Le carote al forno sono un contorno semplice e versatile che può arricchire una grande varietà di secondi piatti! Sono un’ottima scelta quando desiderate portare in tavola qualcosa di leggero ma gustoso, senza dover spendere troppo tempo in cucina. Le carote sono ottime da mangiare crude, lessate o cotte in padella, ma la cottura al forno dona loro una consistenza perfetta: leggermente croccanti all’esterno e morbide all’interno. Inoltre potete personalizzare la ricetta a vostro piacimento giocando con spezie ed erbe aromatiche per realizzare ogni volta un accompagnamento diverso per le vostre pietanze. Se state cercando un contorno che richieda poco sforzo, le carote al forno fanno decisamente al caso vostro!
Se state cercando altri contorni con le carote, provate anche:

Carote speziate
Carote al latte
Carote arrosto con pistacchi
Carote alla senape
Carotine al miele

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Categoria: Contorni

Ingredienti

Carote 500 g
Rosmarino q.b.
Olio extravergine d’oliva q.b.
Sale q.b.
Pepe nero q.b.

Preparazione

Carote al forno, passo 1

Per preparare le carote al forno come prima cosa lavatele accuratamente, poi asciugatele con un canovaccio pulito (1). Spuntatele (2) e dividetele a metà per lungo (3).

Carote al forno, passo 2

Accorciate la lunghezza tagliandole a metà (4) e raccoglietele in una ciotola. Condite con olio (5), sale e pepe (6).

Carote al forno, passo 3

Massaggiate i bastoncini così da condirli in modo uniforme. Disponete le carote in una teglia foderata con carta forno avendo cura di non sovrapporle, aggiungete dei rametti di rosmarino (8) e cuocete in forno statico preriscaldato a 220° per 40 minuti. Una volta cotte, profumate con altro rosmarino fresco. Le vostre carote al forno sono pronte per essere servite (9)!

Conservazione

Le carote al forno si possono conservare in frigorifero, in un contenitore chiuso, per 3 giorni. Prima di servirle, potete scaldarle in forno a bassa temperatura o nel microonde per mantenere la loro consistenza.

Si possono congelare.

Consiglio

Per un contorno ad effetto usate carote colorate: arancioni, bianche, gialle e viola, renderanno questa ricetta base più ricercata e originale!

Per realizzare delle carote dal gusto agrodolce potete aggiungere un filo di miele o sciroppo d’acero a fine cottura.

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Le linguine con salsiccia, porri e finocchietto sono un primo piatto rustico e appetitoso, perfetto per chi ama i sapori decisi. Molto facile da preparare, è la scelta ideale quando si desidera portare in tavola una pietanza diversa dal solito, ma senza troppe complicazioni in cucina. Il contrasto che si crea tra la sapidità della salsiccia e la dolcezza del porro viene esaltato dalla freschezza aromatica del finocchietto selvatico, dando vita ad un piatto dal gusto accattivante. Perfette per un pranzo in famiglia o fra amici, le linguine con salsiccia, porri e finocchietto si meritano decisamente di essere inserite nel vostro repertorio culinario!
Scoprite anche questi primi piatti con la salsiccia:

Pappardelle rustiche con salsiccia e porri
Pasta con salsiccia
Orecchiette broccoli e salsiccia
Pasta funghi e salsiccia
Pasta salsiccia e stracchino

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Categoria: Primi piatti

Ingredienti

Linguine 320 g
Luganega 400 g
Porri 200 g
Birra 70 g
Finocchietto selvatico q.b.
Parmigiano Reggiano DOP q.b. (da grattugiare)
Olio extravergine d’oliva q.b.
Sale q.b.
Pepe nero q.b.

Preparazione

Linguine con salsiccia, porri e finocchietto, passo 1

Per preparare le linguine con salsiccia, porri e finocchietto come prima cosa rimuovete il budello della salsiccia(1) e tagliatela grossolanamente a pezzetti (2). Versate la salsiccia in una padella antiaderente ben calda e rosolatela (3).

Linguine con salsiccia, porri e finocchietto, passo 2

Sfumate con la birra (4) e lasciate evaporare la parte alcolica, poi aggiungete i porri tagliati a rondelle (5) e il finocchietto (6). Continuate a cuocere per una decina di minuti, fino a quando i porri saranno dorati.

Linguine con salsiccia, porri e finocchietto, passo 3

Nel frattempo cuocete le linguine in acqua bollente salata. Scolate la pasta al dente e trasferitela in padella. Pepate (7), aggiungete il Parmigiano Reggiano DOP grattugiato (8) e saltate brevemente il tutto. Le vostre linguine con salsiccia, porri e finocchietto sono pronte per essere gustate (9)!

Conservazione

Si consiglia di consumare le linguine con salsiccia, porri e finocchietto appena pronte; se necessario potete conservarle in frigorifero per 2 giorni, in un contenitore ermetico. Riscaldatele in una padella antiaderente a fuoco medio, aggiungendo un filo d’olio o un po’ di brodo per evitare che si asciughino troppo.

Consiglio

Potete arricchire la ricetta con altre verdure come zucchine, carote o peperoni.

Se siete amanti del sugo rosso potete aggiungere la passata di pomodoro.

Se preferite potete sostituire il finocchietto con altre erbe aromatiche di vostro gradimento come prezzemolo o aneto!

