La torta con gocce di cioccolato è un dolce semplice perfetto per la colazione. Già in passato vi avevamo conquistato con il nostro plumcake, ma in tanti ci avete chiesto delle alternative per sostituire lo stampo. E dopo i muffin con le gocce oggi vi proponiamo questa torta dal successo garantito! L’impasto è davvero semplice da realizzare e grazie all’aggiunta della ricotta otterrete una torta senza burro, morbidissima per conquistare grandi e piccini. La cascata di gocce la renderà super golosa e la torta sparirà in un lampo, fetta dopo fetta! E se cercate altre ricette per rendere speciale la vostra colazione provate anche questi biscotti o la ciambella marmorizzata! ,
Per preparare la torta con gocce di cioccolato come prima cosa versa le uova in una ciotola (1). Iniziate a montarle con uno sbattitore elettrico (2) e quando risulteranno schiumose aggiungete lo zucchero (3).
Continuate a montare con le fruste elettriche (4) fino ad ottenere un composto stabile. Aggiungete poi l’olio, tutto in una volta (5) (6).
Unite anche la ricotta (7) e lavorate con le fruste elettriche per incorporarla (8). A questo punto unite la farina tutta insieme in una volta (9),
proseguite poi con il lievito (20), il sale (11) e la scorza di limone (12).
Mescolate con le fruste per amalgamare tutti gli ingredienti (13) fino ad ottenere un composto liscio e denso (14). Versate metà delle gocce di cioccolato (14) e mescolate con una spatola per incorporarle (15).
Versate quindi l’impasto in uno stampo da 20 cm precedentemente rivestito con carta forno (16). Livellate la superficie (17) e distribuite sopra le restanti gocce di cioccolato (18).
Cuocete in forno statico preriscaldato a 180° per 40 minuti. Fate la prova dello stecchino prima di sfornare il dolce (19). Lasciate raffreddare, poi estraete il dolce dallo stampo (20) e servitela (21).
Conservazione
La torta con gocce di cioccolato si conserva per 3-4 giorni sotto una campana di vetro.
Consiglio
Spolverizza la torta con zucchero a velo prima di servirla e aggiungi all’impasto dell’estratto di vaniglia per un profumo maggiore!
Preparate i taccuini e segnate questa ricetta perchè da oggi non riuscirete a farne più a meno, vediamo insieme come preparare il pane facile fatto in casa. Se avete sempre pensato che preparare il pane fosse una prova insormontabile iniziate a ricredervi, seguendo i nostri passaggi anche i meno esperti riusciranno ad ottenere un risultato perfetto. Un pane senza impasto, che si realizza senza planetaria, con pochi e semplici ingredienti. Noi abbiamo scelto di utilizzare la farina 0 che permetterà di ottenere un gusto leggermente più rustico. Con la giusta idratazione e aspettando i tempi di lievitazione otterrete una pagnotta bianca alveolata, dalla mollica morbida e da una sottile crosticina croccante! Il segreto però sta anche nella tecnica che abbiamo scelto per la cottura, il pane cotto nella pentola infatti avrà una fragranza davvero speciale! Ma cosa state aspettando?! Mani in pasta, si comincia!E se siete amanti del pane fatto in casa provate anche quello integrale, il pane pugliese e il pane cafone!,
Per preparare il pane facile fatto in casa versate in una ciotola la farina e il sale (1). Mescolate bene con un cucchiaio di legno (2), poi aggiungete l’acqua (3),
il lievito sbriciolato (4), il miele (5) e mescolate ancora (6).
Dovrete ottenere un composto omogeneo e morbido, non preoccupatevi se dovesse risultare appiccicoso (7). Aiutatevi con un tarocco per ripulire il mestolo e la ciotola. Coprite con la pellicola per alimenti (8), o con un canovaccio. Lasciate riposare l’impasto per 15 minuti. Trascorso questo tempo togliete la pellicola e realizzate la prima delle tre pieghe. Inumiditevi le mani con dell’acqua, poi prendete uno dei lembi esterni della pasta, sollevatelo delicatamente e portatelo verso il centro (9),
poi ruotate la ciotola e rifate la stessa cosa con un altro lembo di pasta (10). Realizzate quindi altre due pieghe in questo modo, per un totale di 4 sovrapposizioni. Coprite poi nuovamente con la pellicola (11) e aspettate altri 15 minuti. Fate nuovamente un giro di 4 pieghe (12) e coprite con pellicola.
