La fregola (o frègula in sardo) è protagonista di molte ricette della cucina sarda, soprattutto quella marinara. Lo chef Roberto Paddeu rende omaggio alla sua terra con una versione sfiziosa e raffinata: fregola con gamberi, stracciatella e liquirizia! Questo particolare formato di pasta viene risottato con un fumetto di crostacei realizzato con le teste dei gamberi, un metodo ideale per ottenere primi piatti cremosi e ricchi di sapore. Il tocco gourmet però arriva alla fine: stracciatella fresca, gamberi rossi crudi e polvere di liquirizia, per una piacevole nota balsamica. Innovativa ma al tempo stesso ispirata alla tradizione, la fregola con gamberi, stracciatella e liquirizia racchiude l’essenza mediterranea della Sardegna!
Provate anche queste ricette di mare con la fregola:

Fregola con arselle
Fregola con ragù di pesce
Fregola con scampi e gamberi

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Categoria: Primi piatti

Ingredienti

  • Fregola 200 g
  • Gamberi 200 g rossi
  • Stracciatella q.b.
  • Liquirizia in polvere 3 g
  • Basilico q.b.
  • Olio extravergine d’oliva q.b.
  • Sale fino q.b.

Per il fumetto di gamberi

  • Pomodorini datterini 200 g
  • Cipolle 100 g
  • Sedano 100 g
  • Carote 100 g
  • Ghiaccio q.b.
  • Acqua q.b.
  • Olio extravergine d’oliva q.b.
  • Sale fino q.b.

Preparazione

Fregola con gamberi, stracciatella e liquirizia, passo 1

Per realizzare la fregola con gamberi, stracciatella e liquirizia per prima cosa occupatevi della pulizia dei gamberi rossi: staccate la testa dal corpo (1) e conservate le teste. Rimuovete il carapace, la coda e le zampe, poi incidete il dorso con la punta di un coltello ed eliminate l’intestino (2). Riponete i gamberi puliti in frigorifero e tenete da parte le teste (3).

Fregola con gamberi, stracciatella e liquirizia, passo 2

Passate al fondo di cottura: scaldate un giro d’olio in un tegame, poi aggiungete la cipolla (4), il sedano (5) e le carote (6) che avrete precedentemente tagliato grossolanamente a pezzetti.

Fregola con gamberi, stracciatella e liquirizia, passo 3

Fate rosolare le verdure mescolando spesso (7), poi unite le teste dei gamberi (8). Continuate a rosolare per qualche minuto schiacciando le teste con il mestolo per far uscire tutti i succhi (9).

Fregola con gamberi, stracciatella e liquirizia, passo 4

A questo punto aggiungete i pomodorini tagliati a metà (10) e mescolate. Versate il ghiaccio (11) e coprite con l’acqua (12).

Fregola con gamberi, stracciatella e liquirizia, passo 5

Abbassate il fuoco e lasciate cuocere per 40 minuti (13). Trascorso questo tempo filtrate il brodo (14) e tenete in caldo il liquido ottenuto (15).

Fregola con gamberi, stracciatella e liquirizia, passo 6

Versate la fregola in un tegame (16) e tostatela a secco, mescolando continuamente (17). Quando toccando la fregola con le mani sentirete che è calda aggiungete un mestolo di fumetto (18). Proseguite la cottura in questo modo, avendo cura di aspettare che il liquido sia stato assorbito prima di versarne altro; ci vorranno circa 12 minuti.

Fregola con gamberi, stracciatella e liquirizia, passo 7

Una volta che la fregola sarà cotta, spegnete il fuoco e mantecate con un filo d’olio (19), poi profumate con qualche fogliolina di basilico spezzettata con le mani (20). Mescolate bene (21).

Fregola con gamberi, stracciatella e liquirizia, passo 8

Lasciate riposare la fregola e nel frattempo condite i gamberi crudi con olio e sale (22). Siete pronti per impiattare: guarnite la fregola con un ciuffo di stracciatella (23), poi spolverizzate con della polvere di liquirizia (24).

Fregola con gamberi, stracciatella e liquirizia, passo 9

Infine aggiungete i gamberi crudi (25) e qualche fogliolina di basilico (26). La vostra fregola con gamberi, stracciatella e liquirizia è pronta per essere servita (27)!

Conservazione

Si consiglia di consumare subito la fregola con gamberi, stracciatella e liquirizia.

Consiglio

Se preferite un risultato più brodoso potete allungare la fregola con un po’ di fumetto dopo la cottura.

La polvere di liquirizia può essere omessa.