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Stanchi del solito ragù alla bolognese? Date una svolta creativa ai vostri menù della domenica con i nostri irresistibili gnocchi con ragù ubriaco di verdure, un condimento squisitamente vegetariano che vi conquisterà al primo assaggio. Questo primo piatto si arricchisce di un mix colorato di verdure fresche di stagione e funghi, sfumati con del vino rosso corposo che, evaporando lentamente, sprigionerà tutto il suo aroma, regalando un sughetto dal sapore intenso e avvolgente. Gli gnocchi di patate, con le loro classiche striature, sapranno raccogliere al meglio questo delizioso ragù. Per finire in bellezza, scaglie di Pecorino e una generosa manciata di erbe aromatiche! Gli gnocchi con ragù ubriaco di verdure sono un piatto semplice ma dal gusto sorprendente, che trasformerà il pranzo in un momento speciale.
Ecco altre idee per condire i vostri gnocchi di patate:

Gnocchi con verdure di stagione e tonno
Gnocchi sardi al ragù di salsiccia
Gnocchi con crema di zucchine
Gnocchi alla parmigiana

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Categoria: Primi piatti

Ingredienti

Gnocchi di patate 500 g
Polpa di pomodoro 300 g
Melanzane 300 g
Funghi portobello 250 g
Peperoni rossi 100 g
Sedano 50 g
Carote 50 g
Scalogno 2
Aglio 1 spicchio
Vino rosso 200 g
Olio extravergine d’oliva q.b.
Sale fino q.b.

per guarnire

Pecorino 50 g in scaglie
Origano q.b.
Erba cipollina q.b.

Preparazione

Gnocchi con ragù ubriaco di verdure, passo 1

Per preparare gli gnocchi con ragù ubriaco di verdure mondate e tritate lo scalogno, poi fate lo stesso con carota (2) e sedano (3). 

Gnocchi con ragù ubriaco di verdure, passo 2

Pelate le melanzane (4) e riducetele prima a fette e poi a cubetti di mezzo centimetro (5). Mondate i peperoni e tagliateli a listarelle (6). 

Gnocchi con ragù ubriaco di verdure, passo 3

Poi riducete anche questi a cubetti piccoli, come le melanzane (7). In un tegame scaldate l’olio con lo spicchio di aglio (8), poi aggiungete lo scalogno (9) e lasciate stufare a fuoco dolce.

Gnocchi con ragù ubriaco di verdure, passo 4

Unite il trito di carote (10) e sedano (11) e rosolate a fiamma viva. Incorporate al soffritto anche la melanzana (12) e proseguite la cottura a fiamma medio-alta per 5 minuti. 

Gnocchi con ragù ubriaco di verdure, passo 5

A questo punto aggiungete i peperoni (13) e rimuovete l’aglio (14). Sfumate con la metà del vino rosso (15) e lasciate evaporare. 

Gnocchi con ragù ubriaco di verdure, passo 6

Ora versate la polpa di pomodoro (16), salate e pepate. Cuocete a fuoco basso per 10 minuti; se il sugo dovesse restringersi eccessivamente potete allungarlo con un po’ di acqua calda (17). Intanto tagliate i funghi già puliti a tocchetti (18). 

Gnocchi con ragù ubriaco di verdure, passo 7

In una padella scaldate un giro d’olio, poi versate i funghi (19), salate subito e sfumate con la restante metà del vino tenuta da parte (20). Cuocete a fiamma alta all’incirca per 10 minuti, mescolando spesso. 

Gnocchi con ragù ubriaco di verdure, passo 8

Unite i funghi al ragù in cottura (22) e proseguite la cottura per altri 10 minuti (23), bagnando con un mestolo d’acqua calda (24).

Gnocchi con ragù ubriaco di verdure, passo 9

Nel frattempo portate a bollore una pentola di acqua salata e cuocete gli gnocchi per il tempo indicato sulla confezione, circa 2 minuti (25). Scolate gli gnocchi direttamente nel ragù (26) e saltate insieme il tutto. Intanto tritate l’erba cipollina (27). 

Gnocchi con ragù ubriaco di verdure, passo 10

Spegnete il fuoco e aromatizzate con origano fresco ed erba cipollina (28). Infine impiattate guarnendo con le scaglie di Pecorino (29). Gustate subito i vostri gnocchi con ragù ubriaco di verdure (30)!

Conservazione

Si consiglia di consumare subito gli gnocchi con ragù ubriaco di verdure.

Il ragù ubriaco di verdure si conserva in frigorifero per un paio di giorni; in alternativa potete congelarlo se avete utilizzato ingredienti freschi.

Consiglio

Potete sostituire i funghi portobello con champignon o finferli, in base alle disponibilità della stagione.

Se amate le ricette aromatizzate al vino rosso non perdetevi il tradizionale polpo ubriaco!

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Lo stufato di pollo con castagne e funghi è un secondo piatto ricco e succulento, realizzato con ingredienti tipici autunnali. La polenta gialla fa da base a un tenero pollo in casseruola che viene insaporito con i funghi finferli e le castagne, un irresistibile abbinamento di stagione. Ideale per una cena in famiglia o con amici, lo stufato di pollo è un’ottima pietanza da servire nelle occasioni in cui desiderate stupire i commensali con qualcosa di diverso e genuino, a cavallo fra tradizione e creatività!
Provate anche queste gustose ricette di stufati:

Irish stew
Stufato di costine
Stufato speziato di pollo e arachidi
Stufato di rape rosse e lenticchie
Stufato di coniglio in agrodolce

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Categoria: Secondi piatti

Ingredienti

Pollo 1
Castagne 200 g (già cotte a vapore e pulite)
Funghi finferli (gallinacci) 300 g
Cipolle 1
Carote 2
Sedano 1 costa
Aglio 2 spicchi in camicia
Vino rosso 200 ml
Timo 1 rametto
Prezzemolo q.b.
Olio extravergine d’oliva 4 cucchiai
Sale q.b.
Pepe nero q.b.

