I pomodori gratinati sono un contorno realizzato al forno, estivo e dai sapori mediterranei. Un classico intramontabile da abbinare facilmente a secondi di pesce o carne, un modo gustoso per assaporare i pomodori di stagione. Facili e veloci da preparare, questi pomodori farciti sono un salvacena perfetto che si ispira alla ricetta tradizionale dei pomodori pugliesi: una volta divisi a metà e svuotati di semi e polpa, i pomodori si riempiono con una gustosa e aromatica panure realizzata con pochi giri di lame nel mixer. Non temete: potrete realizzarli allo stesso modo anche senza mixer, magari usando un pangrattato rustico. La gratinatura in forno garantirà la doratura perfetta e in poco tempo porterete in tavola un contorno sfizioso e genuino al tempo stesso!
Scoprite altre appetitose ricette da preparare a casa con i pomodori:
Pomodori arrosto
Pomoodri gratinati ripieni di bulgur
Pomodori ripieni
Pomodori ripieni di carne,
Per preparare i pomodori gratinati lavate i pomodori, tagliateli a metà (1) estraete la polpa che vi servirà per il ripieno e tenete da parte le metà svuotate (3).
Scolate la polpa dall’acqua in eccesso (4), poi tritatela al coltello (5), quindi scolatela nuovamente per eliminare ancora dell’acqua in eccesso (6).
Tagliate grossolanamente il pane raffermo (7) prima di tritarlo al mixer (8). Aggiungete il prezzemolo (9).
Unite lo spicchi d’aglio mondato e diviso a metà (potete rimuovere l’anima prima di utilizzarlo) (10), le acciughe scolate dall’olio di conservazinoe (11) e il formaggio grattugiato (12). Insaporite con un pizzico di sale, non abbondate in questa fase data la presenza del formaggio grattugiato.
Infine versate l’olio (13) e la polpa dei pomodori scolata (14), tritate tutto nel mixer fino a ottenere una panure omogenea (15).
Riempite ogni metà di pomodoro con il ripieno ottenuto (16), disponete i pomodori su una placca foderata con carta da forno, oliate leggermente i pomodori (17). Cuocete in forno ventilato a 200° per 10-12 minuti, o fino a doratura. Servite caldi i pomodori gratinati (18).
Conservazione
Consumate i pomodori gratinati tiepidi, oppure conservateli in un contenitore ermetico per massimo 2 giorni. Il ripieno si può preparare in anticipo.
Consiglio
Abbiate cura di scegliere pomodori ben sodi così manterranno la forma in cottura.
Al posto del prezzemolo nel ripieno si possono utilizzare basilico, timo, maggiorana oppure origano.
Per un tocco più estivo si può grattugiare nella farcia della scorza di limone. Scolate per bene la polpa dei pomodori per evitare che il ripieno sia troppo acquoso.
Condite la panure con poco sale perchè risulterà già piuttosto saporita.
I waffle sono delle soffici cialde, originarie del Nord Europa. Uno street food dolce, perfetto da farcire grazie alla sua forma a nido d’ape. Oggi vi mostriamo come preparare i waffle senza burro, un impasto ugualmente morbido realizzato con olio e yogurt greco, facile e veloce da preparare. Per cuocere i waffle avrete bisogno dell’apposita piastra, in questo modo dopo la cottura si creeranno i classici fori quadrati, da farcire con golose creme, marmellate, sciroppi o da gustare con panna e fragole come abbiamo fatto noi. Potrete optare anche per una crema spalmabile alle nocciole, al pistacchio o dello yogurt fresco. Una ricetta ottima per la colazione, da condividere con tutta la famiglia! Scoprite anche:
Waffle sandwich
Gaufre
Chaffle
Waffle sandwich alla Nutella,
Per preparare i waffle senza burro come prima cosa rompete le uova in una ciotola. Aggiungete lo zucchero (1) e iniziate a montare con le fruste elettriche sino ad avere un composto chiaro e spumoso (2). Continuando a montare con lo sbattitore incorporate anche l’olio a filo, lentamente (3).
Unite poi lo yogurt (4) e sbattete ancora con le fruste per incorporarlo (5). Aggiungete una parte della farina (6).
Continuate a sbattere con le fruste (7) e aggiungete lentamente la farina rimasta, sino ad ottenere un composto consistente (8). Ammorbidite con il latte (9).
Insaporite aggiungendo l’estratto di vaniglia (10) e in ultimo setacciate il lievito (11). Mescolate un’ultima volta sino ad ottenere un composto omogeneo (12).
Ungete la piastra (13) e scaldatela. Versate un mestolino di composto nel lato destro (14) e un altro nel lato sinistro (15). Chiudete la piastra e cuocete per 5 minuti.