Aspettate altri 15 minuti e fate l’ultimo giro di pieghe. Coprite di nuovo con la pellicola (13) e lasciate maturare per 16 ore a temperatura ambiente (14). Stendete quindi un canovaccio su un piano e spolverizzatelo leggermente con la farina (15).
Trasferite l’impasto sul canovaccio (16) e portate il lembo di pasta superiore verso il centro (17) Fate la stessa cosa per il lato sinistro (18),
per quello destro (19) e per quello inferiore (19), in modo da ottenere un quadrato. Ora portate l’angolo sinistro verso il centro (21)
poi il destro (22) e anche gli altri due (23). Sollevate il canovaccio (24)
e trasferite in una ciotola da 20 cm di diametro (25). Spolverizzate la superficie con poca farina, poi richiudete il canovaccio (26) e trasferite in frigorifero per 4 ore. Trascorse le 4 ore scaldate il forno ed una pentola per la cottura a 220°, potete usare una pentola in ghisa o una comune pentola completamente in acciaio. Riprendete l’impasto (27)
e capovolgetelo su un foglio di carta forno (28). Spolverizzate il pane con la farina (29), eliminando delicatamente quella in eccesso con le mani (30).
Con un coltellino affilato realizzate una forma a croce sul pane (31) (32). Senza scottarvi prendete la pentola dal forno e inserite il pane con la carta forno all’interno (33).
Coprite con il coperchio (34) e cuocete per 30 minuti sempre in forno statico caldo a 220°. A questo punto eliminate il coperchio (35) e proseguite la cottura per altri 20 minuti, portando il forno a modalità ventilata per ottenere una crosta croccante e lasciando invariata la temperatura. Sfornate il pane (36),
estraetelo dalla pentola aiutandovi con la carta forno (37) e lasciate raffreddare su una gratella (38). Tagliatelo e servitelo (39).
Conservazione
Il pane facile fatto in casa si conserva per 2 giorni in un sacchetto per alimenti. In alternativa dopo la cottura è possibile congelarlo.
Consiglio
Con queste dosi otterrete un impasto idratato al 75%. In ogni caso, avendo ogni farina un grado di assorbimento diverso, vi consigliamo di non versare l’acqua in una volta sola, ma di tenerne da parte un po’ che aggiungerete al bisogno.
Al posto del lievito di birra fresco è possibile usare 3,5 g di lievito di birra secco.
Al posto del miele è possibile usare la stessa dose di zucchero o malto.
E’ possibile aggiungere all’impasto semi vari o frutta secca.
Il profumo irresistibile della ciambella appena sfornata, che sia al naturale o bicolore, accompagna i nostri ricordi fin da quando eravamo piccoli e la ciambella all’arancia ve li farà tornare subito alla mente! Una ricetta davvero semplice proprio come quelle che facevamo da bambini insieme alla nonna, realizzata con gli ingredienti del più classico dei ciambelloni ovvero farina, zucchero, burro e uova. Soffice e genuina come la sua cugina al limone, la ciambella all’arancia è perfetta per essere condivisa a colazione o per accompagnare una tazza di tè nel pomeriggio… dovrete solo aspettare di sfornarla per assaporare un autentico tuffo nel passato!,
Per preparare la ciambella all’arancia, per prima cosa fate sciogliere il burro in un pentolino e lasciatelo intiepidire. Nel frattempo versate lo zucchero in una ciotola capiente (o nella tazza di una planetaria munita di frusta), aggiungete la scorza d’arancia grattugiata (1) e le uova (2), poi cominciate a lavorare con le fruste elettriche fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso (3).
Setacciate la farina all’interno della ciotola (4) e azionate nuovamente le fruste per incorporarla. A questo punto versate anche il succo di arancia (5) e il burro fuso intiepidito (6), continuando sempre a lavorare con le fruste.