Per la polenta gialla

Farina di mais bramata 250 g
Acqua 1 l
Parmigiano Reggiano DOP 50 g (da grattugiare)
Burro 30 g
Sale 7 g

Preparazione

Stufato di pollo con castagne e funghi, passo 1

Per preparare lo stufato di pollo con castagne e funghi come prima cosa tagliate a pezzi il pollo (1) (2), quindi salate la carne (3).

Stufato di pollo con castagne e funghi, passo 2

Tagliate a cubetti il sedano (4), poi pelate le carote e riducete anch’esse a cubetti (5). Affettate anche la cipolla (6).

Stufato di pollo con castagne e funghi, passo 3

In una pentola capiente scaldate l’olio a fuoco medio-basso, poi aggiungete le verdure (7), il timo (8) e i pezzi di pollo (9). Rosolate la carne su tutti i lati fino a doratura.

Stufato di pollo con castagne e funghi, passo 4

Sfumate con il vino rosso (10) e lasciate evaporare la parte alcolica per 2-3 minuti, dopodiché unite le castagne (11). Regolate di sale e di pepe (12) e mescolate.

Stufato di pollo con castagne e funghi, passo 5

Coprite con un coperchio (13) e cuocete a fuoco basso per 40-50 minuti. Intanto pulite i finferli eliminando la parte finale del gambo (14), poi eliminate i residui di terra con un pennello (15).

Stufato di pollo con castagne e funghi, passo 6

Con le mani dividete i finferli a metà o in più parti, a seconda della dimensione (16). Tritate al coltello il prezzemolo (17). In una padella lasciate insaporire un filo d’olio gli spicchi di aglio in camicia schiacciati (18).

Stufato di pollo con castagne e funghi, passo 7

Aggiungete i finferli, salate e pepate (19). Aromatizzate con il prezzemolo tritato (20) e saltate per qualche minuto a fuoco vivace. Teneteli in caldo, oppure aggiungeteli al pollo. Dedicatevi ora alla preparazione della polenta: in una pentola versate l’acqua, aggiungete il sale (21) e portate a ebollizione.

Stufato di pollo con castagne e funghi, passo 8

Versate la farina di mais mescolando con una frusta per non formare grumi (22). Cuocete per 30-40 minuti mescolando continuamente, fino a quando la polenta non si staccherà dai bordi della pentola. Spegnete il fuoco e mantecate con burro (23) e Parmigiano Reggiano DOP grattugiato (24).

Stufato di pollo con castagne e funghi, passo 9

Impiattate distribuendo la polenta sul fondo (25), adagiate sopra il pollo (26) e aggiungete le castagne (27).

Stufato di pollo con castagne e funghi, passo 10

Completate con i funghi (28) e il prezzemolo tritato (29). Il vostro stufato di pollo con castagne e funghi è pronto per essere servito (30)!

Conservazione

Lo stufato di pollo con castagne e funghi si può conservare in frigorifero, in un contenitore a chiusura ermetica, per 2-3 giorni. Prima di consumarlo, riscaldatelo a fuoco basso, aggiungendo un po’ di brodo o acqua per mantenere la consistenza morbida.

Consiglio

Potete sostituire il pollo con carne di tacchino o coniglio, che si abbinano altrettanto bene alle castagne e ai funghi.

Per un sapore ancora più ricco potete usare i funghi porcini, oppure aggiungere altre spezie.

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La festa più spaventosa dell’anno è finalmente arrivata, portando con sé non solo mistero e divertimento, ma anche una sfilata di dolcezze mostruose che sapranno incantare sia i grandi che i piccini! Accanto al classico “dolcetto o scherzetto” che rallegra i bambini in maschera, vi proponiamo una ricetta irresistibile e originale per i vostri buffet: millefoglie zombie con Pavesini. Perfetti per una tavola a tema, questi simpatici dolcetti di Halloween uniscono golosità e fantasia. Una morbida base di pan di spagna profumato all’arancia avvolge una vellutata crema ganache al cioccolato fondente. Il tutto è completato con Pavesini al cacao e occhietti zuccherini, per una decorazione accattivante. Gli zombie non sono mai stati tanto golosi, pronti a invadere la vostra cucina con un’esplosione di sapori e allegria. Un’idea perfetta per rendere il vostro menù di Halloween memorabile!
Oltre al millefoglie zombie con Pavesini non perdetevi anche queste ricette di Halloween:

Tortino Pavesini di Halloween
Red velvet di Halloween con Pavesini
Bicchierini di Halloween ricotta e pere con Pavesini
Semifreddo ragnatela con Pavesini
Dolce al cucchiaio zucca e cioccolato con Pavesini

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Categoria: Dolci

per il pan di Spagna

Uova 5 a temperatura ambiente
Zucchero 150 g
Farina 00 75 g
Fecola di patate 75 g
Farina di pistacchi 30 g
Sale fino q.b.

per la bagna

Acqua 400 g
Zucchero 200 g
Scorza d’arancia 1

per la ganache

Cioccolato fondente 750 g
Panna fresca liquida 375 g
Caffè solubile 45 g

per decorare

Pavesini 36 (4 monopack)
Zuccherini 24 a forma di occhietti

Preparazione

Millefoglie zombie con Pavesini, passo 1

Per preparare il millefoglie zombie con Pavesini iniziate dal pan di spagna: in una ciotola versate la farina, la fecola (1) e la farina di pistacchio (2). Mescolate per amalgamare le polveri (3). 