Quando saranno ben dorati utilizzando una spatolina (16) trasferite i waffle in un piatto. Se si sono uniti basterà tagliarli. Proseguite così sino a terminare l’impasto (17). Con questi dosi otterrete 10 waffle grandi 10×12 cm. Montate la panna con lo zucchero e utilizzatela per decorare i waffle. Aggiungete le fragole e serviteli (18).
Conservazione
L’impasto va preparato e cotto al momento. I waffle cotti e freddi possono essere congelati per un paio di mesi.
Consiglio
Se non avete una piastra per waffle potete cuocere l’impasto in padella, preparando così dei pancake.
Oggi scopriamo i tortelli cremaschi, un primo piatto tipico lombardo unico e dai sapori insoliti. Questi bocconcini di pasta ripiena vi stupiranno piacevolmente per il loro gusto agrodolce: il ripieno infatti è un curioso mix dolce e salato, al quale si aggiunge una nota speziata, che caratterizza questa tradizionale pasta fresca. I tortelli si realizzano con una pasta fresca senza uova, solo di acqua e farina (anche se in alcune versioni viene aggiunto l’uovo) e si contraddistinguono per la loro forma a mezzaluna pizzicata, rigorosamente con 5 “creste”. I tortelli cremaschi si servono con un appetitoso condimento a base di burro fuso e Grana Padano DOP, perchè l’usanza vuole che il tortello “anneghi nel burro e si asciughi nel Grana“. Il risultato è una pietanza succulenta, ricca e dai sapori avvolgenti e rustici, una perla della nostra storia culinaria da preservare e tramandare!,
Per preparare i tortelli cremaschi per prima cosa occupatevi del ripieno: mettete l’uvetta in ammollo nel marsala per circa 10 minuti (1). Poi scolatela conservando il liquore (2). Tritate uvetta e cedro (3).
Con un pestello tritate gli amaretti (4) e il mostaccino e (5).Unite anche la mentina (6).
Versate la polevere ottenuta in una ciotola (7), unite uvetta, cedro tritati (8) e il Grana Padano DOP grattugiato (9).
Insaporite con la scorza di limone grattugiata (10), la noce moscata (11) e il sale (12).
Incorporate anche il pangrattato (13); mescolate e poi aggiungete anche l’uovo sbattuto (14) e il liquore (15).
Mascolate ancora per ottenere un composto omogeneo e compatto (16). Fate riposare il composto in frigorifero per 2 ore. Occupatevi intanto della pasta: unite in una ciotola farina e il sale (17) , mescolate, aggiungete l’acqua calda (18) poco per volta e mescolate con una forchetta per amalgamare il composto.
Lavorate il composto con le mani (19) e spostatevi sulla spianatoia. Formate un panetto (20), coprite con pellicola e fate riposare in frigorifero per circa 30 minuti (21).
Recuperate il panetto. Stendete poca pasta per volta (22), per non farla seccare, passatela una prima volta allo spessore più largo con la macchina (23), ripiegate i due lembi esterni verso l’interno e sovrapponeteli, schiacciate un po’ con il mattarello per ottenere uno spessore minore (22).
Ripassate nella macchina fino al penultimo spessore (25). Ritagliate la pasta con un coppapasta di diametro 6 cm (26), farcite con 4/5 gr di ripieno ogni disco (27).
Chiudete i ravioli ottenendo una mezzaluna (28), fate uscire l’aria e concentrate il ripieno nel centro utilizzando le dita, praticare i 5 pizzichi (29), tipici del tortello cremasco, pizzicando l’impasto alle estremità e al centro. Adagiate i tortelli su un vassoio rivestito con un canovaccio leggermente infarinato (30).
Lessate i tortelli in una pentola di acqua salata, l’acqua non deve bollire ma sobbollire, altrimenti i tortelli rischiano di rompersi, cuocete per 16/17 minuti (31). Mentre i tortelli cuociono, sciogliere in un pentolino il burro insieme alla salvia (32). Scolate i tortelli nel piatto da portata e condite con il burro fuso e il Grana Padano DOP. Servire i tortelli cremaschi ben caldi (33).
Conservazione
L’ideale sarebbe consumare i tortelli cremaschi subito. I tortelli crudi si possono congelare.
Consiglio
Molte famiglie utilizzano per tradizione una farina 0 invece di quella 00. L’acqua per la cottura non deve essere bollente ma deve sfiorare leggermente il bollore, per non sfaldare i tortelli.
