La pizza di tagliolini è una ricetta della tradizione campana che si prepara soprattutto nel periodo di Pasqua. Gli ingredienti sono simili a quelli del tortano e del casatiello… non mancheranno quindi uova, salame napoletano e provolone! Anche se in realtà questa pietanza nasce come una ricetta di recupero, quindi potrete aggiungere all’interno i salumi e i formaggi che più amate o che avete in casa. La pizza di tagliolini non è altro che una frittata di pasta, ottima anche da gustare a temperatura ambiente e facile da trasportare per una gita o il pic-nic di pasquetta! La sua caratteristica principale consiste nell’utilizzare i tagliolini a crudo, senza sbollentarli prima… grazie alla loro cottura veloce cuoceranno in forno insieme al resto degli ingredienti!Scoprite altre idee per il menù di pasqua e se volete arricchire il vostro cestino da pic-nic non perdetevi anche il nostro speciale sulle migliori torte salate per pasquetta! ,

Categoria: Piatti Unici

per una teglia da 24 cm

Tagliolini all’uovo 250 g freschi
Salame napoletano 150 g
Provolone piccante 150 g
Uova 6
Latte intero 200 g
Parmigiano Reggiano DOP 30 g
Sale fino q.b.
Pepe nero q.b.

per la teglia

Burro q.b.
Pangrattato q.b.

Preparazione

Pizza di tagliolini, passo 1

Per preparare la pizza di tagliolini iniziate dal salame, quindi spellatelo e tagliatelo prima a fette (1) e poi a cubetti di circa 1,5 cm (2). Fate lo stesso con il provolone (3).

Pizza di tagliolini, passo 2

In una ciotola sbattete le uova, poi versate il latte (4), salate (5) e pepate (6).

Pizza di tagliolini, passo 3

Aggiungete i tagliolini (7) e mescolate delicatamente con le pinze (8). Unite il salame a cubetti, tenendone da parte qualche pezzetto (9).

Pizza di tagliolini, passo 4

Fate lo stesso con il provolone (10). Amalgamate bene (11) e versate il tutto in uno stampo imburrato e rivestito con il pangrattato (12).

Pizza di tagliolini, passo 5

Livellate il composto e aggiungete sopra i cubetti di salame e formaggio rimasti. Cospargete con il Parmigiano Reggiano DOP grattugiato (13). Cuocete in forno statico preriscaldato a 200° per circa 20-30 minuti. Se necessario azionate il grill per qualche minuto per dorare ulteriormente la superficie. Sfornate (14) e servite la vostra pizza di tagliolini calda o a temperatura ambiente (15)!

Conservazione

La pizza di tagliolini si può conservare in frigorifero per 2 giorni, in un contenitore ermetico.

Consiglio

Se usate i tagliolini freschi potete aggiungerli direttamente al composto come indicato nella ricetta. Controllate il tempo di cottura indicato sulla confezione: se è superiore a 1-2 minuti, sbollentateli prima.

Potete utilizzare i salumi e i formaggi che preferite. 

Per una crosticina ancora più croccante spolverizzate con del pangrattato!

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Enrico Derflingher, il cuoco che ha servito alla corte di Buckingham Palace e Kensington Palace per tre anni, fece storia con il suo risotto “Queen Victoria”, preparato con pregiati gamberi rossi e insaporito con le bollicine del Franciacorta, conquistando il palato della regina Elisabetta in una cena indimenticabile. Ora, dopo tre decenni, come prescrive il protocollo, il primo cuoco italiano dei Windsor può finalmente condividere le sue esperienze lavorative con la famiglia reale e ci svela tutti i segreti del risotto della Regina, realizzato con le eccellenze italiane, dal riso Carnaroli al Parmigiano Reggiano DOP, passando per il tocco aromatico del Franciacorta. Se questo irresistibile primo piatto ha già stimolato il vostro appetito, non esitate a concedervi anche un assaggio di un altro capolavoro culinario della Casa Reale: il sontuoso risotto del Re, un piatto che incarna l’eleganza e la raffinatezza dei sapori regali.,

Categoria: Primi piatti

Ingredienti

Riso Carnaroli 350 g
Gamberi 500 g rossi
Spumante 1 bicchiere Franciacorta
Cipolle rosse 0,5
Fumetto di crostacei 1 l
Olio extravergine d’oliva q.b.

per mantecare

Burro 80 g
Parmigiano Reggiano DOP 80 g (da grattugiare)
Spumante 0,5 bicchieri Franciacorta
Timo q.b.
Maggiorana q.b.

Preparazione

Risotto della Regina, passo 1

Per preparare il risotto della Regina per prima cosa dovete realizzare un fumetto di crostacei da tenere in caldo. Pulite i gamberi eliminando la testa e il carapace (1). In una casseruola versate un giro d’olio e aggiungete la cipolla tritata (2). Fate stufare la cipolla a fuoco dolce (3).

Risotto della Regina, passo 2

Versate il riso (4) e lasciatelo tostare finché i chicchi non saranno ben caldi, quindi sfumate con il Franciacorta (5), lasciate evaporare e portate a cottura il riso aggiungendo il fumetto di crostacei caldo un mestolo alla volta (6).