Millefoglie zombie con Pavesini, passo 2

Preriscaldate il forno a 160° in modalità statica. Rompete le uova e ponetele nella ciotola di una planetaria, poi iniziate a montarle con la frusta a velocità moderata aggiungendo il sale e lo zucchero (4). Continuate a montare fino a che le uova non saranno triplicate di volume e avrete ottenuto un composto omogeneo e cremoso (5). Fermate la planetaria e setacciate il composto di polveri direttamente nella ciotola (6). 

Millefoglie zombie con Pavesini, passo 3

Incorporate delicatamente con movimenti dal basso verso l’alto utilizzando una spatola, per non rischiare di smontare il composto (7). Quando avrete ottenuto un impasto omogeneo (8), imburrate e foderate con carta forno una leccarda da 30×40 cm. Versate qui l’impasto e livellatelo con una spatola (9). Cuocete il pan di spagna in forno statico preriscaldato a 160°, sul ripiano medio, per circa 40-50 minuti.

Millefoglie zombie con Pavesini, passo 4

Nel frattempo preparate la bagna: mettete la scorza d’arancia in infusione nell’acqua per circa un’ora (10). Quando il pan di spagna sarà pronto, sfornatelo e lasciatelo raffreddare completamente prima di sformarlo (11). Posizionatelo quindi su una gratella così da completare il raffreddamento. Tagliate con un coltello 12 quadrati da 8×8 cm (12). 

Millefoglie zombie con Pavesini, passo 5

Trascorso il tempo di infusione completate la bagna: trasferite in un pentolino l’acqua con le scorze, aggiungete lo zucchero (13), accendete il fuoco e, quando lo zucchero si sarà sciolto completamente, togliete dal fuoco e lasciate raffreddare (14). Una volta fredda, filtratela e tenetela da parte. Occupatevi della ganache: tritate il cioccolato al coltello (15). 

Millefoglie zombie con Pavesini, passo 6

Scaldate la panna, aggiungete il caffè solubile (16) e mescolate per scioglierlo (17) (18). 

Millefoglie zombie con Pavesini, passo 7

Versate il composto caldo sul cioccolato tritato (19) e mescolate (20) ino ad ottenere una salsa omogenea e liscia (21). 

Millefoglie zombie con Pavesini, passo 8

Trasferite la ganache in una teglia larga (22), coprite con pellicola a contatto (23) e lasciate raffreddare a temperatura ambiente per circa 1-1,5 ore. Trasferite la crema in un sac-à-poche con bocchetta liscia del diametro di 1 cm. Siete pronti per assemblare il dolce: spennellate i quadrotti di pan di spagna con la bagna (24). 

Millefoglie zombie con Pavesini, passo 9

Spremete sul fondo del piattino un ciuffetto di ganache (25) e appoggiate sopra un quadrotto, in questo modo rimarrà ben fermo (26). Ora ricoprite tutta la superficie con la ganache (27).

Millefoglie zombie con Pavesini, passo 10

Adagiate 3 Pavesini al cacao sopra la crema (28) e applicate gli occhietti (29). Infine cospargete il piatto con granella di pistacchi. Il millefoglie zombie con Pavesini è pronto per la festa (30)!

Conservazione

Consigliamo di consumare in giornata il millefoglie zombie con Pavesini.

Consiglio

Invece della ganache al cioccolato fondente potete realizzare una ganache al cioccolato al latte, se preferite!

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La catalogna in padella è un contorno gustoso che fa della semplicità il suo punto di forza. Perfetto per chi cerca un piatto leggero ma ricco di sapore. La catalogna è una verdura dalle note lievemente amare che si abbina perfettamente a piatti di carne o pesce, ma è ottima anche per arricchire tantissime ricette in cucina, come una torta salata o una piadina! I filetti di acciuga sott’olio e le olive nere aggiungono un tocco sapido e deciso al piatto esaltando il sapore della verdura. Preparare la catalogna in padella richiede pochi minuti ed è una soluzione ideale per quei giorni in cui volete servire qualcosa di sano e veloce; questo tipo di cottura ne esalta le caratteristiche, mantenendo la verdura tenera e con una piacevole consistenza.
Se siete alla ricerca di altri contorni di verdura, provate queste:

Insalata di puntarelle alla romana
Cicoria in padella
Insalata tiepida di fave e cicorie
Insalata di patate con cicoria e feta,

Categoria: Contorni

Ingredienti

Catalogna 4 mazzetti
Acciughe sott’olio 3 filetti
Aglio 3 spicchi
Peperoncino fresco 3
Olive nere 10 denocciolate
Olio extravergine d’oliva q.b.

Preparazione

Catalogna in padella, passo 1

Per preparare la catalogna in padella, staccate le foglie dal corpo centrale (1) ed eliminate la parte più dura da ognuna di esse con un coltello (2). Tuffatele poi in abbondante acqua bollente salata (3) e sbollentate per 3 minuti.

Catalogna in padella, passo 2

Scolatele in una ciotola (4) e tenete da parte. Mondate l’aglio, tagliatelo a metà (5) e fate a rondelle il peperoncino (6).

