La piadina romagnola è un’istituzione: dolce, senza strutto o con grano saraceno, di piadine ne abbiamo per tutti i gusti. Aggiungiamo al ricettario anche la piadina senza glutine, realizzata con un mix di farine gluten free che vi garantiranno la stessa resa appetitosa, pronta da farcire come amate di più: speck e scamorza, prosciutto cotto, brie e crudo o pomodorini e mozzarella! Realizzare l’impasto è molto semplice, la piadina senza glutine è perfetta anche per arricchire il cestino del pane, sempre senza glutine ovviamente!
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Per preparare la vostra piadina iniziate mescolando in una ciotola il mix senza glutine, il sale (1) e il bicarbonato (2). Fate con un cucchiaio una piccola conca al centro e inserite tutta l’acqua (3).
Versate anche l’olio (4) e mescolate tutto inizialmente con il cucchiaio (5), in modo da far assorbire i liquidi (6).
Trasferite il composto sul banco e continuate ad impastarlo con le mani (7) per qualche minuto finché non risulterà liscio ed omogeneo (8). Lasciate riposare l’impasto in frigorifero per 20 minuti avvolto dalla pellicola (9).
Passato il tempo necessario prendete l’impasto dal frigorifero e posizionatevi su una spianatoia leggermente infarinata. Tagliate con un tarocco l’impasto in 4 parti (10) e stendete una parte con un mattarello allo spessore di 2 mm (11). Coppate ora il vostro impasto con un coppapasta da 10 cm di diametro (12) per ricavare un disco.
La piadina è pronta per la cottura (13). Mettete sul fuoco medio una padella antiaderente e lasciatela scaldare per qualche minuto. Ora adagiate la vostra piadina sulla padella e cuocetela continuando a farla ruotare con la mano in modo (14) che non si formino delle bolle. Quando sarà cotta da un lato (ci vorrà qualche minuto) potete girarla e fare lo stesso procedimento (15).
Una volta cotta, trasferite la piadina su un piatto (17). Continuate così con il resto dei pezzi di impasto. Impastate anche i ritagli avanzati per ottenere altre due piade. Una volta cotte tutte le piadine senza glutine (18) potrete farcirle a vostro piacimento!
Conservazione
Le piadine senza glutine si possono conservare in frigorifero coperte con la pellicola per 2/3 giorni.
Si possono congelare una volta cotte e lasciate raffreddare.
Consiglio
Se non possedete un coppapasta da 10 cm di diametro potrete utilizzare una ciotola o un piatto dello stesso diametro per ricavare la sagoma.
Avreste mai pensato di abbinare un tipico street food sudamericano al formaggio erborinato più famoso d’Italia? Dopo le empanadas di carne e di tonno, lo chef Matias Perdomo ci stupisce ancora una volta con le empanadas con gorgonzola e porri! I classici fagottini a forma di mezzaluna vengono farciti con un ripieno innovativo che unisce il gusto intenso dei porri con la cremosità del gorgonzola sia dolce che piccante… un piacere da scoprire morso dopo morso in compagnia degli amici e di una birra fresca! Quindi non vi resta che provare le empanadas con gorgonzola e porri e scegliere la vostra variante preferita.,
Per realizzare le empanadas con gorgonzola e porri, per prima cosa preparate l’impasto: formate una fontana con la farina sul piano di lavoro, poi aggiungete al centro lo strutto (1), il sale (2) e l’aceto (3).
Unite l’acqua tiepida (4) e impastate fino ad ottenere un composto liscio e omogeneo (5). Formate una palla (6) e lasciate riposare l’impasto in frigorifero per 30 minuti.
Nel frattempo potete dedicarvi al ripieno: mondate i porri e tagliateli a julienne facendo in modo che non siano troppo lunghi (7), poi versateli in una padella con l’olio caldo (8). Soffriggete i porri a fuoco medio-alto per 6-7 minuti fino a quando inizieranno a prendere colore; dovranno ridursi di volume di circa il 50%. Salate a fine cottura (9).
Trasferite i porri in una ciotola e aggiungete i formaggi a cubetti: il Branzi (10), il gorgonzola dolce e il gorgonzola piccante (11). Mescolate bene e tenete da parte (12).