Risotto della Regina, passo 3

A metà cottura unite due terzi dei gamberi tagliati a pezzetti (7) e proseguite la cottura. Quando il risotto sarà pronto (8) togliete dal fuoco e mantecate con il burro (9).

Risotto della Regina, passo 4

Aggiungete anche il Parmigiano Reggiano DOP grattugiato (10), poi insaporite con le erbe aromatiche tritate (11) e un giro d’olio (12).

Risotto della Regina, passo 5

Per finire completate il risotto con mezzo bicchiere di Franciacorta (13). Servite nei piatti guarnendo con i gamberi crudi tenuti da parte (14). Il risotto della Regina è pronto per essere portato in tavola (15)!

Conservazione

Consigliamo di consumare subito il risotto della Regina.

Consiglio

Per un sapore ancora più intenso potete mantecare il risotto con un burro di malga.

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Le capesante con piselli e spinacino sono un raffinato antipasto di mare perfetto per gli amanti dei sapori gourmet. Le delicate capesante, avvolte dalla freschezza dei piselli e delle foglie di spinacino, sono arricchite con un’accattivante e insolita maionese al corallo, che con la sua consistenza vellutata e il gusto delicato, si sposa perfettamente con la vivacità della Senape di Digione Forte, creando un ottimo equilibrio. La riduzione al vino rosso avvolge ogni boccone con la sua complessità aromatica e la dolcezza intensa. Questa intrigante ricetta è un’esperienza culinaria che delizia i sensi e lascia un’impronta indelebile sul palato. Venite a scoprire tutti i segreti per preparare le capesante con piselli e spinacino a casa!,

Categoria: Antipasti

Ingredienti

Capesante 12
Pisellini 500 g (da pulire)
Spinacini 30 g
Senape di Digione 100 g Forte
Olio extravergine d’oliva q.b.
Sale fino q.b.
Pepe nero q.b.

per la riduzione al vino

Vino rosso 150 g
Aceto balsamico 50 g
Miele millefiori 1 cucchiaino

per la maionese di corallo

Olio di semi di girasole 50 g
Tuorli 1
Aceto di mele 1 cucchiaino

Preparazione

Capesante con piselli e spinacino, passo 1

Per preparare le capesante con piselli e spinacino per prima cosa iniziate dalla riduzione al vino: in un pentolino versate il vino rosso (1) e l’aceto balsamico, poi lasciate ridurre a fuoco medio per circa 20 minuti. Non appena la consistenza sarà viscosa e il contenuto ridotto, unite un cucchiaino di Miele (2) e mettete da parte (3).

Capesante con piselli e spinacino, passo 2

Separate i piselli dal baccello (4) mentre portate a bollore dell’acqua salata in un tegame (5), poi versate qui i piselli (6).

Capesante con piselli e spinacino, passo 3

Sbollentate per 1 minuto (7) e scolateli in acqua e ghiaccio (8) per mantenere vivo il colore. Praticate una leggera pressione per eliminare la buccia dei piselli (9). 

Capesante con piselli e spinacino, passo 4

Staccate le capesante dal guscio (10), quindi separatele dal corallo (11) e adagiatele in una pirofila rivestita con carta forno in modo che si asciughino (12).

Capesante con piselli e spinacino, passo 5

Condite con sale, pepe (13) e olio d’oliva (14). Scaldate una padella e adagiate qui le capesante (15). 

Capesante con piselli e spinacino, passo 6

Rosolate le capesante (16) da entrambi i lati fino a doratura (17), poi tenetele da parte in una ciotola (18). 

Capesante con piselli e spinacino, passo 7

Nella stessa padella adagiate i coralli (19), aggiungete un filo d’olio (20) e saltateli per qualche istante, giusto il tempo di insaporirli (21). 

Capesante con piselli e spinacino, passo 8

Mettete i coralli in un bicchiere alto, poi versate l’aceto di mele (22), il tuorlo (23) e l’olio di girasole (24). 

Capesante con piselli e spinacino, passo 9

Frullate il composto con un mixer a immersione (25) per ottenere una crema omogenea (26). Ora guarnite le capesante con la Senape di Digione Forte aiutandovi con un sac-à-poche senza bocchetta (27). 

Capesante con piselli e spinacino, passo 10

Componete il piatto: immergete un pennello da cucina nella riduzione al vino e date delle pennellate disegnando un cerchio (28). Adagiatevi sopra le capesante (29) e distribuite i piselli a lato di ciascuna. Spremete delle gocce di maionese di corallo sul piatto, poi completate con le foglie di spinacino e un giro d’olio (30). Le capesante con piselli e spinacino sono pronte per essere servite!

Conservazione

Si consiglia di consumare subito le capesante con piselli e spinacino.

Consiglio

Non gettate via i gusci delle capesante, possono essere riutilizzate in cucina come stampi per biscotti o come cestini per cuocere in forno degli antipasti di pesce gratinati.