Catalogna in padella, passo 3

In una padella versate un filo d’olio, aggiungete l’aglio, il peperoncino (7) e soffriggete per 2 minuti. Unite poi i filetti di acciuga e fateli sciogliere per bene (8). Aggiungete le olive intere (9).

Catalogna in padella, passo 4

Unite subito anche la catalogna (10) e saltate per 5 minuti (11). Impiattate e servite calda la vostra catalogna in padella (12).

Conservazione

La catalogna in padella può essere conservata in frigorifero, in un contenitore chiuso, per 2-3 giorni. Prima di servirla nuovamente, è consigliabile scaldarla in padella per qualche minuto, aggiungendo, se necessario, un filo d’olio.

Consiglio

Se non vi piacciono le acciughe potete sostituirle con capperi. Potete arricchire il soffritto iniziale con dello scalogno tritato.

Per un colore più verde passate la verdura appena scolata in acqua e ghiaccio e scolatela poi nuovamente!

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Il risotto ai funghi è un primo piatto intramontabile, la più amata tra le ricette autunnali. Qualcuno preferisce il risotto ai porcini, ma poiché questa tipologia di funghi spesso risulta difficile da reperire noi vi proponiamo una sfiziosa alternativa realizzata dallo Chef Fabio Abbattista: il risotto con funghi champignon e chiodini… due famiglie sicuramente più facili da trovare non solo in autunno, ma anche durante il resto dell’anno! Una ricetta deliziosa e alla portata di tutti, che deve la sua bontà a un piccolo trucco: il brodo realizzato con i gambi dei funghi. Come sapete qui a GialloZafferano non amiamo gli sprechi: sarà pur vero che i gambi sono meno pregiati ma è anche vero che racchiudono tutto il loro gusto, quindi perché buttarli via? Allacciate il grembiule e prepariamo insieme questo cremoso risotto con funghi champignon e chiodini, mantecato a puntino!
Non perdetevi anche queste varianti di risotto ai funghi:

Risotto ai funghi secchi
Risotto funghi e salsiccia
Risotto zafferano e funghi
Risotto alla zucca con funghi e taleggio

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Categoria: Primi piatti

Ingredienti

Riso Carnaroli 240 g
Funghi chiodini 200 g
Funghi champignon 200 g
Cipolle 0,5
Burro 40 g
Acqua 1 l
Vino bianco 50 g
Prezzemolo q.b. (da tritare)
Olio extravergine d’oliva q.b.
Sale fino q.b.
Pepe bianco q.b.

Per mantecare

Parmigiano Reggiano DOP 60 g (da grattugiare)
Burro 40 g freddo

Preparazione

Risotto con funghi champignon e chiodini, passo 1

Per preparare il risotto con funghi champignon e chiodini iniziate dalla pulizia degli champignon: eliminate la parte finale del gambo (1), poi spellateli utilizzando un coltellino (2) partendo dalla base del cappello e tirando delicatamente la pellicina fino al centro. Poi rimuovete i gambi (3) e tenete gli scarti da parte perché serviranno per realizzare il brodo.

Risotto con funghi champignon e chiodini, passo 2

Occupatevi ora dei funghi chiodini: eliminate la parte finale del gambo, che risulterà troppo terrosa, e tenete da parte solo quella centrale (4) che servirà a realizzare il brodo insieme ai gambi degli champignon; per il risotto invece riducete a cubetti la parte superiore (5). A questo punto occupatevi del brodo di funghi, quindi mettete gli scarti in un tegame (6).

Risotto con funghi champignon e chiodini, passo 3

Versate l’acqua (7) e lasciate sobbollire per circa 30 minuti. Nel frattempo tagliate a cubetti anche le teste degli champignon (8) e tritate finemente mezza cipolla (9).

Risotto con funghi champignon e chiodini, passo 4

Prendete un tegame capiente che servirà per la cottura del risotto, aggiungete il burro e lasciatelo sciogliere dolcemente. Unite poi la cipolla (10) e lasciatela imbiondire prima di unire i funghi (11). Cuocete a fiamma medio-alta per 5 minuti, mescolando di tanto in tanto e facendo in modo che i funghi non rilascino liquidi. A questo punto aggiungete il riso (16) e tostatelo mescolando spesso.

Risotto con funghi champignon e chiodini, passo 5

Dopo qualche minuto sfumate con il vino bianco (13). Quando la parte alcolica sarà completamente evaporata prelevate un paio di mestoli di brodo caldo (14) e filtrateli con un colino direttamente all’interno del tegame (15).

Risotto con funghi champignon e chiodini, passo 6

Aggiustate di sale (16) e proseguite la cottura per circa 13 minuti, bagnando di tanto in tanto con il brodo caldo filtrato, fino a che non risulterà cotto. Aspettate sempre che il liquido sia stato assorbito prima di aggiungerne dell’altro. A questo punto spegnete il fuoco e mantecate il risotto prima con il burro (17) e poi con il Parmigiano Reggiano DOP, mescolando accuratamente per amalgamare il tutto (18).

Risotto con funghi champignon e chiodini, passo 7

Tritate finemente il prezzemolo (19). Rifinite il riso con del pepe bianco macinato (20), il prezzemolo tritato e un filo d’olio (21).

Risotto con funghi champignon e chiodini, passo 8

Mescolate ancora (22) e regolate la densità del risotto aggiungendo altro brodo se necessario (23). Il vostro risotto con funghi champignon e chiodini è pronto per essere servito ben caldo (24)!