Gli involtini di peperoni al forno sono un antipasto davvero sfizioso, ma sono ottimi da servire anche come secondo piatto. Oggi vi proponiamo una versione davvero particolare: gli involtini di peperoni ripieni di pesce. All’interno troverete una farcitura di patate schiacciate e nasello, insaporito da capperi e prezzemolo. Per ottenere delle falde morbide da farcire, dovrete cuocere i peperoni prima in forno e poi spellarli, in questo modo sarà semplicissimo farcirli e arrotolarli. Per ottenere un piatto colorato e più appetitoso vi consigliamo di utilizzare dei peperoni misti e di aspettare che siano ben gratinati prima di sfornarli. Gli involtini di peperoni ripieni di pesce sono un piatto davvero gustoso, perfetto per l’estate!Ecco altre ricette con i peperoni da non perdere:
Involtini di peperoni con caprino
Filetti di peperoni con acciughe
Peperoni imbottiti
Peperoni al forno con i capperi,
Per preparare gli involtini di peperoni ripieni di pesce come prima cosa lavate i peperoni e sistemateli su una teglia ricoperta con carta forno (1). Cuocete in forno statico preriscaldato a 180° per circa 40 minuti, girando i peperoni a metà cottura. Nel frattempo mettete a bollire le patate ben lavate. Sistematele in acqua fredda (1) e dal bollore contate circa 30 minuti. Fate la prova con i rebbi di una forchetta e quando saranno morbide scolatele (3).
A questo punto anche i peperoni saranno cotti, sfornateli (4) e lasciateli intiepidire. Nel frattempo schiacciate le patate in una ciotola (5), utilizzando l’apposito attrezzo. Non ci sarà bisogno di sbucciarle, perché la pelle resterà all’interno dello schiacciapatate. Ora prendete anche i filetti di nasello e assicuratevi che siano privi di spine e senza pelle (6).
Tritate il pesce a coltello (7) e trasferitelo nella ciotola con le patate. Dissalate i capperi e tritateli insieme al prezzemolo, poi aggiungeteli insieme al resto degli ingredienti per il ripieno (9).
Unite un pizzico di sale e di pepe. Mescolate sino ad ottenere un composto omogeneo (10). Riprendete i peperoni e spellateli (11), poi apriteli ed eliminate il picciolo e i semi interni (12).
Ricavate ora delle falde larghe, non preoccupatevi se non sono tutte della stessa dimensione. Considerate che dovrete ricavarne 16 (13). Farcitele con il ripieno (14) e arrotolatele (15).
Trasferiteli man mano in una teglia leggermente unta (16), cospargete con un po’ di pangrattato (17) e un filo d’olio. Cuocete in forno statico preriscaldato a 200° per 15 minuti, attivate poi il grill e terminate la cottura per altri 5 minuti, sino a che non saranno ben dorati. Sfornate e servite i vostri involtini di peperoni (18).
Conservazione
Gli involtini di peperoni ripieni di pesce si conservano in frigo per un paio di giorni.
Consiglio
Per la ricetta si possono utilizzare anche altri di tipi di pesce fresco a filetti come il merluzzo, l’orata, lo sgombro, il branzino. Il procedimento rimane invariato.
Se preferite potete aggiungere delle olive nere denocciolate, sostituendole ad una parte dei capperi, o interamente.
Il plumcake al cioccolato, insieme a quello allo yogurt, è uno dei dolci casalinghi più classici ma con la ricetta del plumcake al cioccolato e lamponi lo trasformerete in un dessert da mastro pasticciere! Sarà il pastry chef Marco Pedron a guidarci nella preparazione di questo piccolo capolavoro che bilancia sapori e consistenze diverse: l’acidità del lampone, la morbidezza dell’impasto al cioccolato e la cremosità della crema ganache. Il cuore rosso carminio vi conquisterà a prima vista e ogni fetta vi farà innamorare, morso dopo morso… dedicate il plumcake al cioccolato e lamponi a una persona per voi speciale, magari per il giorno di San Valentino, e vedrete che non potrà resistere!,
Per realizzare il plumcake al cioccolato e lamponi iniziate dalla ganache: versate la panna e lo zucchero in un pentolino (1), aggiungete il miele (2) e fate sobbollire a fuoco medio mescolando con una frusta (3).
Mettete il cioccolato fondente tritato grossolanamente in una ciotola, poi versate la panna bollente in 3 volte (4), mescolando con una marisa fino a quando il cioccolato si sarà sciolto completamente e avrete ottenuto una consistenza liscia e omogenea (5). Trasferite la crema ganache in una pirofila, coprite con pellicola a contatto (6) e lasciate cristallizzare a temperatura ambiente (intorno ai 20°-22°) per 4 ore.