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Se vi state chiedendo come cucinare le fave, oggi vogliamo mostrarvi una ricettina diversa dal solito. Non la solita pasta e fave, ma una buonissima insalata tiepida di fave e cicorie, arricchita con una salsina realizzata al momento e tante scaglie di pecorino. L’insalata di fave è una ricetta tipica della primavera, un contorno ricco e saporito, facile da preparare seguendo la nostra ricetta. Noi abbiamo scelto di sbucciare le fave per apprezzare tutta la loro dolcezza, ma se dovessero essere piccole e tenere potete scegliere di saltare questo passaggio. Ciò che rende questa insalata così particolare è sicuramente il dressing: un’emulsione realizzata con succo di limone, succo di arancia, olio e la Senape di Digione all’Antica che esalta il sapore del piatto. Le scaglie di pecorino aggiungono un tocco deciso e completano l’insalata tiepida di fave e cicorie in maniera davvero saporita! Se avete apprezzato questa ricetta eccone altre da provare:

Fave e cicoria
Vignarola
Cicoria in padella
Zuppa di fave, piselli e cicoria

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Categoria: Contorni

Ingredienti

Fave 1,5 kg (da pulire)
Cicoria 1 kg
Pecorino 50 g
Olio extravergine d’oliva 60 g
Senape di Digione 50 g all’Antica
Succo di limone 30 g
Succo d’arancia 30 g
Aglio 1 spicchio
Sale fino q.b.

Preparazione

Insalata tiepida di fave e cicorie, passo 1

Per preparare l’insalata tiepida di fave e cicorie per prima cosa sgranate le fave e raccoglietele in una ciotolina (1). Mettete sul fuoco una pentola capiente colma d’acqua salata. Nel frattempo pulite la cicoria: eliminate la parte inferiore (2), poi separate i gambi dalle foglie (3).

Insalata tiepida di fave e cicorie, passo 2

Se dovessero essere molto lunghe dividete la parte delle foglie a metà (4). Quando l’acqua avrà raggiunto il bollore sbollentate le fave per 2-3 minuti (5), poi scolatele e trasferitele in acqua e ghiaccio (6).

Insalata tiepida di fave e cicorie, passo 3

Ora sbollentate anche le cicorie, nella stessa acqua. Immergete prima i gambi e aspettate un paio di minuti, poi aggiungete anche la parte delle foglie (7). Cuocete ancora per 2-3 minuti, poi trasferite in acqua e ghiaccio (8). Scolatele bene e saltatele in padella con aglio e olio. Ci vorranno giusto 2-3 minuti. Regolate di sale (9) e spegnete il fuoco.

Insalata tiepida di fave e cicorie, passo 4

Sbucciate a questo punto anche le fave (10). Poi mescolate fave e cicorie in una ciotolina (11). Preparate il dressing: versate in una ciotolina il succo d’arancia e il succo di limone (12).

Insalata tiepida di fave e cicorie, passo 5

Aggiungete un pizzico di sale e la Senape di Digione all’Antica (13). Versate l’olio a filo (14) mentre mescolate, così da ottenere un’emulsione (15).

Insalata tiepida di fave e cicorie, passo 6

Realizzate delle scaglie di pecorino (16). Impiattate l’insalata tiepida di fave e cicorie, condite con il dressing (17), aggiungete le scaglie di pecorino e servite (18)!

Conservazione

Consigliamo di servire subito l’insalata tiepida di fave e cicorie condita.
In alternativa potete conservare in frigorifero per massimo 2 giorni le verdure scondite. La cicoria e le fave cotte si possono congelare.

Consiglio

Le fave si possono consumare anche non sbucciate, risulteranno però meno tenere.

Per addolcire la salsa si può aggiungere anche un pochino di miele.

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I carciofi fritti sono un antipasto sfizioso reso ancora più stuzzicante da un audace mix di sapori che delizieranno il palato. Le croccanti foglie del carciofo saranno accompagnate da una salsa allo yogurt greco arricchita con l’aroma della menta appena tritata, che conferisce una nota cremosa e rinfrescante al piatto. L’aggiunta di Senape di Digione Forte, con le sue note pungenti e speziate, donerà un gusto unico. Infine, il tè matcha, con la sua sfumatura verde brillante e il suo profumo erbaceo, completa il condimento con un tocco di eleganza e originalità. Lasciatevi tentare da questo carciofo fritto per esplorare nuovi orizzonti di sapori.
Se amate i carciofi fritti ecco qualche altra idea appetitosa da preparare a casa:

Carciofi fritti in pastella
Carciofi alla giudia
Zeppole ai carciofi

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Categoria: Antipasti

Ingredienti

Carciofi mammole 4
Senape di Digione 40 g Forte
Yogurt greco 100 g
Tè verde Matcha q.b. in polvere
Menta q.b.
Sale fino q.b.
Pepe nero q.b.

Preparazione

Carciofo fritto, passo 1

Per preparare il carciofo fritto iniziate dalle salse: tritate la menta (1), poi in una ciotola versate lo yogurt greco, la menta tritata e un pizzico di sale (2). Mescolate per insaporire e trasferite la salsa in un sac-à-poche senza bocchetta (3).

Carciofo fritto, passo 2

Trasferite in un sac-à-poche senza bocchetta anche la senape e tenete da parte (4). Passate alla pulizia dei carciofi: eliminate le foglie esterne più dure (5), poi con un coltellino pelate la parte più superficiale della base e staccate il gambo (6). 

