Il pollo alla cacciatora è uno dei secondi di carne più amati della cucina italiana. Oggi ci siamo ispirati a questa ricetta per il pollo alla cacciatora in bianco! Si tratta di una versione ugualmente saporita, senza pomodoro con l’aggiunta di olive verdi! Proprio come nella ricetta originale, non può mancare il soffritto di carote, sedano e cipolla che insieme alle erbe aromatiche doneranno al pollo un inconfondibile sapore. Abbiamo scelto di utilizzare le sovracosce di pollo essendo più carnose, ma questa ricetta può essere realizzata con tutte le parti del pollo, il risultato è comunque garantito!
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Categoria: Secondi piatti
Ingredienti
- Sovracosce di pollo 1 kg (4 pezzi)
- Carote 1
- Sedano 1 costa
- Cipolle bianche 1
- Farina 00 100 g
- Olive verdi 100 g
- Aglio 1 spicchio
- Vino bianco 100 ml
- Rosmarino 1 rametto
- Salvia 6 foglie
- Alloro 1 foglia
- Olio extravergine d’oliva 40 g
- Sale fino q.b.
- Pepe nero q.b.
Preparazione
Per preparare il pollo alla cacciatora in bianco come prima cosa pelate la carota (1), spuntatela e tagliatela prima a fette (2) e poi a cubetti, grandi 1 cm (3).
Lavate la costa di sedano e riducete a cubetti della stessa grandezza delle carote (4). Sbucciate la cipolla, quindi affettatela e tritatela grossolanamente (5). Versate l’olio in un tegame capiente, lasciatelo scaldare e aggiungete il trito di verdure (6).
Lasciate rosolare per un paio di minuti, a fuoco medio, mescolando spesso (7). Infarinate leggermente le sovracosce di pollo, scuotendole per togliele l’eccesso di farina (8) e quando le verdure saranno ben dorate aggiungete anche il pollo nel tegame, posizionandoli con la pelle rivolta verso il basso (9).
Lasciateli rosolare e quando saranno ben dorati girateli (10). Salate e pepate (11), quindi aggiungete lo spicchio d’aglio (12)
e le erbe aromatiche fresche (13). Sfumate col vino (14) e lasciate evaporare per qualche secondo. Aggiungete un mestolo di acqua calda (15),
coprite con un coperchio e lasciate cuocere per circa 20 minuti, aggiungendo se serve poca acqua calda. Trascorso il tempo, togliete l’aglio e le erbe aromatiche, quindi aggiungete le olive verdi denocciolate (17) e lasciate sul fuoco ancora per circa cinque minuti. A fine cottura, togliete dal fuoco e lasciate riposare il pollo alla cacciatora in bianco per qualche minuto prima di servirlo (18).
Conservazione
Il pollo alla cacciatora in bianco può essere conservato in frigorifero per un paio di giorni, in un contenitore per alimenti o coperto da pellicola. Prima di consumarlo andrà scaldato in padella con l’aggiunta di un mestolo di acqua calda o brodo.
Consiglio
Potete preparare il pollo alla cacciatora con tutte le parti del pollo, acquistate un pollo intero e tagliatelo a pezzi separando cosce, petto e alette e cucinatelo seguendo la ricetta allo stesso modo.
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I tortellini in brodo sono una vera squisitezza, un piatto ristoratore e un concentrato di bontà fatto di passione e tradizione. Si parte sempre dal ripieno dei tortellini, classico con carne di maiale, uova e tanto Parmigiano… si passa alla sfoglia, sottile tanto che guardando attraverso “ si vede il santuario di San Luca”, come dicono a Bologna! La straordinaria chiusura a mano della pasta fresca, un gesto semplice, ripetuto, una piccola magia che si compie prima di tuffare i tortellini nel brodo di gallina e manzo. C’è anche chi realizza il brodo solo di manzo o di cappone… avranno sempre un sapore incredibile e inconfondibile. Aurora Mazzucchelli, 1 stella Michelin, ci mostra come rendere speciale questo piatto la cui maestria passa di generazione in generazione.