In ultimo unite il lievito (7) e amalgamate il tutto (8). Versate il composto ottenuto in uno stampo da ciambella del diametro di 24 cm, che avrete imburrato e infarinato (9).
Livellate la superficie con una spatola (10) e cuocete in forno statico a 170° per circa 45 minuti. Una volta cotta (fate sempre la prova dello stecchino), lasciate raffreddare la ciambella nello stampo prima di sformarla (11) e spolverizzarla con zucchero a velo a piacere: la vostra ciambella all’arancia è pronta per essere gustata (12)!
Conservazione
La ciambella all’arancia si può conservare a temperatura ambiente per circa 3 giorni, coperta con una campana di vetro. Potete congelarla dopo averla cotta e lasciata raffreddare, meglio se tagliata a fette.
Consiglio
Se preferite potete rendere la vostra ciambella ancora più golosa guarnendola con una glassa al cioccolato o all’arancia!
Pane fatto in casa, che meraviglia! Cosa scegliere, lievito di birra o lievito madre? Vi invitamo a cimentarvi con il pane con lievito madre, un’impresa fatta di acqua, farina e semola dai risultati strepitosi. L’impasto è davvero semplice, realizzato senza planetaria. Grazie ai giri di pieghe e ai vari riposi previsti nella ricetta vi occorreranno solo le vostre mani per realizzarlo. Il risultato sarà una pagnotta soffice e croccante, con un interno ben alveolato. Grazie alla lievitazione naturale questo pane si conserverà più a lungo rispetto al classico con il lievito di birra e risulterà più digeribile. Il lievito madre inoltre donerà un profumo unico e un gusto casareccio di cui vi innamorerete… siamo sicuri che da oggi smetterete di comprare il pane, ma lo realizzerete voi stessi! Con il lievito madre provate anche la nostra versione con il timo, quello con i semi di zucca, le nostre baguette o quello realizzato con farina di tipo 1. ,
Per preparare il pane con lievito madre iniziate dall’impasto. Versate in una ciotola la farina 00 e la semola (1), aggiungete il malto (2) e versate l’acqua a temperatura ambiente a filo iniziando ad impastare con le mani (3).
Quando l’acqua sarà stata assorbita aggiungete il lievito madre, rinfrescato il giorno prima e in ogni caso da almeno 5 ore (4). Continuate ad impastare. Aggiungete l’olio (5) e il sale (6).
Lavorate ancora con le mani (7) fino ad ottenere un composto omogeneo. Coprite con un canovaccio e lasciate riposare per 15-20 minuti. Adesso realizzate il primo giro di pieghe. Prendete un lembo dell’impasto, sollevatelo delicatamente e portatelo verso il centro (8). Ruotate la ciotola (9) e ripetete questa operazione. Proseguite in questo modo fino ad aver prelevato tutti i lembi esterni della pasta, avendo ruotato completamente la ciotola.
Coprite con un canovaccio (10) e lasciate riposare per 15-20 minuti. Ripetete queste operazioni per altre 3 volte (11), in modo da fare 4 giri di pieghe. Noterete che l’impasto diventerà molto liscio. Coprite con pellicola (12) e lasciate lievitare per 3 ore a temperatura ambiente.
Potrebbe volerci più o meno tempo a seconda delle temperatura, dovrete verificare che l’impasto sia raddoppiato (13). A questo punto ponete un canovaccio all’interno di un cestino per il pane lungo 23 cm alla base e 30 cm in superficie. Spolverizzate con della farina di riso (o sempre semola) 14 e tenete da parte. Trasferite l’impasto sul piano da lavoro (15).
Appiattitelo leggermente in modo da formare un disco (16). Fate poi una piega a tre, portate prima l’impasto di uno dei due lati verso il centro (16) e poi fate la stessa cosa anche con l’altro (17). Stringete delicatamente per far aderire l’impasto e ruotatelo facendo andare la piega verso il basso (18).
Allungatelo delicatamente in modo da ottenere un filone (19). Trasferite poi nel cestino del pane, questa volta ponendo l’apertura verso l’alto (20). Coprite con il canovaccio (21) e lasciate lievitare ancora per 2-3 ore.
