La galette autunnale è una torta salata che racchiude i sapori dell’autunno. La pasta brisè, croccante e friabile, fa da contenitore a patate, broccoli e verza, un ripieno ricco e saporito reso ancora più irresistibile dalla fontina che si scioglie in cottura regalando una consistenza cremosa. Questa torta rustica salata è adatta a tutte le occasioni, dai pranzi e cene informali ai brunch. Vi guideremo passo passo nella preparazione della galette autunnale, un piatto semplice da preparare che ha quel carattere casereccio che piace a tutti!
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Categoria: Torte salate

Per la pasta brisè per uno stampo da 26 cm di diametro

Farina 00 200 g
Burro 100 g freddo
Acqua 50 g fredda
Sale q.b.

Per il ripieno

Patate gialle 300 g per forno e vapore
Broccoli 150 g
Verza 150 g
Fontina 100 g
Grana Padano DOP 20 g
Aglio 2 spicchi
Olio extravergine d’oliva q.b.
Sale q.b.
Pepe nero q.b.

Preparazione

Galette autunnale, passo 1

Per preparare la galette autunnale, come prima cosa dedicatevi alla pasta brisè. In una ciotola mettete la farina, aggiungete il sale (1) e il burro freddo (2). Lavorate velocemente, come pizzicandolo (3), fino ad ottenere un composto della consistenza della sabbia.

Galette autunnale, passo 2

Unite l’acqua fredda (4) e lavorate il composto velocemente, finché non otterrete un panetto omogeneo (5). Avvolgetelo nella pellicola (6) e lasciate riposare in frigo per 30 minuti.

Galette autunnale, passo 3

Pelate le patate e tagliatele prima a fette (7) e poi a cubetti di circa 1,5 cm (8). In una padella versate un filo d’olio e aggiungete l’aglio schiacciato in camicia (9).

Galette autunnale, passo 4

Unite le patate (10) e saltate per 10 minuti. Aggiustate di sale (11) e rimuovetele dalla padella. Tenete da parte. Intanto separate le cimette dei broccoli (12) e tagliatele a pezzetti.

Galette autunnale, passo 5

Eliminate la parte più esterna e dura del gambo (13), tagliatelo a cubetti e uniteli alle cimette (14). Togliete le foglie esterne e più dure della verza. Tagliatela a metà e poi a striscioline (15).

Galette autunnale, passo 6

Tagliate a metà anche le striscioline (16). Nella stessa padella dove avete cotto le patate, versate un filo d’olio, aggiungete uno spicchio d’aglio schiacciato in camicia, quindi unite i broccoli (17). Saltate per 5 minuti, aggiustate di sale (18).

Galette autunnale, passo 7

Versate 2 cucchiai di acqua (19) e continuate a cuocere per altri 5 minuti. Aggiungete la verza, regolate di sale (20) e saltate per 10 minuti (21), o fino a che le verdure non saranno cotte. Fate raffreddare.

Galette autunnale, passo 8

In una ciotola unite patate, verdure, fontina grattugiata (22) e mescolate (23). Stendete la pasta brisè, con un mattarello, su un piano infarinato, fino ad ottenere una sfoglia di 5 mm di spessore(24).

Galette autunnale, passo 9

Foderate uno stampo svasato da 26 cm di diametro con carta forno e disponete la sfoglia al suo interno, aiutandovi con il mattarello per trasferirla. Bucherellate il fondo con i rebbi di una forchetta (25). Farcite con le patate, le verdure e la fontina (26). Aggiungete una spolverata di grana (27).

Galette autunnale, passo 10

Ripiegate verso l’interno i bordi della sfoglia creando delle pieghe (28) e cuocete in forno statico a 200°C per 30 minuti. Sfornate, lasciate intiepidire e aggiungete una spolverata di pepe (29). La vostra galette autunnale è pronta per essere servita (30)!

Conservazione

La galette autunnale si può conservare in frigorifero, coperta con pellicola o in un contenitore chiuso, per 2 giorni. Prima di servirla, potete riscaldarla leggermente in forno a bassa temperatura per ridare croccantezza alla pasta brisè. Si può congelare.

Consiglio

Per accorciare il tempo di cottura dei broccoli, si possono cuocere con coperchio, l’importante è toglierlo qualche minuto prima di aggiungere le verze per farli asciugare. Se la pasta brisè dovesse essere troppo dura, una volta tolta dal frigorifero, si può ammorbidire dandole dei colpi con il mattarello. La galette autunnale si presta a varianti sul tema: provatela per esempio con un ripieno di zucca, funghi o cavolo nero. Per gli amanti dei sapori decisi, sostituite la fontina con il taleggio o il gorgonzola.

