Pandoro e panettone, due capisaldi a Natale. Buoni da soli e ancor più buoni se impiegati per realizzare originali ricette, sempre deliziose come la torta di pandoro e Nutella®. Due facce della stessa bontà, mascarpone con panna e Nutella® insieme alle fette di pandoro che per l’occasione si vestono ancora più a festa, dando vita a strati soffici di questa torta morbida, senza cottura. Facile da realizzare per la gioia di tutta la famiglia, il dolce perfetto mentre si gioca a carte, si scartano i regali o si tira fuori l’ennesima tombola! Ogni momento sarà speciale con la torta di pandoro e Nutella®.,

Categoria:

Ingredienti per la torta (per un anello di 18 cm)

  • Pandoro 380 g (2 fette spesse circa 2 cm l’una)
  • Mascarpone 450 g
  • Zucchero a velo 200 g
  • Panna fresca liquida 220 g
  • Gelatina in fogli 10 g
  • Scorza di limone 0.5
  • Scorza d’arancia 0.5
  • Miele di acacia 15 g

per farcire e guarnire

  • Nutella® 120 g
  • Panna fresca liquida q.b. (da montare)
  • Frutti di bosco q.b. (lamponi, more, ribes)
  • Decorazione alimentare q.b. (zuccherini dorati)
  • Oro alimentare q.b. (in polvere)

Preparazione

Torta di pandoro e Nutella®, passo 1

Per preparare la torta di pandoro e Nutella®, con un mattarello stendete le fette di pandoro a circa ½ cm (1). Coppatene una con un anello da 18 cm, ponete lo stesso anello su un vassoio su cui avrete adagiato carta forno. Ponete all’interno la fetta coppata che farà da base. Tagliate l’altra fetta stesa di pandoro a strisce di 5 cm di spessore, eliminate le estremità irregolari per pareggiarle e rivestiteci il bordo dell’anello (2). Per farcire: mettete in ammollo la gelatina in acqua fredda per almeno 10 minuti. In una ciotola versate il mascarpone e lo zucchero a velo (3).

Torta di pandoro e Nutella®, passo 2

versate anche il miele, la scorza grattugiuata di mezzo limone e mezza arancia (5), unite anche 200 g di panna fresca liquida. Lavorate gli ingredienti con le fruste elettriche (6) sino ad ottenere una crema liscia. Scaldate in un pentolino i 20 g di panna fresca liquida restanti e la gelatina scolata e strizzata con delicatezza (7): fate sciogliere molto bene la gelatina.

Torta di pandoro e Nutella®, passo 3

Versate tutto sulla crema di mascarpone (8) e lavorate per qualche secondo con le fruste elettriche. Una volta pronta (9), versate la crema al mascarpone e panna nello stampo (10)

Torta di pandoro e Nutella®, passo 4

e livellate la superficie con una spatola (10). Trasferire la torta in frigorifero per almeno 2 ore. Una volta rassodata (11), iniziate a decorare con Nutella® inserita in una sac-à-poche con bocchetta rigata: dovrete ottenere una spirale per coprire tutta la superficie, potete partire dal centro e fare cerchi concentrici (12).

Torta di pandoro e Nutella®, passo 5

Una volta coperta tutta (13), decorate con ciuffi di panna montata, messa in una sac-à-poche con bocchetta liscia (14). Alternate con lamponi (15),

Torta di pandoro e Nutella®, passo 6

more e ribes, rifinite con foglioline di mirto (16). Potete arricchire con granella di pistacchi, qualche zuccherino dorato e un tocco magico: polvere d’oro (17). La vostra torta di pandoro e Nutella® è pronta per essere gustata!

Conservazione

Conservate in frigo la vostra torta di pandoro e Nutella® per 2-3 giorni.

Potete anche congelarla senza decorazione.

 

 

Consiglio

Potete decorare come preferite: con granella di nocciole o nocciole tostate di vise a metà, potete sbriciolare dei biscotti secchi o di frolla fatti in casa al posto dell’oro: meno preziosa ma favolosa in ogni caso!

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Che siate amanti dei grandi classici, come i panini al latte, o delle versioni più particolari, come i panini alla birra, una cosa è certa: fare il pane in casa è tutta un’altra cosa! Quindi vi proponiamo di cimentarvi nella ricetta dei panini all’olio, una variante altrettanto gustosa. Grazie al poolish realizzato con lievito di birra, un metodo utilizzato anche per l’impasto della ciabatta, otterrete un risultato croccante all’esterno e soffice all’interno oltre che più duraturo e profumato. Perfetti per essere farciti con formaggi, salumi o verdure per un pasto veloce o un ricco spuntino, i panini all’olio faranno un figurone anche da soli, nel cestino del pane, sia per le feste che per il pranzo di tutti i giorni. Provate a prepararli e vedrete che diventerete sempre più bravi nella magica arte della panificazione!,

Categoria: Lievitati

Per il poolish (per 6 panini)