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Un primo piatto così semplice e buono da diventare iconico: penne alla Maitó! Si tratta di una pasta che ha una gustosissima storia: queste penne lisce sono molto più di un semplice spaghetto al pomodoro classico. Sono servite letteralmente immerse in una salsa di pomodoro vellutata arricchita con burro di Normandia e profumata al basilico. Il segreto del successo di questo piatto nato a Forte Dei Marmi (LU) nell’omonimo ristorante Maitó risiede proprio nella sua semplicità. “Maitó”, secondo alcune versioni della storia, sarebbe stato il nomignolo della nonna dei titolari del locale: le penne, come ogni portata del locale, vengono ancora oggi servite con la cura e l’amore che solo una nonna saprebbe dare. Le penne alla Maitó, nella loro semplicità, sono un pezzo della storia e della tradizione di Forte dei Marmi; sono state apprezzate anche da alcune star americane del cinema, di passaggio in Italia come accaduto per altri piatti iconici: pizza o ragù alla bolognese per fare solo due esempi! Le penne alla Maitó sono un piatto che è rimasto irresistibilmente gustoso anche al giorno d’oggi!,

Categoria: Primi piatti

Ingredienti

  • Penne lisce 360 g
  • Passata di pomodoro 800 g
  • Parmigiano Reggiano DOP 240 g (24 mesi di stagionatura)
  • Burro 240 g (di Normandia, freddissimo)
  • Basilico 20 g (fresco)
  • Sale fino q.b.
  • Pepe nero q.b.

Preparazione

Penne alla Maitó, passo 1

Per preparare le penne alla Maitó iniziate versando la passata in un’ampia padella (possibilmente di acciaio). Salate a piacere e pepate. Lasciate cuocere dolcemente per 20 minuti.

Penne alla Maitó, passo 2

Intanto tirate fuori il burro freddo di frigo e dividetelo a quadretti (4) (5). Versatelo nel sugo (6).

Penne alla Maitó, passo 3

Mescolate continuamente per farlo sciogliere completamente (7). Lasciate cuocere ancora il sugo a fiamma dolce per 30 minuti: la salsa dovrà risultare liscia e setosa. Quindi verso la fine della cottura lessate le penne per circa 8 minuti (o per il tempo riportato sulla confezione per la cottura al dente) (8). Grattugiate anche il Parmigiano Reggiano DOP 24 mesi (9).

Penne alla Maitó, passo 4

Scolate la pasta direttamente nel sugo (10), aggiungete un mestolo di acqua di cottura e mescolate (11), quindi spegnete il fuoco. Profumate con del basilico fresco spezzettato (12) e mescolate ancora.

Penne alla Maitó, passo 5

Mantecate con parte della dose di Parmigiano Reggiano DOP (13), mescolate (14) e ripetete l’operazione a più riprese così si amalgamerà meglio (15).

Penne alla Maitó, passo 6

Impiattate (16), aggiungete abbondante condimento nei singoli piatti da portata (17) e completate con le foglioline di basilico fresco (18). Le penne alla Maitó sono pronte per essere gustate!

Conservazione

Si consiglia di consumare le penne alla Maitò appena pronte.

 

Consiglio

Per una perfetta riuscita consigliamo di usare ingredienti di prima qualità e il burro molto freddo.

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Pasta fresca lovers, questa ricetta è per voi! Le pappardelle ai funghi porcini sono un primo piatto per stupire a tavola con genuinità, un atto d’amore a partire dalla preprazione delle pappardelle fatte in casa. Farle è facilissimo, con i nostri consigli e dosi otterrete una sfoglia perfetta da tagliare allo spessore giusto. Una pasta che avvolgerà egregiamente il condimento classico ai porcini. Un primo piatto dal gusto incredibile che non può mancare nei menù della stagione autunnale. Tra tutti i frutti del sottobosco, i porcini sono senza dubbio i più pregiati, ideali per condire la pasta, meglio ancora se pasta fresca all’uovo, come abbiamo già fatto nelle classiche tagliatelle ai porcini! A rendere ancora più appetitoso questo piatto sarà la mantecatura con burro e Parmigiano Reggiano DOP che renderà le pappardelle cremosissime.
Quest’anno la vostra raccolta di funghi è stata fortunata? Ecco altri 3 primi piatti per assaporarli al meglio, dopo aver visto come pulire i funghi porcini:

Funghi porcini trifolati
Risotto ai funghi porcini
Pappardelle con speck e funghi porcini

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Categoria: Primi piatti

per la pasta fresca

  • Farina 00 200 g
  • Uova 2
  • Sale fino q.b.

per il condimento ai porcini

  • Funghi porcini 300 g
  • Burro 30 g
  • Aglio 1 spicchio
  • Prezzemolo q.b.
  • Sale fino q.b.
  • Pepe nero q.b.

per mantecare

  • Parmigiano Reggiano DOP q.b.
  • Burro q.b.

Preparazione

Pappardelle ai funghi porcini, passo 1

Per preparare le pappardelle ai funghi porcini per prima cosa iniziate dalla pasta fresca: versate la farina a fontana sulla spianatoia, al centro ponete le uova (1) e un pizzico di sale. Iniziate a mescolare con la forchetta (2), poi passate a impastare a mano fino: dovrete lavorare il panetto tirandolo e ripiegandolo su se stesso per circa 10-15 minuti con energia, fino a quando sarà elastico e omogeneo (3). Se dovesse risultare non perfettamente liscio, non vi preoccupate: dopo il riposo lo diventerà.