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Il cinghiale in umido è un secondo piatto della cucina tradizionale, ricco e sostanzioso, perfetto per chi ama i sapori intensi. Il segreto di questa ricetta è la cottura lenta, che permette alla carne di cinghiale di diventare tenera e di assorbire gli aromi dati dal vino rosso e dalla cipolla, e i profumi dell’alloro e del rosmarino. Il risultato è una carne che si scioglie in bocca accompagnata da un sughetto denso e succulento. Personalizzare la ricetta è facile: per esempio, provate ad aggiungere funghi porcini o olive nere, per un tocco ancora più stuzzicante. Se poi siete degli amanti degli accostamenti particolari, aggiungete del cacao amaro nel sugo: gli conferirà un retrogusto profondo. Il cinghiale in umido è il piatto perfetto da servire per una cena in famiglia o con amici, magari accompagnato da un contorno di polenta o purè di patate.
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Categoria: Secondi piatti

Ingredienti

Cinghiale 1 kg polpa
Cipolle dorate 3
Vino rosso 1 l corposo
Rosmarino 4 rametti
Alloro 3 foglie
Aglio 2 in camicia
Brodo di carne 200 ml
Passata di pomodoro 50 g
Concentrato di pomodoro 1 cucchiaio
Olio extravergine d’oliva q.b.
Sale q.b.
Pepe nero q.b.

Preparazione

Cinghiale in umido, passo 1

Per preparare il cinghiale in umido, come prima cosa tagliate la carne, prima a fette (1) e poi a pezzi (2). Tagliate a fette anche la cipolla, precedentemente mondata (3).

Cinghiale in umido, passo 2

In una casseruola versate l’olio, unite la carne (4) e fate rosolare, a fuoco medio-alto, fino a doratura. Rimuovete la carne (5) e tenetela da parte. Nella stessa casseruola mettete la cipolla (6).

Cinghiale in umido, passo 3

Aggiungete anche gli spicchi d’aglio in camicia schiacciati, l’alloro e il rosmarino (7). Fate soffriggere fino a quando le cipolle non saranno trasparenti, se necessario aggiungete ancora un po’ di olio. Unite la carne (8), mescolate e cuocete per qualche minuto. Aggiungete il concentrato di pomodoro (9).

Cinghiale in umido, passo 4

Versate la passata di pomodoro (10), mescolate e cuocete 2 minuti. Unite il vino (11) e fate evaporare tutta la parte alcolica. Aggiungete infine il brodo di carne (12) e portate ad ebollizione.

Cinghiale in umido, passo 5

Regolate di sale e pepe (13).Mescolate, coprite con un coperchio (14), abbassate la fiamma al minimo, e cuocete per circa 3 ore, mescolando di tanto in tanto, finché la carne non risulterà tenera. Se necessario, per prolungare la cottura, potete aggiungere acqua o altro brodo. Impiattate e decorate con una foglia di alloro. Il vostro cinghiale in umido è pronto per essere gustato caldo (15)!

Conservazione

Il cinghiale in umido si può conservare in frigorifero, in un contenitore chiuso, per 2-3 giorni. Per mantenere la sua consistenza, riscaldatelo a fuoco lento, aggiungendo un po’ di brodo o acqua, se il sugo dovesse risultare troppo denso.

Consiglio

Se avete tempo, prima della cottura, marinate la carne, per qualche ora, con vino rosso, bacche di ginepro, aglio e rosmarino. Ciò aiuterà ad ammorbidire la carne e ad accentuarne i sapori. Se amate il piccante aggiungete peperoncino o paprica affumicata.

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Le tartine al salmone affumicato sono un antipasto elegante e semplice da preparare. Il contrasto tra la cremosità del formaggio fresco spalmabile e il gusto deciso del salmone affumicato crea un equilibrio irresistibile, mentre l’aggiunta di lime e erba cipollina regala una nota fresca e vivace. Prepararle è facilissimo e richiede pochi passaggi, in più possono essere facilmente personalizzabili così da adattarsi facilmente ai vostri gusti o quelli dei vostri commensali. Le tartine al salmone affumicato sono facili e veloci, ideali per le occasioni di festa, come la cena o il pranzo di Natale, e fanno la loro bella figura anche in un buffet.
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Categoria: Antipasti

Ingredienti

Salmone affumicato 250 g a fette
Pane per tramezzini 2 fette (140 g)
Formaggio fresco spalmabile 350 g
Erba cipollina 1 mazzetto
Scorza di lime 2
Semi di sesamo nero q.b.
Olio extravergine d’oliva q.b.

Preparazione

Tartine al salmone, passo 1

Per preparare le tartine al salmone affumicato, come prima cosa tritate finemente l’erba cipollina (1). In una ciotola mettete il formaggio fresco spalmabile, ammorbiditelo con una frusta (2) e aggiungete la scorza di lime (3).

Tartine al salmone, passo 2

Unite anche l’erba cipollina (4) e mescolate. Versate l’olio (5) e mescolate nuovamente (6).

Tartine al salmone, passo 3

Regolate di sale (7) e mescolate un’ultima volta. Mettete il composto in un sac-a-poche con una punta a vostra scelta (8), noi ne abbiamo usato una rigata. Lasciate riposare la crema in frigo fino al momento dell’utilizzo. Tagliate il pane per tramezzini con un coppapasta da 5 cm di diametro (9), ne otterrete 12. Tagliate a strisce le fette di salmone affumicato.

Tartine al salmone, passo 4

Farcite ogni disco spremendo un ciuffo abbondante del composto di formaggio (10) adagiate su esso il salmone (11) e decorate con semi di sesamo nero (12).

Tartine al salmone, passo 5

Completate con dell’erba cipollina (13). Una volta pronte (14) disponetele su un piatto da portata (15). Le vostre tartine al salmone affumicato sono pronte per essere servite!