Conservazione

Consigliamo di consumare il risotto con funghi champignon e chiodini appena pronto. In alternativa si può conservare per un giorno in frigorifero.

Si sconsiglia la congelazione.

Consiglio

Per emulsionare bene burro e Parmigiano nel momento della mantecatura mescolate con un mestolo di legno e nello stesso momento muovete la padella avanti e indietro con un gesto deciso.

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Il vitello tonnato è uno dei piatti simbolo della cucina piemontese, amato in tutta Italia per il suo gusto davvero unico… oggi però vogliamo mostrarvi come preparare il vitello tonnato con Bimby®. La ricetta tradizionale richiede tempo e attenzione, ma con Bimby® il processo diventa un gioco da ragazzi; la sua versatilità e precisione permettono di ottenere risultati eccezionali con il minimo sforzo. La cottura sottovuoto, in particolare, rende la carne incredibilmente tenera e saporita, esaltando ogni boccone. La vera protagonista di questo piatto, tuttavia, è la salsa tonnata, una deliziosa creazione a base di tonno e maionese fatta in casa. Preparata con il Bimby®, la maionese diventa una crema leggera e vellutata, capace di esaltare il sapore della carne. Seguite la nostra ricetta, scoprite la gioia di un piatto tradizionale realizzato con un tocco moderno e servite il vitello tonnato con Bimby® per tantissime occasioni!
Su Cookidoo® trovate questa e molte altre ricette, con tutti i passaggi già impostati.
Se siete amanti del vitello tonnato non perdete anche:

Vitello tonnato con maionese
Vitello tonnato alla maniera antica

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Categoria: Antipasti

per il vitello

Vitello 600 g (girello)
Aglio 2 spicchi
Olio extravergine d’oliva 40 g
Rosmarino 2 rametti
Sale fino q.b.
Pepe nero q.b.
Acqua 1,5 l

per la maionese

Olio di semi di girasole 250 g
Aceto di mele 15 g
Uova 1
Tuorli 1
Senape 10 g
Sale fino q.b.
Pepe nero q.b.

per la salsa tonnata

Filetti di tonno 150 g
Capperi 30 g
Vino bianco 10 g
Salsa Worcestershire 1 cucchiaio

per guarnire

Frutti di cappero q.b.
Timo q.b. o erba luigia
Pepe nero q.b.
Olio extravergine d’oliva q.b.

Preparazione

Vitello tonnato con Bimby®, passo 1

Per preparare il vitello tonnato con Bimby® come prima cosa prendete la carne e legatela con uno spago da cucina, per mantenere la forma (1). Cospargetela con sale, pepe e olio (2), poi massaggiatela bene (3).

Vitello tonnato con Bimby®, passo 2

Sistematela su una padella calda con un filo d’olio (4); non appena inizia a rosolare giratela (5) e aggiungete poi i rametti di rosmarino e gli spicchi d’aglio (6). Rosolate la carne su tutti i lati per qualche minuti, poi trasferite il tutto in una teglia a riposare.

Vitello tonnato con Bimby®, passo 3

Intanto preparate la maionese. Versate nel boccale di Bimby® l’aceto di mele (7), il sale (8) e il pepe. Chiudete il coperchio (9), poi posizionate sopra il cestello al posto del misurino. Riscaldate per 2 minuti a 100° a velocità 1.

Vitello tonnato con Bimby®, passo 4

Versate l’uovo (10), il tuorlo (11) e la senape (12).

Vitello tonnato con Bimby®, passo 5

Richiudete con il coperchio completo di misurino (13) e frullate a velocità 6 per 5 secondi (14). Aprite il coperchio e con la spatola raccogliete verso il fondo tutti i residui rimasti sui lati del boccale. Richiudete con il coperchio e frullate per 3 minuti e 30 secondi a velocità 4 versando l’olio a filo direttamente sul coperchio, intorno al misurino (15).

Vitello tonnato con Bimby®, passo 6

Raccogliete il composto sul fondo del boccale con la spatola (16) e cuocete a 80° per 2 minuti a velocità 2. Mettete da parte la vostra maionese in una ciotola con pellicola a contatto (17) e lasciate raffreddare. A questo punto versate nel boccale di Bimby® il tonno sgocciolato (18). 

Vitello tonnato con Bimby®, passo 7

Aggiungete anche i capperi (19), il vino bianco (20) e la salsa worcherstershire (21). Azionate per 10 secondi a velocità 4. 

Vitello tonnato con Bimby®, passo 8

Raccogliete il composto sul fondo con la spatola e aggiungete la maionese ormai raffreddata (22). Frullate per un minuto a velocità 4 fino ad avere una salsa omogenea (23). Tenete da parte la salsa e occupatevi della carne. Trasferite in un sacchetto per il sottovuoto il girello rosolato con gli aromi, che sarà ormai freddo (24).

Vitello tonnato con Bimby®, passo 9

Estraete l’aria con la pompetta per il sottovuoto (25). Posizionate il copri lame nel boccale di Bimby® e aggiungete circa 1,5 litri d’acqua (26). Fate riscaldare a 65° per 7 minuti a velocità 1. Una volta pronto immergete la carne sottovuoto (27) assicurandovi che sia completamente coperta con l’acqua.

Vitello tonnato con Bimby®, passo 10

Chiudete il coperchio (28) e cuocete nella modalità sottovuoto per 2 ore e mezza a 58° (per ottenere una carne meno rosata e piu “cotta” potete alzare la temperatura fino a 62° per lo stesso tempo). Trascorso il tempo di cottura, estraete con una pinza il sacchetto sotto vuoto (29) e lasciate riposare il vitello all’interno per 20 minuti circa, dopodiché tagliatelo a fette sottili (30).