Pappardelle ai funghi porcini, passo 2

Fate riposare per 30 minuti (4), potete avvolgere in pellicola e riporre in posto fresco e asciutto (o in frigo, solo se in casa la temperatura dovesse essere molto alta). Nel frattempo pulite i funghi porcini, eliminate il terriccio e le impurità prima raschiando delicatamente con un coltellino (5), poi con un panno asciutto o, qualora ci sia molto terriccio, leggermente inumidito (6). 

Pappardelle ai funghi porcini, passo 3

Separate i gambi dal cappello (7), poi affettate il tutto (8) e tenete da parte (9).  

Pappardelle ai funghi porcini, passo 4

Recuperate la pasta fresca, prelevatene una parte e la restante mantenetela sotto la pellicola così che non secchi. Stendetela con il mattarello o il tirapasta ad uno spessore di 0,5 mm (10). Dividete la sfoglia ottenuta in strisce più piccole (11) infarinale leggermente e avvolgete i lembi verso il centro sino a farli combaciare (12). 

Pappardelle ai funghi porcini, passo 5

Girate in modo da avere la sfoglia avvolta per il lungo davanti a voi e, con un coltello affilato, tagliate a 2-3 cm di spessore (13). Sollevate dunque i rotoli ottenuti (14) e adagiate i nidi di pappardelle man a mano su un vassoio rivestito di carta forno e leggermente infarinato con semola (15). Tenete da parte.

Pappardelle ai funghi porcini, passo 6

Preparate il condimento: padella mettete una noce di burro in padella (16), l’aglio e i gambi di prezzemolo (17). Fate insaporire a fiamma media, versate i porcini (18), salate, pepate, cuocete per 5-6 minuti a fiamma alta.

Pappardelle ai funghi porcini, passo 7

Bagnate con acqua calda se dovessero asciugarsi troppo (19) e, a fine cottura, eliminate i gambi del prezzemolo (20). Lessate in acqua bollente salata a piacere le pappardelle, per un paio di minuti (21). 

Pappardelle ai funghi porcini, passo 8

Scolate le pappardelle in padella (22), mantecate con una noce di burro (23) e insaporite con prezzemolo (24). 

Pappardelle ai funghi porcini, passo 9

Unite Parmigiano Reggiano a piacere (25) e mescolate (26). Servite le pappardelle con funghi porcini ben calde (27).

Conservazione

Le pappardelle ai funghi porcini si conservano un giorno in frigorifero. Il sugo ai porcin si conserva un paio di giorni in frigorifero.

Potete congelare le pappardelle da crude. Per la congelazione riponete su un vassoio i nidi di pasta ben distanziati e poi metteteli in congelatore per farli indurire un paio d’ore. Quando saranno ben induriti, metteteli in sacchetti gelo e riponeteli nuovamente in congelatore. Quando li dovrete utilizzare lessateli direttamente da congelati in acqua bollente e procedete come da ricetta.

Consiglio

Non lavate i funghi sotto acqua corrente altrimenti assorbiranno umidità e perderanno la loro consistenza soda.

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La crostata è uno dei dolci più amati, e con questa ricetta vogliamo riportarvi alla mente i momenti della vostra infanzia… prepariamo insieme la crostata della nonna! Un dolce classico, che non stanca mai, adatto a tutte le età e a tutte le occasioni, come un evento particolare o anche un semplice pranzo della domenica… possiamo assicurarvi che al primo assaggio riscoprirete i sapori autentici di una volta. Abbiamo farcito il guscio di pasta frolla con della confettura di fragole, ma potrete usare quella che più amate o quella che la vostra nonna usava più spesso per riportare alla mente i gusti e i ricordi di momenti indimenticabili. Abbiamo realizzato una decorazione davvero particolare, che conferisce a questo tesoro culinario un tocco originale, ma anche qui potrete sbizzarrirvi con versioni più o meno rustiche!Ecco altre ricette da provare:

Torta della nonna
Torta della nonna al pistacchio
Crostata con albicocche e crema
Crostata di mele
Plumcake della nonna,

Categoria: Dolci

per la pasta frolla

  • Farina 00 500 g
  • Burro 220 g freddo
  • Zucchero 200
  • Uova 1
  • Tuorli 2
  • Sale fino 1 pizzico
  • Scorza di limone q.b.

per farcire

  • Confettura di fragole 600 g

Preparazione

Crostata della nonna, passo 1

Per preparare la crostata della nonna come prima cosa iniziate dalla frolla. Versate la farina su una spianatoia e create la classica fontana (1). Al centro versate l’uovo (2) e i tuorli (3).

Crostata della nonna, passo 2

Unite anche un pizzico di sale (4) e aggiungete lo zucchero spargendolo sulla farina (5). Poi unite anche il burro freddo a tocchetti (6).

Crostata della nonna, passo 3

In ultimo unite la scorza grattugiata del limone (7). Cominciate ad impastare con la punta delle dita (8), velocemente, dall’esterno verso l’interno. Impastate fino a ottenere un panetto morbido (9).