Conservazione

Le tartine al salmone affumicato vanno consumate subito, per preservarne la consistenza e il sapore. Potete prepararle al massimo con un’ora d’anticipo, ma dovrete coprirle con pellicola e conservarle in frigorifero.

Consiglio

Per un tocco gourmet potete aggiungere come guarnizione delle uova di salmone e una grattugiata di rafano fresco.

Se volete ottenere una consistenza croccante, potete spennellare con un po’ di olio i dischetti di pane e cuocerli in forno statico, preriscaldato, a 160°C per 10 minuti, giusto il tempo di farli dorare. Aspettate che i dischi di pane si raffreddino e diventino croccanti, prima di farcirli.

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Gli spaghetti con crema di aglio e tartufo sono un primo dai sapori decisi, perfetto per chi ama abbinamenti intensi e particolari. Il gusto intenso dell’aglio viene smorzato e ammorbidito facendolo bollire più volte nel latte, per trasformarlo poi in una crema avvolgente. Ad elevare il piatto ci pensa la crema di tartufo, che lo arricchisce con note aromatiche. Gli spaghettoni sono il formato di pasta perfetto per raccogliere e trattenere il condimento. Per finire, la mollica tostata aggiunge una piacevole nota croccante che contrasta con la cremosità della salsa. Gli spaghetti con crema di aglio e tartufo sono un’ottima scelta per un pranzo speciale o quando si desidera qualcosa di gustoso senza complicarsi la vita in cucina.
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Fettuccine al tartufo
Pappardelle al tartufo e crema di mascarpone
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Categoria: Primi piatti

Ingredienti

Spaghettoni 320 g grossi
Crema di tartufo 40 g
Pane 200 g mollica
Sale q.b.

Per la crema di aglio

Aglio 11 spicchi
Latte 700 g

Preparazione

Spaghetti con crema di aglio e tartufo, passo 1

Per preparare gli spaghetti con crema di aglio e tartufo, come prima cosa pulite gli spicchi d’aglio (1). In un pentolino versate 150 g di latte, aggiungete gli spicchi d’aglio (2) e portate a bollore (3).

Spaghetti con crema di aglio e tartufo, passo 2

Scolate con una schiumarola (4), eliminate il latte, versate altri 150 g di latte nel pentolino, aggiungete nuovamente gli spicchi d’aglio (5) e portate a bollore. Ripetete lo stesso procedimento per altre 2 volte. Alla fine di questo processo filtrate gli spicchi e metteteli in un boccale (6).

Spaghetti con crema di aglio e tartufo, passo 3

Aggiungete 100 g di latte (7) e frullate con un frullatore ad immersione (8) fino ad ottenete una crema liscia e omogenea (9). Tenete da parte.

Spaghetti con crema di aglio e tartufo, passo 4

Sbriciolate grossolanamente la mollica di pane (10) e tostatela in padella con un filo d’olio (11), fino a che non diventerà dorata e croccante (12).

Spaghetti con crema di aglio e tartufo, passo 5

Cuocete la pasta in abbondante acqua salata (13) e scolatela 2 minuti prima di quanto indicato in confezione. Una volta scolati, trasferite gli spaghettoni in padella, aggiungete un mestolo di acqua di cottura della pasta (14) e la crema di aglio (15). Saltate bene il tutto e spegnete la fiamma.

Spaghetti con crema di aglio e tartufo, passo 6

Unite la crema di tartufo (16), mantecate per qualche minuto a fuoco spento. Impiattate e completate con il pane croccante (17). Gli spaghetti alla crema di aglio e tartufo sono pronti per essere serviti (18)!

Conservazione

Consigliamo di consumare gli spaghetti con crema di aglio e tartufo appena pronti, ma se avanzano potete conservarli in frigorifero, in un contenitore chiuso, per 2 giorni al massimo.

Consiglio

Per un gusto più profondo e complesso, provate a sostituire parte dell’aglio con dell’aglio nero. Per aggiungere una nota di terrosa al piatto potete saltare dei funghi porcini per poi unirli alla crema di tartufo.

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Preparate le papille gustative per un primo piatto che è pura gioia: spaghetti con crema di porri, nduja e nocciole! Questi ingredienti si uniscono per creare un mix di sapori che vi farà venire l’acquolina in bocca. Partiamo dal porro, che dona una cremosità fantastica e un sapore dolce, molto accattivante. Poi c’è la nduja, quel salume calabrese che aggiunge una bella nota piccante e rende tutto ancora più sfizioso. E infine, le nocciole tostate: croccanti e profumate, danno un tocco di originalità che nessuno si aspetta. Questa ricetta è perfetta per una cena tra amici, quando volete stupire senza troppo sforzo, o per un pranzo domenicale in famiglia. Insomma, è un piatto da condividere, ideale per creare momenti speciali e far felici i vostri ospiti. Pronti a portare in tavola gli spaghetti con crema di porri, nduja e nocciole? Buon appetito!Ecco altri primi piatti con i porri da non perdere:

Pasta al salmone con crema di porri
Pasta alla crema di porri e patate
Pasta al radicchio, porri e pancetta
Pappardelle con salsiccia e porri

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Categoria: Primi piatti

Ingredienti

Spaghetti 320 g
Porri 900 g
Nduja 50 g
Nocciole 25 g
Olio extravergine d’oliva q.b.
Sale fino q.b.
Pepe nero q.b.