Carciofo fritto, passo 3

Tagliate via la punta delle foglie rimaste, che contiene le spine (7). Ora scavate il centro per estrarre la barbetta interna (8). Allargate bene le foglie con le mani in modo che il carciofo rimanga aperto come un fiore (9). 

Carciofo fritto, passo 4

Friggete un carciofo alla volta in olio di semi a 170° per circa 7-8 minuti (10). Una volta che sarà bello dorato, scolate il carciofo su carta fritti, o carta assorbente, e salate (11). Impiattate posizionando il carciofo al centro del piatto, poi spolverizzate con un setaccino il tè matcha in polvere (12).

Carciofo fritto, passo 5

Condite con ciuffetti di salsa allo yogurt (13) e la Senape di Digione Forte (14). Il vostro carciofo fritto è pronto per essere servito (15)!

Conservazione

Consigliamo di consumare subito il carciofo fritto.

Potete conservare la salsa allo yogurt per un paio di giorni in frigorifero.

Consiglio

Non buttate via i gambi dei carciofi ma utilizzateli per preparare un brodo vegetale, un risotto o un originale hummus di gambi di carciofo!

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Il filetto di maiale è un ottimo secondo piatto di carne, ancora più buono se avvolto con fette di pancetta o speck… proprio come nella ricetta del filetto di maiale bardato con agretti che vi proponiamo qui! La carne, insaporita con un velo di Senape di Digione al Miele, viene prima rosolata in padella e poi cotta al forno, in questo modo rimarrà tenera e succosa. Noi abbiamo accompagnato il filetto di maiale con della barba di frate saltata in padella ma voi potete scegliere qualsiasi verdura di stagione di vostro gradimento! Provate il filetto di maiale bardato con agretti e lasciatevi stuzzicare anche da queste varianti:

Filetto di maiale con salsa al vino
Filetto di maiale all’arancia
Filetto di maiale in crosta

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Categoria: Secondi piatti

Ingredienti

Filetto di maiale 600 g
Speck 50 g (a fette)
Senape di Digione 20 g al Miele
Timo q.b.
Maggiorana q.b.
Olio extravergine d’oliva q.b.
Sale fino q.b.
Pepe nero q.b.

Per gli agretti

Barba di frate (agretti) 500 g (da pulire)
Aglio 1 spicchio
Olio extravergine d’oliva q.b.
Sale fino q.b.

Per servire

Fondo bruno 200 g
Maggiorana q.b.
Sale di maldon q.b.

Preparazione

Filetto di maiale bardato con agretti, passo 1

Per realizzare il filetto di maiale bardato con agretti per prima cosa pulite il filetto di maiale dal grasso in eccesso (1), poi tagliatelo in 4 parti (2); dovrete ricavare 4 filetti del peso di circa 150 g l’uno (3).

Filetto di maiale bardato con agretti, passo 2

Spennellate la parte laterale dei filetti con la Senape di Digione al Miele (4), poi avvolgeteli con una fetta di speck (se le fette sono molto sottili potete sovrapporne un paio) (5) e premete leggermente per farle aderire bene alla carne (6).

Filetto di maiale bardato con agretti, passo 3

Condite i filetti di maiale così bardati con sale e pepe (7), olio (8), timo e rosmarino (9), poi lasciate riposare per 10 minuti a temperatura ambiente così si insaporiranno.

Filetto di maiale bardato con agretti, passo 4

Trascorso questo tempo adagiate i filetti in una padella antiaderente ben calda (10) e rosolateli a fuoco medio-alto per circa 5-7 minuti, girandoli da entrambe le parti (11) (12).

Filetto di maiale bardato con agretti, passo 5

A questo punto trasferite i filetti rosolati in una teglia (13) e cuocete in forno statico preriscaldato a 150° per 25-30 minuti (14); aiutatevi con una sonda da forno per misurare la temperatura al cuore che dovrà raggiungere i 65°. Nel frattempo pulite gli agretti eliminando le radici (15) e sciacquateli accuratamente.

Filetto di maiale bardato con agretti, passo 6

Versate gli agretti in una padella in cui avrete fatto scaldare un giro d’olio con lo spicchio d’aglio (16), salate (17) e fate appassire a fuoco medio per circa 5 minuti. Tenete gli agretti da parte (18).

Filetto di maiale bardato con agretti, passo 7

Una volta cotti, sfornate i filetti e trasferiteli su una gratella, poi spennellateli in superficie con altra Senape di Digione al Miele (19). Impiattate il filetto caldo con gli agretti a lato (20) e irrorate con un po’ di fondo bruno (21).

Filetto di maiale bardato con agretti, passo 8

Guarnite con maggiorana (22) e sale di maldon (23). Servite subito il vostro filetto di maiale bardato con agretti (24)!

Conservazione

Si consiglia di consumare il filetto di maiale bardato con agretti appena pronto.

Consiglio

E’ importante misurare la temperatura al cuore del filetto per ottenere una cottura perfetta della carne, che rimarrà ancora rosata. Una cottura prolungata, invece, renderà il filetto secco e stopposo.