  • Farina Manitoba 100 g
  • Acqua 100 g a temperatura ambiente
  • Lievito di birra fresco 10 g

Per l’impasto

  • Farina 00 400 g
  • Acqua 180 g a temperatura ambiente
  • Olio extravergine d’oliva 100 g
  • Malto 10 g
  • Sale fino 10 g

Preparazione

Panini all’olio, passo 1

Per realizzare i panini all’olio, per prima cosa preparate il poolish: versate la farina manitoba in una ciotola, aggiungete l’acqua (1) e il lievito di birra (2) e mescolate bene con un cucchiaio fino ad ottenere un composto fluido e omogeneo (3). Coprite la ciotola con pellicola e lasciate maturare a una temperatura di 25°-28° per circa un’ora (o fino al raddoppio del volume).

Panini all’olio, passo 2

Trascorso questo tempo, versate la farina 00 nella ciotola di una planetaria munita di gancio, poi aggiungete il malto (4), l’acqua (5) e il poolish maturato (6). Lavorate gli ingredienti per circa 10 minuti.

Panini all’olio, passo 3

Quando l’impasto risulterà ben incordato, unite l’olio (7) e il sale (8) e lavorate ancora il tutto fino ad ottenere un composto liscio e morbido (9).

Panini all’olio, passo 4

Trasferite l’impasto sul piano di lavoro infarinato (10) e pirlatelo per ottenere una sfera ben soda (11). Trasferite la palla di impasto in un’ampia ciotola, coprite con pellicola (12) e lasciate lievitare sempre a una temperatura di 25°-28° per circa 2 ore o fino al raddoppio.

Panini all’olio, passo 5

Trascorso il tempo di lievitazione (13), trasferite nuovamente l’impasto sul piano di lavoro infarinato e stendetelo con un mattarello per formare un rettangolo di 40×35 cm (14), poi arrotolatelo dal lato più lungo per ottenere un filone della lunghezza di 40 cm (15).

Panini all’olio, passo 6

Tagliate il filone in 6 pezzi del peso di 150 g l’uno (16). Ora stendete ogni porzione di impasto con il mattarello per formare un ovale di circa 25×10 cm (17), poi arrotolatelo dal lato più corto (18).

Panini all’olio, passo 7

Una volta arrotolati (19), adagiate i paninetti su una leccarda foderata con carta forno con il lato della chiusura rivolto verso il basso (20) e lasciate lievitare ancora per un’ora, sempre a una temperatura di 25°-28°. Dopodiché cuocete in forno statico preriscaldato a 190° per circa 30 minuti: dovranno risultare dorati all’esterno e soffici all’interno. Per maggiore sicurezza potete controllare la cottura con una sonda per verificare che la temperatura interna arrivi a 94°. I vostri panini all’olio sono pronti per essere sfornati (21)!

Conservazione

I panini all’olio si possono conservare per circa 3 giorni chiusi in un sacchetto per alimenti.

Potete congelarli dopo averli cotti e lasciati raffreddare completamente.

Consiglio

E’ possibile sostituire il malto con la stessa dose di miele o zucchero semolato.

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Lo chef Fabrizio Fiorani ha preparato nelle nostre cucine una ricettina da non perdere: il cake terai! Dopo aver conosciuto in Giappone il grande pasticciere Norihiko Terai che produce questi cake super morbidi dalla forma squadrata, si è ispirato a lui per ideare la sua ricetta, racchiudendo all’interno di questo dolce alcuni sapori classici della pasticceria italiana. Scoprirete uno scrigno dall’intenso profumo di limone e dal gusto aromatico e tostato delle nocciole. La glassa di cioccolato bianco e granella di pistacchi che ricopre questo cake donerà una croccantezza super piacevole e manterrà il dolce umido al punto giusto al suo interno! Oltre alle decorazioni di cioccolato lo chef Fiorani ha voluto aggiungere una pioggia d’argento. Il lusso è superfluo, ma come ci insegna Oscar Wilde “non c’è niente di più importante del superfluo”! ,

Categoria: Dolci

Ingredienti (per 3 cake da 5x5x16 cm)

  • Uova 138 g (poco più di due uova medie)
  • Farina 00 135 g
  • Zucchero 180 g
  • Scorza di limone 1
  • Lievito in polvere per dolci 3 g
  • Sale fino 1 g
  • Pasta di nocciole 75 g
  • Burro chiarificato 40 g (alla temperatura di 40°)
  • Panna fresca liquida 140 g

per la copertura al cioccolato e pistacchio

  • Cioccolato bianco 400 g
  • Olio di riso 60 g
  • Granella di pistacchi 60 g

per decorare

  • Decorazione alimentare in cioccolato bianco
  • Limone candito q.b.
  • Argento alimentare q.b.

Preparazione

Cake terai, passo 1

Per preparare il cake terai come prima cosa versate all’interno di un mixer lo zucchero e la scorza grattugiata del limone, prelevando solo la parte gialla (1). Aggiungete le uova (2) e azionate subito il robot, in prima velocità (3). Non ci sarà bisogno di montare, ma solo di incorporare le uova allo zucchero. 

