La pasta e fagioli con cavolo nero è un primo piatto di pasta genuino e corroborante, una coccola scaldacuore da gustare come comfort food che si prepara con un solo tegame. Ispirata alla tipica Pasta e fagioli, questo piatto è realizzato con i fagioli cannellini in parte frullati per donare cremosità e cavolo nero, un ortaggio altrettanto nutriente e gustoso. Più di un semplice piatto di pasta, più densa e avvolgente di una minestra, perfetta come cenetta dopo una lunga giornata di lavoro o anche da preparare la sera per portarla a pranzo in ufficio! Scopri altri gustosissimi piatti di pasta e fagioli:
Pasta e fagioli alla napoletana
Pasta con il cavolo nero,
Per preparare la pasta e fagioli con cavolo nero iniziate dalle verdure del soffritto: mondate e tritate carota (1), sedano (2) e cipolla (3).
Tritate anche la punta di un peperoncino (4) e pulite il cavolo nero, staccate le foglie (5) e tritiate i gambi (6).
Preparate il classico soffritto con olio, le verdure tritate, il peperoncino (7) e i gambi del cavolo nero (7). Rosolate e unite il rosmarino tritato, e l’aglio grattugiato (9).
Versate i cannellini (10) e sfumate col vino (11). Aggiungete quindi un mestolo di brodo e la crosta del Parmigiano, fate sobbollire 10 minuti. Togliete la crosta che avrà rilasciato il suo sapore. Prelevate due mestoli di minestra (12).
Versate i mestoli di minestra in una ciotola (13) con un mestolo di brodo (14), frullate con il mixer a immersione (15).
Versate in pentola la pure ottenuta (16), altro brodo (17) e le foglie del cavolo (18).
Ora versate anche la pasta (19) e portate a cottura aggiungendo il brodo (20) al bisogno (20). Infine mantecate con olio a filo (21).
Parmigiano Reggiano DOP grattugiato (22) e pepe a piacere. Mescolate (23) e servite la pasta e fagioli con cavolo nero ben calda (24).
Conservazione
Consigliamo di consumare la pasta e fagioli con cavolo nero in giornata.
Consiglio
Se utilizzate i cannellini secchi dovrete tenerli in ammollo per 12 ore prima di lessarli.
Le zeppole di San Giuseppe non possono mancare il giorno della festa del papà e per festeggiare in grande quest’anno vi proponiamo una variante formato famiglia: la zeppolona al caffè! Ci siamo ispirati alla ricetta francese del Paris-Brest per trasformare il classico dolce della tradizione in un goloso dessert, ideale da condividere con i vostri cari. Si tratta di una pasta choux a forma di zeppola, cotta al forno e farcita con una morbida crema diplomatica al caffè, che nasce dall’unione della crema pasticcera con la panna montata. Un’idea originale e scenografica da dedicare ad ogni papà per dimostrargli che l’affetto che lo circonda non ha mezze misure!
Dopo la zeppolona al caffè provate anche queste deliziose varianti:
Zeppole napoletane
Zeppole al cacao al forno
Zeppole con crema al mascarpone e caffè
Per la pasta choux (per una zeppola del diametro di 18 cm)
Acqua 200 g
Farina 00 125 g
Burro 80 g
Uova 3
Sale fino 1 pizzico
Zucchero 1 pizzico
Per la crema diplomatica al caffè
Panna fresca liquida 150 g fredda
Latte intero 100 g
Caffè 20 g
Zucchero 20 g
Amido di mais (maizena) 8 g
Gelatina in fogli 3 g
Tuorli 20 g (circa 1 grande)
Cioccolato fondente 15 g
Per guarnire
Caffè in polvere q.b.
Chicchi di caffè q.b.
Preparazione
Per realizzare la zeppolona al caffè iniziate dalla crema pasticcera. Preparate il caffé e tenetelo da parte. Mettete in ammollo i fogli di gelatina in acqua fredda, poi versate il latte e il caffè della moka in un pentolino (1) e portate a sfiorare il bollore. Nel frattempo sbattete il tuorlo con lo zucchero in una ciotola (2), poi unite l’amido di mais (3) e mescolate ancora.