Passate all’impasto del cuore di lamponi: mettete il burro a pomata in una planetaria munita di foglia, poi aggiungete lo zucchero (7), il latte condensato (8) e la confettura di lamponi (9). Se desiderate potete vivacizzare il colore con un pizzico di colorante. Azionate la planetaria a velocità media e nel frattempo riscaldate il latte in un pentolino.
Mentre la planetaria è in funzione unite il latte tiepido a filo (10), le uova (11) e i tuorli (12), continuando a lavorare fino al completo assorbimento dei liquidi.
Intanto setacciate le polveri in una ciotola, una per volta: la farina (13), la fecola (14) e il lievito per dolci (15).
Amalgamate le polveri con una frusta (16) e unitele al composto in 2 volte (17), mescolando energicamente con una marisa per incorporarle in modo omogeneo (18).
Foderate con carta forno una teglia da 37,5×25 cm, avendo cura di farla aderire bene con l’aiuto di un po’ di burro, e versate l’impasto ottenuto all’interno (19), poi stendetelo uniformemente con una spatola (20). Cuocete in forno statico preriscaldato a 165° per circa 15-20 minuti. Una volta cotto, sfornate e lasciate raffreddare completamente (21).
Intanto dedicatevi all’impasto del plumcake al cioccolato: prima di tutto sciogliete il burro e il cioccolato e lasciate intiepidire. Versate lo zucchero in una ciotola (22), unite il burro (23) e il cioccolato fusi (24) e mescolate bene con una marisa.
Quando avrete ottenuto un composto omogeneo (25) aggiungete le uova che avrete precedentemente sbattuto (26) e mescolate, poi versate la farina di mandorle in 2 volte (27).
Setacciate nella ciotola il cacao (28) e il lievito (29). Incorporate le polveri mescolando delicatamente con la marisa (30). Lasciate riposare l’impasto ottenuto per almeno 30 minuti a temperatura ambiente (fino a 2 ore); in questo modo non si gonfierà troppo in cottura.
Quando il plumcake al lampone si sarà raffreddato, capovolgetelo e rimuovete delicatamente la carta forno (31), poi ricavate dei cuori con uno stampino da 6-7 cm (32). Alternate il verso dello stampino per avere meno scarto possibile e impilate man mano i cuori su un vassoio (33).
Siete pronti per assemblare il plumcake: prendete uno stampo di carta della lunghezza di 20,5 cm alla base e 23 cm in superficie (largo 9,5 cm e alto 7 cm) e trasferite l’impasto al cioccolato in un sac-à-poche senza bocchetta. Coprite il fondo dello stampo con l’impasto al cioccolato (34), poi inserite i cuori al lampone nella parte centrale lasciando un bordo libero di circa un dito tutto intorno (35). Infilzate sia lo stampo che i cuori con uno stecchino di legno da entrambe le parti: in questo modo non saliranno in cottura (36).
Coprite con il restante impasto al cioccolato, riempiendo prima i bordi (37) e poi la superficie (38). Cuocete il plumcake in forno statico preriscaldato a 175° per 35-40 minuti. Una volta cotto, sformate e sfilate gli stecchini, poi lasciate raffreddare completamente (39).
Infine riprendete la ganache e ammorbiditela con la spatola (40), poi spalmatela abbondantemente sulla superficie del plumcake (41) per formare uno strato piuttosto spesso (42).
Lisciate la ganache con l’aiuto di un foglio di acetato (43) e decorate con un cuore rosso di pasta di zucchero (44). Lasciate cristallizzare la ganache per almeno 4 ore, dopodiché il vostro plumcake al cioccolato e lamponi è pronto per essere servito (45)!
Conservazione
Il plumcake al cioccolato e lamponi si può conservare per 2-3 giorni in frigorifero, in un contenitore ermetico.
Si sconsiglia la congelazione.
Consiglio
Nella preparazione della ganache si raccomanda di aggiungere la panna in 3 volte così da incorporare meglio i liquidi.
In questa ricetta è preferibile utilizzare una marisa invece che una frusta a mano per amalgamare gli ingredienti in modo da incorporare meno aria nel composto e ottenere una consistenza più corposa.
Se la temperatura in casa supera i 20°-22° è meglio far cristallizzare la ganache in frigorifero: al momento di utilizzarla risulterà piuttosto soda quindi mescolate bene con la spatola per ammorbidirla.
E’ molto importante setacciare la fecola per evitare che formi dei grumi.
In alternativa alla confettura di lamponi potete frullare lamponi e ribes freschi con l’aggiunta di un pizzico di colorante rosso!