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Chi ha detto che la colomba di Pasqua debba essere necessariamente dolce? La nostra colomba focaccia è una divertente e appetitosa rivisitazione del classico dolce, immancabile nel menu di Pasqua, che vi sorprenderà per la sua bontà! Questa volta la colomba aprirà il pranzo invece di chiuderlo, infatti arriverà in tavola insieme agli antipasti, con grande stupore dei vostri ospiti. Al posto dei canditi, la nostra colomba focaccia è arricchita con erbe aromatiche profumate e stuzzicanti pomodori secchi sott’olio. Soffice e gustosa, questa speciale focaccia pasquale sarà perfetta per accompagnare formaggi e salumi, ma è ottima anche gustata da sola! Rinnovate i vostri menu delle feste con questa ricetta insolita e accattivante e provate anche altre gustose varianti come la colomba salata e la ciambella salata di Pasqua.,

Categoria: Antipasti

Ingredienti

Farina 0 500 g
Acqua 320 g
Patate 150 g lesse
Mandorle in scaglie 150 g
Olio extravergine d’oliva 30 g
Sale fino 10
Lievito di birra secco 7 g
Timo 15 g
Rosmarino 15 g
Salvia 15 g
Pomodori secchi sott’olio 200 g

Preparazione

Colomba focaccia, passo 1

Per preparare la colomba focaccia lessate una patata media partendo da acqua fredda per circa 30/40 minuti (1). Tritate le erbe aromatiche al coltello (2) fino a ottenere un trito fine (3). 

Colomba focaccia, passo 2

Tagliate a piccoli pezzetti anche i pomodori secchi sott’olio ben scolati (4). Nella ciotola di una planetaria dotata di foglia versate la farina, l’acqua (5), la patata lessa sbucciata e passata nello schiacciapatate (6). 

Colomba focaccia, passo 3

Unite il lievito (7) e lavorate per qualche minuto (8) con la foglia per raccogliere gli ingredienti. Aggiungete il sale (9).

Colomba focaccia, passo 4

Incorporate anche l’olio (10) e proseguite ad impastare fino a quando il composto sarà diventato omogeneo e si sarà incordato, poi aggiungete le erbe aromatiche tritate (11) e i pomodori secchi (12). 

Colomba focaccia, passo 5

Lavorate ancora per amalgamare la farcitura (13). Oleate il piano di lavoro, rovesciate qui l’impasto (14) e date un paio di pieghe all’impasto in questo modo: tirate l’impasto verso di voi (15). 

Colomba focaccia, passo 6

Ripiegatelo il lembo sopra (16) come per sovrapporlo (17). Fate una seconda piega uguale alla prima (18)

Colomba focaccia, passo 7

Conservate in una ciotola (19)(20) coperta da pellicola (21) e lasciate riposare per 30 minuti a temperatura ambiente.

Colomba focaccia, passo 8

Trascorso il tempo, sempre sul piano di lavoro spezzate l’impasto (22) e ricavate due pagnotte uguali (23). Date una forma leggermente allungata ai panetti (24).

Colomba focaccia, passo 9

Prendete uno stampo da colomba da 1 kg (30x 22 cm), adagiate un pezzo dell’impasto in orizzontale (25), poi adagiate l’altro pezzo in verticale (26), per creare una croce (26). Completate distribuendo sulla superficie le mandorle a lamelle in abbondanza (27). 

Colomba focaccia, passo 10

Lasciate raddoppiare a temperatura ambiente per 1 ora e mezza (28), una volta lievitata (29), cuocete nel forno statico preriscaldato a 190° per 40 minuti. Lasciate asciugare per bene su una griglia in forno fino a quando non si sarà raffreddata. Quindi servite la vostra colomba focaccia (30).

Conservazione

La colomba salata si conserva in un sacchetto di carta o sotto una campana di vetro per un paio di giorni. Potete congelarla porzionata dopo la cottura.

Consiglio

Potete arricchire la farcitura con cubetti di salumi e formaggi per rendere ancora più sfiziosa la colomba salata.

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Tra i tanti antipasti di Pasqua che vi abbiamo proposto negli anni questo è forse uno dei più accattivanti! La ciambella salata di Pasqua non solo è davvero buona, ma è anche scenografica e sarà perfetta anche per decorare la vostra tavola di Pasqua! Realizzarla è facile, grazie all’utilizzo del lievito istantaneo non ci saranno lunghi tempi di lievitazione, ma solo un breve riposo che permetterà alla farina di idratarsi… in questo modo la vostra ciambella risulterà davvero morbida e sarà facile da lavorare! Grazie all’aggiunta degli spinaci nell’impasto otterrete un verde acceso che fa subito primavera, ma il vero tocco pasquale è dato dall’aggiunta delle uova sode all’interno, saranno una vera e propria sorpresa! La ciambella salata di Pasqua è una ricetta vegetariana, perfetta per arricchire il vostro menù di Pasqua o da trasportare per il picnic di pasquetta!Ecco altre ricette da non perdere:

Ciambella salata
Ciambellone salato facile
Ciambella salata con formaggio e friarielli
Babà rustico
Crescia al formaggio,

Categoria: Antipasti

Ingredienti per uno stampo da 25 cm

Farina 00 500 g
Spinaci 200 g
Latte intero 140 g
Uova 2
Lievito istantaneo per preparazioni salate 15 g
Sale fino 15 g
Burro 120 g morbido

per farcire

Uova 8

per spennellare

Tuorli 1
Panna fresca liquida q.b.