Preparazione

Spaghetti con crema di porri, nduja e nocciole, passo 1

Per preparare gli spaghetti con crema di porri, nduja e nocciole come prima cosa pulite i porri: spuntateli (1) ed eliminate le foglie più esterne (2), poi tagliate a rondelle la parte bianca (3) e tenetela da parte.

Spaghetti con crema di porri, nduja e nocciole, passo 2

Affettate anche la parte verde (4) e trasferitela in un’altra ciotola. Ora in una pentola scaldate un filo d’olio, aggiungete la parte bianca del porro (5) e versate circa 80 g di acqua (6).

Spaghetti con crema di porri, nduja e nocciole, passo 3

Regolate di sale (7), coprite con un coperchio (8) e lasciate cuocere per circa 20 minuti a fuoco dolce. Intanto versate le nocciole in un’altra padella e tostatele (9), poi trasferitele su un tagliere e lasciatele intiepidire.

Spaghetti con crema di porri, nduja e nocciole, passo 4

Intanto nella stessa padella scaldate un filo d’olio e versate la parte verde del porro (10). Saltate in padella circa 7-8 minuti (11), poi condite con sale e pepe (12). Tenete da parte in una ciotolina.

Spaghetti con crema di porri, nduja e nocciole, passo 5

Tritate grossolanamente le nocciole (13). Mettete sul fuoco una pentola colma d’acqua salata, che servirà per la cottura della pasta. Non appena la parte bianca del porro sarà morbida frullatela con un mixer a immersione (14) sino ad ottenere una crema. Trasferitela nella padella in cui avete cotto la parte verde del porro e aggiungete la nduja (15).

Spaghetti con crema di porri, nduja e nocciole, passo 6

Unite poi anche un mestolo di acqua calda (16) e scaldate sino a che la nduja non sarà sciolta bene (17). Intanto cuocete gli spaghetti (18) e scolateli al dente.

Spaghetti con crema di porri, nduja e nocciole, passo 7

Trasferite la pasta nella padella con il condimento (19), aggiungete un mestolo di acqua di cottura se necessario (20) e una macinata di pepe nero (21). Saltate bene il tutto.

Spaghetti con crema di porri, nduja e nocciole, passo 8

Impiattate gli spaghetti (22), poi guarnite con la parte verde del porro (23) e le nocciole tritate (24). Gli spaghetti con crema di porri, nduja e nocciole sono pronti per essere serviti!

Conservazione

Si consiglia di servire gli spaghetti con crema di porri, nduja e nocciole al momento.

La crema di porri si può conservare in frigorifero per 1-2 giorni.

Consiglio

Per una versione vegetariana sostituite la nduja con un formaggio saporito come pecorino, taleggio o gorgonzola!

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I fusilli ai ceci con cavoletti di Bruxelles e speck sono un primo piatto invernale che combina ingredienti accattivanti e una genuinità ricca di gusto. I cavoletti, saltati in padella con foglie di salvia fresca, sprigionano una nota aromatica avvolgente. A completare il piatto lo speck croccante rosolato a puntino, che aggiunge una sfumatura affumicata e irresistibilmente croccante, perfetta per guarnire e trasformare ogni assaggio in un momento di puro piacere. Semplici e nutrienti, i fusilli ai ceci con cavoletti di Bruxelles e speck vi sorprenderanno per la loro armonia di sapori, ideali per un pranzo confortante nelle giornate più fredde.
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Penne ai cinque cavoli
Pasta al forno con broccoli e pancetta

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Categoria: Primi piatti

Ingredienti

Fusilli ai ceci 300 g
Cavoletti di Bruxelles 375 g
Speck 90 g
Pecorino Romano DOP 60 g
Salvia 5 foglie
Olio extravergine d’oliva q.b.
Sale fino q.b.
Pepe nero q.b.

Preparazione

Fusilli ai ceci con cavoletti di Bruxelles e speck, passo 1

Per preparare i fusilli ai ceci con cavoletti di Bruxelles e speck per prima cosa pulite i cavoletti staccando la base e le foglie più esterne, quindi divideteli a metà (1). Scaldate una padella antiaderente, adagiate qui le fette di speck (2) e rosolatele da entrambi i lati finché non risulteranno croccanti (3).

Fusilli ai ceci con cavoletti di Bruxelles e speck, passo 2

Trasferite lo speck su un vassoio con carta assorbente per farlo raffreddare (4). Nella stessa padella versate un giro d’olio di oliva, i cavoletti e le foglie di salvia (6). 

Fusilli ai ceci con cavoletti di Bruxelles e speck, passo 3

Salate e pepate (7), poi saltate a fuoco medio-alto con un mestolo di acqua calda (8) per qualche minuto, finché non diventeranno dorati. Tenete da parte in una ciotola (9). 

Fusilli ai ceci con cavoletti di Bruxelles e speck, passo 4

Cuocete i fusilli di ceci in acqua bollente già salata per circa 5 minuti (10). Nel frattempo preparate la crema al formaggio: versate in una ciotola il pecorino (11) e un mestolo di acqua di cottura della pasta (12). 

Fusilli ai ceci con cavoletti di Bruxelles e speck, passo 5

Mescolate per ottenere una crema liscia (13). Scolate i fusilli nella padella in cui avete cotto i cavoletti (14), poi aggiungete un mestolo abbondante di acqua di cottura e terminate di cuocere la pasta (15). 