Gli éclair sono dei golosi pasticcini d’origine francese che si prestano alle più svariate farciture. Insieme al pastry chef Marco Pedron oggi prepareremo dei buonissimi èclair alla crema con panna, decorati con fragole, ribes e fiori di sambuco. La base è simile a quella dei bignè, realizzata con lo stesso impasto, ma con una forma diversa. Con la pasta choux infatti dovrete realizzare dei bastoncini per ottenere la tipica forma allungata che caratterizza questo dolce. La crema è una semplicissima pasticcera, ma vi mostreremo la ricetta perfetta per preparare una crema liscia e vellutata. Solo utilizzando due tipi di amido e non superando mai una determinata temperatura otterrete infatti questa consistenza, che esploderà in bocca ad ogni assaggio. La decorazione di panna e fragole li rende così irresistibili e perfetti per ogni occasione.Scoprite anche i nostri éclair cheesecake e la nostra versione salata!,
Per preparare gli éclair alla crema con panna iniziate dalla pasta choux. In un pentolino versate l’acqua e il latte (1). Aggiungete zucchero (2) e sale (3).
Unite anche il burro (4) e scaldate il composto sino a che non raggiungerà il bollore e il burro sarà completamente sciolto (5). Ora fuori dal fuoco versate la farina (6).
Mescolate con un mestolo di legno (7), sino a che non sarà completamente assorbita (8). Ora spostatevi di nuovo ai fornelli e cuocete il composto, mescolando spesso, sino a che non si staccherà bene dai bordi e risulterà asciutto (9), ci vorranno pochi minuti.
Versate il polentino ottenuto in una planetaria, dotata di gancio a foglia. Fate girare velocemente (10) per raffreddarlo sino a raggiungere i 60°. Ora inserite le uova una alla volta (11), sino ad ottenere un composto liscio, lucido e tiepido (12). Trasferite in una sacca da pasticcere, con bocchetta liscia da 12 mm.
Ora formate gli éclair utilizzando l’apposito tappetino microforato (13), trasferitelo sulla griglia del forno (14) e cuocete in forno statico preriscaldato a 185° per circa circa 30-35 min. Durante gli ultimi 5 minuti aprite lo sportello del forno per fare uscire l’umidità in eccesso. Quando gli éclair avranno raggiunto un bel color nocciola, potrete sfornarli (15). Lasciateli raffreddare completamente e intanto preparate la crema.
Versa in un pentolino il latte e 110 g di panna (gli altri 15 g serviranno successivamente) (16), aggiungi i semi che avrai prelevato dal baccello di vaniglia (17) e porta il tutto a bollote. Nel frattempo in una ciotola unisci lo zucchero con l’amido di mais (18).
Aggiungete anche l’amido di riso, un pizzico di sale (20) e mescolate (20). Versate poi anche i tuorli all’interno della ciotola con le polveri (21).
Mescolate con un cucchiaio o una marisa (22) sino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo. Non appena il latte inizierà a bollire prelevatene circa un mestolo e versatelo nel composto dei tuorli (23). Mescolate per stemperarlo (24).
Poi versate tutto nuovamente nel pentolino con il latte rimasto (25). Mescolate continuamente con la frusta in modo energico (26). La crema dovrà raggiungere la temperatura di 82-84°, per essere pronta (27).
Trasferite la crema in una ciotola con acqua e ghiaccio, per raffreddarla velocemente (28). Unite anche i 15 g di panna rimasti (29) e mescolate sino a che non sarà più bollente. Trasferite in una ciotola bassa e ampia, coprite con pellicola a contatto e lasciate raffreddare in frigo per almeno 2 ore.
Trascorse le due ore tagliate gli èclair con una forbice, facendo un taglio nella parte superiore (31). Trasferite la crema in un sac-à-poche senza bocchetta e utilizzatela per farcire gli èclair (32). Con una spatolina eliminate quindi l’eccesso di crema (33).
Ora versate la panna fredda in una ciotola, aggiungete lo zucchero (34) e montatela con le fruste lettriche (35). Trasferitela in un sac-à-poche con bocchetta stellata e utilizzatela per decorare gli èclair (36).
In ultimo decorate con le fragole tagliate in quarti (37), la scorza grattugiata del limone (38), i ribes e i fiori di sambuco. Gli èclair alla crema con panna sono pronti, conservateli in frigo fino al momento di servirli!
Conservazione
Sia le eclair vuote che quelle farcite si possono conservare chiuse in contenitore ermetico in frigorifero per massimo due giorni. Le eclair vuote si possono congelare.
Consiglio
Se non avete l’apposito tappetino non preoccupatevi. Potete creare i bastoncini di pasta choux anche su una leccarda precedentemente imburrata e poi rivestita con carta forno. Dovranno essere grandi circa 12×2,5 cm.
Utilizzate una farina di media forza.
Per realizzare la crema è preferibile utilizzare entrambi gli amidi, altrimenti cambierà la consistenza della crema.