Quando avrà raddoppiato il suo volume (22), trasferitelo su una teglia spolverizzata con della semola (23). Eliminate eventuale eccesso di farina di riso, molto delicatamente (24)
e con una lama affilata realizzate un taglio longitudinale su tutta la lunghezza del pane (25). A questo punto infornate il pane nel forno preriscaldato a 225° in modalità statica, aggiungete sul fondo del forno 10 cubetti di ghiaccio, che sciogliendosi rilasceranno la giusta umidità e cuocete per 20 minuti. Passate poi alla modalità ventilata e cuocete il pane per altri 10 minuti. Sfornate quindi il pane con lievito madre (26), trasferitelo su una gratella e lasciatelo raffreddare prima di servirlo (27).
Conservazione
Il pane con lievito madre si può conservare in un sacchetto di carta per 3-4 giorni. Potete congelarlo una volta freddo . Per comodità potete tagliare il pane e congelarlo già a fette.
Consiglio
Se volete fare una lievitazione più lunga dovete usare una farina più forte rispetto a quella utilizzata nella ricetta, potete lasciare invariata la dose di lievito. Eventualmente potete trasferire l’impasto in frigo dopo che avrete formato il pane.
Potete utilizzare la semola al posto della farina di riso per spolverizzare il canovaccio.
Siamo certi che sentiate il profumo di questo risotto ai funghi secchi dallo schermo! Un piatto senza tempo, perchè il risotto ai funghi freschi o con i porcini va preparato sul finire dell’estate o in autunno quando questi frutti della terra danno il massimo del loro sapore e del loro profumo. Durante il resto dell’anno per chi come noi ama le ricette a base di funghi vengono in soccorso quelli secchi: il massimo sarebbe raccoglierli in montagna con dei veri esperti e poi farli seccare naturalmente. In ogni caso, preparando questo risotto ai funghi secchi, scoprirete non solo come renderlo cremoso ma come dare un sapore ancora più intenso, aromatizzando il burro per mantecare in maniera speciale!
Scopri anche la bontà degli abbinamenti funghi e zafferano oppure funghi e salsiccia per i tuoi risotti!,
Categoria:
Ingredienti
Riso Carnaroli 320 g
Funghi secchi 45
Brodo vegetale 1,5 l
Grana Padano DOP 50 g
Olio extravergine d’oliva q.b.
Sale fino q.b.
Pepe nero q.b.
Per il burro aromatizzato
Burro 40 g
Prezzemolo q.b.
Preparazione
Per preparare il risotto ai funghi secchi iniziate subito mettendo sul fuoco il brodo vegetale. Dopodiché passate ai funghi secchi: tenetene 5 g da parte, mentre gli altri sciacquateli e poi immergeteli in una ciotola con abbondante acqua tiepida per almeno 20 minuti. Passate al burro aromatizzato. Tritate al coltello quelli avanzati, fino a renderli finissimi come una polvere (2), fate lo stesso con il prezzemolo (3).
Lavorate brevemente il burro con una forchetta o una frusta e unite sia i funghi che il prezzemolo (4), mescolate bene (5) e una volta amalgamati gli ingredienti coprite con una ciotola e mettete in frigorifero (6).
Una volta reidratati i funghi scolateli tenendo da parte l’acqua (7). Tagliateli grossolanamente e teneteli da parte (8). Ora spostatevi ai fornelli, in una pentola versare un filo d’olio e aggiungete il riso (9).
Aggiungete un pizzico di sale e iniziate la tostatura del riso per circa 3-4 minuti a fuoco medio basso mescolando spesso (10). Aggiungete la metà dei funghi (11) e iniziate la cottura del riso bagnandolo ogni volta con il brodo (12).
A circa metà cottura aggiungete i funghi rimanenti e tenentene giusto una manciata per la decorazione (13). Non appena il riso è cotto spegnete e lasciate riposare un paio di minuti prima di mantecarlo con il formaggio grattugiato (14) e il burro aromatizzato (15).