Riprendete l’impasto e stendetelo fino allo spessore di 1,5 mm; potete utilizzare il mattarello o la macchina per la pasta (13). Ricavate 18 dischi con un coppapasta del diametro di 12 cm (14). Se non li utilizzate subito potete avvolgerli nella pellicola e riporli in frigorifero (15).
Adagiate un disco di impasto sul piano di lavoro e aggiungete al centro una cucchiaiata di ripieno (16). Ripiegate il disco a metà e premete i bordi con le dita per sigillarli (17), poi fate delle pieghette per creare il tipico cordoncino (18). In alternativa potete sigillare il bordo premendo con i rebbi di una forchetta.
Dopo aver formato le empanadas riscaldate abbondante olio di semi in un pentolino fino alla temperatura di 160°. Friggete 1 o 2 pezzi per volta per 4-5 minuti (19). Scolate le empanadas quando saranno belle dorate (20) e trasferitele su carta assorbente per eliminare l’olio in eccesso. Le vostre empanadas con gorgonzola e porri sono pronte per essere gustate (21)!
Conservazione
Le empanadas con gorgonzola e porri si possono conservare in frigorifero per un giorno e riscaldare al forno prima di servirle. Se desiderate potete preparare i dischi di pasta in anticipo, sigillarli con pellicola e conservarli in frigorifero per un giorno.
Se avete utilizzato ingredienti freschi potete congelare le empanadas da crude, avendo cura di coprirle bene con pellicola per evitare che l’impasto si crepi. Potrete friggere le empanadas direttamente da congelate, ma è preferibile aggiungere anche un passaggio in forno per assicurarsi che il ripieno sia ben caldo.
Consiglio
Lo strutto rende l’impasto particolarmente friabile e croccante, ma se desiderate realizzare una versione completamente vegetariana si può sostituire con la stessa dose di burro, margarina, olio di oliva o olio di semi a seconda dei gusti. L’aceto serve a dare elasticità.
Per la cottura in forno potete provare a cuocerle a 190° per 15 minuti, regolandovi in base alle caratteristiche del vostro forno.
Quando parliamo di hamburger si pensa per lo più alla classica “svizzera”, il medaglione di carne. Gli hamburger di zucchine sono una delle tante varianti per gustare un burger vegetariano. Un secondo con le zucchine molto semplice e sfizioso, un’evoluzione delle cotolette di zucchine con aggiunta di patate: conferiranno una consistenza morbida. Con i nostri consigli otterrete un hamburger dal sapore delicato, anche grazie al piccolo trucco che scoprirete cucinando con noi… cosa state aspettando? Prepate panini da burger, salse e condimenti preferiti per arricchire i vostri hamburger di zucchine come più preferite!
Ecco una lista di hambuger alternativi:
Per preparare gli hamburgher di zucchine iniziamo lessando le patate. Immergetele in acqua fredda e dal momento del bollore contate dai 30 ai 50 minuti (1). Fate la prova con la forchetta, quando saranno tenere al cuore scolatele e pelatele da calde (2). Infine schiacciatele e fate raffreddare (3).
Dopo aver pulito le zucchine, spuntatele e togliete la parte esterna con un pelapatate (4), mettete da parte perchè servirà dopo (5). Grattugiate la parte chiara delle zucchine con una grattugia a fori larghi (6).
Mondate e tritate lo scalogno (7), versatelo in una padella con un po’ d’olio (8). Rosolate per poco tempo mescolando di tanto in tanto, poi aggiungete le zucchine (9).
Cucinatele a fiamma alta per circa 5 minuti mescolando di tanto in tanto, aggiungete pochissimo sale (10). Trasferite in una ciotola e fate intiepidire (11). Intanto tritate finemente menta e prezzemolo sfogliati (12).
Versate le erbe nella ciotola con le zucchine e aggiungete le uova (13), la farina di mandorle e il formaggio grattugiato (14), la fecola (15).
Unite la salsa di soia (16) e le patate schiacciate (17). A questo punto potete impastare il tutto ottenendo un impasto omogeneo; assicuratevi che sia giusto di sale (18).