Cake terai, passo 2

Aggiungete poi la farina setacciata in precedenza (4), il lievito in polvere (5) e il sale (6). 

Cake terai, passo 3

Fate girare il tutto velocemente (7), in questo modo non si creerà la maglia glutinica. Aggiungete quindi la pasta di nocciole (8) e il burro chiarificato, portato a 40° (9). 

Cake terai, passo 4

Aggiungete anche la panna fresca (10). Azionate velocemente il mixer fino ad ottenere un composto omogeneo (11). Trasferite il composto in un sac-à-poche e rivestite gli stampini con carta forno. Utilizzando un coltello ben affilato incidete la carta negli angoli, in questo modo la forma finale del dolce sarà più precisa e ben squadrata: con questa ricetta otterrete 3 cake, quindi vi serviranno 3 stampi da 5x5x16 cm. Trasferite in uno stampo 350 g di impasto (12). 

Cake terai, passo 5

E proseguite così anche per gli altri due (13). Coprite con l’apposito coperchio (14) e cuocete in forno statico preriscaldato a 175° per 35 minuti. Sfornate quindi il cake, aprite il coperchio senza scottarvi (15), 

Cake terai, passo 6

estraetelo dallo stampo (16) e capovolgetelo su una griglia. Eliminate la carta forno, lasciate raffreddare completamente a temperatura ambiente (17), poi congelate il cake per almeno 2 ore. Poco prima di glassarlo preparate la copertura al cioccolato. Sistemate il cioccolato bianco in una ciotola e scioglietelo al microonde o a bagnomaria. Aggiungete la granella di pistacchio (18),

Cake terai, passo 7

l’olio di riso (19), e mescolate bene (20). Dovrete ottenere un risultato omogeneo e filoso. A questo punto la glassa dovrà raggiungere la temperatura di 35°, per comodità potete trasferirla in un contenitore lungo e stretto. Riprendete quindi il cake dal freezer, disponetelo di nuovo sulla gratella, con sotto un vassoio che servirà a raccogliere la glassa in eccesso. Colate quindi la glassa sul cake (21) 

Cake terai, passo 8

e con una spatolina lasciate scivolare in basso la glassa di troppo (22). Muovete leggermente la gratella per disporla in maniera uniforme e ricoprire interamente il cake. Aggiungete su tutti e 4 i bordi le decorazioni in cioccolato e in superficie delle striscioline di limone candito (23). Trasferite in un piatto da portata e terminate con l’argento in polvere (24). Aspettate che il cake sia completamente scongelato al suo interno prima di servirlo. 

Conservazione

Il cake si conserva per 3-4 giorni sotto una campana di vetro. In alternativa è possibile lasciarlo in freezer (senza glassa) per un mese e glassarlo prima di servirlo. 

Consiglio

Per verificare che il cake sia perfettamente cotto misurate la temperatura all’interno del dolce con una sonda, dovrà raggiungere i 92-93°. 

In alternativa al burro chiarificato (o burro anidro), potete utilizzare la stessa dose di olio di riso, vinaccioli o arachide.

Se non avete la pasta di nocciole, potete frullare nel mixer ben pulito delle nocciole tostate. Oppure potete utilizzare la pasta di pistacchio!

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Con le sue carni magri e dal gusto delicato la rana pescatrice, conosciuta anche come coda di rospo, è un molto versatile in cucina. Nella nostra ricetta della rana pescatrice in guazzetto vi proporremo una versione in umido semplice e saporita, un piatto casalingo ricco e genuino alla portata di tutti, da accompagnare con fette di pane tostato. Morbidi bocconcini tuffati in un caldo e appetitoso sugo di pomodoro, una delizia per il palato che solletica la  voglia di provare altre varianti altrettanto sfiziose, come quella con le olive oppure la versione con la gallinella. Venite a scoprire come portare a tavola un’alternativa saporita alla tradizionale zuppa di pesce!,

Categoria: Secondi piatti

Ingredienti

  • Rana pescatrice 400 g
  • Passata di pomodoro 500 g
  • Vino bianco 50 g
  • Scalogno 1
  • Sale fino q.b.
  • Pepe nero q.b.
  • Bicarbonato 1 pizzico
  • Aglio 2 spicchi
  • Prezzemolo q.b. tritato

Preparazione

Rana pescatrice in guazzetto, passo 1

Per realizzare la rana pescatrice in guazzetto prima cosa iniziate a preparare il sugo. Mondate e tritate lo scalogno (1). In una casseruola versate lo scalogno tagliato finemente, l’olio e l’aglio (2). Stufate lo scalogno a fuoco basso, per circa 5-6 minuti. Versate la passata di pomodoro (3)

Rana pescatrice in guazzetto, passo 2

salate, aggiungete un pizzico di bicarbonato per togliere l’acidità del pomodoro (4). Abbassate il fuoco e lasciate cuocere per 25-30 minuti con il coperchio (5). Trascorsi 20 minuti tagliate la rana pescatrice al centro (6) 

Rana pescatrice in guazzetto, passo 3

ed eliminate togliete la lisca centrale (7). Togliete residui di pelle (8) e tagliatela a tocchetti delle stesse dimensioni, circa un paio di cm (9).