Crostata della nonna, passo 4

A questo punto formate una panetto compatto e avvolgetelo nella pellicola (10). Lasciate riposare per 30 minuti in frigorifero. Dopo i 30 minuti riprendete la pasta frolla e adagiatela sul piano leggermente infarinato, quindi dividetela in 2 panetti, uno leggermente più grande dell’altro. Stendete con un matterello il panetto più piccolo (12) sino ad ottenere uno spessore di circa 6-7 mm.

Crostata della nonna, passo 5

Arrotolate la frolla sul mattarello (13) e adagiatela sullo stampo per losanghe ben infarinato. Passate sopra con il mattarello schiacciando delicatamente (14). Eliminate poi i rombi di frolla, in mezzo alle losanghe, premendo con il dito e con un coltellino tagliate via gli scarti sul bordo per ottenere la vostra decorazione (15). Se non avete questo stampo potete realizzare anche le striscioline a mano.

Crostata della nonna, passo 6

A questo punto riponete in freezer (16) e impastate rapidamente gli scarti di frolla, che serviranno per la decorazione. Intanto stendete la frolla rimasta sino ad ottenere un disco dello spessore di mezzo cm e aiutandovi con il mattarello trasferite la pasta all’interno di uno stampo per crostate da 26 cm (17), meglio se con fondo estraibile. Fate aderire bene la frolla anche sui bordi, ed eliminate l’eccesso con un coltello. Impastate la frolla insieme agli scarti di prima. Bucherellate il fondo della crostata con i rebbi di una forchetta (18); questo passaggio impedirà che si gonfi in cottura. 

Crostata della nonna, passo 7

Versate la confettura all’interno dello stampo e livellatela con il dorso di un cucchiaio (20). Con degli stampini piccini, del diametro di circa 2 cm, ritagliate dei biscottini dalla frolla avanzata (19) e man mano sistemateli su un vassoio con carta forno (21). Potete realizzare le forme che preferite.

Crostata della nonna, passo 8

Riprendete lo stampo delle losanghe dal freezer e staccate il vostro reticolato di frolla (22), posizionatelo sulla crostata, schiacciando delicatamente (23) ed eliminate l’eccesso di frolla con un coltellino (24). Potrete utilizzarlo per fare altri biscottini per la decorazione.

Crostata della nonna, passo 9

Spennellate i bordi della crostata con poca acqua (25) e posizionate sopra i biscottini (26); in questo modo non si staccheranno in cottura. Potete decorare la crostata mettendoli alle estremità di ciascuna strisciolina o dove preferite (26). Preriscaldate il forno a 180° in modalità statica, infornate la crostata nel ripiano centrale per circa 40-50 minuti. Se le striscioline dovessero dorarsi troppo, coprite la superficie con un foglio di carta alluminio. Sfornate e lasciate raffreddare completamente prima di sformare e servire la vostra crostata (27).

Conservazione

La frolla si può conservare in frigorifero per 3-4 giorni, oppure congelarla.

La crostata cotta si può conservare sotto una campana di vetro a temperatura ambiente per 3-4 giorni.

Consiglio

Usate il burro molto freddo, in questo modo sarà più facile lavorare la pasta frolla e risulterà più friabile.

Potete sostituire la scorza di limone con arancia o vaniglia.

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La torta di carote è amata da grandi e piccoli sia nella versione più semplice, come la torta camilla, sia in quella più elaborata, come la tipica carrot cake inglese. La nostra torta di carote e mandorle è una via di mezzo fra queste golose varianti! L’impasto è quello classico a base di carote, farina di mandorle e olio di semi, ma questa volta abbiamo aggiunto un elemento in più: il frosting al formaggio, che viene utilizzato sia per la farcitura che per la decorazione. Un abbinamento perfetto sia come sapore che come colore, che trasforma la torta di carote e mandorle in un dolce ideale anche per le occasioni speciali!
Scoprite altre sfiziose varianti di torta alle carote:

Torta alle carote e limoncello
Torta carote e yogurt

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Categoria: Dolci

Per uno stampo da 22 cm di diametro

  • Carote 250 g (già pulite)
  • Farina 00 200 g
  • Farina di mandorle 100 g
  • Zucchero di canna 150 g
  • Uova 3 medie
  • Olio di semi di girasole 80 g
  • Lievito in polvere per dolci 16 g
  • Cannella in polvere 0,5 cucchiaini
  • Sale fino 1 pizzico

Per il frosting al formaggio

  • Formaggio fresco spalmabile 220 g
  • Zucchero a velo 500 g
  • Burro 100 g
  • Estratto di vaniglia 1 cucchiaino

Per imburrare lo stampo

  • Burro q.b.

Per guarnire

  • Mandorle in scaglie 20 g

Preparazione

Torta di carote e mandorle, passo 1

Per realizzare la torta di carote e mandorle per prima cosa spuntate e sbucciate le carote, poi tagliatele a tocchetti e mettetele in un mixer (1). Frullate per tritarle finemente (2), poi trasferitele in una ciotola insieme alle uova e allo zucchero di canna (3).