Fate riposare l’impasto qualche minuto (19). In una pirofila versate il pangrattato, mettete un coppapasta di circa 10 cm di diametro e alto 3 cm e riempite con l’impasto (20). Formate 5 hamburger di zucchine e spolverizzate in superficie con il pangrattato (21).
Scaldate un filo d’olio in una padella antiaderente e cuocete i medaglioni (22). Quando la base sarà dorata e croccante girate e fate cuocere anche dall’altro lato (23). Intanto che cuociono, potete utilizzare l’esterno delle zucchine come contorno, guarnendo a piacere con sale e olio (24).
Mescolate per insaporire (25), impiattate (26) e gustate caldi i vostri hamburger di zucchine (27).
Conservazione
Se volete potete preparare gli hamburger di zucchine con un giorno di anticipio e tenerli in frigo frigorifero, coperti con pellicola.
Si sconsiglia la congelazione.
Consiglio
Provate ad insaporire l’impasto con delle spezie come paprika affumicata per un tocco deciso o curcuma per un sapore più acre; in alternativa alle erbe aromatiche già proposto vanno bene anche timo o menta.
Assicuratevi che le zucchine non rilascino acqua dopo averle scottate in padella, se dovesse succedere scolatele bene: eviterete in questo modo di dover aggiungere altra farina di mandorle o formaggio all’impasto.
Cornetto e cappuccino, il must della colazione all’italiana! Scelta ardua quotidiana: vuoto, alla crema, marmellatao… al miele! I cornetti integrali al miele sono realizzati con impasto di base di farina integrale, zucchero di canna e miele. Tutto viene lavorato a mano in più fasi per ottenere una sfogliatura simile a quella dei classici croissant. Inoltre abbiamo utilizzato il miele anche per la farcitura e per lo sciroppo che donerà ai cornetti un meraviglioso colore dorato. Prendetevi tutto il tempo necessario per realizzare i cornetti integrali al miele con le vostre mani e coccolate i vostri familiari con una colazione che non avrà nulla da invidiare a quella del bar!,
Per realizzare i cornetti integrali al miele cominciate dall’impasto. Il burro da aggiungere all’impasto dovrà essere morbido, per cui assicuratevi di tirarlo fuori dal frigo almeno un’ora prima se non di più. In una ciotola unite la farina manitoba tipo 1 e la farina integrale in una ciotola (1), lo zucchero di canna (2) e il lievito di birra (3).
Versate l’acqua a temperatura ambiente (4) e iniziate a impastare con le mani fino al completo assorbimento della farina (5), poi aggiungete l’uovo (6).
Unite anche il miele (7) e continuate a impastare. Quando l’uovo e il miele saranno ben assorbiti, aggiungete il sale (8) e lavorate ancora per un paio di minuti (9), fino a completo assorbimento.
A questo punto unite il burro morbido, un pezzetto per volta (10), assicurandovi sempre che sia stato assorbito prima di aggiungere quello successivo (11). Coprite la ciotola con pellicola (12) e lasciate lievitare per circa 90 minuti, comunque fino al raddoppio del volume. Le tempistiche possono sempre variare in base alla temperatura o alle stagioni.
Nel frattempo preparate il burro per la sfogliatura: togliete il burro dal frigo e lasciatelo a temperatura ambiente per 5 minuti, poi posizionatelo al centro di un quadrato di carta forno di 20×20 cm (13-14). Stendete il burro con il mattarello fino a uno spessore di circa mezzo centimetro (15). Lasciate la sfoglia di burro in frigorifero fino al momento di utilizzarla.
Trascorso il tempo di lievitazione (16), stendete l’impasto sul piano di lavoro leggermente infarinato (17) per ottenere un quadrato di 40×40 cm (18).
Disponete la sfoglia di burro al centro del quadrato in modo da formare un rombo (19), rimuovendo la carta forno. Ripiegate gli angoli del quadrato sottostante verso il centro della sfoglia di burro (20), avendo cura di congiungere i lembi senza sovrapporli. Sigillate premendo con le dita (21) e lasciate riposare in frigorifero per 10-15 minuti.