Preparazione

Ciambella salata di Pasqua, passo 1

Per preparare la ciambella salata di Pasqua come prima cosa mettete le uova in una pentola con acqua fredda. Contate 9 minuti dal bollore, poi scolatele (1). Intanto sbollentate gli spinaci per 2-3 minuti in acqua bollente salata (2), poi scolateli con una schiumarola (3).

Ciambella salata di Pasqua, passo 2

Trasferiteli in acqua e ghiaccio (5), aspettate qualche istante e strizzateli bene (5). Versateli in un contenitore alto e stretto; aggiungete il latte (6).

Ciambella salata di Pasqua, passo 3

Frullate con un mixer ad immersione sino ad ottenere una crema (7). A questo punto sgusciate anche le uova (8) e tenetele da parte. Realizzate l’impasto. Nella ciotola di una planetaria dotata di gancio versate la farina e il lievito istantaneo per preparazioni salate (9).

Ciambella salata di Pasqua, passo 4

Aggiungete anche il sale (10). Unite la crema di spinaci (11) e azionate la planetaria. Versate poi anche le uova (12).

Ciambella salata di Pasqua, passo 5

Lavorate per qualche minuto senza scaldare l’impasto, sino a che non risulterà ben incordato al gancio (13). Aggiungete poi il burro morbido (14), un pezzetto alla volta, aspettando che il precedente sia ben assorbito prima di aggiungerne ancora. Lavorate sino a completo assorbimento del burro, senza avere fretta (15).

Ciambella salata di Pasqua, passo 6

Trasferite l’impasto su un piano infarinato, aiutandovi con un tarocco (16); Date delle pieghe all’impasto (17) e formate una palla (18).

Ciambella salata di Pasqua, passo 7

Coprite l’impasto con una ciotola e lasciatelo riposare per 30 minuti (19). Trascorso questo tempo spolverizzatelo con della farina e stendetelo con un mattarello (21) sino ad ottenere un rettangolo 30×40 cm.

Ciambella salata di Pasqua, passo 8

Posizionate in fila al centro le uova sode (22), ribaltate poi la pasta da un lato in modo da coprire le uova (23), fate poi la stessa cosa dall’altro lato (24), formando un salsicciotto.

Ciambella salata di Pasqua, passo 9

Trasferite poi in uno stampo a ciambella da 25 cm precedentemente imburrato (25). Sigillate bene i bordi tra loro (26) e spennellate con un mix di tuorlo e panna sbattuti insieme (27).

Ciambella salata di Pasqua, passo 10

Spennellate bene la superficie in maniera uniforme (28), quindi cuocete in forno statico preriscaldato a 170° per circa 60 minuti. Sfornate (29) e lasciate raffreddare prima di sformare e servire (30).

Conservazione

Si può conservare per 2-3 giorni in frigo. Si sconsiglia la congelazione per la presenza delle uova.

Consiglio

Insieme alle uova potete aggiungere del formaggio a fette o anche grattugiato.

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L’agnello pasquale lodigiano è un dolce tradizionale della città di Lodi, tipico della celebrazione della Pasqua, realizzato con pasta sfoglia e crema diplomatica, che viene modellato per assumere la forma di un agnello, simbolo pasquale cristiano. La pasta sfoglia viene utilizzata per creare la fragrante sagoma dell’agnello e, dopo la cottura, si farcisce con una golosa crema diplomatica, una delicata crema pasticcera arricchita con panna montata e gelatina, creando così un perfetto mix di consistenze. Arricchite i vostri menu di Pasqua con questo accattivante dolce e, se amate realizzare in casa le ricette tradizionali delle feste, non perdetevi queste delizie tipiche:

Colomba di Pasqua
Pastiera napoletana
Uovo di Pasqua fatto in casa

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Categoria: Dolci

per la pasta sfoglia

Panna fresca liquida 500 g
Farina 00 500 g
Burro 250 g
Sale fino 10 g

per la crema diplomatica

Latte intero 500 g
Panna fresca liquida 500 g
Zucchero 90 g
Tuorli 80 g
Amido di mais (maizena) 20 g
Gelatina in fogli 10 g
Baccello di vaniglia 1
Scorza di limone 1

Per spennellare e spolverizzare

Tuorli q.b.
Zucchero q.b.

Preparazione

Agnello pasquale lodigiano, passo 1

Per preparare l’agnello pasquale lodigiano iniziate dalla pasta sfoglia: nella ciotola della planetaria munita di gancio versate la farina, la panna fresca liquida (1) e il sale (2), poi azionate la macchina fino a ottenere il pastello, un composto morbido e omogeneo (3). 

Agnello pasquale lodigiano, passo 2

Trasferitelo sulla spianatoia (4) e lavoratelo brevemente per formare un panetto (5). Fatelo riposare in frigorifero coperto con la pellicola per 30 minuti. nel frattempo prendete un foglio di carta forno e adagiate al centro il burro (6).