Aggiungete il caffelatte caldo al composto di tuorli (4) e mescolate bene con la frusta, poi versate nuovamente il tutto nel pentolino (5) e rimettete sul fuoco. Mescolate continuamente con la frusta fino a quando la crema inizierà ad addensarsi (6).
Quando si sarà addensata spegnete il fuoco e aggiungete la gelatina, dopo averla ben strizzata (7). Mescolate bene per amalgamarla, dovrà sciogliersi completamente. Versate la crema in una ciotola in cui avrete messo il cioccolato a pezzetti (8), poi mescolate con la marisa per scioglierlo in modo uniforme (9). Coprite la crema con pellicola a contatto e lasciate raffreddare in frigorifero.
Intanto preparate la pasta choux: versate l’acqua in un pentolino dal doppio fondo (10), poi unite il burro, un pizzico di sale (11) e uno di zucchero (12). Accendete il fuoco e portate a bollore.
Quando il burro si sarà sciolto aggiungete la farina tutta in una volta (13) e mescolate velocemente con un cucchiaio di legno fino a quando il composto si staccherà completamente dai bordi e il fondo risulterà velato da una patina opaca (14). Trasferite l’impasto in una planetaria munita di foglia (15).
Azionate la planetaria a velocità media e aggiungete le uova, uno per volta, avendo cura che ciascuno venga ben assorbito prima di inserire il successivo (16). Dovrete ottenere un composto liscio, corposo e omogeneo (17). Trasferite l’impasto in un sac-à-poche con bocchetta a stella di 15 mm (18).
A questo punto foderate una leccarda con carta forno e disegnate con una matita un cerchio del diametro di 18 cm (19). Usate la linea a matita come guida per realizzare 2 cerchi di impasto con il sac-à-poche partendo dall’esterno, poi aggiungete sopra un terzo cerchio, a metà fra i primi due (20). Cuocete in forno statico preriscaldato a 170° per 45 minuti, poi proseguite la cottura in modalità ventilata sempre a 170° per altri 15 minuti. Trascorso questo tempo verificate la cottura sollevando leggermente la zeppolona dalla teglia: se risulta leggera vuol dire che è cotta, al contrario vuol dire che è ancora umida all’interno. In questo caso abbassate la temperatura a 150° e cuocete per altri 5 minuti, sempre in modalità ventilata. Una volta cotta, sfornate la zeppolona e lasciatela raffreddare completamente (21).
Nel frattempo riprendete la crema pasticcera dal frigorifero e ammorbiditela con una frusta (22). Versate la panna fresca liquida in una ciotola a parte (23) e semi-montatela con le fruste elettriche (24).
Incorporate la panna semi-montata alla crema in 3 volte (25) mescolando delicatamente dal basso verso l’alto con una marisa (26): avete così ottenuto una crema diplomatica al caffè. Trasferite in un sac-à-poche con bocchetta piatta e rigata da 12 mm (27).
Quando la zeppolona si sarà raffreddata tagliatela a metà in senso orizzontale (28), poi posizionate la parte inferiore sul piatto da portata e farcite con la crema diplomatica (29), realizzando delle ondine prima lungo il bordo esterno e poi all’interno (30).
Ricoprite con la parte superiore e guarnite con del caffè in polvere setacciato (31) e dei chicchi di caffè (32). La vostra zeppolona al caffè è pronta per essere servita (33)!
Conservazione
La zeppolona al caffè si può conservare in frigorifero per massimo 2 giorni, in un contenitore ermetico.
Se desiderate potete preparare in anticipo la zeppolona senza farcirla e conservarla a temperatura ambiente per 4 giorni, chiusa in un contenitore ermetico.
Anche la crema pasticcera può essere preparata in anticipo e conservata in frigorifero per 2 giorni; per evitare che perda di consistenza è preferibile incorporare la panna montata al momento o al massimo qualche ora prima.
Consiglio
Al posto della planetaria con la foglia potete utilizzare una frusta a mano.
Se avete difficoltà a maneggiare il sac-à-poche con il beccuccio piatto potete sostituirlo con un beccuccio a stella e realizzare una classica decorazione a ciuffetti.
Potete guarnire la zeppolona con del cacao amaro al posto del caffè in polvere!