Trascorso questo tempo posizionate il quadrato ottenuto sul piano di lavoro leggermente infarinato e stendetelo con il mattarello allungando uno solo dei lati fino ad ottenere un rettangolo di 50×30 cm (22). Procedete con la prima piega a 3: ripiegate il lembo inferiore fino a un terzo del rettangolo (23), poi sovrapponete il lembo superiore (24). Coprite il panetto così ottenuto con pellicola e lasciate riposare in frigorifero per almeno 30 minuti.
Trascorso questo tempo stendete nuovamente il panetto per ottenere un rettangolo delle stesse dimensioni di quello precedente (25). Procedete con la seconda piega a 3 ripiegando il lembo inferiore (26) e quello superiore (27). Avvolgete il panetto nella pellicola e mettete a riposare in frigorifero per altri 30 minuti.
Trascorso questo tempo, procedete con la terza e ultima piega a 3: stendete nuovamente il panetto per formare un rettangolo della stessa dimensione (28), ripiegate il lembo superiore (29) e quello inferiore, coprite con pellicola (30) e mettete a riposare in frigorifero, questa volta per circa 60 minuti.
Trascorso questo tempo stendete il panetto per ottenere un rettangolo di 80×25 cm con uno spessore di circa mezzo centimetro (31) e ricavate dei triangoli con base di 10 cm e altezza di 25 cm (32). Arrotolate ogni triangolo partendo dalla base fino a formare 2 giri completi, facendo attenzione a non schiacciare o stringere troppo l’impasto (33).
Disponete i cornetti così formati su una leccarda foderata con carta forno, distanziandoli bene fra loro; otterrete quindi 10 cornetti da 3 spire l’uno (34). Lasciate lievitare per un’ora a temperatura ambiente al riparo da correnti d’aria. Una volta lievitati, spennellate i cornetti con il composto di tuorlo e panna (35) e cuocete in forno ventilato preriscaldato a 180° per 25 minuti, avendo cura di non aprire mai il forno e monitorare la cottura. Quando saranno belli dorati, sfornate e lasciate raffreddare (36).
Nel frattempo preparate lo sciroppo di miele: versate l’acqua e il miele in un pentolino (37) e portate a bollore (38), poi spegnete il fuoco e lasciate intiepidire (39).
Spennellate i cornetti con lo sciroppo (40) e farciteli con il miele di tiglio utilizzando una siringa per dolci (41). Guarnite con il polline in grani e i vostri cornetti integrali al miele sono pronti da gustare (42)!
Conservazione
I cornetti integrali al miele si conservano per un giorno a temperatura ambiente.
Una volta cotti è possibile congelarli. Potete congelare anche i cornetti formati da crudi, prima dell’ultima lievitazione: potrete quindi tirarli fuori dal congelatore, farli scongelare per tutta la notte in forno spento e poi spennellarli come indicato nella ricetta. Quindi cuocerli come indicato. In alternativa potete anche congelarli da cotti.
Consiglio
Potete sostituire il miele di tiglio per la farcitura con uno dal gusto più intenso come quello di timo, tarassaco o castagno, oppure più delicato come acacia o millefiori.
Fate molta attenzione a non aspettare troppo tempo tra una piega e l’altra perché se il burro all’interno dell’impasto si raffredda troppo rischierà di spezzarsi quando stenderete l’impasto.
Con il tacchino al forno il menu della domenica in famiglia si arricchisce di una ricetta appetitosa. Come per gli arrosti tradizionali, questo è un secondo piatto ricco, perfetto da condividere che mette tutti felicemente d’accordo attorno alla tavola, come una classica lasagna! Il tacchino al forno si accompagna bene ai contorni più dispaati, noi vi proponiamo con patatine novelle, spinaci saltati in padella o altre pietanze di stagione. Il tacchino è una carne molto meno utilizzata del pollo, ma vi invitiamo a provarla sia per la sua tenerezza che per le sue proprietà: leggera, gustosa e salutare. Ecco alcune idee con carne di tacchino:
Tacchina ripiena
Fesa di tacchino con speck
Involtini di tacchino
Tacchino alle erbe,
Per preparare il tacchino al forno con patate tagliare in due o 3 parti il cosciotto di tacchino (1). Lavate bene la carne e asciugatela con un canovaccio. Adagiate la carne in un recipiente non troppo grande e condite con olio (2), il prezzemolo tritato (3)
il sale (4), il rosmarino (5), il curry (6),
e il succo di limone (7). Mescolate il tutto con le mani in modo da riscoprire la carne con gli aromi. Coprite con la pellicola (8) e lasciate marinare per 1 ora. Intanto lavate e pelate le patate novelle (9) e tagliatele a metà o, se preferite, lasciatele intere.