Fusilli ai ceci con cavoletti di Bruxelles e speck, passo 6

Versate la crema di pecorino sulla pasta (16), unite i cavoletti saltati in padella (17) e mescolate per amalgamare (18). 

Fusilli ai ceci con cavoletti di Bruxelles e speck, passo 7

Impiattate (19) e guarnite con lo speck rosolate e spezzettato con le mani (20). I vostri fusilli ai ceci con cavoletti di Bruxelles e speck sono pronti da gustare (21)!

Conservazione

Consigliamo di consumare subito i fusilli ai ceci con cavoletti di Bruxelles e speck.

Consiglio

Per un gusto più delicato potete sostituire il Pecorino con il Parmigiano Reggiano.

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La pasta con cicerchie e cavolo nero è un primo piatto nutriente e genuino, ideale per chi apprezza i sapori autentici. La combinazione di cicerchie, legumi antichi e nutrienti, e cavolo nero dà vita a un piatto equilibrato e gustoso, in cui il sapore delicato delle cicerchie si armonizza con la nota leggermente amarognola del cavolo nero. I mezzi rigatoni sono un formato di pasta perfetto per trattenere il condimento grazie alla loro superficie rigata e forma corta e cava. Preparare la pasta con cicerchie e cavolo nero è davvero semplice ed è una scelta perfetta per i mesi più freddi, quando si desidera portare in tavola un pasto corroborante e appetitoso senza appesantirsi!
Provate anche queste varianti:

Zuppa di cicerchie
Pasta ceci e cicerchia
Pasta con il cavolo nero
Fusilli con cavolo nero e pancetta

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Categoria: Primi piatti

Ingredienti

Mezzi Rigatoni Senza Glutine 400 g
Pecorino Romano DOP 50 g (da grattugiare)

Per le cicerchie

Cicerchie 400 g
Acqua 1 l
Timo 3 rametti

Per il cavolo nero

Cavolo nero 90 g (già pulito)
Timo 2 rametti
Aglio 1 spicchio
Olio extravergine d’oliva q.b.
Sale q.b.
Pepe nero q.b.

Preparazione

Pasta con cicerchie e cavolo nero, passo 1

Per preparare la pasta con cicerchie e cavolo nero come prima cosa lavate le cicerchie sotto acqua corrente (1), sciacquando fin quando l’acqua non risulterà pulita. Mettete le cicerchie in una pentola insieme all’acqua (2) e al timo (3).

Pasta con cicerchie e cavolo nero, passo 2

Portate a bollore ed eliminate la schiuma che si formerà con una schiumarola (4). Fate cuocere per 50 minuti. Controllate il tempo di cottura riportato sulla confezione. Intanto sfogliate il cavolo nero eliminando la costa centrale (5), quindi tagliatelo finemente (6).

Pasta con cicerchie e cavolo nero, passo 3

Cuocete la pasta in abbondante acqua bollente salata per 3 minuti in meno rispetto al tempo riportato sulla confezione (7). In una pentola aggiungete un filo d’olio, l’aglio e il timo. Lasciate insaporire per qualche minuto, poi unite il cavolo (8). Versate un mestolo di acqua di cottura della pasta (9).

Pasta con cicerchie e cavolo nero, passo 4

Aggiustate di sale e pepe (10) e cuocete a fuoco dolce per 15 minuti. Una volta cotte le cicerchie, eliminate il timo (11) e frullate finché non otterrete un composto omogeneo (12); se risulta troppo asciutto potete diluirlo con poca acqua di cottura della pasta.

Pasta con cicerchie e cavolo nero, passo 5

Eliminate l’aglio e il timo dal cavolo nero (13) e aggiungete la crema di cicerchie (14). Scolate la pasta e trasferitela in padella (15), poi portatela a cottura aggiungendo, se necessario, un mestolo di acqua di cottura.

Pasta con cicerchie e cavolo nero, passo 6

Unite il pecorino grattugiato (16) e mantecate brevemente (17). Anche in questo caso se preferite una pasta più cremosa potete aggiungere un po’ di acqua di cottura della pasta. Impiattate e la vostra pasta con cicerchie e cavolo nero è pronta per essere servita ben calda (18)!

Conservazione

Si consiglia di consumare subito la pasta con cicerchie e cavolo nero; se necessario conservarla in frigorifero, in un contenitore chiuso, per 1-2 giorni. Prima di servirla nuovamente, riscaldatela in padella a fuoco basso, magari aggiungendo un po’ d’acqua o brodo per mantenere la giusta consistenza.

Potete congelare la crema di cicerchie fino a un mese.

Consiglio

Al posto delle cicerchie potete usare i legumi che preferite o che avete a disposizione.

Se preferite potete mantecare la pasta con del Parmigiano Reggiano o con altri tipi di formaggi.

Per variare e arricchire il piatto oltre al cavolo nero potete utilizzare altre verdure come spinaci, bietole o verza.

Per una versione più sostanziosa potete aggiungere cubetti di pancetta croccante o salsiccia sbriciolata, da rosolare insieme al cavolo nero.