Roma è una città splendida, così come la sua buona cucina. I fagioli con le cotiche sono un secondo piatto della tradizione popolare che potete ancora assaggiare nelle trattorie veraci e sincere. E’ il caso di Osteria Bonelli: Simone Bonelli ha cucinato per noi i fagioli con le cotiche con devozione e precisione riservata al trattamento degli ingredienti e con la passione e il sentimento che riporta ad una ricetta tradizionale romana, contadina, della cucina semplice ma sostanziosa dei nostri nonni. La cotica, o cotenna di maiale, è un ingrediente preziosissimo nella cucina popolare perché insaporisce piatti umili rendendoli davvero squisiti! In questa pietanza si accompagna ai fagioli, qui al fagiolo borlotto, per dare vita ad un secondo piatto che non conosce solo i confini laziali. I fagioli con le cotiche si gustano anche in Umbria, Toscana, in ogni regione e famiglia con debite differenze: chi usa i fagioli cannellini, chi preferisce il concentrato ai pelati. Scoprite la bontà della nostra versione cucinata per voi direttamente dal cuore di Roma!
Se ami i fagioli borlotti scopri anche:
Per preparare i fagioli con le cotiche cominciate mettendo in ammollo i fagioli borlotti, per 24 ore (o non meno di 12 ore) (1). Pelate e spuntate la carota, dividetela a metà (2). Poi dividete a metà la costa di sedano (3).
Mondate la cipolla, prendetene metà (4). Scolate i fagioli borlotti e versateli in tegame coperti con acqua fredda (5) (6). Versate anche gli odori e fate bollire tutto per 2 ore con perchio a fuoco medio-basso alla presa del bollore, avendo cura di schiumare di tanto in tanto durante la cottura, se necessario. I fagioli dovranno essere cotti, ma non sfaldati.
Prendete la cotenna, con la lama di un coltello ben affilato passate contropelo per eliminare eventuali setole residue. Quindi se necessario rifilate la cotenna le parti antiestetiche e più dure, poi tagliatela in rettangoli (7), quindi in quadrati più o meno della stessa misura per una cottura uniforme (8). Lessate la cotenna in acqua bollente per circa 20 minuti (9).
Trascorso il tempo scolate la cotenna (11). Tritate piuttosto finemente mezza cipolla (11), la carota e il sedano. Mondate uno spicchio d’aglio, privatelo dell’anima, quindi dividetelo a metà (12).
Schiacciatelo (13) così da ridurlo in crema. Tenetelo da parte per aggiungerlo successivamente. In un tegame, possibilmente antiaderente, versate abbondante olio e fate scaldare leggermente, versate il soffritto di sedano, carota e cipolla (14). Mescolate, poi insaporite con la cotenna di prosciutto (facoltativa) per dare maggior sapore alla preparazione (15).
Unite anche il peperoncino fresco, diviso a metà (16). Se preferite potete rimuovere i semini interni, altrimenti lasciateli. Potete unire anche l’aglio in crema a questo punto. Una volta che avrete fatto insaporire per 5-10 minuti, togliete la cotenna di prosciutto (17) e versate le cotiche lessate in precedenza (18).
Salate, e fate insaporire per circa 3-4 minuti mescolando spesso perché la cotenna tende ad attaccarsi facilmente al fondo del tegame e alle pareti (19). Potete poi sfumare con il vino bianco (20), fate evaporare qualche istante la parte alcolica. Intanto frullate i pelati (21).
Versate il pomdoro nel tegame e mescolate (22), aggiustate di sale, portate a bollore e fate cuocere per per circa 20 minuti a fiamma moderata, con coperchio (23). Quando il sugo sarà più cremoso, potete unire i fagioli borlotti cotti in precedenza (24), fate cuocere solo qualche minuto per far insaporire senza far sfaldare i fagioli.
Aggiustate ancora di sale se necessario (25), mescolate (27) e servite i fagioli con le cotiche con un filo d’olio e dei crostini di pane (27)!
Conservazione
I fagioli con le tociche possono essere conservati in frigo per 2-3 giorni. Al bisogno potete anche congelare il tutto se avete usato ingredienti non decongelati.
Consiglio
Se utilizzare i fagioli precotti ricordate che, rispetto a quelli secchi, sono il doppio in quantità.
