricotta e spinaci, patè di olive e provola, oppure pesto e scamorza.
I pasticciotti sono il simbolo della pasticceria salentina ed oggi vogliamo mostrarvi una versione davvero speciale: pasticciotti con crema di riso. Non ci siamo discostati troppo dalla tradizione, il guscio di frolla infatti sarà uguale agli originali, sia nel gusto che nella forma. Ci siamo soffermati sulla crema, cercando di realizzare una versione più delicata e leggera. Grazie al latte di riso siamo riusciti nel nostro intento, con la sua dolcezza naturale renderà la crema davvero buonissima! I pasticciotti con crema di riso sono dei pasticcini perfetti in ogni momento della giornata, buonissimi tiepidi, ma anche freddi. E se volete aggiungere un tocco davvero goloso, provate ad inserire anche un’amarena sciroppata all’interno dei vostri pasticciotti! Scoprite anche i nostri pasticciotti alla ricotta e crema di limone e la nostra torta pasticciotto, per una versione maxi!,
Per preparare i pasticciotti con crema di riso come prima cosa realizzate la frolla. In una ciotola versate la farina e il burro freddo a cubetti (1), lavorateli bene con le mani fino ad ottenere un composto “sabbiato”. Trasferite su una spianatoia e unite lo zucchero a velo (3).
Mescolate con le mani (4) e formate una fontana. Versate al centro i tuorli (5) e i semi del baccello di vaniglia (6).
impastate velocemente con le mani (7) fino ad ottenere un impasto liscio e omogeneo (8). Avvolgetelo nella pellicola (9) e lasciatelo riposare in frigorifero.
Nel frattempo occupatevi della crema: versate il latte di riso in un pentolino (10), aggiungete i semi di vaniglia (11) e portate a sfiorare il bollore. In un altro pentolino versate le uova, il tuorlo e lo zucchero; mescolate con una frusta (12), sino ad ottenere un composto ben amalgamato.
Unite la farina(13), mescolate e aggiungete anche la maizena (14). Amalgamate bene con la frusta. Dovrete ottenere un composto liscio e privo di grumi.
Non appena il latte inizierà a bollire versatelo lentamente nel composto dei tuorli (16), continuando a mescolare. Cuocete a fiamma bassa, mescolando sempre, sino a che la crema non avrà raggiunto la consistenza desiderata (18).
Trasferitela in una pirofila e coprite con la pellicola a contatto (19). Riprendete la frolla e stendetela con l’aiuto di un mattarello. Dovrete ottenere uno spessore di mezzo cm (20). Utilizzando un coppapasta rotondo da 10 cm ricavate il primo disco (21), ne serviranno 24.
Trasferitelo all’interno di uno stampino ovale grande 6,5 x 10cm. Fate aderire bene ai bordi premendo con le dita (23) e riempite con la crema quasi fino all’orlo (24).
Tagliate con un coltellino la pasta in eccesso (25) e posizionate sopra un altro disco di frolla. Premete bene sui bordi per farlo aderire (26) ed eliminate nuovamente l’eccesso di pasta con un coltellino (27). Proseguite in questo modo fino a formare 12 pasticciotti.
Mescolate in una ciotolina il tuorlo e il latte di riso, trasferite i pasticciotti in una teglia e spennellate ogni pasticciotto (28). A questo punto (29) cuocete in forno statico preriscaldato a 180° per 30 minuti, nel ripiano centrale. Quando saranno dorati i vostri pasticciotti sono pronti per essere sfornati (30). Serviteli tiepidi o freddi.
Conservazione
Potete conservare i pasticciotti con crema di riso in frigorifero per 2-3 giorni.
Consiglio
Potete aromatizzare la pasta frolla con scorza di limone o un pizzico di cannella.