Torta di carote e mandorle, passo 2

Amalgamate il tutto con una frusta (4), poi versate l’olio di semi e la farina di mandorle e mescolate ancora (5). Unite la cannella in polvere e un pizzico di sale (6).

Torta di carote e mandorle, passo 3

Infine setacciate la farina 00 e il lievito (7). Incorporate le polveri con una spatola fino ad ottenere un impasto omogeneo e senza grumi (8). Versate l’impasto in uno stampo del diametro di 22 cm che avrete precedentemente imburrato (in alternativa potete utilizzare la carta forno) (9). Cuocete in forno statico 180° per circa 40 minuti.

Torta di carote e mandorle, passo 4

Prima di sfornare la torta verificate la cottura con uno stecchino, dopodiché lasciatela raffreddare completamente nello stampo (10). Nel frattempo preparate il frosting al formaggio: lavorate il formaggio spalmabile e il burro in una ciotola con una frusta (11), poi unite l’estratto di vaniglia e lo zucchero a velo (12).

Torta di carote e mandorle, passo 5

Amalgamate bene con una marisa (13). A questo punto la torta si sarà raffreddata quindi sformatela e trasferitela su un piatto da portata. Tagliate orizzontalmente la torta con un coltello lungo e seghettato per ricavare due strati (14). Spalmate il primo strato con metà del frosting (15).

Torta di carote e mandorle, passo 6

Coprite con l’altra metà della torta e spalmate la superficie con il frosting rimanente (16). Infine guarnite con le mandorle in scaglie (17). La vostra torta di carote e mandorle è pronta per essere servita (18)!

Conservazione

La torta di carote e mandorle si può conservare in frigorifero per 2 giorni, in un contenitore ermetico.

Potete congelare la base, senza il frosting.

Consiglio

Se utilizzate uno stampo del diametro di 20 cm allungate leggermente il tempo di cottura per un totale di 45-50 minuti.

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Le polpette alla cacciatora nascono dall’unione di due intramontabili ricette casalinghe: le polpette di carne e il pollo alla cacciatora! Realizzate con macinato di vitello, queste morbide polpette al sugo vengono ulteriormente insaporite con un classico soffritto di sedano, carote e cipolle e una sfumata di vino rosso. Immancabile un rametto di rosmarino che rievoca il profumo di questo tipico secondo piatto, a cui abbiamo deciso di aggiungere anche delle olive nere per una marcia di sapore in più. Incredibilmente appetitose nella loro semplicità, le polpette alla cacciatora faranno felice tutta la famiglia, soprattutto quando arriverà il momento di fare la scarpetta!
Provate anche queste ricette “alla cacciatora”:

Coniglio alla cacciatora
Abbacchio alla cacciatora

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Categoria: Secondi piatti

Per circa 15 polpette

  • Macinato di vitello 500 g
  • Pangrattato 100 g
  • Grana Padano DOP 40 g (da grattugiare)
  • Uova 3
  • Latte intero 50 g
  • Aglio 1 spicchio
  • Prezzemolo q.b. (da tritare)
  • Sale fino q.b.

Per il sugo

  • Passata di pomodoro 500 g
  • Cipolle 1
  • Carote 1
  • Sedano 0,5 coste
  • Vino rosso 50 g
  • Rosmarino 1 rametto
  • Olio extravergine d’oliva q.b.
  • Sale fino q.b.
  • Pepe nero q.b.

Preparazione

Polpette alla cacciatora, passo 1

Per realizzare le polpette alla cacciatora per prima cosa preparate l’impasto delle polpette: versate in una ciotola capiente la carne macinata e le uova (1), poi aggiungete il Grana Padano DOP grattugiato (2), l’aglio schiacciato (3) e un pizzico di sale.

Polpette alla cacciatora, passo 2

Unite anche il prezzemolo tritato (4), il pangrattato (5) e il latte (6).

Polpette alla cacciatora, passo 3

Impastate con le mani (7) fino ad ottenere un composto morbido e omogeneo (8). Formate le polpette arrotondandole fra i palmi delle mani; con queste dosi ne otterrete circa 15 (9).

Polpette alla cacciatora, passo 4

Tenete le polpette da parte e occupatevi del sugo: tritate finemente la cipolla (10), la carota (11) e il sedano (12).

Polpette alla cacciatora, passo 5

Scaldate un giro d’olio in una padella capiente, poi versate il trito di cipolla, sedano (13) e carota (14). Fate soffriggere per qualche minuto, poi adagiate le polpette nella padella (15).

Polpette alla cacciatora, passo 6

Rosolate le polpette girandole delicatamente da entrambi i lati (16). Quando si saranno dorate sfumate con il vino rosso (17) e lasciate evaporare completamente la parte alcolica, poi aggiungete il rametto di rosmarino (18).