Al posto dei pelati potete utilizzare concentrato di pomodoro e brodo vegetale.
La charlotte alle fragole con Pavesini è un dolce raffinato, perfetto per esaltare al meglio il sapore dolce e zuccherino di questi frutti, la cui polpa si presta ad essere impiegata in moltissime preparazioni di pasticceria, sia per insaporire creme e impasti che per guarnire con un tocco accattivante, come in questa ricetta. Ispirate alla tradizionale charlotte, con la differenza che qui abbiamo scelto di usare dei biscotti più leggeri e friabili rispetto ai tipici savoiardi, queste delizie in formato monoporzione, la cui forma richiama dei graziosi cestini di fiori, renderanno ancora più elegante il dessert, pensato per celebrare un giorno speciale! ,
Per preparare la charlotte alle fragole con Pavesini mettete ad ammollare la gelatina in acqua fredda per circa 10 miniuti. Intanto in un pentolino versate il latte e portate a sfiorare il bollore (1). In una ciotola unite lo zucchero (2) e i tuorli (3).
Mescolate subito con la frusta (4), per ottenere un composto omogeneo. Versate il latte caldo nel composto di tuorli (5) e riportate il composto sul fuoco (6).
Mescolate con la marisa per non incorporare eccessivamente aria (7), mescolate e cuocete a fuoco dolce fino a portare tutto a 84-85° (da misurare possibilmente con un termometro oppure quando velerà la marisa). Trasferite la crema in una ciotola e unite la gelatina precedentemente ammollata e strizzata (8). Aromatizzate con la scorza grattugiata di due limoni (9) e mescolate bene.
Lasciate raffreddare la crema a temperatura ambiente e nel frattempo tagliate le fragole a piccoli cubetti di circa 2 mm (10). Quando la crema avrà raggiunto i 30° (o anche meno) aggiungete le fragole (11) e mescolate (12).
A questo punto potete semimontare la panna con le fruste elettriche (13) (14). Una volta pronta, potete incorporarla alla crema, in 3 volte (15). La prima volta che la inserite potete mescolare energicamente.
Dalla seconda versata in poi, iniziate a mescolare delicatamente con movimenti dal basso verso l’alto (16) per non smontare il composto (16). Versate la bavarese ottenuta in una sac-à-poche senza bocchetta (17). Fate un taglio grande (per non farla smontare). Prendete un vassoietto, rivestitelo di carta forno e poggiate un anello di 6×9 cm. Alla base ponete 4 Pavesini rifilati a misura (18).
Versate la crema fino a metà anello (19), poi adagiate 2 Pavesini (20) e concludete con il resto della crema fino al bordo (21).
Livellate, se necessario, con una spatolina (22). Mettete in frigo a rassodare, coperte per circa 1 ora. Nel frattempo sciogliete a bagnomaria o in microonde il cioccolato bianco e immergete per 1/3 i 40 Pavesini che serviranno per decorare le vostre charlotte (23). Man a mano che li immergete fate colare l’eccesso, poi posateli su una teglia con carta forno per farli rapprendere (24) e lasciate rassodare in frigorifero (24).
Quando saranno rassodate, sfilate gli anelli direttamente sul piatto da portata con l’aiuto di un coltellino, passando tutto intorno ai bordi (25) (26), posizionate i Pavesini rivestiti di cioccolato bianco tutti intorno (ne userete circa 10 per ogni charlotte), avendo cura di lasciare la parte rivestita di cioccolato in alto (27).
Legate con lo spago (28). Lavate e tagliate a spicchi le fragole (29) (29) e decorate la superficie (30). Servite così la vostra charlotte alle fragole con Pavesini (30).
Conservazione
La charlotte alle fragole con Pavesini si conserva per 2-3 giorni in frigorifero ben coperta con una campana di vetro. E possibile congelare solo la bavarese, senza Pavesini e fragole fresche.
Consiglio
Se volete prepararla prima potete congelare le charlotte senza i Pavesini, scongelarle mettendole in frigorifero la sera prima dell’utilizzo e applicare Pavesini e fragole al momento di servirla.