Oliate una pirofila da forno (10), trascorso il tempo di marinatura del tacchino disponete quest’ultimo nella teglia con la marinatura (11). Condite con il vino (12).
l’aglio sbucciato (13) e l’olio. Unite anche le patate (14), coprite con un foglio di carta d’alluminio e fate cuocere a 200° in forno ventilato per 30 minuti.
Dopo 30 minuti sfornate, togliete la carta stagnola e rigirate i pezzi di tacchino. Continuate la cottura in forno, senza carta stagnola per 50-60 minuti. Girate spesso gli ingredienti per farli rosolare bene, e bagnatela con il liquido di cottura (17). Gli ultimi 10 minuti aggiungete sulla carne dei fiocchetti di burro per creare una crosticona in superficie. Il tacchino al forno è pronto per essere servito (18).
Conservazione
Conservate il tacchino in contenitore in frigo per massimo 1 giorno. Sconsigliamo la congelazione.
Consiglio
Se dovesse avanzare del tacchino potete tagliarlo a listarelle e arricchire un’insalatona mista. In alternativa potete preparare delle gustose polpette fritte.
Se cercate un secondo piatto appetitoso e facile da realizzare siete nel posto giusto! Prepariamo gli involtini di carne e pancetta con un ripieno davvero originale che conquisterà tutti. Tenerissime fettine di scottona, farcite con peperoni e formaggio, arrotolate e bardate con la pancetta… cos’altro potevate desiderare? La cottura è classica e semplicissima, gli involtini vengono rosolati in un olio aromatizzato al timo e poi sfumati con il vino bianco. La pancetta esterna rilascerà il suo grasso, diventerà croccante e super saporita. Il sughetto rilasciato sarà davvero gustoso, ottimo anche per fare la scarpetta! Allora cosa state aspettando? Accendete i fornelli, si comincia!Se anche tu sei un appassionato di involtini e sei sempre alla ricerca di nuove ricette, prova anche:
involtini di vitello
involtini alla messicana
Bombette pugliesi
Involtini di pollo
Uccelletti scappati,
Per preparare gli involtini di carne e pancetta iniziate preparando i peperoni. Lavate i peperoni, tagliateli a metà ed eliminate il picciolo ed i semi (2). Dividete il peperone in 8 fette da circa 3 cm (2). Scaldate una griglia sul fuoco, quando sarà rovente mettete ad arrostire i peperoni (3).
Lasciate cuocere per circa 10 min, sino a che non saranno abbrustoliti bene ma ancora morbidi (4). Trasferite i peperoni in una pirofila (5), coprite con pellicola (6) e lasciate raffreddare a temperatura ambiente.
Prendete una fettina di scottona e stendetela sul tagliere. Farcite posizionando una fetta di edamer divisa a metà al centro della fetta di carne (7). Adagiate sul formaggio anche una fetta di peperone cotto (8), aggiungete qualche fogliolina di timo fresco salate (9) e pepate.
Facendo una leggera pressione con le dita arrotolate la fetta di carne su se stessa formando l’involtino (10). Arrotolate una fetta di pancetta attorno all’involtino (11) e chiudetelo con uno o due stuzzicadenti (12).