Versate un filo d’olio e un cucchiaio di acqua dei funghi, aggiustate di sale e pepe e mescolate il tutto (16). Nel frattempo in una padella antiaderente ben calda rosolate in poco olio i funghi avanzati, giusto il tempo che prendano un bel colore dorato (17). Versate il risotto nel piatto e terminate adagiandovi sopra i funghi spadellati: il vostro risotto ai funghi secchi è pronto (18).
Acqua e farina: bastano solo due ingredienti per realizzare gli strozzapreti, una pasta fresca senza uova, dai sapori rustici che fa parte della tradizione culinaria dell’Emilia Romagna. Come sappiamo, il termine strozzapreti è molto diffuso e in ogni regione indica formati di pasta diversi. Ad esempio in Umbria ci si riferisce ai tagliolini, nel Lazio si presentano come lunghi spaghettoni, in Trentino li chiamano strangolapreti e sono degli gnocchetti a base di spinaci. Gli strozzapreti romagnoli sono fettuccine di pasta fresca che vengono attorcigliate a mano, una ad una, con la maestria che solo l’esperienza può dare. Questa pasta ha origini antiche e contadine: una leggenda popolare fa risalire il loro curioso nome ai tempi in cui lo Stato della Chiesa dominava l’Italia centrale imponendo alte tasse alla povera gente. Questa pasta rappresentava dunque un segno di protesta, in un tempo in cui a tavola ci si doveva arrangiare con poco. Come sempre la storia ci insegna che si può fare di necessità virtù. Questa pasta povera e semplice è giunta fino a noi diventando parte integrante della nostra cucina tipica. La loro particolare forma è apprezzata perchè perfetta per trattenere tanti condimenti, da un semplice sugo di pomodoro fresco, ad un condimento con pesce spada o frutti di mare, oppure una versione piccante come negli strozzapreti infernali. Provate anche voi a realizzare questa pasta fatta in casa, non importa se i vostri torciglioni saranno imperfetti, il loro gusto semplice e genuino conquisterà tutti!,
Per realizzare gli strozzapreti versate su una spianatoia la farina a fontana (1), aggiungi un pizzico di sale e iniziate ad amalgamare con l’acqua tiepida (2) aiutandovi con un forchetta (3).
Una volta che l’acqua si sarà assorbita (4) iniziate a impastare con le mani (5) fino a ottenere un impasto liscio ed omogeneo (6).
Fate riposare il panetto per almeno 30 minuti coperto con la pellicola (7), o un canovaccio, a temperatura ambiente o in frigorifero se dovesse fare troppo caldo. Trascorso questo tempo riprendete il panetto e adagiatelo su una spianatoia infarinata (8). Con l’aiuto di un mattarello iniziare a stendere la pasta (9).
Dovete ottenere uno spessore di 2 mm (10 (11). Una volta stesa iniziate a tagliarla a strisce di circa 1,5cm (12).
Ottenute le strisce (13), prendetele una alla volta e arrotolatela fra i palmi delle mani facendola scivolare con delicatezza (14). Staccate poi dei pezzi di circa 8-10 cm e adagiateli man mano sulla spianatoia infarinata (15). I vostri strozzapreti sono pronti!
Conservazione
Potete seccare gli strozzapreti coperti con un canovaccio asciutto. Non sigillateli. Una volta seccati, potrete conservarli per circa un mese. In alternativa si consiglia di congelare su un vassoio, disponendoli ben distanziati, e una volta irrigiditi in freezer, trasferirli in sacchetti gelo più comodi per la conservazione.
Consiglio
Cuocete gli strozzapreti in acqua bollente salata a piacere per circa 6-7 minuti.
Di marmellate e confetture ne abbiamo per tutte le stagioni. Tanti gusti e colori per rallegrare e variare la vostra colazione al mattino o arricchire crostate fatte in casa. Quelle alle albicocche, fragole o ciliegie in primavera mentre in inverno potete gustare quella di limoni, cachi oppure quella di melagrana che trovate qui, un proposta insolita e accattivante che stuzzicherà la vostra curiosità. Il sapore dolce-acidulo che contraddistingue questo frutto conferirà un gusto unico alla vostra confettura e la renderà perfetta da accompagnare con formaggi stagionati, come il Pecorino, oppure quelli erborinati, come ad esempio il Gorgonzola. I puristi sapranno apprezzarla anche semplicemente spalmata su una fetta di pane, per una colazione sana e genuina!,
Per realizzare la confettura di melagrana dividete a metà i frutti (1), sgranateli e raccogliete circa 870 g di chicchi in una ciotola (2). Lavate la mela e, senza sbucciarla, tagliatela a metà, eliminate il torsolo e tagliatela a pezzetti (3).