Volete un’idea originale per variare il solito hamburger? Provate il burger di patate e fagioli, un burger vegetariano stuzzicante e facile da realizzare. Ottimo come secondo piatto, accompagnato da un contorno di verdure di stagione oppure da gustare con le immancabili patate fritte, compagne insostituibili dei tradizionali burger. Nessuno potrà resistere alla tentazione di farcire i tipici burger buns con questi hamburger vegetariani. Velocissimi da realizzare, sono perfetti con un’insalatina e una salsa di accompagnamento, per arricchire i vostri panini, anche da portare come pranzo al lavoro!
Ecco altre idee per i vostri burger vegetariani:
Burger di patate
Burger di cavolo nero
Burger di broccoli,
Per preparare i burger di patate e fagioli iniziate facendo bollire in una pentola capiente le patate intere e con la buccia (1). Ci vorranno circa 30 minuti. Fate sempre la prova con la forchetta, se trapassa facilmente le patate vuol dire che sono pronte. Sbucciatele ancora calde (2) (3).
Versatele in un mixer (4) con fagioli rossi precotti scolati dal liquido di conservazione, sale (5), pepe e olio extravergine d’oliva (6).
Insaporite con origano, erba cipollina (7), il timo, la paprika, e lasalsa di soia (8). Versate anche luovo (9), poi frullate bene il tutto.
Quando il composto inizierà ad uniformarsi, versate il pan grattato in più volte, in modo da regolare la consistenza (10) e frullate ancora. Il vostro composto dovrà avere la consistenza simile all’impasto di polpette classiche (11). Bagnatevi le mani e inumidite con acqua un anello da 8 cm di diametro appoggiato su un vassoio rivestito con carta forno. Prelevate circa 110 g di impasto, versatelo nell’anello (12).
Compattate bene con un cucchiaio inumidito (13) e sfilate lo stampino (14). Se siete più comodi, per la cottura, ritagliate la carta intorno ai burger.
Scaldate un filo d’olio in una padella antiaderente (15), capovolgete i burger in padella (17) ed eliminate la carta (18).
Cuocete a fiamma media per circa 5 minuti per lato (19), o comunque fino a che non si saranno dorati bene (20). I burger di patate e fagioli sono pronti per essere serviti (21).
Conservazione
I burger di patate e fagioli si conservano in frigorifero per due giorni. Si possono congelare dopo la cottura.
Consiglio
Potete sostituire i fagioli rossi con altre varietà come borlotti e cannellini, avendo cura di ricalibrare i dosaggi in base alla consistenza dell’impasto.
Come si prepara la pasta fresca all’uovo fatta in casa? Esistono diversi metodi, trucchi e gusti da realizzare. Oggi vi mostriamo una versione decisamente originale e colorata: pasta fresca alla barbabietola! Si tratta di un impasto a base di farina e barbabietole precotte, con aggiunta dell’uovo per dare più corpo ed elasticità: perfetta per ravioli burro e salvia, sfoglie per lasagne, maltagliati oppure gustose e primaverili tagliatelle alla barbabietola con asparagi. La barbabietola, con il suo vivace color amaranto, è una gustosa tintura al naturale, perfetta per ravvivare impasti dolci, come la deliziosa torta di barbabietola, oppure salati, come il nostro soffice pane con le barbabietole.
Provate altre sfiziose ricette con le barbabietole:
Pasta con barbabietola e pecorino
Pesto di barbabietola
Gnocchi di barbabietola
Torta salata alla barbabietola
Per preparare la pasta fresca alla barbabietola, scolate la barbabietola precotta per eliminare eventuali liquidi (1). Riducetela in pezzi e raccoglietela in un boccale (2), frullate finemente con il mixer a immersione (3).
Tenete da parte la purea ottenuta (4). Disponete su una spianatoia la farina (5). Per fare più facilmente e precisamente la conca al centro potete aiutarvi con la base di una ciotola (6).
Una volta creato lo spazio (7), versate all’interno la purea di barbabietola (8) e le due uova (9).