Proseguite così fino a terminare tutti gli involtini (13). Versate un filo di olio in padella e due rametti di timo (14). Trasferite gli involtini in padella (15)
e fateli rosolare a fuoco medio per circa 5 min, girandoli per farli dorare bene (16). Sfumate con il vino bianco (17) e lasciate evaporare l’alcool. Quando l’alcol sarà evaporato aggiungete l’acqua (18)
e coprite con un coperchio (19). Lasciate cuocere gli involtini per circa 5 min, poi scoprite, alzate il fuoco e lasciate ridurre i liquidi in eccesso (20). Dovranno risultare morbidi e ben dorati. Spegnete il fuoco e serviteli molto caldi (21).
Conservazione
Gli involtini di carne e pancetta si conservano in frigorifero per 2 giorni.
Consiglio
È possibile utilizzare un formaggio affumicato o piccante per un sapore più intenso.
Il polpo ci piace in tutte le salse, ma secondo noi il meglio lo esprime alla piastra! Il polpo alla piastra e la sua maionese è un delizioso secondo piatto dal gusto mediterraneo, perfetto per una cena o un pranzo speciale. Nulla è lasciato al caso, gli ingredienti sono ciò che rende speciale questo piatto, tra cui ovviamente l’olio che viene utilizzato sia per condire il polpo che per preparare la maionese, a cui abbiamo aggiunto anche l’acqua di cottura del polpo! Una straordinaria ricetta nella sua semplicità: scoprite insieme a noi come realizzare il polpo alla piastra e la sua maionese.,
Per realizzare il polpo alla piastra con la sua maionese, avrete bisogno di un polpo già pulito ed eviscerato. In un tegame capiente versate l’olio extravergine d’oliva e le verdure tagliate grossolanamente: sedano, carota e cipolla (1). Aggiungete anche il polpo già eviscerato (2), coprite con coperchio e lasciate cuocere a fuoco lento per 60 minuti (3).
Una volta pronto (4), togliete il polpo e ponetelo su un tagliare, lasciate raffreddare. Tenete da parte 100 g di acqua di cottura, filtratela e versate in un bicchiere alto (7) (6).
Per realizzare la maionese, iniziate ad emulsionare l’acqua di cottura (7), versando l’olio extravergine d’oliva a filo pian piano (8), fino ad ottenere la giusta consistenza liscia e densa (9).
Arroventate la piastra, quindi riprendete il polpo oramai raffreddato, tagliate i tentacoli (10) e adagiateli sulla piastra rovente (11), cuocete per circa 10 min e grigliate per bene. Poi mettete da parte (12).
Mondate e tagliate a fette sottili il cipollotto (13), lavate e tagliate i pomodorini (14). Quindi potete impiattare: ponete un po’ di maionese sul piatto (15)
Adagiate il polpo sulla sua maionese (16), aggiungete il contorno di insalatina verde, pomodorini e cipollotto (17). Condite i tentacoli con del finocchietto e scorza di limone, condite l’insalata con un filo d’olio extravergine d’oliva e il vostro piatto è pronto (18)!
Conservazione
Consigliamo di consumare nel giro di poco tempo una volta pronto.
Consiglio
Potete aromatizzare il polpo come preferite, sostituire il finocchio con timo o aneto ad esempio.
Carnivori di tutto il web, accorrete: oggi prepariamo una bistecca degna della tavola dei Flintstones, il tomahawk alla griglia! Il suo nome si riferisce alla scure utilizzata dai nativi americani e a giudicare dalla forma possiamo capire facilmente il perché… si tratta infatti di un taglio di manzo che si ricava dalla parte anteriore della lombata caratterizzato da un osso lungo circa 30 cm. La carne, il cui spessore va dai 4 agli 8 cm, ha un aspetto fortemente marmorizzato che la rende tenera e succosa. Ideale per la cottura alla brace, questa impressionante costata preistorica si candida a diventare la protagonista indiscussa di barbecue e grigliate: servite il tomahawk alla griglia rigorosamente con l’osso, come la classica costoletta alla milanese, e preparatevi a una mangiata davvero fuori dal comune!,
Per realizzare il tomahawk alla griglia, per prima cosa tirate fuori la carne dal frigo e lasciatela a temperatura ambiente per almeno un’ora. Preparate il sale aromatizzato: mettete gli spicchi di aglio sbucciati in un mixer (1) insieme alle bacche di ginepro (2) e ai grani di pepe (3).