Agnello pasquale lodigiano, passo 3

Coprite con un altro foglio di carta forno (7) e stendete il panetto di burro con il mattarello per renderlo più sottile (8), poi trasferitelo per 15 minuti in frigorifero. Una volta riposato, stendete il pastello sulla spianatoia infarinata con il mattarello (9).

Agnello pasquale lodigiano, passo 4

Stendete l’impasto (10) fino a raggiungere una misura sufficiente a inserire il panetto di burro diagonalmente (11), poi chiudete i lembi di pasta verso il centro uno su l’altro in modo da incastonare perfettamente il burro (12). 

Agnello pasquale lodigiano, passo 5

Spolverizzate il piano con un po’ di farina, mettetene pochissima anche sopra il panetto e, utilizzando un mattarello, stendete solo nel verso davanti a voi, in modo da ottenere un rettangolo che si estende solo in lunghezza e non in larghezza (13): Richiudete verso il centro i due lembi laterali del lato corto (14) (15). 

Agnello pasquale lodigiano, passo 6

Con l’indice pressate il panetto per indicare il primo riposo (16). Adagiatelo su un vassoio, rivestite con pellicola e ponete a riposare per 30 minuti in frigorifero (17). Nel frattempo preparate la crema pasticcera: mettete la gelatina in ammollo nell’acqua fredda (18). 

Agnello pasquale lodigiano, passo 7

Scaldate il latte con la stecca di vaniglia, privata dei semi, e la scorza di limone (19). Nel frattempo versate in una ciotola le uova, i semi del baccello di vaniglia prelevati in precedenza e lo zucchero (20). Mescolate con la frusta per amalgamare, poi incorporate l’amido (21). 

Agnello pasquale lodigiano, passo 8

Versate il latte caldo sul composto di uova attraverso un colino per trattenere la scorza di limone e il baccello di vaniglia (22), mescolate per amalgamare (23) e riportate sul fuoco (24). 

Agnello pasquale lodigiano, passo 9

Fate addensare la crema, mescolando con la frusta di continuo, quindi spegnete il fuoco e unite la gelatina scolata e strizzata (25). Mescolate per scioglierla, poi trasferite la crema in una pirofila. Lasciatela intiepidire, poi coprite con pellicola e ponete in frigo a rassodare (26). Riprendete il panetto e tirate la seconda piega della sfoglia nel verso delle pieghe (27).

Agnello pasquale lodigiano, passo 10

Dovete ottenere uno spessore di 1 cm (28), poi ripiegate i lembi laterali come la prima volta (29) e segnate con due dita il secondo riposo (30). 

Agnello pasquale lodigiano, passo 11

Fate nuovamente riposare per altri 30 minuti in frigorifero avvolgendo il panetto con la pellicola (31). Intanto riprendete la crema e ammorbiditela con la frusta (32). In una ciotola a parte montate la panna con le fruste (33). 

Agnello pasquale lodigiano, passo 12

La panna dovrà risultare semi-montata (34). Unite la panna semi-montata un po’ per volta alla crema (35) mescolando dal basso verso l’alto con una marisa fino a quando non sarà ben incorporata  (36). 

Agnello pasquale lodigiano, passo 13

Trasferite la crema diplomatica in un sac-à-poche senza bocchetta (37) e conservatela in frigorifero fino al momento dell’utilizzo. Prendete il panetto e stendetelo per dare la terza piega (38): formate di nuovo una sfoglia rettangolare spessa 1 cm (39).

Agnello pasquale lodigiano, passo 14

Ripiegate i lembi verso il centro (40), poi segnate con 3 dita il terzo e ultimo riposo (41). Fate riposare sempre in frigo per 30 minuti coperto con pellicola. Trascorso questo tempo prendete il panetto e stendetelo con il mattarello sulla spianatoia (42).

Agnello pasquale lodigiano, passo 15

Ora dovete ottenere una sfoglia di circa 0,8 cm di spessore. Adagiate qui la sagoma di cartone dell’agnello, noi abbiamo creato un disegno da 20×20 cm. Con un taglierino ritagliate la sfoglia (43). Adagiate le sagome di sfoglia su una teglia rivestita con carta forno, spennellate la superficie con un po’ di tuorlo (44) e spolverizzate con lo zucchero semolato (45). 

Agnello pasquale lodigiano, passo 16

Cuocete gli agnelli di sfoglia nel forno ventilato preriscaldato a 180° per 20 minuti. Una volta cotti sfornate e fate raffreddare completamente (46). Dividete a metà gli agnelli in senso orizzontale (47), così da poterli farcire (48).

Agnello pasquale lodigiano, passo 17

Ora farcite di crema la base inferiore dell’agnello  spremendo dei ciuffetti con il sac-à-poche (49). Richiudete con la metà superiore (50) e servite subito l’agnello pasquale lodigiano (51)!

Conservazione

Una volta farcito, l’agnello pasquale lodigiano manterrà la sua fragranza per alcune ore ma va conservato in frigorifero. Il giorno dopo potrebbe risultare meno croccante.

La crema si può preparare con un giorno d’anticipo e conservare in frigorifero coperta da pellicola a contatto.

Anche la sfoglia si può cuocere con un giorno d’anticipo e conservare al riparo dall’aria sotto una campana di vetro.

Consiglio

Se avete dimestichezza con queste preparazioni potete impastare a mano invece di utilizzare la planetaria.