Vitello tonnato con Bimby®, passo 11

Trasferite il vitello nei piatti (31), aggiungete la salsa tonnata (32), i fiori di cappero e qualche fogliolina di timo (o erba luigia). Il vostro vitello tonnato con Bimby® è pronto per essere servito (33)!

Conservazione

Si consiglia di servire al momento il vitello tonnato con Bimby®; in alternativa è possibile conservarlo in frigorifero per un giorno, in un contenitore ermetico.

Il girello si può conservare chiuso sottovuoto per 4-5 giorni in frigorifero.

La maionese si può conservare per 3 giorni in frigorifero, coperta con pellicola o chiusa ermeticamente.

Consiglio

Nella salsa tonnata potete aggiungere alici o acciughe sott’olio per un sapore più deciso.

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In Romania non esiste festa senza sarmale, un secondo piatto sostanzioso e dal gusto deciso che fa parte della cultura culinaria dell’Est Europa. Non si tratta di normali involtini di verza ma di una vera e propria bandiera della cucina balcanica, che ha una lunga tradizione nell’uso delle foglie di verza, cavolo o vite per avvolgere ripieni saporiti. In questo caso la ricetta originale prevede l’utilizzo del cavolo in salamoia, che conferisce alla preparazione un tocco leggermente acidulo; tuttavia, data la difficoltà nel reperirlo, abbiamo preferito proporvi una versione piuttosto comune realizzata con la verza, che si può trovare a disposizione molto più facilmente. Ciò che non cambia è il ripieno, a base di riso e macinato di carne, e la lunga cottura con aggiunta di pomodoro e pancetta, che permette a tutti i sapori di amalgamarsi alla perfezione. Immancabili durante le celebrazioni più importanti, i sarmale vengono preparati in abbondanza per essere condivisi da tutta la famiglia riunita intorno alla tavola… provateci anche voi!
Scoprite anche queste varianti di involtini di verza ripieni, tradizionali e non:

Involtini di verza all’orientale
Involtini di verza vegetariani
Involtini di verza ripieni di verdura
Involtini di cavolo alla zucca
Capù

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Categoria: Secondi piatti

Per circa 30 involtini

Verza 1 grande
Passata di pomodoro 350 g
Pancetta affumicata 190 g
Acqua 2 l
Sale q.b.

Per il ripieno

Macinato di maiale 500 g
Macinato di manzo 125 g
Macinato di vitello 125 g
Riso Roma 100 g
Cipolle dorate 2
Aneto 3 rametti
Prezzemolo 3 rametti
Olio di semi di arachide 40 g

Per completare

Panna acida 250 g

Preparazione

Sarmale, passo 1

Per preparare i sarmale come prima cosa mondate e tritate finemente al coltello le cipolle (1), poi unite in una ciotola il macinato di manzo, di vitello e di maiale (2). Tritate finemente prezzemolo e aneto (3).

Sarmale, passo 2

In una padella fate soffriggere la cipolla con l’olio di semi per qualche minuto (4), poi aggiungete il riso (5) e cuocete per circa 2 minuti. Ora unite il mix di carne macinata (6), mescolate bene e cuocete per 20 minuti.

Sarmale, passo 3

A fine cottura aromatizzate con il prezzemolo e l’aneto tritati (7). Trasferite il tutto in una ciotola e lasciate raffreddare completamente a temperatura ambiente. Intanto staccate le foglie più grandi della verza, facendo attenzione a non romperle, e tenete da parte (8). Eliminate il torsolo centrale (9).

Sarmale, passo 4

Tagliate a julienne il resto della verza (10). Sbollentate le foglie integre della verza in acqua bollente salata per 5-8 minuti, poi scolatele e immergetele in acqua fredda (11). Intanto tagliate la pancetta affumicata a listarelle dello spessore di circa 1cm (12).

Sarmale, passo 5

Scolate per bene le foglie di verza, eliminate la costa centrale (13) e dividetele in 3 parti (14). Posizionate un cucchiaino di ripieno al centro (15).

Sarmale, passo 6

Ripiegate verso l’interno un lato (16), poi la parte inferiore (17) e quindi l’altro lato (18).

Sarmale, passo 7

Arrotolate per chiudere gli involtini (19), poi adagiateli con la chiusura verso il basso sul fondo di una pentola antiaderente in cui avrete distribuito la verza tagliata a julienne (20). Formate così un primo strato di involtini (21).

Sarmale, passo 8

Aggiungete le listarelle di pancetta affumicata (22) e ricoprite con un secondo strato di involtini. A questo punto versate la passata di pomodoro (23) e l’acqua (24); assicuratevi che il liquido copra completamente gli involtini.

Sarmale, passo 9

Chiudete con il coperchio (25) e cuocete a fuoco dolce per circa 3 ore. A cottura ultimata (26) impiattate delicatamente gli involtini e completate con panna acida. I vostri sarmale sono pronti per essere serviti (27)!

Conservazione

I sarmale possono essere conservati in frigorifero, in un contenitore chiuso, per 2-3 giorni.

Consiglio

Come ogni ricetta tradizionale ogni famiglia ha la sua versione: per esempio potete realizzare un soffritto di cipolle e carote e sostituire la passata con del concentrato di pomodoro.

Cercate di riempire la pentola fino all’orlo in modo che il coperchio aiuti a tenere pressati gli involtini durante la cottura, in questo modo non si apriranno.