Se pensate che la cucina sudamericana non abbia niente da spartire con quella cinese resterete meravigliati nello scoprire che non è così: il lomo saltado, tipico piatto peruviano, è uno dei più rappresentativi della cucina chifa, una tradizione gastronomica che nasce proprio dall’incontro di due mondi così diversi. L’arrivo e l’integrazione degli immigrati cinesi in Perù, infatti, ha dato vita a numerose ricette che uniscono tecniche di cottura asiatiche ad ingredienti locali in un mix allegro e appetitoso! Esattamente come il lomo saltado, un ricco piatto unico a base di carne di manzo, cipolle e pomodori che viene servito solitamente con riso e patatine fritte. Non stupitevi quindi di trovare nella preparazione sia la salsa di soia che l’aji amarillo, un particolare tipo di peperoncino, così come il wok e il riso basmati. Con il lomo saltado farete un tuffo nei colori e nella realtà più autentica del Perù!
Non perdetevi anche queste specialità tipiche del Sud America:
Peperoncino fresco 55 g ( varietà molto piccante, Aji amarillo)
Coriandolo q.b.
Cumino in polvere 1 cucchiaino
Aceto di vino bianco 20 g
Cipollotto fresco 35 g (la parte verde)
Salsa di soia 20 g
Olio extravergine d’oliva q.b.
Sale fino q.b.
Per accompagnare
Riso Basmati 120 g
Patate 250 g
Olio di semi di arachide q.b.
Preparazione
Per realizzare il lomo saltado per prima cosa portate a bollore una pentola di acqua salata e mettete a cuocere il riso che vi servirà come accompagnamento (1). Mentre il riso cuoce tagliate il filetto di carne prima a fette (2) e poi a tocchetti regolari piuttosto grossi (3).
Trasferite la carne in un contenitore, insaporite con il cumino (4) e un pizzico di sale e tenete da parte mentre preparate il resto degli ingredienti. Dividete l’aji amarillo a metà per il lungo (5), eliminate i semi interni e tagliatelo a listarelle (6).
Mondate e tagliate la cipolla a fette spesse (7). Affettate anche i pomodori (8) e tagliate a tocchetti la parte verde del cipollotto (9).
Tritate grossolanamente il coriandolo (10). Infine sbucciate e tagliate le patate a spicchi (11) e friggetele nell’olio di semi bollente (12).
In un wok, o una padella antiaderente, rosolate la carne con un filo d’olio a fiamma molto alta per circa 5 minuti così da darle una cottura veloce (13), poi mettetela da parte (14). Nella stessa padella aggiungete le cipolle (15).
Unite anche il pomodoro (16) e l’aji amarillo (17). Fate saltare il tutto per pochi minuti, sempre a fiamma alta, poi aggiungete la carne rosolata (18).
Sfumate prima con l’aceto (19) e poi con la salsa di soia (20) e continuate a saltare il tutto per altri 7 minuti circa, mescolando spesso. In ultimo unite il cipollotto (21).
Aromatizzate con il coriandolo (22) e mescolate bene (23). Il vostro lomo saltado è pronto per essere servito con riso e patatine fritte (24)!
Conservazione
Il lomo saltado si può conservare in frigorifero per massimo 2 giorni.
Consiglio
L’aji amarillo si può trovare nei negozi di alimentari etnici; in alternativa potete sostituirlo con un peperone giallo e un pizzico di peperoncino!
Il miglior taglio di carne per il lomo saltado è il filetto o il controfiletto; se preferite potete utilizzare anche lo scamone.