Utilizzate una forchetta per iniziare a mescolare gli ingredienti inizialmente senza prendere ulteriore farina (10), poi iniziate man a mano a raccogliere sempre più farina e quando l’impasto sarà sufficientemente asciutto, proseguite a mano e lavorate fino a renderlo liscio e omogeneo, avendo cura di non strapparlo, per non rovinare la maglia glutinica. Se necessario, aggiungete altra farina al bisogno. Una volta ottenuta una palla (11) copritela e lasciatela riposare almeno 30 minuti. Con il tarocco stacca metà dell’impasto (12). (Potete tenere l’altra metà coperta con pellicola così che non si secchi).
Potete stendere con il mattarello o con la macchina tira pasta per realizzare i formati che preferite. Noi abbiamo preparato delle tagliatelle, stendendo con il matterello su una spianatoia cosparsa di semola (o leggermente infarinata). Tirate la sfoglia il più sottile possibile (13), se usate la macchina sfogliatrice arriva al penultimo spessore, spolverate con semola (14) e lasciate seccare per qualche minuto. Pareggiate i bordi per creare un rettangolo (15).
Arrotolate la sfoglia (16) ritagliate dei rotolini da circa 7 mm (17) e formate i classici nidi (18).
Conservazione
Potete congelare la pasta fresca alla barbabietola da cruda, nei vari formati scelti.
Per la congelazione riponete su un vassoio i formati di pasta ben distanziati e poi metteteli in congelatore per farli indurire un paio d’ore.
Quando saranno ben induriti, metteteli in sacchetti gelo e riponeteli nuovamente in congelatore. Si potrà lessare direttamente da congelata.
Consiglio
Se volete utilizzare la barbabietola cruda, dovrete prima pulire bene la barbabietola da residui di terriccio: poi potrete pelarla e sbollentarla oppure pelarla e cuocerla a vapore, riducendola prima a tocchetti, fino a completo ammorbidimento.
La focaccia semplice fatta in casa è perfetta per realizzare una focaccia facile e genuina, con pochi ingredienti e un filo d’olio e rosmarino per condirla! Ci sono tanti modi per preparare questo lievitato così versatile: la focaccia morbida, la tradizionale focaccia alla genovese oppure una sofficissima focaccia di patate! In questa ricetta vi presentiamo uno dei procedimenti più semplici e basici, da fare con l’aiuto della planetaria ma anche a mano. L’aggiunta di un po’ di latte nell’impasto aiuterà la naturale morbidezza e sarà perfetta da offrire come spuntino o merenda, da proporre come antipasto servita a quadrotti, come oppure in versione farcita per portarla in ufficio o ad un pic-nic! Accompagnatela anche con salumi, verdure o formaggi, oppure usatela per arricchire il cestino del pane! E’ risaputo: si può tentare di resistere a tutto, ma con la focaccia davanti è davvero difficile!
Se amate la nostra ricetta della focaccia, provate anche queste sfiziose varianti:
Focaccia barese
Focaccia col formaggio
Focaccia ripiena pizzicata
Focaccia con pomodorini e origano,
Per preparare la focaccia semplice fatta in casa cominciate mescolando insieme in una ciotolina il lievito con lo zucchero (1) e andate a versarlo, insieme alla farina, nella tazza di una planetaria munita di foglia (2). Azionate la planetaria e versate a filo latte e acqua che avrete mescolato insieme (3).
Poi unite l’olio, anche questo a filo (4). Continuate ad impastare fino a quando non notate che l’impasto avrà preso un po’ di consistenza, perciò sostituite la foglia (5) con il gancio (6).
Versate il sale (7) e continuate ad impastare per circa 15 minuti (8) fin quando l’impasto non sarà ben incordato: l’impasto è molto idratato quindi aiutatevi con un tarocco per staccarlo dal gancio (9).
Trasferite il composto sul piano da lavoro leggermente infarinato sempre aiutandovi con il tarocco (10) e sempre con quest’ultimo date un paio di pieghe, cioè sollevate un lembo (11) e portatelo al centro (12). Poi sollevate l’altra estremità e portate anche questa nel mezzo e ripetete una volta ancora.
Trasferite il composto in una ciotola (13) e coprite con pellicola trasparente. Riponete la ciotola in forno spento con luce accesa e lasciate lievitare per 2 ore o comunque fine al raddoppio (14). Ungete una teglia (noi abbiamo usato una teglia rettangolare 35×28 cm) spennellando accuratamente tutta la superficie e lungo i bordi (15),
versate l’impasto all’interno e ungetevi le mani per non far attaccare la pasta (16). Cominciate a distenderla con le punte delle dita (17) per distribuirla fino a ricoprire interamente la superficie e i lati (18). Essendo un impasto molto idratato, se non riuscite subito a riempire l’intero stampo, lasciate riposare ancora per qualche minuto prima di continuare a distendere l’impasto.