Versate i chicchi di melgrana in un tegame ampio (4), aromatizzate con la scorza del limone (5) e unite anche la mela (6).
Unite lo zucchero (7), coprite con pellicola (8) e lasciate macerare per una notte. Trascorso il tempo di riposo, versate il succo di limone (9) e fate cuocere per circa 40 minuti a fiamma bassa.
Man mano che si formerà la schiuma eliminatela con una schiumarola (10). Togliete dal fuoco (11) e passate al passaverdure il composto per eliminare i semini (12). Per questa operazione potete anche usare il frullatore a immersione.
Raccogliete tutto il succo (13) versatelo nel tegame e rimettetelo sul fuoco basso, fate cuocere ancora per altri 50-60 minuti mescolando spesso (14). La confettura deve addensarsi (15).
Controllate la consistenza con la prova del piattino. Versate su un piattino un cucchiaino di confettura, se il composto colerà, vorrà dire che la confettura necessita di cuocere ancora, se invece rimarrà soda (16), sarà pronta. Trasferite la confettura ancora calda nei barattoli che avete sanificato (17), aiutandovi con un mestolo e avendo cura di lasciare 1 centimetro di spazio dal bordo. Richiudete i barattoli e lasciateli raffreddare (18). Potete capovolgerli oppure evitare questo passaggio: grazie al calore si formerà comunque il sottovuoto, che permetterà al prodotto di conservarsi a lungo. La confettura di melagrana è pronta.
Conservazione
La confettura di melagrana fatta in casa dura circa 3 mesi in luogo buio e asciutto, se sterilizzati correttamente i vasetti e se si è creato il sottovuoto. Una volta aperto il vasetto, conservate in frigorifero per 3-4 giorni.
Consiglio
Potete spremere prima il succo di melagrana ed evitare la macerazione di una notte. Cuocete con il succo e scorza di limone, lo zucchero e le mele. Dopo 30-40 minuti frullate il composto con un mixer immersione, per renderla più cremosa. La mela e molto importante per la confettura di melagrana perché è ricca di pectina che farà addensare la vostra confettura in maniera naturale.
Sfogliatelle ricce o frolle? A questo goloso dilemma rispondiamo con la ricetta delle nostre sfogliatelle facili! Abbiamo realizzato dei dolcetti alla portata di tutti, che prendono ispirazione dalle delizie tradizionali partenopee, ma strizzano l’occhio alle classiche sfogliatine casalinghe. Un guscio croccante di pasta sfoglia dalla tipica forma a conchiglia avvolge un morbido ripieno di crema pasticcera al profumo di agrumi, un aroma che rievoca altri dolci napoletani come la celebre crostata amalfitana. Portare in tavola tanta dolcezza non è mai stato così facile!,
Per realizzare le sfogliatelle facili per prima cosa preparate la crema pasticcera: scaldate in un pentolino il latte aromatizzato con la scorza del limone (1). In un altro pentolino versate lo zucchero e i tuorli (2). Amalgamate con una spatola e unite la farina setacciata (3). Mescolate facendo attenzione a non incorporare aria.
Portate a bollore il latte, quindi versatelo in più volte sul composto di tuorli zucchero e farina e mescolate. Riportate sul fuoco, cuocete a fiamma moderata (4) (5) fino a quando la crema si sarà addensata (6).
Versate la crema in una ciotola (7) e posizionatela in una altra ciotola con del ghiaccio, per rendere più rapido il processo di raffreddamento senza che la crema perda brillantezza e consistenza (8). Coprite con pellicola a contatto e lasciate raffreddare (9).