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Ingredienti per la sfoglia dei tortellini
- Farina 0 300 g per sfoglia
- Uova 195 g (circa 3 medie)
per il ripieno dei tortellini
- Lonza di maiale 100 g (unico pezzo)
- Mortadella 100 g (unico pezzo)
- Prosciutto crudo 100 g (unico pezzo)
- Parmigiano Reggiano DOP 150 g
- Uova 1
- Sale fino q.b.
- Noce moscata q.b.
per il brodo
- Cipolle bianche 1
- Chiodi di garofano q.b.
- Carote 1
- Sedano 2 (gambi)
- Acqua 4 l fredda
- Gallina 0,5 (vecchia)
- Biancostato di manzo 1,5 kg (adulto)
- Sale q.b.
Preparazione
Per preparare i tortellini in brodo iniziate dal ripieno che avrà bisogno di un lungo riposo. Tagliate in pezzi la mortadella, il prosciutto e la lonza, eliminando le parti esterne più dure. Passate il tutto nel macina carne, utilizzando uno stampo medio (1) e raccogliendo la carne tritata in una ciotola. Non mettete da parte il trita carne, servirà di nuovo. Aggiungete alla carne macinata il formaggio grattugiato (2), il sale, il pepe e l’uovo (3). Unite anche un pizzico di noce moscata grattugiata. Amalgamate tutti gli ingredienti impastando con le mani.
Passate nuovamente nel tritacarne, questa volta utilizzando lo stampo più sottile (4). Compattate ancora con le mani, poi coprite con pellicola e riponete in frigo per 12 ore. Quando mancheranno circa 4 ore preparate il brodo di carne. Sbucciate la cipolla e tagliatela a metà (5). Inserite 3 chiodi di garofano su ciascuna metà (6)
e sistematele all’interno di una padella calda (7). Lavate bene il sedano e la carota, poi tagliateli in pezzi (8). Versate la gallina e il manzo in una pentola capiente (9).
Aggiungete anche sedano e carote (10). Quando le cipolle saranno ben dorate prelevatele con una forchetta (11) e trasferitele in pentola (12).
Aggiungete l’acqua (13) e un pizzico di sale. Cuocete a fuoco medio (14). Dal bollore ci vorranno circa 4 ore. Nel frattempo preparate la pasta all’uovo. Versate la farina su una spianatoia e date la classica forma a fontana. Versate all’interno le uova leggermente sbattute (15)
e iniziate a mescolare gli ingredienti con una forchetta. Passate poi ad impastare a mano (16), continuate fino ad ottenere un panetto omogeneo. Avvolgetelo nella pellicola (17) e lasciatelo riposare a temperatura ambiente. Di tanto in tanto controllate il brodo e schiumatelo utilizzando una schiumarola (18).
Riprendete la pasta all’uovo e trasferitela su una spianatoia. Schiacciatela con le mani per appiattirla, poi stendetela con un mattarello fino ad ottenere uno spessore di (19). Utilizzando una rotella tagliapasta o una bicicletta tagliapasta realizzate dei quadratini (20). Posizionate al centro di ogni quadratino una punta di ripieno (21).
Sollevatene uno, chiudetelo in modo da formare un triangolino e fate una leggera pressione sui bordi. Adesso abbassate i due bordi laterali, facendoli andare attorno al dito (22). Sigillate pizzicando i due bordi di pasta, e il primo tortellino è pronto (23). Fate la stessa cosa per tutti gli altri e man mano disponeteli su un vassoio con un canovaccio (24).
Quando il brodo sarà pronto estraete con una schiumarola la carne e le verdure (25). Trasferite in una ciotola (26). Assaggiate quindi il brodo ed eventualmente regolate di sale (27).
Poi filtratelo, dividendo il brodo in due pentole (28). Portate di nuovo una delle due pentole con il brodo a bollore e tenete in caldo l’altra. Non appena il brodo inizierà a bollire immergete i tortellini (29). Aspettate pochi minuti fino a che verranno a galla, poi utilizzando una schiumarola prelevate una porzione di tortellini (30)
e trasferiteli in un piatto (31). Aggiungete il brodo caldo, prelevandolo dall’altra pentola, in questo modo risulterà più limpido (32). Fate lo stesso fino a terminare tutti i piatti e serviteli (33).