Da quando abbiamo scoperto lo stampo furbo, con cui preparare la crostata morbida, ogni dolce occasione è buona per sperimentare tutti i gusti possibili: ecco la crostata morbida con crema, panna e fragole! Un altro modo per utilizzare questo stampo particolare e far felici i vostri famigliari o amici! Questo stampo ricorda quasi quello della crostata, ma vedrete che versando l’impasto all’interno, una volta sfornato il dolce e capovolto si sarà creato naturalmente un furbissimo incavo tutto da farcire! In questa ricetta abbiamo scelto un classico degli abbinamenti: crema pasticcera, qualche ciuffo di Chantilly e una cascata di fragole fresche. Siate sinceri, non vedete l’ora di provare questo ripieno colorato e golosissimo, perfetto per le feste di primavera!
Venite a scoprire altre golose versioni di questo dolce:
Crostata morbida al cioccolato
Crostata morbida al caffè
Crostata morbida al cioccolato bianco
Crostata morbida con crema al cioccolato bianco e fragole
Per preparare la crosta morbida con crema, panna e fragole iniziate dalla crema pasticcera. Scaldate il latte in un pentolino finchè non raggiungerà il primo bollore (1). Sbattete i tuorli i tuorli con lo zucchero (2) e l’amido di mais (3).
Una volta ottenuto un composto liscio e omogeneo, aromatizzate con l’estratto di vaniglia (4). Versate poco latte caldo, per stemperare e mescolate con la marisa (5). Poi versate il latte restante e riportate tutto sul fuoco dolce. Cuocete alcuni minuti e mescolate continuamente (6), fino a quando la crema non si sarà addensata.
Una volta pronta (7), trasferite la crema in una pirofila bassa e ampia e coprite con pellicola a contatto (8). Lasciate raffreddare a temperatura ambiente e poi trasferite in frigorifero. Intanto preparate la base della crostata morbida: in una ciotola versate il burro a pezzetti (9).
Iniziate a lavorarlo con le fruste elettriche. Appena si sarà ammorbidito aggiungete lo zucchero (10) e continuate a montare il composto fino a che non sarà cremoso. Aggiungete il primo uovo (11) e lavorate con le fruste elettriche sino a che non sarà ben assorbito. Aggiungete poi anche il secondo uovo e lavorate sino a che anche questo non sarà completamente amalgamato. Unite ora il lievito (12).
Versate una parte della farina (13). Mescolate ancora con le fruste elettriche. Aggiungete poi la farina rimasta e mescolate con una spatola, sino a che non avrete ottenuto un composto omogeneo (14). Adesso versatelo in uno stampo furbo da 22 cm di diametro, precedentemente imburrato, e livellatelo con una spatolina a gomito (15). Cuocete in forno statico già caldo a 180° per circa 25 minuti.
Una volta pronta la crostata, sfornate e lasciate intiepidire a temperatura ambiente (16). Quando sarà completamente fredda potrete capovolgerla su un piatto. Riprendete la crema e spalmate uno strato al centro, nell’incavo creato dallo stampo furbo (17). Considerate che dovrete lasciare da parte circa 100 g di crema pasticcera. Distribuite uniformemente con la spatola (18).
Riponete i 100 g di crema avanzati in una sac-à-poche senza bocchetta, potete tenerla in frigo fino al momento di utilizzo (19). In una ciotola versate la panna ben fredda e i semi del baccello di vaniglia (20). Montate con le fruste elettriche aggiungendo lo zucchero a velo poco alla volta (21).
Quando la panna sarà spumosa (22), trasferite in un sac-à-poche con il beccuccio liscio del diametro di 18 mm e tenete in frigo (23). Decorate la torta: spremte dei ciuffi di panna sul bordo (24).
Spremete anche dei ciuffetti di crema tra un ciuffo di panna e l’altro (25). Lavate le fragole e tagliatele a spicchi (26). Completate la torta adagiando le fragole al centro e qualche meringa sbriciolata. La torta è pronta per essere servita (27).
Conservazione
La crostata morbida con crema, panna e fragole si può conservare per un massimo di 2 giorni in frigo coperta. Si sconsiglia la congelazione.
La base si può preparare il giorno prima, cuocere poi raffreddare e tenere sotto una campana di vetro.
Anche la crema pasticcera si può preparare in anticipo: cuocere e far raffreddare a temperatura ambiente, quindi riporre in frigo per 1-2 giorni.
Consiglio
Per aromatizzare la base, al posto della vaniglia potete usare la scorza di agrumi.