“Le pesche di Prato ti rendono inaspettatamente felice”, sono queste le parole con cui Paolo Sacchetti descrive la bontà di un classico dolce della pasticceria italiana. Un dolce della tradizione toscana che richiama proprio l’aspetto delle pesche, caratterizzato da un perfetto equilibrio fra le basi: pasta brioche, crema pasticcera e bagna all’alchermes. Il liquore, che ritroviamo in altre ricette regionali come la zuppa inglese o la rocciata umbra, dona all’impasto il suo tipico colore rosato, oltre che un profumo e un sapore unici. Lo zucchero semolato invece conferisce alla parte esterna una nota piacevolmente croccante, che contrasta con la consistenza morbida e cremosa che vi avvolgerà al primo morso… scoprite i segreti da maestro Pasticciere per fondere armonicamente tutti gli elementi e realizzate con le vostre mani voi le famose pesche di Prato!,
Per realizzare le pesche di Prato iniziate dalla biga: in una ciotola (o in una planetaria con gancio) versate la farina, lo zucchero (1), il burro (2) e l’uovo (3).
Unite anche il lievito di birra sbriciolato (4) e quasi tutta l’acqua (5). Mescolate per amalgamare gli ingredienti (6). Se il composto risulta un po’ troppo sodo, potete aggiungere la poca acqua rimanente. Non lavorate eccessivamente l’impasto, l’importante è che risulti omogeneo.
Formate una palla e copritela con i 375 g di farina che serviranno per il secondo impasto (7), poi lasciate lievitare per 1-1,5 ore (8); in questo modo non si formerà la pellicina in superficie. Durante il tempo di lievitazione la biga dovrà quasi triplicare di volume (9).
Versate la biga con tutta la farina nella ciotola di una planetaria munita di gancio (10), poi aggiungete lo zucchero (11) e il burro (12).
Unite anche quasi tutte le uova (13), il miele (14) e il sale (15).
Aromatizzate con la scorza d’arancia grattugiata (16) e i semi della bacca di vaniglia (17). Azionate la planetaria a bassa velocità per amalgamare il tutto (18), dopodiché valutate se aggiungere un altro po’ di uova in base alla consistenza del composto che dovrà essere omogeneo e non troppo duro. Continuate a mescolare con la planetaria finché non sentirete più il rumore dell’impasto che sbatte contro la ciotola. A questo punto potete aumentare la velocità e continuare a mescolare finché l’impasto non si staccherà dalle pareti e sarà liscio, asciutto e ben incordato.
Verificate che si sia formata la maglia glutinica prendendo un pezzettino di impasto e allargandolo tra le dita: se non si strappa e risulta elastico e trasparente vuol dire che è pronto (19). Aiutatevi con un tarocco per trasferire l’impasto sul piano di lavoro (20), poi fate una pirlatura con le mani. Riponete l’impasto in una ciotola, spolverizzate con farina (21) e lasciate lievitare per circa un’ora e mezza, coperto con pellicola o con un canovaccio; dovrà aumentare il volume di 2-2,5 volte.
Trascorso il tempo di lievitazione (22), trasferite l’impasto sul piano di lavoro leggermente infarinato e dividetelo l’impasto in 5 porzioni da circa 100 g l’una, poi formate dei filoncini dalla forma regolare (23). Dividete i filoncini in 8 parti uguali del peso di circa 12 g l’una (24).
Formate delle piccole palline sul piano di lavoro senza aggiungere farina (25), poi sistematele su una leccarda foderata con carta forno distanziandole l’una dall’altra (26). Schiacciatele leggermente partendo dalla prima (27).
Fate riposare per 10 minuti, poi schiacciatele nuovamente; in questo modo le palline cresceranno a forma di semi-sfera (28). Coprite la leccarda con pellicola (o canovaccio) e lasciate lievitare per circa 2 ore, dovranno quasi triplicare di volume (29). Cuocete le palline in forno statico preriscaldato a 200° per 6-7 minuti; quando avranno assunto un color miele-nocciola, sfornate e lasciate raffreddare (30).
Per la crema pasticcera
Per preparare la crema pasticcera versate il latte e la panna in un pentolino (31), poi aromatizzate con 2-3 pezzi interi di scorza di limone (32) e i semi di mezza bacca di vaniglia (33).
Aggiungete metà dello zucchero (34) e fate scaldare il tutto a fiamma bassa. Nel frattempo versate la metà restante dello zucchero in un altro pentolino insieme alla farina setacciata (35) e all’amido di mais (36).