Conservazione
I tortellini freschi, appena fatti, si possono congelare, ben separati uno dall’altro per 30 minuti e poi raccolti insieme in un sacchetto per congelare. Se non volete congelarli, fateli seccare bene e conservarli per un giorno in frigorifero, ben chiusi in un contenitore, sia crudi che cotti.
Il brodo può essere conservato in frigo per un paio di giorni.
Consiglio
Il broso viene diviso in due pentole, in modo che una parte resti più limpida e si possa aggiugere ai piatti da portata.
Se dovesse fare molto caldo, il riposo della pasta fresca può avvenire in frigorifero.
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Carni tenere e dal sapore spiccato avvolte da un delizioso intingolo aromatico: è così che si presenta il nostro agnello in umido, un secondo piatto di carne senza tempo che porta in tavola sapori antichi e rustici. Protagonista dei menu pasquali, l’agnello è molto apprezzato in ricette della tradizione, in Abruzzo ad esempio è una preparazione tipica che ha ispirato piatti come gli sfiziosi arrosticini e il ricco e cremoso agnello cacio e ova. Lasciati stuzzicare da questo appetitoso agnello in umido e non dimenticarti di accompagnarlo con fette di pane casareccio per gustarlo a pieno!
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Ingredienti
- Agnello 1,7 kg
- Capperi sotto sale 25 g
- Carote 1
- Cipolle bianche 1
- Sedano 1 costa
- Vino rosso 400 g
- Brodo di carne 400 g
- Concentrato di pomodoro 35 g
- Bacche di ginepro 4
- Chiodi di garofano 1
- Pepe nero in grani 10
- Salvia 1 rametto
- Timo 1 rametto
- Alloro 1 foglio
- Rosmarino 1 rametto
- Aglio 1
- Sale fino q.b.
- Pepe nero q.b.
- Olio extravergine d’oliva q.b.
Preparazione
Per realizzare l’agnello in umido per prima cosa pulite e tagliate a cubetti di circa 1 cm il sedano, la carota e la cipolla (1). Tritate al coltello le spezie (2) e legate le erbe aromatiche (salvia, timo, alloro e rosmarino) con uno spago (3).
In un tegame capiente dai bordi alti fate scaldare un filo d’olio e rosolate le verdure (4) aggiungendo uno spicchio d’aglio schiacciato in camicia (5). Aggiungete le spezie tritate al soffritto (6).
Dopo qualche minuto aggiungete i capperi dissalati (7) e continuate a fuoco dolce per qualche minuto. Unite anche il mazzetto aromatico (8). Versate infine il concentrato di pomodoro (9), rimestate qualche minuto e tenetelo da parte, questa sarà la base della cottura in umido.
Salate l’agnello (10), versate un filo d’olio in una padella (11), adagiate l’agnello e fatelo rosolare bene su tutti i lati a fiamma viva (12).
Quando avrà un bel colore tostato trasferite i pezzi di agnello nel tegame con le verdure (13). Togliete il grasso dalla padella in cui avete rosolato la carne (14) e versate nella stessa padella il vino rosso (15) avendo cura di staccare bene il fondo di cottura dalla padella.
Quando sarà ben evaporato l’alcol e si sarà ridotto di 1/3 (16) versate nel tegame con la carne (17). Riportate sul fuoco e aggiungete il brodo di carne (18).
Continuate la cottura a fuoco molto dolce, con coperchio (19) per un’ora e successivamente un’altra mezz’ora abbondante senza coperchio, in modo che il liquido evapori e prenda consistenza la salsa (20).A questo punto l’agnello in umido è pronto, servitelo caldo (21).
Conservazione
La cottura in umido si presta bene alla conservazione. Si può preparare fino a due giorni prima conservandolo in frigorifero e rigenerandolo in pentola. Si sconsiglia la surgelazione.
Consiglio
Si consiglia di scegliere le parti dell’agnello che meglio tengano la cottura, pezzi con osso, cosce, spalle… Se si vuole un gusto ancora più dolce al posto del vino rosso che accentua l’acidità, si può usare del brandy o del marsala.