Rana pescatrice in guazzetto, passo 4

In un’altra padella versate un filo di olio e l’aglio, scaldate a fuoco dolce per insaporire (10). Togliete l’aglio (11) e adagiate i bocconcini  di rana pescatrice (12).

Rana pescatrice in guazzetto, passo 5

Sfumate con il vino bianco (13) e lasciate evaporare. Intanto eliminate lo spicchio d’aglio dal sugo (14) e aggiungete il pesce (15).

Rana pescatrice in guazzetto, passo 6

Aggiustate di sale e pepe, coprite con un coperchio (16) e lasciate cuocere per circa 8-10 minuti.  Aromatizzate con il prezzemolo tritato finemente (17). Servite la rana pescatrice in guazzetto ben calda con del pane tostato (18).

Conservazione

La rana pescatrice in guazzetto si conserva in frigorifero per un giorno. Potete congelarla se avete utilizzato del pesce fresco.

Consiglio

Se dovesse avanzarvi del guazzetto usatelo per condire la pasta: otterrete un piatto di recupero ricco e saporito!

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Siete alla ricerca di un primo piatto per il vostro menù della Vigilia di Natale? Gli scialatielli ai frutti di mare sono la ricetta perfetta! Ricchi di cozze, vongole, gamberi e un sughetto che li renderà davvero speciali per questa giornata… e non solo! Gli scialatielli sono un formato di pasta tipico della costiera amalfitana: si sposano benissimo con tantissimi sughi, soprattutto questo! Potrete acquistare gli scialatielli oppure utilizzare la nostra ricetta per prepararli a casa. Realizzare questo primo piatto è più semplice di quanto si possa pensare, il nostro unico consiglio è di utilizzare del pesce freschissimo per godere a pieno del suo gusto! E se cercate altri primi piatti a base di pesce provate anche i nostri strozzapreti, gli schiaffoni (conosciuti anche come paccheri) e il nostro cous cous! ,

Categoria: Primi piatti

Ingredienti

  • Scialatielli 200 g
  • Vongole 170 g
  • Cozze 200 g
  • Gamberoni 2
  • Pomodori datterini pelati 220 g
  • Prezzemolo 1 ciuffo
  • Sale fino q.b.
  • Pepe nero q.b.
  • Olio extravergine d’oliva q.b.
  • Aglio 2 spicchi

Preparazione

Scialatielli ai frutti di mare, passo 1

Per preparare gli scialatielli ai frutti di mare come prima cosa sistemate le vongole in una ciotolina. Aggiungete circa 1 cucchiaio di sale (1), copritele con l’acqua (2) e lasciate spurgare per un’ora. Pulite poi anche le cozze (3)

Scialatielli ai frutti di mare, passo 2

3 i gamberi (4), avendo cura di lasciare la testa e di eliminare il filamento interno, facendo una incisione sul dorso (5). Prendetete un ciuffetto di prezzemolo e sfogliatelo (6), tenete da parte i gambi

Scialatielli ai frutti di mare, passo 3

e tritate le foglie (7). In una padella versate un filo d’olio, i gambi del prezzemolo e uno spicchio d’aglio (8). Lasciate insaporire un paio di minuti, alzate la fiamma e unite cozze e vongole (9). 

Scialatielli ai frutti di mare, passo 4

Aggiungete poca acqua per facilitarne l’apertura (10) e coprite con un coperchio (11). Sistemate un colino su una ciotola e man mano che cozze e vongole si apriranno prelevatele con una pinza (12)

Scialatielli ai frutti di mare, passo 5

e trasferitele all’interno del colino. Quando saranno tutte aperte versate anche il liquido di cottura in modo da filtrarlo e raccoglierlo nella ciotola (13), vi servirà successivamente. Ponete sul fuoco una pentola, colma d’acqua, salata a piacere che servirà per la cottura della pasta. Nella stessa padella aggiungete un filo d’olio e un altro spicchio d’aglio (14). Quando sarà ben calda posizionate i gamberi all’interno (15) e cuoceteli solo su un lato per un paio di minuti a fiamma medio-alta.

Scialatielli ai frutti di mare, passo 6

Aggiungete poi i pomodorini pelati (16) e abbassate la fiamma in modo che non schizzi troppo. Aggiungete un po’ del liquido di cottura dei bivalvi tenuto da parte (17), per allungarlo. Cuocete per 7 minuti. Nel frattempo eliminate i mezzi gusci vuoti delle cozze e delle vongole (18), poi togliete anche l’aglio e i gambi del prezzemolo. 