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I ravioli ripieni di galletto sono un primo piatto dal carattere rustico, ideale per chi ama i sapori autentici ma con un tocco di originalità. La carne di galletto, cucinata con la birra, diventa tenerissima e acquista un sapore intenso e aromatico. Questo ripieno ricco e gustoso, racchiuso nella pasta fresca all’uovo, viene esaltato da un semplice condimento al burro e salvia. Questi gustosi ravioli sono l’ideale per un’occasione speciale o per variare le proposte del pranzo della domenica.
Se siete amanti della pasta ripiena, ecco qui altre idee:

Ravioli di pollo
Ravioli ripieni di faraona e Grana Padano
Ravioli ricotta e spinaci

Scoprite qui altre sfiziose ricette con il galletto:

Galletto fritto
Galletto al sale
Galletto alla frutta
Galletto alle erbe aromatiche e lardo con patatine alla birra
Galletto ripieno delle feste,

Categoria: Primi piatti

Per la pasta fresca

Farina 00 300 g
Uova 3
Sale fino 1 pizzico

Per il ripieno

Galletto 1
Birra chiara 600 g
Olio extravergine d’oliva q.b.
Sedano 2 coste
Carote 2
Cipolle bianche 1
Rosmarino 1 rametto
Timo 1 rametto
Sale q.b.
Pepe nero q.b.
Parmigiano Reggiano DOP 100 g grattugiato

Per il condimento

Burro q.b.
Salvia q.b.
Parmigiano Reggiano DOP q.b. grattugiato
Pepe nero q.b.

Preparazione

Ravioli ripieni di galletto, passo 1

Per preparare i ravioli ripieni di galletto, come prima cosa su una spianatoia, disponete la farina a fontana e mettete al centro le uova (1). Aggiungete un pizzico di sale (2) e incorporate pian piano la farina con una forchetta (3).

Ravioli ripieni di galletto, passo 2

Poi impastate con le mani (4) fino ad ottenere un panetto liscio e omogeneo. Avvolgetelo nella pellicola (5) e lasciate riposare in un luogo fresco e asciutto per almeno 30 minuti. Intanto tagliate a piccoli cubetti il sedano (6).

Ravioli ripieni di galletto, passo 3

Tagliate finemente anche la cipolla (7) e le carote (8). In una pentola versate un filo d’olio e aggiungete le verdure (9).

Ravioli ripieni di galletto, passo 4

Unite anche due spicchi d’aglio schiacciati in camicia e un rametto di timo e rosmarino (10). Soffriggete, a fiamma bassa, per 5 minuti o fino a quando le verdure non saranno tenere. Intanto tagliate il galletto a pezzi (11) (12).

Ravioli ripieni di galletto, passo 5

Aggiungete i pezzi di galletto in pentola (13) e fate rosolare ogni lato fino a doratura (14). Versate in pentola la birra (15).

Ravioli ripieni di galletto, passo 6

Aggiustate di sale (16) e pepe (17). Coprite con un coperchio (18) e lasciate cuocere per circa 1 ora o fino a quando la carne non si sfilaccerà facilmente.

Ravioli ripieni di galletto, passo 7

Togliete la carne dalla pentola e lasciate raffreddare per po’. Poi sfilacciate la carne (19), eliminando pelle e ossa, e trasferitela in una ciotola. Aggiungete il fondo di cottura, le verdure (20) e il Parmigiano (21).

Ravioli ripieni di galletto, passo 8

Amalgamate (22) finché non otterrete un composto omogeneo. Fate raffreddare completamente e mettete il tutto in un sac-a-poche. Riprendete l’impasto e dividetelo a metà (23). Tirate le sfoglie con una sfogliatrice. Partite dallo spessore più grande, poi ripiegate le estremità della sfoglia verso il centro (24). Passatela nuovamente tra i rulli diminuendo gradualmente lo spessore.

Ravioli ripieni di galletto, passo 9

Procedete in questo modo fino ad otterrete 2 sfoglie dello spessore di 2-3 mm (25). Spennellate una sfoglia con acqua (26) e posizionate dei mucchietti di ripieno, a una distanza di 3-4 cm uno dall’altro (27).

Ravioli ripieni di galletto, passo 10

Coprite con la seconda sfoglia (28). Cercate di eliminare l’aria attorno al ripieno e fate aderire bene le due sfoglie, in questo modo i ravioli non si apriranno in cottura. Con un coppapasta date forma ai vostri ravioli (29). Cuoceteli in acqua bollente salata per 3-4 minuti (30), fino a che non verranno a galla.

Ravioli ripieni di galletto, passo 11

Nel frattempo in una padella sciogliete il burro, aggiungete le foglie di salvia (31). Scolate i ravioli e trasferiteli in padella (32), saltate delicatamente per qualche minuto. Impiattate e aggiungete il burro fuso (33).

Ravioli ripieni di galletto, passo 12

Completate con una spolverata di parmigiano (34), qualche fogliolina di salvia (35) e pepe macinato fresco. I vostri ravioli ripieno di galletto sono pronti per essere serviti (36)!

Conservazione

I ravioli ripieni di galletto si possono conservare in frigorifero per un paio di giorni al massimo. 

Potete congelare i ravioli crudi ponendoli in freezer, prima su un vassoio ben distanziati, poi, una volta rassodati, potrete trasferirli in un sacchetto gelo.

Al momento della cottura basterà cuocerli direttamente nell’acqua bollente senza scongelarli.