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Se solitamente vi limitate a servire i pistacchi come snack da sgranocchiare durante l’aperitivo, questa ricetta vi sorprenderà! La pasta con pesto di pistacchi e gamberi è un primo piatto prelibato che abbina la frutta secca alla dolcezza dei crostacei e alla nota sapida della pancetta. Come formato di pasta abbiamo scelto i fusilli perché sono perfetti per raccogliere il pesto di pistacchi, un condimento dal gusto unico e dall’avvolgente cremosità. Semplice da realizzare ma di grande effetto, la pasta con pesto di pistacchi e gamberi è ideale per lasciare a bocca aperta i vostri ospiti in occasione di un evento speciale, ma sarà sicuramente apprezzata anche dalla vostra dolce metà per una cenetta a lume di candela!
Scoprite quanti primi piatti si possono preparare con la granella di pistacchi:
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Categoria: Primi piatti
Ingredienti
- Fusilli 320 g
- Gamberi 12
- Pancetta dolce 120 g
- Olio extravergine d’oliva q.b.
- Sale fino q.b.
Per il pesto di pistacchi
- Pistacchi 200 g (verdi sgusciati e senza pellicina)
- Grana Padano DOP 35 g da grattugiare
- Scorza di limone 0,5 da grattugiare
- Basilico 50 g
- Aglio 1 spicchio
- Olio extravergine d’oliva 100 g
- Acqua 100 g
- Sale fino q.b.
- Pepe nero q.b.
Preparazione
Per realizzare la pasta con pesto di pistacchi e gamberi per prima cosa mettete sul fuoco la pentola con l’acqua per cuocere la pasta, da salare a bollore. Proseguite con il pesto di pistacchi: sbucciate lo spicchio di aglio e dividetelo a metà, poi togliete l’anima (1). Potete versarlo in acqua fredda e contare un minuto dall’inizio del bollore (2): in questo modo risulterà più digeribile e delicato. Nel bicchiere di un mixer versate i pistacchi e il Grana Padano DOP grattugiato (3).
Aggiungete l’olio (4), l’aglio (5) e l’acqua (6).
Unite anche le foglie di basilico (7) e la scorza grattugiata del limone (8), salate, pepate e frullate fino ad ottenere una consistenza cremosa e omogenea (9).
Passate alla pulizia dei gamberi: rimuovete la testa (10) e il carapace, poi incidete il dorso con un coltellino (11) ed estraete delicatamente il filo interno (12).
Tagliate e poi versate la pancetta in un ampio tegame già caldo (13), rosolate per qualche minuto per renderla dorata e croccante (14). Mettete da parte la pancetta (15) e conservate il tegame con il fondo di cottura.
Nel frattempo l’acqua sarà arrivata a bollore, quindi versate la pasta (16) e cuocetela per 3 minuti in meno rispetto al tempo indicato sulla confezione. Nel tegame dove avete rosolato la pancetta scottate i gamberi da un solo lato per un paio di minuti (17), poi deglassate il fondo con un mestolo dell’acqua di cottura della pasta (18) e spegnete il fuoco.
Scolate la pasta direttamente nel tegame con i gamberi (19), poi aggiungete un altro mestolo dell’acqua di cottura (20) e la pancetta (21).
Unite anche il pesto di pistacchi (22), mescolate bene e saltate il tutto fino a che il liquido non sarà stato assorbito. In ultimo condite con un filo di olio a crudo (23). La vostra pasta con pesto di pistacchi e gamberi è pronta per essere servita (24)!
Conservazione
Si consiglia di servire subito la pasta con pesto di pistacchi e gamberi. In alternativa si può conservare in frigorifero per un giorno al massimo.
Se desiderate potete preparare il pesto di pistacchi in anticipo e conservarlo in un barattolo in frigorifero per un massimo di 4-5 giorni, assicurandovi che sia ricoperto da uno strato di olio. Potete anche congelarlo in comode monoporzioni.