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La puccia è un tipico pane pugliese che si caratterizza per l’assenza di mollica, ideale quindi per accogliere ripieni ricchi e succulenti. In questa ricetta vi proponiamo un abbinamento davvero gustoso: puccia con crudo, burrata e cime di rapa! Tre ingredienti della nostra tradizione culinaria che si valorizzano a vicenda… il gusto unico del prosciutto toscano DOP, il retrogusto amarognolo delle cime di rapa e la freschezza della burrata si sposano alla perfezione celebrando a ogni morso un vero e proprio matrimonio di sapori. Preparando la puccia con le vostre mani, inoltre, otterrete un risultato ancora più genuino che renderà questo panino semplicemente indimenticabile! Cosa aspettate? Assaggiate la puccia con crudo, burrata e cime di rapa e scoprite altre sfiziose varianti:

Puccia con burrata e fiori di zucca
Puccia salentina alle olive

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Categoria: Piatti Unici

Per 4 pucce

Farina 0 250 g
Semola di grano duro rimacinata 30 g
Acqua 140 g fredda
Olio extravergine d’oliva 15 g
Lievito di birra secco 4 g
Sale fino 4 g

Per farcire

Prosciutto crudo 360 g Toscano DOP
Cime di rapa 500 g (da pulire)
Burrata 300 g
Aglio 1 spicchio
Peperoncino fresco 1
Olio extravergine d’oliva q.b.

Per spolverizzare

Semola di grano duro rimacinata q.b.

Preparazione

Puccia con crudo, burrata e cime di rapa, passo 1

Per preparare la puccia con crudo, burrata e cime di rapa iniziate dall’impasto: versate la semola nella ciotola di una planetaria, poi aggiungete la farina setacciata (1), l’acqua fredda (2) e il lievito disidratato (3).

Puccia con crudo, burrata e cime di rapa, passo 2

Agganciate la foglia (4) e azionate a bassa velocità. Dopo 2-3 minuti unite il sale (5) e l’olio (6), mantenendo la planetaria in funzione.

Puccia con crudo, burrata e cime di rapa, passo 3

Quando l’impasto si staccherà dalle pareti della ciotola (7) trasferitelo sul piano e continuate a lavorarlo con le mani fino ad ottenere un panetto liscio e omogeneo (8). Riponetelo nella ciotola, coprite con pellicola (o con un canovaccio) e lasciate riposare a temperatura ambiente per una decina di minuti (9).

Puccia con crudo, burrata e cime di rapa, passo 4

Trascorso questo tempo dividete l’impasto in 4 parti uguali, del peso di circa 100-110 g l’una (10). Formate delle palline ripiegando i lembi verso il centro (11) e sigillando la chiusura (12).

Puccia con crudo, burrata e cime di rapa, passo 5

Arrotondate le palline sul piano di lavoro (13), poi adagiatele in una cassetta per la lievitazione spolverizzata con la semola (14), chiudete con il coperchio (15) e lasciate riposare per circa 30 minuti.

Puccia con crudo, burrata e cime di rapa, passo 6

Nel frattempo occupatevi delle cime di rapa: separate le foglie dai gambi (16), poi lavatele e scolatele bene. Tritate finemente l’aglio (17) e tagliate il peperoncino a rondelle (18).

Puccia con crudo, burrata e cime di rapa, passo 7

In una padella fate insaporire un giro d’olio con l’aglio e il peperoncino (19), poi aggiungete le cime di rapa (20) e salate. Lasciate appassire le cime di rapa a fuoco medio per qualche minuto, sfumando con poca acqua al bisogno (21). Tenete da parte.

Puccia con crudo, burrata e cime di rapa, passo 8

Trascorso il tempo di riposo dell’impasto trasferite le palline di impasto sul piano di lavoro spolverizzato con la semola (22) e appiattitele leggermente con il palmo della mano (23), poi stendetele delicatamente con il mattarello senza fare una pressione troppo forte (24).

Puccia con crudo, burrata e cime di rapa, passo 9

Dovrete formare un disco di 15 cm di diametro, dello spessore di 2-3 mm (25). Adagiate il disco sulla pala (26) e lasciatelo scivolare sulla pietra refrattaria, che avrete fatto precedentemente riscaldare nel forno statico a 250°. Cuocete per 6-7 minuti, poi sfornate e lasciate intiepidire (27).

Puccia con crudo, burrata e cime di rapa, passo 10

Siete pronti per assemblare il vostro panino: tagliate le pucce a metà con un coltello seghettato (28), poi farcite ciascuna con 90 g di prosciutto crudo toscano DOP (29) e qualche ciuffo di cime di rapa (30).

Puccia con crudo, burrata e cime di rapa, passo 11

Completate con la burrata spezzettata con le mani (31). Richiudete con l’altra metà del panino (32) e gustate la vostra puccia con crudo, burrata e cime di rapa (33)!

Conservazione

Si consiglia di consumare subito la puccia con crudo, burrata e cime di rapa!

La puccia non farcita si può preparare in anticipo e conservare per un giorno a temperatura ambiente, avvolta nella pellicola.

Consiglio

In alternativa alla cassetta per la lievitazione potete utilizzare una teglia spolverizzata con la semola, avendo cura di ricoprire accuratamente l’impasto per evitare che prenda aria.

Se non avete la pietra refrattaria potete cuocere la puccia direttamente sulla leccarda posizionata a contatto con la base del forno.

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