Tagliate la pasta sfoglia in 3 parti uguali prima in senso verticale (10), poi in orizzontale (11) in modo da ricavare 6 rettangoli da 10×11,5 cm (circa). Con un coltellino affilato (o una rondella tagliapasta) realizzate delle striscioline dello spessore di circa 4mm su metà del rettangolo: dovrete lasciare anche 1 cm dal bordo in modo da non tagliare del tutto (12) e mantenere le striscioline attaccate tra loro.
Spennellate la superficie della pasta con metà del burro fuso (13) e ripiegate i rettangoli su se stessi, con la parte senza tagli che va a chiudere quella con i tagli (14). Adagiate un cucchiaino di crema pasticcera al centro del rettangolo ripiegato (15).
Portate un angolo verso il centro del rettangolo (16) e pressate la pasta in modo da farla aderire bene (16). Portate l’altro angolo verso il centro realizzando un triangolo (17). Con le dita fate una leggera pressione per unire i due lembi di pasta così da mantenere la forma in cottura. Schiacciate bene con la punta delle dita anche il lato lungo. Girate la sfogliatella dalla parte della decorazione e con una rotella rifinitela se necessario (18).
Adagiate le sfogliatelle su una placca foderata con carta forno con la parte della chiusura rivolta verso il basso, spennellate con il burro fuso rimasto la superficie (19) e cospargete con lo zucchero a velo (20). Cuocete in forno statico preriscaldato a 200° per 15 minuti circa,o fino a doratura. Sfornate e lasciate raffreddare (21) prima di cospargere con altro zucchero a velo.
Conservazione
Le sfogliatelle facili possono essere conservate per 1 giorno in frigorifero. Potete congelarle dopo la cottura.
Consiglio
In alternativa alla crema pasticcera potete farcire le sfogliatelle facili anche con crema pasticcera al cioccolato, al caffè oppure con confetture di frutta!
Le tisane sono dei toccasana naturali e possono diventare preziosi alleati nel coltivare il benessere quotidiano. La tisana zenzero e limone è forse la più amata fra queste bevande, prepararla è semplicissimo! Basterà mettere in infusione la scorza di un limone biologico con dei pezzettini di zenzero fresco per godere delle sue innumerevoli proprietà: la tisana zenzero e limone infatti favorisce la digestione, come il classico canarino, aiuta a ridurre il colesterolo cattivo, come il famoso golden milk, e a combattere la nausea, come lo zenzero candito, ma l’elenco dei benefici potrebbe proseguire ancora a lungo. Iniziate subito a volervi bene, allora, e preparate un’ottima tisana zenzero e limone da sorseggiare in ogni momento della giornata!,
Per preparare la tisana zenzero e limone, per prima cosa lavate bene il limone e rimuovete la scorza con un pelapatate, avendo cura di non prelevare la parte bianca (1). Pelate anche la radice di zenzero e riducete la polpa a bastoncini (30 g): vi occorreranno circa 30 g di zenzero pulito. Versate l’acqua in un pentolino e aggiungete le scorze del limone (3).
Unite anche lo zenzero (4) e la stecca di cannella e portate a bollore per 10-15 minuti (5). Trascorso questo tempo, filtrate la bevanda e gustate la tisana zenzero e limone ben calda (6).
Conservazione
Si consiglia di consumare la tisana zenzero e limone appena pronta.
In alternativa potete lasciarla raffreddare e consumarla fredda durante la giornata.
Consiglio
Se preferite potete omettere la cannella o dolcificare la tisana zenzero e limone con un cucchiaino di miele.
Pronti a mettere le mani in pasta? Oggi prepariamo un piatto davvero sorprendente: i ravioli di castagne! Un primo rustico, ma allo stesso tempo elaborato. Una sottile sfoglia all’uovo racchiuderà un ripieno gustoso e avvolgente, a base di castagne al forno, ricotta e formaggio. La farcitura risulterà cremosa, ma allo stesso tempo i pezzetti di castagna più grossi doneranno una piacevole croccantezza. Per il condimento ci siamo ispirati ai gusti alpini, abbiamo realizzato una deliziosa cremina a base di toma e aggiunto delle striscioline croccanti di bresaola. Vi è venuta fame vero? Allora iniziamo a preparare insieme i ravioli di castagne!,
Categoria:
Ingredienti per la pasta all’uovo
Farina 00 400 g
Uova 4 (da almeno 70 g l’una)
per il ripieno
Castagne 600 g
Ricotta vaccina 300 g
Grana Padano DOP 90 g
Pepe nero q.b.