Consiglio
Per realizzare il pesto di pistacchi è preferibile utilizzare pistacchi verdi e sbucciati così da ottenere un colore più vivace, ma se avete a disposizione i pistacchi con la buccia non è un problema: il piatto avrà un aspetto più rustico ma il gusto non ne risentirà!
Se invece preferite sbucciarli, procedete in questo modo: sbollentate i pistacchi per un minuto, poi trasferiteli subito in acqua e ghiaccio perchè rimangano di un verde brillante. Infine strofinateli con un canovaccio per eliminare la pellicina.
Chi gradisce sentire il sapore pieno dell’aglio può evitare di sbollentarlo; chi non lo gradisce proprio può tranquillamente ometterlo.
Se preferite potete utilizzare del rum o del brandy per sfumare i gamberi, al posto dell’acqua di cottura della pasta.
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Per la golosa merenda o l’irrinunciabile dessert del dopo cena, vi presentiamo la millefoglie di Pavesini! Un dolce squisito che saprà sorprendervi con la sua velocissima esecuzione. L’idea parte dagli strati della millefoglie classica ma al posto di preparare la pasta sfoglia abbiamo utilizzato i biscotti Pavesini. La loro inconfondibile consistenza leggera si alterna in strati di golosità incredibili con la crema pasticcera al pistacchio e l’elegante e spumosa chantilly! La millefoglie di Pavesini è un dolce che non tradisce le aspettative: semplicità e gusto alla portata di tutti… e in brevissimo tempo! Provate per credere.,
Categoria: Dolci
Ingredienti per 4 pezzi
- Pavesini 36
- Latte intero 250 g
- Tuorli 75 g
- Zucchero 60 g
- Amido di mais (maizena) 15 g
- Farina 00 5 g
- Pistacchi 25 g (non salati, senza pellicina)
- Panna fresca liquida 250 g
Per guarnire
- Pistacchi 40 g sminuzzati in granella grossolana
Preparazione
Per preparare la millefoglie di Pavesini iniziate dalla crema al pistacchio: versate i pistacchi sbucciati e spellati nel mixer (1). Frullateli fino a ottenere una farina, anche leggermente grossolana andrò bene (2). Tenere da parte. In un pentolino versate il latte e portare a sfiorare il bollore (3).
Nel frattempo, in un altro pentolino versare i tuorli, lo zucchero (4) e lavorate velocemente con una frusta (5). Unite anche l’amido di mais e la farina (6).
Uniformate gli ingredienti con la frusta sino ad ottenere un composto omogeneo (7). Versate in due volte il latte caldo nel composto di uova (8). Mescolare il tutto con la frusta per qualche secondo e portate in cottura mescolando di continuo finché non avrete ottenuto la crema della giusta consistenza (9).
Togliere dal fuoco e aggiungete la polvere di pistacchi (10). Mescolate velocemente (11) e trasferite in ciotola, coprendo con pellicola a contatto lasciando raffreddare per almeno 1 ora (12).
Quando si sarà raffreddata potrete trasferirla in una sac-à-poche con una bocchetta liscia da 1 cm di diametro (13). Montate la panna con le fruste elettriche ben pulite e in ciotola fredda possibilmente (14) e trasferitela in una sac-à-poche con bocchetta liscia da 1 cm di diametro (15).
Per comporre la millefoglie disponete sul piatto da portata 3 Pavesini (16) e decorate con dei ciuffetti di crema pasticcera al pistacchio su ogni biscotto (17). Disponete delicatamente altri 3 Pavesini (18).
Proseguite con la panna montata (19), poi altri 3 Pavesini e di nuovo la crema la pistacchio (20). A questo punto la prima porzione di millefoglie di Pavesini è pronta, guarnite la superficie con della granella di pistacchi grossolana e gustate (21).
Conservazione
La millefoglie di Pavesini si conserva per 1 giorno in frigorifero.
Le creme si possono conservare per massimo 1 giorno in frigo.
Consiglio
Come rendere speciale la millefoglie di Pavesini? Provate ad aggiungere del cioccolato bianco grattugiato o sminuzzato al coltello. Oppure spolverizzate la superficie con della polvere di caffè!
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