Polpette alla cacciatora, passo 7

Infine versate la passata di pomodoro (19), salate e pepate (20). Se vi piacciono potete unire anche le olive nere (21).

Polpette alla cacciatora, passo 8

Abbassate la fiamma, coprite con il coperchio e cuocete per 20-25 minuti (22). Trascorso il tempo di cottura (23), impiattate e servite subito le vostre polpette alla cacciatora (24)!

Conservazione

Le polpette alla cacciatora si possono conservare in frigorifero per circa 2 giorni, in un contenitore ermetico.

Potete congelarle sia da cotte che da crude, se avete utilizzato tutti ingredienti freschi.

Consiglio

Potete sostituire le olive nere con le olive verdi, oppure ometterle del tutto.

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Così carini e soffici, i muffin paradiso sono un’idea golosa e morbida, un dolce comfort food con un ricco e vellutato ripieno di crema alla ricotta. Ogni morso ai morbidissimi tortini sarà una gioia per il palato, anche la scoperta del cuore cremoso e delicato che conferisce un tocco raffinato e invitante. Potrete anche variare con farciture diverse prendendo spunto dalla nostra ricetta dei muffin con il cuore. Lasciatevi tentare da questi tortini monoporzione e provate anche altre sfiziose versioni:

Muffin con gocce di cioccolato
Muffin con il cuore
Muffin 5 minuti,

Categoria: Dolci

Ingredienti

  • Uova 120 g (2 medie)
  • Zucchero 150 g
  • Yogurt 125 g
  • Farina 00 130 g
  • Fecola di patate 50 g
  • Lievito in polvere per dolci 2 cucchiaini
  • Olio di semi di girasole 60 g
  • Latte intero 70 g
  • Scorza di limone 1

per la crema di ricotta

  • Ricotta vaccina 150 g
  • Zucchero a velo 4 cucchiaini

Preparazione

Muffin paradiso, passo 1

Per preparare i muffin paradiso versate in ciotola le uova e lo zucchero (1), montate con le fruste elettriche per amalgamare (2), poi unite il latte a filo (3).

Muffin paradiso, passo 2

Incorporate la farina setacciata (4), la fecola e il lievito (5). Mescolate ancora, questa volta con la frusta a mano, poi versate l’olio di semi (6).

Muffin paradiso, passo 3

Aggiungete lo yogurt (7) e la scorza del limone grattugiata (8). Mescolate ancora con la frusta a mano per ottenere un composto omogeneo e senza grumi (9).

Muffin paradiso, passo 4

In una ciotola versate la ricotta, da scolare se necessario, e lo zucchero (10), mescolate con la frusta per ottenere una crema (11). Imburrate e infarinate uno stampo da muffin, quindi versate un cucchiaio di impasto in 6 stampini (12)

Muffin paradiso, passo 5

Al centro ponete un cucchiaino di crema (13), quindi ricoprite con il restante impasto (14). Cuocete in forno statico preriscaldato a 180° per 20-25 minuti.

Muffin paradiso, passo 6

Sformate i muffin paradiso (16), lasciateli raffreddare e poi spolverizzate con zucchero a velo (17) prima di gustarli (18).

Conservazione

I muffin paradiso si conservano in frigo per un paio di giorni. Potete congelarli dopo la cottura.

Consiglio

Se utilizzate ricotta vaccina fresca raccomandiamo di lasciarla scolare in frigo in modo che non rilasci il suo siero in cottura.

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Le torte salate sono un’opzione deliziosa e versatile in cucina, ideali per tantissime occasioni e pronte a conquistare il palato di tutti. Questa volta vi proponiamo la nostra torta salata di zucchine e ricotta una variante facile e gustosa! Le zucchine sono l’ingrediente principale, che abbiamo scelto di saltare semplicemente in padella per non intaccare il loro sapore delicato. La ricotta, con la sua cremosità irresistibile, avvolge alla perfezione le zucchine e diventa la farcitura perfetta per il guscio di pasta sfoglia. Un decoro facile e veloce rende questa torta salata alle zucchine così particolare e seguendo i nostri consigli siamo certi che questa torta salata diventerà la star indiscussa della vostra tavola o del vostro picnic! Gustatela tiepida o a temperatura ambiente, sarà ottima in entrambi i casi!Ecco altre idee da provare:

Crostata salata con ricotta e zucchine
Sbriciolata salata di zucchine
Torta di zucchine e i suoi fiori
Crostata salata alla ricotta e fiori di zucca,

Categoria: Antipasti

per la torta salata

  • Pasta Sfoglia 1 rotolo rotonda
  • Grana Padano DOP 30 g
  • Pangrattato q.b.
  • Olio extravergine d’oliva q.b.
  • Timo q.b.

per le zucchine

  • Zucchine 350 g
  • Olio extravergine d’oliva q.b.
  • Aglio 1 spicchio
  • Sale fino q.b.

per la crema di ricotta

  • Ricotta vaccina 250 g
  • Uova 2
  • Grana Padano DOP 100 g
  • Timo q.b.
  • Sale fino q.b.
  • Pepe nero q.b.