Una volta terminato, coprite con pellicola trasparente (19) e lasciate lievitare per un’altra ora in forno spento ma con la luce accesa (20). Trascorso il tempo andate a creare delle fossette nell’impasto con le punte della dita unte d’olio (21).
Cospargete con l’olio (22), qualche fogliolina di rosmarino e dei fiocchi di sale (23). La vostra focaccia è pronta per essere cotta in forno statico a 180° per circa 35–40 minuti, nella parte bassa (controllate di tanto in tanto la cottura senza aprire il forno). Una volta cotta (24) non vi resta che sfornarla e gustarla al naturale o farcita!
Conservazione
Per essere sicuri di gustare al meglio la focaccia si consiglia di consumarla al momento. Tuttavia può essere conservata fino a 2 giorni tenendola chiusa in un sacchetto; in questo caso si consiglia di scaldare in forno la focaccia per qualche istante. Potete anche congelare da cotta la focaccia, una volta scongelata riscaldatela prima di consumarla.
Consiglio
Coi tempi di lievitazione non ci state? Nessun problema! Lasciate riposare l’impasto in frigo, coprendo con pellicola trasparente fino a 12 ore, il giorno dopo lasciate acclimatare l’impasto e poi proseguite come da ricetta. Se preferite la focaccia più scrocchiarella, una volta disteso l’impasto in teglia procedete pure con la cottura; se invece volete ottenere una focaccia alta e soffice, arrivati all’ultima lievitazione, non formate le fossette ma infornate direttamente la focaccia semplicemente ungendola e cospargendola con sale e rosmarino. E se non trovate i fiocchi di sale, nessun problema andrà benissimo il sale grosso!
Le conosciamo tutti, le candide chips cinesi che frizzano piacevolmente in bocca: sono le nuvole di drago! Leggerissime, sfiziose, una delle ricette della cucina cinese più conosciute e “spiluccate” anche in Italia! Da gustare come snack o antipasto o per accompagnare ad altre pietanze. Come si preparano le nuvole di drago in casa? Con pochi ingredienti e una ricetta infallibile Chef Mulan ci guidano passo passo nella preparazione di queste delizie asiatiche. La loro forma e consistenza richiama le tipiche chips di patate, in inglese sono conosciute come “prawn crackers”, infatti nell’impasto sono presenti proprio i gamberetti e farina di tapioca. Fritte, appetitose e irresistibili, soprattutto se accompagnate dalla tipica salsa agrodolce. Fateci sapere quante nuvole di drago preparerete a casa!,
Per preparare le nuvole di drago lavate i gamberetti sotto l’acqua corrente (1) e asciugateli con carta da cucina (2), quindi tritateli finemente (3).
Trasferite la purea ottenuta in una ciotola (4), incorporate la farina di tapioca (5) e salate (6).
Condite con un pizzico di pepe (7) e impastate per circa 10 minuti (8), fino a ottenere un composto omogeneo e perfettamente liscio (9). Se l’impasto dovesse risultare troppo asciutto, potete aggiungere un po’ d’acqua o, viceversa, se troppo umido, della farina di tapioca.
Dividete a metà il panetto (10) e formate due salsicciotti di circa 4 cm di diametro, controllando che l’impasto non presenti bolle (11). Poi poneteli in un cestello per la cottura al vapore (12).
Coprite con il coperchio (13) e cuoceteli al vapore per un’ora a fuoco medio. Potete usare una vaporiera classica o il tradizionale cestello cinese di bambù. A fine cottura (14) lasciate raffreddare l’impasto, quindi avvolgetelo in un foglio di pellicola per alimenti e mettetelo a riposare in frigorifero per 12 ore (15). In alternativa potete lasciarlo nel congelatore per un paio d’ore.