Scialatielli ai frutti di mare, passo 7

Trascorsi i 7 minuti togliete l’aglio dal sughetto (19) e aggiungete le cozze e le vongole (20). Lasciate insaporire e spegnete il fuoco. Cuocete quindi gli scialatielli (21)

Scialatielli ai frutti di mare, passo 8

e 2-3 minuti prima del termine della cottura scolateli e trasferiteli nel condimento (22). Accendete di nuovo la fiamma, aggiungete altro liquido di cottura dei bivalvi (23) e terminate la cottura. Regolate di sale, di pepe, poi unite un filo d’olio e aggiungete il prezzemolo tritato. Mantecate bene la pasta e servitela!

Conservazione

Consigliamo di consumare al momento gli scialatielli. In alternativa è possibile conservare il condimento per un giorno in frigorifero. 

Consiglio

Assaggiate l’acqua di cottura di cozze e vongole potrebbe capitare che sia troppo salata in quel caso va usata con moderazione, o bisognerà allungarla leggermente con acqua. 

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Se siete alla ricerca di un dolce sontuoso vi svelliamo la ricetta perfetta! La charlotte di Pavesini con crema ai lamponi è semplice da preparare ed è molto scenografica. Al posto della classica bavarese, utilizzata solitamente per la realizzazione della torta charlotte, abbiamo scelto di preparare una crema più veloce, a base di mascarpone, ingrediente molto apprezzato in questo periodo dell’anno. Ma non era ancora abbastanza… così l’abbiamo arricchita con una purea preparata da noi, a base di frutti rossi. Immancabili i biscotti sistemati intorno alla torta, che renderanno questo dolce così elegante e perfetto ad ogni occasione! ,

Categoria: Dolci

Ingredienti per la crema

  • Panna fresca liquida 300 g
  • Mascarpone 500 g
  • Zucchero a velo 100 g
  • Gelatina in fogli 8 g

per la salsa ai frutti rossi

  • Lamponi 300 g
  • Ribes 100 g
  • Succo di limone 30 g

per comporre e decorare

  • Pavesini 100 g
  • Latte intero 30 g
  • Lamponi q.b.
  • Ribes q.b.
  • Rosmarino q.b.

Preparazione

Charlotte di Pavesini con crema ai lamponi, passo 1

Per preparare la charlotte di Pavesini con crema ai lamponi come prima cosa iniziate a lavare i lamponi e i ribes. Versate quindi in un pentolino i lamponi (1), i ribes (2) e il succo di limone (3). 

Charlotte di Pavesini con crema ai lamponi, passo 2

Cuocete a fuoco basso per 10 minuti (4). Trascorsi i 10 minuti passate al setaccio la purea ottenuta (5), per togliere i semini, tenete quindi il composto da parte e lasciatelo raffreddare (6). 

Charlotte di Pavesini con crema ai lamponi, passo 3

Nel frattempo mettete in ammollo la colla di pesce in acqua fredda per 10 minuti. Quindi versate 100 g di panna in un pentolino (7) , scaldatela espegnete il fuoco. Strizzate delicatamente la gelatina e trasferitela nel pentolino (8). Mescolate fino a farla sciogliere (9), poi lasciate intiepidire.

Charlotte di Pavesini con crema ai lamponi, passo 4

Nel frattempo in un’altra ciotola versate il mascarpone e lo zucchero a velo (10). Lavorate con le fruste elettriche, poi con le fruste in funzione versate la panna rimasta (12)  

Charlotte di Pavesini con crema ai lamponi, passo 5

e anche la panna con la gelatina ormai tiepida (13). Mescolate fino ad ottenere una consistenza cremosa (14). Versate anche la purea di lamponi e ribes (15),

Charlotte di Pavesini con crema ai lamponi, passo 6

e mescolate con le fruste (16) fino a che non avrete ottenuto un composto omogeneo (17). Ora prendete un anello di pasticceria del diametro 18 cm ai bordi alti. Foderate con la carta forno il bordo e posizionatelo su una teglia rivestita con carta forno (18). 

Charlotte di Pavesini con crema ai lamponi, passo 7

Sistemate i Pavesini all’interno dell’anello (19) fino a ricoprire l’intera base (20). Versate quindi metà della crema e livellatela (21). 

Charlotte di Pavesini con crema ai lamponi, passo 8

Sistemate sopra altri Pavesini, in questo caso non ci sarà bisogno di bagnarli nel latte (22). Versate il resto della crema (23) e livellate bene (24). 

Charlotte di Pavesini con crema ai lamponi, passo 9

Lasciate raffreddare per almeno 3-4 ore in frigorifero. Trascorso il tempo di rassodamento, riprendete dal frigo la Charlotte, togliete delicatamente l’anello e la carta forno (25). Trasferitela in un piatto (26) e sistemate i Pavesini intorno alla charlotte pressando leggermente per farli aderire bene (27). 

Charlotte di Pavesini con crema ai lamponi, passo 10

Decorate con lamponi, ribes (28), degli aghetti di rosmarino (29) e servite la vostra charlotte (30)!