Consiglio

Per ottenere un gusto più intenso utilizzate una birra scura o artigianale. In alternativa al galletto, potete usare pollo o anatra per creare un ripieno simile ma con sfumature differenti.

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Se anche voi siete sempre alla ricerca di idee nuove e stuzzicanti per condire la pizza, non perdetevi questa appetitosa ricetta della nostra pizza con radicchio, ventricina piccante e primosale. Un mix di sapori avvolgenti e irresistibili che conquisteranno ogni palato: il radicchio regala una nota leggermente amarognola e croccante, il salame ventricina piccante aggiunge una carica saporita ed equilibrata, mentre il primosale, delicato e morbido, bilancia il tutto con il suo gusto fresco e cremoso. La classica pizza si veste di sapori nuovi e raffinati, perfetta per chi ama sperimentare.
Ecco altre sfiziose ricette di pizza:

Pizza mare orto
Pizza invernale
Pizza con salame e olive

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Categoria: Lievitati

Per l’impasto (per 4 pizze del diametro di 30 cm)

Farina 00 700 g (W280)
Acqua 450 g
Olio extravergine d’oliva 20 g
Lievito di birra fresco 4 g
Sale fino 20 g
Semola q.b.

per il condimento

Primosale 600 g
Salame 240 g ventricina piccante
Radicchio 200 g
Parmigiano Reggiano DOP 100 g
Cipolle rosse 1
Pepe nero q.b.
Maggiorana q.b.
Olio extravergine d’oliva q.b.

Per ungere e spolverizzare

Olio extravergine d’oliva q.b.
Semola di grano duro rimacinata q.b.

Preparazione

Pizza con radicchio, ventricina piccante e primosale, passo 1

Per preparare la pizza con radicchio, ventricina piccante e primosale iniziate dall’impasto per la pizza: mettete la farina in una ciotola, sbriciolate il lievito di birra all’interno (1) e versate circa metà dell’acqua (2) mentre mescolate con un mestolo di legno. Dopo aver aggiunto metà dell’acqua unite il sale (3). 

Pizza con radicchio, ventricina piccante e primosale, passo 2

Continuate a versare l’acqua rimanente, sempre poca per volta (4). Infine aggiungete l’olio (5) e incorporatelo con le mani fino ad ottenere un composto omogeneo. Trasferite l’impasto sul piano e continuate a lavorarlo (6); in questa fase risulterà appiccicoso, poi man mano, impastando, diventerà liscio; ci vorranno circa 10 minuti.

Pizza con radicchio, ventricina piccante e primosale, passo 3

Quando l’impasto risulterà liscio fate delle pieghe: sollevate i lembi dai quattro lati e portateli verso l’interno. Pirlate l’impasto, così da ottenere un panetto tondo (7), poi lasciatelo riposare sul piano di lavoro per una decina di minuti, a temperatura ambiente, coperto con la ciotola (8). Una volta riposato dategli le pieghe di rinforzo: prendete le estremità, tiratele delicatamente e ripiegatele verso il centro (9). 

Pizza con radicchio, ventricina piccante e primosale, passo 4

Pirlate ancora per ottenere un panetto tondo (10). Ungete con olio di oliva una ciotola ampia (11), adagiate qui la pasta della pizza, coprite con la pellicola (12) e lasciate lievitare a temperatura ambiente: mediamente l’impasto dovrebbe impiegare 6 ore a raddoppiare di volume. 

Pizza con radicchio, ventricina piccante e primosale, passo 5

Intanto occupatevi del condimento: sfogliate il radicchio (13) e dividete a metà le foglie (14). Mondate e tagliate a julienne la cipolla rossa (15).

Pizza con radicchio, ventricina piccante e primosale, passo 6

Scaldate un giro d’olio in padella e versate la cipolla (16), stufate a fuoco dolce per qualche minuto (17), poi aggiungete il radicchio e saltate per pochi minuti, giusto il tempo di insaporire. Salate (18) e spegnete la fiamma.

Pizza con radicchio, ventricina piccante e primosale, passo 7

Trasferite subito il radicchio su una placca e lasciate raffreddare (19). Infine tagliate il primosale a fette sottili (20). Trascorso il tempo della lievitazione, l’impasto avrà raddoppiato il suo volume (21).

Pizza con radicchio, ventricina piccante e primosale, passo 8

Trasferitelo sul piano da lavoro (22) e dividetelo con un tarocco in 4 pezzi da 265 g l’uno (23), spolverizzando leggermente il piano di lavoro con la semola. Ora prendete ciascuna porzione e date un paio di pieghe a ciascuna, dopodiché pirlate l’impasto per formare delle palline (24).

Pizza con radicchio, ventricina piccante e primosale, passo 9

Trasferite man mano i panetti in una cassetta per pizza spolverizzata con la semola (25), coprite con il coperchio e lasciate lievitare per altri 30 minuti (26). Trascorso questo tempo riprendete i panetti e stendeteli sulla spianatoia spolverizzata con la semola (27).

Pizza con radicchio, ventricina piccante e primosale, passo 10

Allargate il panetto schiacciando e allungando l’impasto con la punta delle dita (28); dovrete raggiungere un diametro di 30 cm (29). Condite la superficie con un giro d’olio di oliva (30).