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Amate preparare in casa la pasta fresca all’uovo? Ecco un’idea stuzzicante per variare i vostri menu: i ravioli ai piselli con fonduta di gorgonzola, un primo piatto cremoso e dal gusto avvolgente che omaggia la tradizione gastronomica italiana con un tocco di creatività. Alla base di questa prelibatezza culinaria c’è la pasta fresca all’uovo, una delicata tela che offre il perfetto equilibrio di consistenze. La sua preparazione è un rituale che richiede maestria e pazienza, ma il risultato è impagabile. Il cuore di questi ravioli è una deliziosa crema di piselli che richiama i sapori primaverili, freschi e delicati. E quale miglior accompagnamento per esaltare questa gioia culinaria se non una vellutata fonduta al gorgonzola dolce? Questo morbido condimento avvolge i ravioli, aggiungendo la tipica nota erborinata. Lasciatevi tentare da questo irresistibile peccato di gola e provate anche altri deliziosi ravioli fatti in casa:

Ravioli ricotta e spinaci
Ravioli di ricotta
Ravioli capresi,

Categoria: Primi piatti

Ingredienti

Farina 00 400 g
Uova 4

per il ripieno

Pisellini 450 g
Grana Padano DOP 140 g
Sale fino q.b.
Pepe nero q.b.

per la fonduta di gorgonzola

Gorgonzola 200 g
Panna fresca liquida 150 g
Pepe nero q.b.
Sale fino q.b.

Preparazione

Ravioli ai piselli con fonduta di gorgonzola, passo 1

Per preparare i ravioli con piselli e fonduta di gorgonzola iniziate dalla pasta fresca: procedete nel modo più classico, formando una fontana con la farina e versando le uova al centro (1), cominciate poi ad incorporare la farina alle uova con la forchetta (2) e quando la consistenza lo consente proseguite a mano, lavorando energicamente l’impasto (3) senza strapparlo e battendolo frequentemente per circa 10 minuti. 

Ravioli ai piselli con fonduta di gorgonzola, passo 2

Quando risulta bello liscio (4) copritelo con pellicola (5) e lasciatelo riposare per almeno 30 minuti a temperatura ambiente. Intanto sbollentate i piselli per 6-7 minuti in acqua bollente salata (6). 

Ravioli ai piselli con fonduta di gorgonzola, passo 3

Scolateli e raffreddateli in acqua e ghiaccio per conservare il colore brillante. Quindi prelevatele un cucchiaio da conservare per la decorazione dei piatti. Versate i restanti nel mixer (7), frullateli finemente (8). In ciotola versate la crema di piselli e il formaggio grattugiato (9). 

Ravioli ai piselli con fonduta di gorgonzola, passo 4

Insaporite con abbondante pepe macinato (10) e un po’ di sale e lavorate con la spatola per amalgamare. Quando il composto è omogeneo trasferitelo in sac-à-poche e tenetelo da parte. Recuperate l’impasto. Staccate con il tarocco circa ¼ dell’impasto, appiattitelo con uno spolvero di farina sulla spianatoia (11) e poi con il matterello lungo iniziate a stenderlo pazientemente (12) girandolo e tirandolo in tutte le direzioni, fino ad ottenere una sfoglia sottile. 

Ravioli ai piselli con fonduta di gorgonzola, passo 5

Una volta ottenuta una sfoglia sottile circa 1-2 mm (13), sulla metà più vicina a voi spremete dei mucchietti di ripieno, distanziati di qualche centimetro gli uni dagli altri (14). Poi ripiegate la metà superiore a portafoglio su quella inferiore (15). 

Ravioli ai piselli con fonduta di gorgonzola, passo 6

Premete bene intorno ai mucchietti e poi ritagliate i vostri ravioli con un coppapasta rotondo dentellato della misura di 6,5 cm (16). L’impasto in eccesso potrà essere steso nuovamente dopo un nuovo riposo. Procedete così fino ad esaurire gli ingredienti formando tutti i ravioli (17). In padella a temperatura dolce fate fondere il gorgonzola (18).

Ravioli ai piselli con fonduta di gorgonzola, passo 7

Diluitelo con la panna fresca (19), mescolate e, una volta che si saranno ben emulsionati (20), cuocete i ravioli in acqua bollente salata per circa 3 minuti (21). 

Ravioli ai piselli con fonduta di gorgonzola, passo 8

Scolateli direttamente in padella con il condimento (22), lasciate insaporire qualche istante quindi servite i ravioli nei piatti con i piselli interi tenuti da parte (23). I ravioli con piselli e fonduta di gorgonzola sono pronti per essere serviti (24). 

Conservazione

Si consiglia di cuocere subito i ravioli. In caso contrario potete conservarli in frigorifero per massimo 24 ore su un vassoio con un canovaccio spolverizzato di semola e ricoperti con pellicola. Potete congelare i ravioli crudi distanziandoli prima su un vassoio e trasferendoli successivamente nei sacchetti. Potete poi cuocere i ravioli direttamente da congelati.

Consiglio

Se non siete abituati a stendere l’impasto della pasta fresca a mano potete utilizzare anche la macchina sfogliatrice.

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