Preparazione

Torta salata di zucchine e ricotta, passo 1

Per preparare la torta salata di zucchine e ricotta come prima cosa lavate e tagliate le zucchine a rondelle piuttosto sottili (1). Cercate di ottenere uno spessore di 2-3 mm. In una padella versate un filo d’olio e aggiungete uno spicchio d’aglio in camicia schiacciato. Lasciate insaporire qualche minuto, poi aggiungete le zucchine (2). Usate una padella capiente e fare in modo che la maggior parte delle zucchine non si sovrapponga. Salate (3) e cuocete a fiamma media.

Torta salata di zucchine e ricotta, passo 2

Cuocete per 8-10 minuti, senza mescolare troppo, sino ad ottenere delle zucchine tenere ma leggermente abrustolite (4). Togliete l’aglio, tenete da parte e lasciate intiepidire. Intanto lavorate la ricotta in una ciotola, utilizzando una frusta a mano. Aggiungete le uova (5) e il Grana Padano grattugiato, tenedone da parte un po’ (6).

Torta salata di zucchine e ricotta, passo 3

Unite un pizzico di sale (7), una grattata di pepe e il timo (8). Mescolate bene con la frusta, poi aggiungete le zucchine ormai tiepide (9).

Torta salata di zucchine e ricotta, passo 4

Mescolate con un mestolo di legno (10). Prendete la sfoglia e srotolatela delicatamente. Sistematela in una tortiera, possibilmente con il fondo removibile, del diametro di 24 cm. Fate aderire con cura i bordi, lasciando che l’eccesso strabordi (11). Bucherellate il fondo con i rebbi di una forchetta (12).

Torta salata di zucchine e ricotta, passo 5

Cospargete la base con il Grana grattugiato tenuto da parte (13), questo servirà ad isolare la base e ad evitare che si inumidisca in cottura. Ora versate il ripieno (14) e livellate con la spatola (15).

Torta salata di zucchine e ricotta, passo 6

Ripiegate i bordi, arrotolandoli leggermente (16) in modo da formare un cornicione (17), senza premerlo troppo. Cospargete la superficie con gli altri 30 g di Grana grattugiato (18).

Torta salata di zucchine e ricotta, passo 7

Cospargete anche con un velo di pangratatto (19) per una super doratura, e ancora timo. Versate un abbondante cucchiaio d’olio in una ciotolina e intingetevi il pennello. Spennellate così tutto il bordo (20). Irrorate con il poco olio residuo (sul pennello e nella ciolina) anche il resto della torta. Cuocetela in forno statico a 200° per 35-40 minuti. Sformatela delicatamente dopo averla lasciata intiepidire e servitela (21).

Conservazione

La torta salata ricotta e zucchine si conserva in frigorifero per 1-2 giorni.

Consiglio

Se preferite potete anche friggere le zucchine e scolarle bene prima di aggiungerle alla ricotta. Potete unire alla crema del provolone grattugiato.

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Il pane fritto dolce è la versione più antica dell’odierno french toast! Una deliziosa ricetta antispreco che le nonne preparavano ai bambini per merenda, utilizzando gli ingredienti che si avevano sempre a disposizione in casa: pane raffermo, uova, latte e zucchero, che noi abbiamo deciso di aromatizzare con un pizzico di cannella. Facile e veloce da realizzare, il pane fritto dolce vi riporterà con la mente ai sapori dell’infanzia… gustatelo da solo o accompagnatelo con frutta fresca e yogurt per uno spuntino tanto goloso quanto genuino!
Provate anche questi dolci con il pane raffermo:

Torta di pane
Torta paesana

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Categoria: Dolci

Ingredienti

  • Pane raffermo 200 g (non troppo duro)
  • Latte intero 200 g
  • Uova 3
  • Zucchero 20 g
  • Sale fino 1 pizzico

Per friggere

  • Olio di semi di arachide q.b.

Per ricoprire

  • Zucchero 150 g
  • Cannella in polvere 2 g

Preparazione

Pane fritto dolce, passo 1

Per realizzare il pane fritto dolce per prima cosa tagliate il pane raffermo a fette o a tocchetti, a seconda della dimensione (1). In una ciotola versate le uova con lo zucchero (2) e il sale (3).

Pane fritto dolce, passo 2

Sbattete bene con una forchetta (4). Immergete velocemente ogni pezzetto di pane prima nel latte (5) e poi nel composto di uova (6), lasciando scolare il liquido in eccesso.

Pane fritto dolce, passo 3

A questo punto scaldate in una padella un dito di olio di semi, non dovrà essere bollente. Adagiate i tocchetti di pane nell’olio caldo (7) e lasciateli dorare per pochi minuti per lato (8). Scolate il pane su carta assorbente o per fritti (9).

Pane fritto dolce, passo 4

In un’altra ciotola mescolate lo zucchero con la cannella (10). Ricoprite i cubetti con lo zucchero aromatizzato (11) e servite subito il vostro pane fritto dolce (12)!