Pizza con radicchio, ventricina piccante e primosale, passo 11

Distribuite sopra il primosale, il formaggio grattugiato (31) e il radicchio saltato in padella (32), aromatizzate con le foglie di maggiorana (33). 

Pizza con radicchio, ventricina piccante e primosale, passo 12

Trasferite la pizza sulla pala e cuocete in forno statico preriscaldato alla massima potenza, circa 250°-300°, per 10 minuti circa nella parte più bassa. Una volta cotta (34), distribuite sopra la pizza il salame ventricina piccante (35). Servite subito la vostra pizza con radicchio, ventricina piccante e primosale (36)!

Conservazione

Consigliamo di consumare subito la pizza con radicchio, ventricina piccante e primosale.

La pasta per la pizza una volta lievitata può anche essere congelata, meglio se divisa già in porzioni, e conservata in un sacchetto gelo. Successivamente sarà sufficiente lasciar scongelare la propria porzione a temperatura ambiente e proseguire come da ricetta.

Consiglio

Se preferite potete grigliare il radicchio sulla piastra invece di saltarlo in padella con la cipolla rossa.

L’ideale è cuocere la pizza sulla pietra refrattaria, dopo averla riscaldata in forno almeno per un’ora.

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La pasta con zucca, castagne e tomino è un primo piatto che racchiude tutto il meglio dell’autunno. Zucca e castagne sono due degli ingredienti che amiamo e che usiamo di più per preparare tante ricette di stagione. Le castagne sono sicuramente il tocco originale di questa pasta… specialmente se siete abituati a mangiare solo le castagne al forno, vi mostreremo quanto possono essere versatili e buone anche in versione salata! I rigatoni integrali sono perfetti per accentuare il tocco rustico del piatto e per raccogliere meglio il delizioso condimento. La dolcezza delle castagne, infatti, incontra il gusto leggermente acidulo del tomino, che dona una cremosità davvero unica! Infine i cubetti di zucca, che aggiungono una nota di colore tipicamente autunnale. La pasta con zucca, castagne e tomino sarà una vera soddisfazione, preparatela per una cena tra amici e conquistate i vostri ospiti!Scoprite altre varianti per preparare una pasta con la zucca sempre diversa:

Pasta con zucca e pangrattato
Pasta con zucca e speck
Pasta al forno con zucca e besciamella di stracchino
Pasta zucca e funghi

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Categoria: Primi piatti

Ingredienti

Rigatoni 320 g integrali
Zucca delica 250 g
Castagne 100 g precotte
Tomini 180 g
Aglio 2 spicchi
Salvia q.b.
Olio extravergine d’oliva q.b.
Sale fino q.b.
Pepe nero q.b.

Preparazione

Pasta con zucca, castagne e tomino, passo 1

Per preparare la pasta con zucca, castagne e tomino come prima cosa occupatevi delle castagne. In una padella versate l’olio, uno spicchio d’aglio e 4-5 foglie di salvia (1). Lasciate insaporire per un minuto, poi versate le castagne (2). Cuocete per 20 minuti a fuoco medio-alto aggiungendo poca acqua al bisogno durante la cottura (3). Condite con sale e pepe. 

Pasta con zucca, castagne e tomino, passo 2

Mentre le castagne cuociono eliminate i semi dalla zucca (4) e sbucciatela (5), poi tagliatela a cubetti di circa mezzo cm (6) e tenete da parte.

Pasta con zucca, castagne e tomino, passo 3

Una volta cotte le castagne eliminate lo spicchio d’aglio (7). Trasferitele in un contenitore alto e stretto, aggiungete un po’ d’acqua e frullate con un mixer a immersione sino ad ottenere una crema (9). Per regolare meglio la consistenza aggiungete l’acqua poco per volta. 

Pasta con zucca, castagne e tomino, passo 4

Nella stessa padella dove avete cotto le castagne versate un filo d’olio, uno spicchio d’aglio e altre foglioline di salvia. Lasciate insaporire e aggiungete la zucca (10). Cuocete la zucca per circa 5-6 minuti; essendo dei cubetti molto piccoli cuocerà in fretta. Regolate di sale (11) e di pepe. Quando la zucca sarà ben rosolata ma morbida trasferitela in una ciotola (12).

Pasta con zucca, castagne e tomino, passo 5

Nella stessa padella versate nuovamente la crema di castagne (13). Intanto cuocete la pasta in acqua bollente salata (14). Tagliate a piccoli cubetti anche il tomino (15).

Pasta con zucca, castagne e tomino, passo 6

Scolate la pasta al dente direttamente in padella (16) e aggiungete poca di acqua di cottura (17). Unite anche il tomino a cubetti (18) e saltate bene il tutto.

Pasta con zucca, castagne e tomino, passo 7

Aggiungete una macinata di pepe (19) e quando risulterà ben cremosa spegnete il fuoco. Impiattate aggiungendo sopra la zucca a cubetti (20) e delle foglioline di salvia. La vostra pasta con zucca, castagne e tomino è pronta per essere servita (21)!

Conservazione

Si consiglia di servire al momento la pasta con zucca, castagne e tomino. In alternativa potete conservarla in frigorifero per un giorno e scaldarla prima di servirla aggiungendo un goccino d’acqua in padella.

Consiglio

In alternativa al tomino potete usare altri formaggi come taleggio o gorgonzola.

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