Quante volte vi siete chiesti come preparare una carbonara senza uova? Da oggi tutto questo è possibile! La chef Rosanna Marziale ci mostrerà tutti i segreti per preparare la sua finta carbonara allo zafferano. Ed è proprio grazie a questa spezia, che la sua crema vellutata avrà lo stesso colore dei tuorli, seppur con un gusto nettamente diverso. Sul guanciale ovviamente non abbiamo risparmiato… lo abbiamo usato in una doppia versione: frullato per insaporire la crema e a cubetti piccoli ben tostati, per decorare il piatto. All’interno della ricetta scoprirete anche un’aggiunta davvero sfiziosa, le cipolle alfitane, ben grigliate e frullate insieme al resto degli ingredienti, per conferire tutta la loro dolcezza! La ricetta è semplice, ma non dovrete sottovalutare la scelta degli ingredienti, come la pasta, che deve essere rigorosamente di Gragnano, grazie alla sua rugosità assorbirà benissimo il condimento!Ecco altre varianti della classica ricetta da non perdere:
Carbonara di mare
Carbonara al forno
Finta carbonara
Carbonara di verdure,
Per preparare la finta carbonara partite dalle cipolle. Sbucciatele (1) e tagliatele a metà (2). Sistemate le cipolle su una griglia, aggiungendo un filo d’olio sopra (3).
Lasciatele grigliare, poi giratele dall’altro lato (4) e aggiungete ancora un filo d’olio. Continuate a grigliare le cipolle per circa 15 minuti, girandole di tanto in tanto (5). Dovranno risultare morbide e ben grigliate. Trasferitele poi in una ciotola e lasciatele raffreddare (6).
Versate ora il latte di bufala in una ciotola e mettete in infusione i pistilli di zafferano (7). Mescolate con una frusta (8) sino a che lo zafferano non si sarà sciolto e la crema avrà preso lo stesso colore del tuorlo. Occupatevi ora del guanciale. Tagliate i 200 grammi a cubetti più grandi (9).
Mentre gli altri 80 g tagliateli a cubetti più piccoli (10). Ora in un padellino versate dell’olio, scaldatelo e aggiungete i cubetti di guanciale più grandi (11). Lasciatelo sobollire (12), fino a che non sarà ben insaporito ma ancora morbido. Poi fate raffreddare all’interno dell’olio.
Filtrate quindi la crema di latte di bufala e zafferano (13), trasferendola in un contenitore alto e stretto. Aggiungete le cipolle grigliate, eliminando la parte troppo scura (14), perché potrebbe risultare troppo amara e cambiare il colore della vostra crema. Unite poi anche il guanciale con il suo olio (15).
Frullate con un mixer ad immersione (16) e trasferite il composto all’interno di un colino a maglie strette, posto su una ciotola (17). Filtratelo in modo da ricavare una crema liscia (18).
Ora versate il guanciale tagliato a cubetti piccoli in una padella calda (19). Lasciatelo tostare (20) sino a che non risulterà croccante. Poi trasferitelo in un vassoietto con carta assorbente e lasciatelo riposare (21).
Ora è il momento di cuocere la pasta in acqua bollente, salata a piacere (22). Versate la salsa ottenuta in una padella, regolate di sale e di pepe (23). Scaldatela e non appena la pasta sarà al dente scolatela e trasferitela all’interno. Mescolate (24) e saltate per amalgamare bene il tutto.
Trasferite la pasta nei piatti, terminate con il guanciale croccante (25) e la polvere di olive caiazzane (26). La finta carbonara è pronta da servire.
Conservazione
Consigliamo di consumare la pasta al momento.
Consiglio
Se non riuscite a trovare i pistilli di zafferano potete utilizzare una bustina di quello in polvere.
Per realizzare la polvere di olive caiazzane vi basterà denocciolarle, infornarle a 70° per circa 1 ora e frullarle. Basterà poi passarle con un passino fine per ottenere la polvere.
Al posto della crema di latte di bufala potete utilizzare una crema di latte di Mozzarella vaccina, magari con una piccola aggiunta di panna. Chiaramente il sapore sarà più delicato.
L’anatra è apprezzata nella cucina di molti paesi per la sua carne pregiata e saporita. La ricetta più conosciuta è sicuramente l’anatra all’arancia, ma noi oggi vi deliziamo con un’alternativa semplice e d’effetto: il petto d’anatra grigliato! La cottura in due fasi, prima sulla griglia e poi al forno, renderà la pelle croccante e dorata preservando al tempo stesso la morbidezza della carne. Per accompagnare il petto d’anatra grigliato abbiamo scelto i porri che con la loro dolcezza si abbinano perfettamente al suo gusto intenso.