Conservazione

La charlotte si può conservare in frigorifero per 2-3 giorni.

Consiglio

Lasciate solidificare la charlotte in frigorifero per una notte intera. Decoratela anche con lamponi o melograno!

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Durante le feste natalizie il baccalà si rende protagonista nelle sue tante vesti regionali: in umido, mantecato… oggi per le vie di Roma scopriamo i segreti del baccalà fritto alla romana (in pastella). Vi anticipiamo che ognuno ha il suo modo per rendere speciale questi gustosi filetti di baccalà fritto: c’è chi aggiunge la birra, chi il lievito di birra per renderla più consistente e avvolgente. Noi ci siamo ispirati alla tradizione semplice: acqua frizzante e farina. Forse assaggiandolo vi ricorderete di quando lo avete preso da “Er filettaro”, tra i più famosi dove gustare questo street food. Oppure vi torneranno in mente le cene da zie e nonne che lo servivano croccante e fumante sulla carta paglia. Qualunque sia il vostro prezioso ricordo, vi invitiamo a provare la nostra versione di questo piatto semplice e sfizioso. Insieme agli gnocchi e ai saltimbocca, la ricetta del baccalà fritto alla romana (in pastella) è sicuramente una di quelle tradizioni che meritano di essere assaporate!
Se volete accompagnare i filetti di baccalà fritto alla romana (in pastella) con altre ricette romane de Roma puntate sui classici carciofi o l’insalata di puntarelle!,

Categoria: Secondi piatti

Ingredienti

  • Baccalà dissalato 500 g
  • Farina 00 300 g
  • Acqua gassata 270 g (fredda)
  • Olio di semi q.b.
  • Sale fino q.b.

Preparazione

Baccalà fritto alla romana (in pastella), passo 1

Per preparare il baccalà fritto alla romana (in pastella) cominciate dalla pastella. In un recipiente versate la farina e poi l’acqua gassata ben fredda (1), mescolate bene con una frusta (2) ottenedo una pastella fluida e senza grumi (3).

Baccalà fritto alla romana (in pastella), passo 2

Copritela con pellicola e lasciatela riposare in frigorifero per un’oretta (4). Trascorso il tempo mettete a scaldare abbondante olio di semi, intanto occupatevi del baccalà. Il nostro è già dissalato, quindi potrete anche solo sciacquarlo più volte senza necessità di ammollo, altrimenti potete dissalarlo voi con la nostra scuola di cucina: come dissalare il baccalà. Tenendo il pezzo per la coda eliminate la pelle (5), aiutatevi con le mani a tirarla via (6).

Baccalà fritto alla romana (in pastella), passo 3

Dopodiché tagliate a pezzi più piccoli, dovreste ottenerne 6 in tutto (7) e passateli, uno a uno, nella pastella (8). Sollevate con le pinze, o una forchetta,

Baccalà fritto alla romana (in pastella), passo 4

e immergete pochi pezzi alla volta nell’olio: dovranno cuocere a una temperatura di 180°-190° (l’unico modo per assicurarvi sull’esatta temperatura è utilizzare un termometro da cucina) (10). Dopo 7-8 minuti i filetti saranno dorati, scolateli su carta assorbente (11), e continuate con la cottura di tutti gli altri. A fine cottura salate e gustate il vostro baccalà fritto alla romana (in pastella) ancora caldissimo (12).

Conservazione

Una volta pronto il baccalà fritto alla romana (in pastella) si consiglia di consumarlo subito, eventualmente se proprio dovesse avanzarvi potete conservarlo in frigo per 1-2 giorni al massimo: riscaldatelo un po’ in forno prima di gustarlo.

Consiglio

Per una frittura perfetta del baccalà fritto alla romana (in pastella): il baccalà deve essere dissalato per bene e asciugato prima dell’uso.

Se nella pastella si crea qualche piccolo grumo di farina non preoccupatevi: sparirà durante il riposo in frigo.

La temperatura dell’olio è il segreto di un ottimo fritto: misuratela con il termometro e non temete se risulta alta: la pastella fredda, infatti, abbasserà la temperatura. Per tale motivo vanno fritti pochi pezzi alla volta.

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Immaginate il profumo del cioccolato che si mescola a quello del caffè… cosa può nascere da questo abbinamento vincente? Noi abbiamo preparato una ricetta dolce, facile da realizzare e capace di soddisfare le voglie anche dei più golosi! I pavesini con cioccolato e caffè sono perfetti da gustare in ogni occasione. I due biscottini croccanti sono tenuti insieme da una ganache al cioccolato aromatizzata al caffè. Per non farci mancare nulla e accentuarne ancora di più il gusto abbiamo aggiunto all’interno una granella di chicchi di caffè tostati. E se anche tu vuoi rendere l’ora della merenda un momento speciale, prepara questa ricetta e concediti una pausa per ricaricare le energie!,

Categoria: Dolci

Ingredienti per 25 sandwich

  • Pavesini 100 g
  • Cioccolato fondente 150 g
  • Caffè 30 g (espresso della Moka)
  • Chicchi di caffè 18 g
  • Panna fresca liquida 150 g

per decorare

  • Granella di pistacchi q.b.
  • Ribes q.b.