Aggiungete il sale (37) e mescolate con una frusta. Quando il composto di latte e panna è caldo versatene una piccola parte sulle polveri (38) e mescolate energicamente con la frusta per eliminare tutti i grumi (39). Intanto rimettete il pentolino sul fuoco per portarlo a sfiorare il bollore.
Quando avrete ottenuto una crema perfettamente liscia unite i tuorli (40) e mescolate ancora con la frusta (41). Non appena il composto di latte e panna inizierà a sobbollire, rimuovete la scorza e finite di versarlo nel composto di tuorli (42).
Rimettete il pentolino sul fuoco e mescolate continuamente fino a quando la crema raggiungerà il primo bollore e comincerà a formare delle righe (43). A questo punto spegnete il fuoco e versate la crema in una ciotola (44) che immergerete in una ciotola più grande riempita con acqua e ghiaccio. Mentre aspettate che si raffreddi, mescolate ogni tanto per evitare che si formi la pellicina in superficie; la consistenza dovrà essere liscia e cremosa, non compatta (45). Una volta fredda, trasferite la crema pasticcera in un sac-à-poche senza bocchetta e riponete in frigorifero.
Per la bagna
Per preparare la bagna versate l’acqua in un pentolino insieme allo zucchero (46) e al glucosio (47). Quando lo sciroppo inizierà a fare le bollicine date una mescolata e aspettate che raggiunga il pieno bollore (48). A questo puntoi spegnete e togliete il pentolino dal fuoco per evitare che evapori la parte acquosa.
Una volta che lo sciroppo sarà arrivato a temperatura ambiente aggiungete l’alchermes (49) e mescolate (50). Al momento dell’utilizzo la bagna dovrà avere una temperatura compresa fra 30°-35°, quindi scaldatela leggermente e versatela in una ciotola (51).
Per assemblare
Riprendete le semisfere che saranno ormai fredde e praticate un taglio alla base con la punta di un coltellino (52). Poi inserite il pollice nella fessura per allargarla leggermente (53) e immergetele nella bagna (54). Potete controllare di aver aggiunto 12 g di alchermes per ciascuna semisfera pesandole sulla bilancia dopo averle inzuppate.
Quando saranno tutte inzuppate, inserite circa 6 g di crema pasticcera nella fessura di ogni semisfera (55), poi aggiungete altri 6 g in superficie, per un totale di 12 g ciascuna (56). Infine accoppiate le semisfere a due a due in modo che la base combaci e fuoriesca un po’ di crema dai lati (57).
Quando saranno tutte pronte (58) rotolate le pesche nello zucchero semolato, coprendole solo sui lati (59). Decorate le vostre pesche di Prato con un pezzetto di scorza di arancia candita, come se fosse il picciolo (60)!
Conservazione
Le pesche di Prato si possono conservare per …
CONGELAZIONE?
Consiglio
In pasticceria si usano tutti i sensi, compreso l’udito e con l’esperienza si impara a prendere confidenza con l’impasto: oltre ad ascoltare il rumore che fa nella ciotola e a valutarne la consistenza tirandolo con le dita, potete controllare che la lavorazione sia corretta misurandone la temperatura: deve essere fra i 26° e i 28°.
Se preparate la crema pasticcera al mattino mettete in infusione la vaniglia nel latte e la scorza di limone nella panna fin dalla sera prima così da ottenere un risultato ancora più aromatico.
Se non avete il glucosio per la bagna potete aumentare la quantità di zucchero; in questo caso è preferibile non sostituirlo con il miele che sarebbe troppo caratterizzante.
Pesare gli ingredienti in pasticceria è molto importante: in questa ricetta ogni semisfera da 12 g è inzuppata con 12 g di bagna e farcita con 12 g di pasticcera, così da avere un perfetto equilibrio fra le basi, uno dei criteri dei classici dolci all’italiana!