Provate anche voi questo prelibato secondo piatto e scoprite tanti altri modi per cucinare il petto d’anatra:
Petto d’anatra al balsamico
Petto d’anatra laccato all’arancia
Anatra alla melagrana
Burger d’anatra con maionese agli agrumi,
Per realizzare il petto d’anatra grigliato iniziate dal contorno: tagliate i porri a metà per il lungo (1), poi eliminate la prima foglia e adagiateli su un foglio di carta forno che avrete posizionato sopra a un foglio di alluminio. Condite con sale (2), pepe e un filo d’olio (3).
Avvolgete i porri e bucate l’involucro con uno stuzzicadenti (4). Cuocete in forno statico preriscaldato a 180° per 55 minuti. Passate al petto d’anatra: eliminate il grasso in eccesso, poi incidete la pelle praticando dei tagli sia in un verso (5) che nell’altro così da formare una scacchiera (6), facendo attenzione a non intaccare la carne.
Quando i porri saranno pronti, rimuoveteli dal forno e alzate la temperatura a 200°. Nel frattempo mettete sul fuoco una bistecchiera e scaldatela molto bene, poi adagiate i petti d’anatra dalla parte della pelle (7), pressandoli bene per evitare che si arriccino (8). Quando la pelle sarà diventata bella dorata e croccante, girateli e fate dorare anche l’altro lato (9).
Infine infornate la bistecchiera a 200° per 4 minuti (10). Una volta cotti, lasciate riposare i petti d’anatra per un paio di minuti (11). Nel frattempo aprite l’involucro dei porri (12).
Infine scaloppate la carne: il colore all’interno dovrà essere rosa (13). Sistemate le fettine di petto d’anatra su un lato del piatto e mezzo porro sull’altro lato (14), poi spolverizzate il porro con poco zucchero di canna (15).
Flambate il porro per ottenere una leggera caramellatura (16) e nappate con il fondo d’anatra (17). Il vostro petto d’anatra grigliato è pronto per essere servito (18)!
Conservazione
Si consiglia di consumare subito il petto d’anatra grigliato. Se necessario, si può conservare in frigorifero per un giorno al massimo.
Consiglio
Se preferite potete accompagnare il petto d’anatra grigliato con gli asparagi invece che con i porri.
Il fondo d’anatra è l’equivalente del fondo bruno, un fondo di cucina realizzato con ossi di bovino, e si può acquistare già pronto.
Capesante su crema di carciofi ed erbe aromatiche, un piatto prelibato e delicato da offrire ai vostri ospiti per una cena di pesce a sorpresa! Una ricetta molto semplice da preparare eppure decisamente accattivante e perfetta per fare bella figura! Le capesante vengono scottate in padella, il modo migliore per assaporarne la delicatezza delle carni e la loro burrosità. Si sposano perfettamente con un letto di cuori di carciofo trasformati in una crema vellutata aromatizzata con finocchietto, menta e maggiorana, dalle note fresche e profumate. Tuffatevi in questo incredibile piatto semplice, d’effetto e delizioso!,
Per preparare le capesante su crema di carciofi ed erbe aromatiche, iniziate dalla crema: pelate (1) e tagliate le patate a tocchetti di circa 2 cm (2), versatele in un pentolino con i cuori di carciofi (3).
Versate 250 g di acqua (4), salate e pepate a piacere (5), quindi cuocete per circa 20 minuti a fiamma medio alta, con coperchio (6).
Quando sarà pronta, potete frullare tutto con un mixer ad immersione (7), fino ad ottenere una crema omogenea. Nel frattempo preparate l’olio piccante: tagliate in 3 parti i peperoncini freschi (8), versateli in un pentolino con 20 g di olio extravergine d’oliva (9). Lasciate insaporire a fiamma bassissima per circa 7 min, poi spegnete il fuoco e tenete da parte.
Tritate le erbe aromatiche (maggiorana, finocchietto e menta) (10), tenendo da parte intera solo qualche fogliolina di maggiorana. Quando la crema di carciofi e patate sarà tiepida aggiungete le erbe tritate (11) e mescolate bene, se necessario aggiustate di sale e pepe. Da ultimo occupatevi delle capesante: lavate e asciugatele bene, ungetele accuratamente con olio extravergine d’oliva (12).
Scaldate bene una padella antiaderente, la base dovrà essere rovente: scottate da entrambe i lati a fiamma alta le capesante (13) (14), in pochissimi istanti le capesante si doreranno. Componete il piatto: versate due cucchiai di crema ai carciofi su ciascun piatto, posate una capasanta al centro, versate qualche goccia di olio al peperoncino. Condite con una spolverata di mix di grani di pepe macinati al momento, due foglioline di maggiorana (15) e qualche fiocco di sale sulla capasanta.
Conservazione
La crema si conserva in frigorifero chiusa in un contenitore ermetico per 2 giorni.