Preparazione

Pavesini sandwich al caffè e cioccolato, passo 1

Per preparare i pavesini con cioccolato e caffè come prima cosa tritate il cioccolato (1) e trasferitelo in una ciotola (2). In un pentolino versate la panna, 15 g di caffè in chicchi (3) e portate ad ebollizione. 

Pavesini sandwich al caffè e cioccolato, passo 2

Non appena inizierà a bollire versate anche il caffè espresso (4) e filtrando con un colino versate il tutto sul cioccolato (5). Mescolate delicatamente con una spatola fino a che il cioccolato non si sarà sciolto (6). Dovrete ottenere una ganache liscia e lucida.  

Pavesini sandwich al caffè e cioccolato, passo 3

Coprite con pellicola e lasciate cristallizzare in frigorifero per almeno 10 ore (dalle 8 alle 12 ore sarebbe opportuno lasciarla in frigo) (7). Andrà tolta dal frigo un paio d’ore prima dell’uso. Tostate 3 g di chicchi di caffè in un tegame per pochi minuti (8). Trasferiteli poi su un tagliere e tritateli (9).

Pavesini sandwich al caffè e cioccolato, passo 4

Potete aiutarvi anche con un batticarne per rendere la granella più fine (10). Dopo il riposo a temperatura ambiente, lavorate la ganache con una spatola (11), per ammorbidirla. Trasferitela in una sacca da pasticcere dotata di bocchetta a stella da 10 cm (12). 

Pavesini sandwich al caffè e cioccolato, passo 5

Prendete un Pavesino e spremete 4 ciuffetti di ganache nella parte interna, quella senza zucchero (13). Aggiungete un po’ di granella di chicchi di caffè (14) e coprite con un altro Pavesino (15). Proseguite in questo modo fino a terminare i biscotti, tenendo un po’ di ganache da parte per la decorazione. 

Pavesini sandwich al caffè e cioccolato, passo 6

Decorate i vostri Pavesini sandwich con la ganache rimasta (16), i ribes rossi (17) e un po’ di granella di pistacchi (18). 

Conservazione

Una volta farciti consigliamo di servire subito i Pavesini sandwich con caffè e cioccolato. 

La ganache si può conservare in frigorifero fino a 5 giorni. 

Consiglio

I tempi di riposo della ganache in frigo servono ad ottenere una cristallizzazione corretta. Se avete bisogno di accorciare i tempi, potete utilizzarla dopo 3 ore (ma sarebbe meglio, come indicato, da un minomo di 8 a 12 ore).

Verificate la consistenza ed eventualmente utilizzatela subito, senza lasciarla a temperatura ambiente. 

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Preparare una torta richiede sempre del tempo, soprattutto per la cottura, ma la torta in tazza è un’eccezione a questa regola e ne avrete la prova con la nostra mug cake con Nutella®! Il morbido impasto al profumo di limone è arricchito con lamponi freschi e si cuoce nel forno a microonde in soli 2 minuti. Una ricetta facile e veloce nel vero senso del termine che viene completata con un ciuffo di Nutella® e qualche aghetto di rosmarino. Se avete voglia di una colazione più golosa del solito, quindi, non dovrete aspettare oltre: basterà una classica tazza adatta al microonde e in pochissimo tempo potrete affondare il cucchiaino nell’avvolgente bontà della mug cake con Nutella®!,

Categoria: Dolci

Ingredienti per 4 tazze

  • Uova 90 g (circa 2 piccole) a temperatura ambiente
  • Zucchero a velo 70 g
  • Lamponi 50 g
  • Frumina 35 g
  • Farina 00 30 g
  • Lievito in polvere per dolci 2 g
  • Scorza di limone 0.5

Per guarnire

  • Nutella® 60 g
  • Lamponi 8
  • Cacao amaro in polvere q.b.
  • Rosmarino q.b.

Preparazione

Mug cake con Nutella®, passo 1

Per preparare la mug cake con Nutella® versate le uova (1), lo zucchero a velo (2) e la scorza di limone grattugiata in una ciotola (3) e lavorate con le fruste elettriche per 2 minuti.

Mug cake con Nutella®, passo 2

Setacciate nella ciotola la farina e la frumina (4), unite anche il lievito (5) e mescolate energicamente con una frusta a mano (6).

Mug cake con Nutella®, passo 3

In ultimo aggiungete i lamponi interi (7) e incorporateli delicatamente al composto con una marisa (8). A questo punto versate il composto ottenuto nelle tazze riempiendole per metà (9) e cuocete in microonde a 700-750W per 2 minuti, monitorando la cottura ogni 30 secondi.