Aggiungete il sale grosso (4), il burro chiarificato (5) e le foglie di alloro (6).
Infine unite la salvia (7) e il rosmarino (8) e frullate per ottenere un composto omogeneo (9).
Massaggiate la carne con il sale aromatizzato (10) per insaporirla bene su tutti i lati (11). Ora procedete con la cottura: adagiate la bistecca sulla griglia ben calda e rosolatela per 10 minuti, facendo attenzione che la fiamma non sia troppo violenta (12).
Trascorsi 10 minuti, usate le pinze per girare la carne perpendicolarmente alla griglia e rosolatela in questo modo per altri 5 minuti (13). A questo punto giratela dall’altra parte e lasciate cuocere ancora per 10 minuti (14), dopodiché posizionatela perpendicolarmente sull’altro lato e rosolate per altri 5 minuti. La temperatura al cuore deve raggiungere i 55°-60°.
Una volta cotta, trasferite la bistecca su una griglia che avrete posizionato sopra una teglia (15), coprite con un foglio di alluminio (16) e lasciate riposare in un luogo caldo per circa 10 minuti. In questo modo la carne si riscalderà uniformemente e i succhi si distribuiranno all’interno. Il vostro tomahawk alla griglia è pronto per essere gustato (18)!
Conservazione
Si consiglia di consumare subito il tomahawk alla griglia.
Se desiderate potete preparare il sale il giorno prima in modo che gli aromi si assorbano meglio.
Consiglio
La cottura migliore per questo taglio di carne è media al sangue con temperatura al cuore di 55°-60°. Se preferite potete farla al sangue (50°-55°) o ben cotta (65°-70°), ma in quest’ultimo caso tenderà a indurirsi.
Il tempo di riposo a fine cottura è molto importante perché permette di evitare la fuoriuscita di sangue nel piatto e di raggiungere la giusta temperatura anche all’interno.
Abbiamo utilizzato il burro chiarificato perché ha un punto di fumo più alto rispetto al burro normale ed è quindi più adatto alle temperature elevate della griglia. Se preferite potete sostituirlo con una dose minore di burro non chiarificato oppure con olio extravergine di oliva. In alternativa potete omettere i grassi ma in questo caso la carne risulterà più secca all’esterno.
Potete personalizzare il sale aromatizzato a vostro piacimento!
Se pensavate che la sbriciolata alla Nutella fosse la versione più golosa di questo tipo di dolci, non avevate ancora provato la sbriciolata ricotta e cioccolato! Abbiamo arricchito le briciole di pasta frolla, con cui si preparara il tipico dolce mantovano, con golose gocce di cioccolato e farcito il dolce con una crema di ricotta aromatizzata al rum. Pochi ingredienti, poca lavorazione ma risultato superbo: un dolce perfetto per la merenda, per fine pasto o per tutti i momenti in cui si desidera fare una pausa dolce.
Per gli amanti delle sbriciolate e di ricotta e cioccolato ecco altri dolci spunti:
Sbriciolata alle fragole
Sbriciolata di mele con salsa al cioccolato
Sbriciolata alla crema
Crostata pasquale alla ricotta e cioccolata
Crostata al cacao con crema alla ricotta e cioccolato,
Ingredienti per la frolla (per uno stampo di 26 cm di diametro)
Burro 200 g (freddo di frigo)
Farina 00 500 g
Zucchero 200 g
Uova 120 g (circa 2 medie)
Lievito in polvere per dolci 1 cucchiaino
Gocce di cioccolato fondente 100 g
per la crema di ricotta
Ricotta vaccina 450 g
Zucchero 50 g
Rum 20 ml
Preparazione
Per preparare la sbiciolata ricotta e cioccolato versate in una ciotola la farina e il burro freddo a tocchetti (1). Lavorate i due ingredienti con la punta delle dita fino ad ottenere un effetto sabbioso (2). Unite lo zucchero (3).
Versate anche le uova intere (4) e il lievito in polvere (5). Lavorate ancora a mano fino ad assorbimento delle uova e ad ottenere un composto grossolano (6).