Conservazione

Si consiglia di consumare subito il pane fritto dolce.

Consiglio

Se preferite potete friggere il pane nel burro invece che nell’olio, ma dovrete tenere la fiamma più bassa per evitare che si bruci. In questo modo il pane assorbirà di più il grasso, ma risulterà ancora più goloso!

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Colazione spaziale in arrivo con le girelle danesi! Si tratta di rotolini di brioche farciti con un ripieno goloso di crema e uvetta (se non la gradite potete sostituirla e realizzare delle girelle con gocce di cioccolato), sono tipiche danesi e sono perfette per un dolcissimo risveglio mattuttino! Potrete realizzarle la sera prima e scaldarle leggermente al microonde o al forno per fare la felicità della vostra famiglia a colazione. Morbide, profumate e irresistibili, le girelle danesi rappresentano un bilanciamento perfetto tra tempo di lievitazione relativamente breve e risultato finale straordinario!
Scopri altri lievitati da realizzare in casa per la colazione:

Cinnamon rolls
Girelle morbide dolci
Bomboloni
Brioches

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Categoria: Dolci

Per 12 girelle

  • Farina 0 500 g
  • Latte intero 250 g (a temperatura ambiente)
  • Zucchero 100 g
  • Burro 70 g (morbido)
  • Lievito di birra secco 6 g
  • Uova 1 (medio, a temperatura ambiente)
  • Scorza di limone 1
  • Sale fino 1 pizzico

Per la crema

  • Latte intero 250 g
  • Amido di mais (maizena) 25 g
  • Zucchero 50 g
  • Uova 1
  • Tuorli 1
  • Scorza di limone 1

per farcire

  • Uvetta 100 g

Per spennellare

  • Zucchero a velo 75 g
  • Acqua 50 g
  • Tuorli 1
  • Latte intero q.b.

Preparazione

Girelle danesi, passo 1

Per preparare le girelle danesi inserite farina, zucchero, lievito di birra secco in planetaria (1). Azionate con la foglia e poi arrestate per unire la scorza di limone, l’uovo (2) e il latte a filo (3).

Girelle danesi, passo 2

Quando l’impasto inizierà ad essere omogeneo, aggiungete un pizzico di sale e il burro morbido un po’ alla volta (4). Continuate a lavorare con la planetaria finché il burro non sarà completamente assorbito e l’impasto incordato (5). Poi trasferite l’impasto in una ciotola e coprite con pellicola: fate lievitare in luogo riparato da correnti d’aria o in forno spento con luce accesa per un’ora e mezza circa. Nel frattempo preparate la crema: scaldate il latte in un pentolino. In una ciotolina miscelate uovo e tuorlo, zucchero, amido e scorza di limone grattugiata (6).

Girelle danesi, passo 3

Dovrete ottenere un composto fluido e omogeneo (7). Versate in due volte in questo composto il latte caldo (8) e mescolate. Rimettete poi tutto sul fuoco dolce (9). Mescolate e cuocete la crema fino a quando non sarà arrivata alla consistenza ideale.

Girelle danesi, passo 4

Versate la crema pronta in una pirofila bassa e ampia, coprite subito con pellicola a contatto (10) e fate raffreddare completamente. Potete sciacquare e mettere in ammollo l’uvetta (11), intanto stendete l’impasto su un piano di lavoro leggermente infarinato (12).

Girelle danesi, passo 5

Dovrete farlo diventare quasi un rettangolo dello spessore di 0,5 cm (13). Spalmate su tutta la superficie la crema pasticcera (14), cospargete con uvetta precedentemente scolata e strizzata bene (15).

Girelle danesi, passo 6

Arrotolate dal lato più lungo (16), stringendo bene man a mano e, una volta terminato, sigillate le estremità pizzicando l’impasto (17). Tagliate il rotolo a fette spesse circa 3 cm, con un coltello ben affilato (18).

Girelle danesi, passo 7

Disponete le girelle ben distanziate su una teglia foderata con carta da forno (dovreste riuscire a posizionare circa 6 girelle per teglia) (19). Coprite con la pellicola e fate lievitare per 30 minuti sempre lontano da correnti d’aria. A questo punto rimuovete la pellicola, sbattete il tuorlo con poco latte (20) e spennellate le girelle con questo composto prima di infornare (21). Cuocete in forno statico preriscaldato a 180° per 25 minuti.

Girelle danesi, passo 8

In una ciotolina mescolate 75 g di zucchero a velo con 50 g di acqua (22). Con questa mistura potrete spennellare le girelle una volta cotte e ancora calde (23) così da dare un effetto glassato. Infornate ancora per 5 minuti, poi una volta pronte gustatele ancora calde (24)!

Conservazione

Conservate le girelle danesi per 1-2 giorni sotto una campana di vetro e scaldate leggermente prima di servire.

Si possono congelare da cotte.

Consiglio

Invece di spennellare le girelle danesi con la glassa potete spolverizzarle con dello zucchero a velo.

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