Sale fino q.b.
Rosmarino q.b.
per il condimento
Bresaola 50 g
Latte intero 170 g
Toma 70 g
Olio extravergine d’oliva q.b.
per comporre i ravioli
Uova 1
per mantecare i ravioli
Burro 10 g
Preparazione
Per preparare i ravioli di castagne come prima cosa con un coltellino incidete le castagne, in modo da formare una croce (1). Dispoetele man mano su una teglia (2) poi cuocete in forno statico preriscaldato a 180° per 35 minuti. Dovranno essere cotte ma ancora croccanti. Nel frattempo preparate la pasta fresca. Versate in una ciotola la farina e le uova (3).
Mescolate prima con una forchetta (4), quando le uova saranno state assorbite dalla farina trasferite su una spianatoia di legno e continuate ad impastare con le mani (5). Una volta che risulterà liscio, formate un panetto e avvolgetelo nella pellicola (6). Lasciate riposare per 30 minuti a temperatura ambiente.
Nel frattempo le vostre castagne saranno cotte, non vi resta che sfornarle (7). Sbucciatele accuratamente (8), dovrete ricavarne 350 g. Tenetene da parte due o tre che serviranno per la decorazione finale e tritate grossolanamente le altre con un coltello (9) e trasferitele in una ciotola capiente.
Tritate il rosmarino ben sfogliato (10) e unitelo alle castagne (11). Aggiungete anche la ricotta (12),
il Grana grattugiato e mescolate (13) fino ad ottenere un composto omogeneo. Assaggiate, aggiustate di sale (14) e di pepe. Il ripieno dei ravioli è pronto (15).
Non appena il tempo di riposo della pasta sarà terminato tagliatela in 3 pezzi (16). Sarà più facile stenderla. Potrete farlo a mano o utilizzare l’apposita macchina (17), dovrete ottenere uno spessore di pochi mm. Trasferite quindi la sfoglia su una spianatoia (18)
e ripiegatela a metà (19). Poi riapritela, in questo modo distinguerete la metà che andrà farcita e quella che dovrà essere ripiegata sul ripieno. Disponete in fila dei mucchietti di ripieno sulla pasta distanziandoli tra di loro (20), spennellate con l’uovo il lato di pasta senza ripieno (21)
e ripiegate la pasta in modo da coprire la farcia (22), cercando di far combaciare bene le due metà. Schiacciate con le dita facendo uscire eventuale aria (23). A questo punto con un coppapasta da 3cm date al ripieno una forma tonda, facendo una leggera pressione, poi utilizzandone uno da 7 cm ricavate i vostri ravioli (24).
Pressate di nuovo delicatamente con il coppapasta più piccolo (25) e trasferite man mano i ravioli su un vassoio spolverizzato con farina. Tenete coperti gli eccessi di pasta e riutilizzateli per preparare altri ravioli. In tutto ne otterrete circa 40. Passate quindi al condimento tagliate la bresaola a fette in striscioline sotti (26) e la toma a cubetti (27), eliminando eventuale crosta.
Scaldate in una padella un filo d’olio, aggiungete la bresaola (28) e rosolatela per qualche minuto. Quando risulterà croccante abbassate la fiamma e versate il latte (29), facendo attenzione che la padella non sia troppo calda. Fate ridurre per pochi minuti, poi spegnete il fuoco. Aggiungete la toma (30)
e mescolate bene fino a far sciogliere il formaggio (31). Cuocete i ravioli in acqua bollente, salata (32) per 3,4 minuti. Accendete nuovamente il fuoco sotto alla padella del condimento e scolate i ravioli direttamente all’interno (33). Aggiungete eventualmente un po’ di acqua di cottura e saltate fino ad ottenere una consistenza cremosa.
Spegnete di nuovo il fuoco e mantecate i ravioli con il burro (34). Trasferite nei piatti, grattugiate sopra le castagne tenute da parte (35) e servite i vostri ravioli (36)!