Una volta terminato (7) aggiungete le gocce di cioccolato fondente (8), incorporandole velocemente per non scaldare eccessivamente l’impasto (9).
Aiutatevi lavorando velocemente su un piano di lavoro, formate una palla e tente da parte a temperatura ambiente (10), potete coprire con un piatto perchè il riposo sarà breve. Preparate ora la crema di ricotta: in una terrina versate la ricotta e lo zucchero (11), lavorate con una spatola per amalgamarli poi aggiungete il rum (12) e mescolate ancora per ottenere una crema omogenea.
Rivestite di carta forno il fondo di uno stampo per crostata del diametro di 26 cm. Sbriciolate metà della frolla in maniera grossolana (13), ricoprendo il fondo e i bordi dello stampo (14). Aggiungete la crema di ricotta e spalmatela con una spatola in modo da livellarla (15).
Sbriciolate la restante pasta frolla (16) fino a ricoprire tutta la superficie (17). Cuocete in forno statico preriscaldato a 190° nel ripiano centrale, per 40 minuti (la cottura può variare leggermente in base alla potenza del vostro forno). Ultimate la cottura spostando la sbriciolata nel ripiano in basso per altri 10 minuti. Sfornate (18) e fate raffreddare la sbriciolata ricotta e cioccolato prima di poterla togliere dallo stampo e tagliarla.
Conservazione
La sbriciolata ricotta e cioccolato si può conservare in frigorifero per 2-3 giorni. Si sconsiglia la congelazione. Potete in caso congelare la sola frolla, poi scongelarla e ridurla in briciole come da ricetta.
Consiglio
Si può sostituire il liquore con caffè o un succo d’arancia, mantenendo invariato il dosaggio.
Non avete voglia di accendere il forno per preparare salsiccia e patate? Nessun problema, ecco la versione di salsiccia e patate in padella per preparare un secondo facile e veloce! In meno di mezzora riuscirete a preparare questo secondo piatto con il più delizioso dei contorni: le patate! Un vero comfort food perfetto per tutte le stagioni, anche per l’estate quando non si ha voglia di accendere il forno. Quindi, mai più senza questo classico e insieme sfiziosissimo secondo completo di contorno!
Salsiccia e patate sono la tua passione in cucina? Ecco tantissime varianti:
Sbriciolata di patate e salsiccia
Pasticcio di patate e salsiccia
Piadina e salsiccia e patate
Caramelle ripiene di patate e salsiccia alle erbe aromatiche
Gattò di patate con salsiccia e funghi,
Per preparare salsiccia e patate in padella iniziate dai tuberi, sciacquateli, asciugateli e pelateli (1). Poi tagliate a spicchi (2) per il senso della lunghezza (3).
Versate le patate a spicchi in una ciotola con acqua e in cui avete sciolto il bicarbonato (4); lasciate in ammollo per 15 minuti. Intanto tagliate la salsiccia in pezzetti da 6-7 cm ciascuno (5) e mettete da parte. Trascorso il tempo scolate e asciugate bene le patate (6).
Rosolate l’aglio in padella in un fondo d’olio e poi aggiungete le patate (7), coprite con il coperchio e cuocete a fiamma viva per 5 minuti (8); grazie al vapore si ammorbidiranno, abbiate cura di mescolare di tanto in tanto (9).
Salate a piacere (10), togliete l’aglio (11) e aggiungete le salsicce (12).
Aromatizzate con il rosmarino leggermente sfogliato (13). In circa 20 minuti il tutto sarà pronto, quindi cuocete a temperatura media e mescolate delicatamente di tanto in tanto; aggiustate di sale a piacere (14). Servite caldissimo il piatto di salsiccia e patate in padella (15).
Conservazione
Una volta pronta salsiccia e patate in padella sarebbe bene consumare subito.
Potete conservare a temperatura ambiente se poi consumerete nel giro di poche ore, in alternativa tenete in frigorifero per 1-2 giorni al massimo.
Non si consiglia la congelazione.
Consiglio
Create un delizioso mix di verdure per accompagnare salsiccia e patate in padella. Che ne dite di zucca, carciofi, zucchine o funghi? Lasciatevi ispirare dalla stagione!