Mug cake con Nutella®, passo 4

Trascorso questo tempo, sfornate le tazze e lasciate intiepidire. Guarnite ciascuna tazza con un po’ di cacao e 15 g di Nutella® (10), poi completate con 2 lamponi e qualche ago di rosmarino (11). Le vostre mug cake con Nutella® sono pronte per essere gustate (12)!

Conservazione

Si consiglia di consumare subito la mug cake con Nutella®.

Consiglio

Sostituite i lamponi con more o mirtilli freschi se preferite! Potete utilizzare l’amido di mais al posto dell’amido di frumento. 

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Con i primi freddi arrivano sulle nostre tavole anche i frutti invernali, la melagrana è uno di questi e, con i suoi chicchi aciduli dal color amaranto e la sua fama di simbolo porta fortuna, può riservare tante sorprese golose, come la nostra monoporzione di semifreddo con Pavesini. Piccoli lingotti di meringa avvolti da una salsa alla melagrana e note croccanti di mandorle e nocciole tostate, solo a descriverlo si ha l’acquolina in bocca! Lasciatevi tentare da questi dessert mono porzione che non solo arricchiranno i vostri menu di dolcezza, ma saranno anche di buon auspicio!,

Categoria: Dolci

Ingredienti

  • Pavesini 27
  • Menta q.b.
  • Granella di nocciole q.b.
  • Mandorle in scaglie q.b.

Ingredienti per la meringa

  • Zucchero 90 g
  • Albumi 45 g
  • Acqua 10 g
  • Nocciole intere spellate 20 g
  • Mandorle pelate 20 g
  • Panna fresca liquida 110 g

per la salsa alla melagrana

  • Melagrana 200 g intera
  • Succo di limone 20 g

Preparazione

Monoporzione di semifreddo con Pavesini, passo 1

Per preparare la monoporzione di semifreddo con Pavesini iniziate a sgranare la melagrana, ricavando circa 160 g di chicchi (1). Versate i chicchi in un pentolino (2) con il succo di limone (3) e cuocete per circa 10 minuti  a fiamma moderata.

Monoporzione di semifreddo con Pavesini, passo 2

Frullate con un mixer a immersione (4), poi passate al setaccio (5) per eliminare i semini (6).

Monoporzione di semifreddo con Pavesini, passo 3

Ora prendete uno stampo in silicone per 9 semifreddi da 3 x 8 cm alti circa 3 cm. Distribuite la salsa di melagrana negli stampini in parti uguali (7). Trasferite in freezer per farlo rassodare, giusto il tempo di preparare la meringa. Ponete lo zucchero in un pentolino, versate l’acqua (8) e scaldate a fuoco medio-basso per formare lo sciroppo (9), immergete un termometro per assicurarvi che lo sciroppo raggiunga la giusta temperatura.

Monoporzione di semifreddo con Pavesini, passo 4

Quando lo sciroppo raggiunge 115° versate gli albumi in una ciotola (10) e montateli con delle fruste elettriche (11). Quando lo sciroppo arriva a 121° versatelo a filo nei albumi (12), montate a velocità bassa cosi non si perde lo sciroppo nelle pareti della ciotola.

Monoporzione di semifreddo con Pavesini, passo 5

Continuate a lavorare fino al completo raffreddamento. La meringa dovrà risultare densa, lucida e liscia (13). Tritate le nocciole e le mandorle (14) e incorporatele alla meringa (15).

Monoporzione di semifreddo con Pavesini, passo 6

Ora versate la panna in una ciotola (16) e montatela a neve con le fruste elettriche (17).  Incorporate la panna alla meringa (18) poco per volta.

Monoporzione di semifreddo con Pavesini, passo 7

Con una spatola mescolate delicatamente (19).Trasferite il composto in un sac-à-poche senza bocchetta (20). Prendete lo stampo da freezer dividete l’impasto in 9 parti uguali (21).

Monoporzione di semifreddo con Pavesini, passo 8

Con una spatola livellate bene. Ora adagiate sopra a ogni stampo un Pavesino (22). Trasferite in freezer per almeno 4-6 ore (23). Trascorso il tempo di rassodamento, sformate i semifreddi (24).

Monoporzione di semifreddo con Pavesini, passo 9

Al lato di ogni semifreddo fate aderire un Pavesino (25), premendo leggermente. Decorate con granella di mandorle e nocciole (26), chicchi di melagrana e qualche foglia di menta. Aspettate 10 -15 minuti prima di servire la monoporzione di semifreddo con Pavesini (27).

Conservazione

Potete conservare i semifreddi ultimati in frigorifero per 2 giorni. In alternativa è possibile congelarli per un mese.

Consiglio

Gli stampini in silicone sono molto comodi perchè permettono di sformare il semifreddo facilmente. Se non riuscite a reperirli potete sostituirli con stampini in alluminio della stessa misura. In questo caso per sformare i dolcetti basterà immergere la base degli stampi in acqua calda per pochi istanti e poi rivesciare lo stampo su un piatto di portata.

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