Tagliate l’impasto a fettine molto sottili (16). Disponete le chips su una teglia foderata con carta forno (17) e, per farle asciugare, cuocetele in forno ventilato a 60 °per un’ora. Dopodiché, lasciate riposare le fettine per un’altra ora (18).
Scaldate l’olio di semi in una padella o in un wok. Quando avrà raggiunto una temperatura tra i 150 e i 180 °, immergete le chips (19) finché non risulteranno gonfie e friabili. Scolatele con una schiumarola (20) e adagiatele su un vassoio rivestito con carta assorbenete per asciugare l’olio in eccesso (21). Servite subito le nuvole di drago.
Conservazione
Gustate le nuvole di drago appena fritte, così da preservarne la croccantezza.
Consiglio
Gustate le nuvole di drago con la salsa agrodolce o con quella piccante. In commercio, nei market asiatici, esistono anche le cialde già pronte per la frittura.
Oggi facciamo i biscotti, ma non i soliti frollini bensì una ricetta speciale dedicata al Carnevale: le girandole di frolla! Golosi dolcetti su stecco dalle tinte allegre e vivaci realizzati con pochissimi ingredienti: una semplice pasta frolla al burro arricchita con coloranti alimentari. Facili e divertenti da preparare in casa con i bambini, le girandole di frolla sono perfette per una simpatica merenda casalinga o per il buffet di una festa, da proporre magari insieme ad altri dolci a tema carnevalesco come mascherine, coriandoli e stelle filanti!,
Coloranti alimentari q.b. in gel (rosso, giallo, verde, viola, arancione, verde acqua)
Preparazione
Per realizzare le girandole di frolla iniziate dalla preparazione dell’impasto: versate la farina sul piano di lavoro, poi aggiungete lo zucchero (1), il lievito (2) e la scorza grattugiata di limone (3).
Unite anche il burro a cubetti (4) e lavorate rapidamente con la punta delle dita per ottenere un composto bricioloso (5). A questo punto aggiungete le uova che avrete sbattuto a parte (6).
Impastate velocemente, giusto il tempo necessario per compattare gli ingredienti (7). Formate un panetto (8), poi dividetelo in 6 parti del peso di 200 g l’una (9).
Aggiungete un colorante diverso per ciascuna parte (10) e impastate (11) per amalgamarlo in modo uniforme (12).
Quando avrete colorato tutti i panetti, avvolgeteli nella pellicola (13) e lasciate riposare in frigorifero per almeno 2 ore. Trascorso questo tempo dividete gli impasti in piccole porzioni del peso di 10 g (14) e formate dei filoncini della lunghezza di circa 10 cm (15).
Affiancate un filoncino di ogni colore e premete leggermente per attaccarli insieme (16), poi arrotolate il tutto per formare una girella (17). Infilzate la girella con uno stecchino lungo (18) e procedete in questo modo per formare tutte le altre.
Adagiate le girandole su una leccarda foderata con carta forno (19) e cuocete in forno statico preriscaldato a 180° per 15 minuti. Una volta cotte, sfornate e lasciate raffreddare (20). Le vostre girandole di frolla sono pronte per essere gustate (21)!
Conservazione
Le girandole di frolla si possono conservare per 5-6 giorni in una scatola di latta.
Consiglio
Personalizzate le vostre girandole di frolla utilizzando i colori che preferite!
Oggi parliamo di un oggetto molto famoso in cucina: “il ruoto”, una vera istituzione! Per il vostro pranzo di Pasqua vi invitiamo a provare il ruoto al forno con capretto: una teglia ricca di prelibatezze, un secondo piatto immancabile tra le ricette di Pasqua della tradizione campana. Per “ruoto” si intende proprio la teglia, rotonda ma anche rettangolare come in questo caso, che solitamente si realizza a Pasqua con capretto o a Natale, quando abbraccia la pasta al forno! Esiste anche un’altra prelibatezza, “il ruoto di carne”, ma oggi vi parliamo del ruoto al forno con capretto con i suoi sapori rustici e prelibati. Il capretto conosce diversi usi in cucina e tante ricette classiche per assaporarlo, come il capretto al forno con patate o il capretto in padella. Solitamente una lunga e paziente marinatura ha lo scopo di attenuare il gusto selvatico di questa carne. La ricetta che proponiamo prevede un riposo più breve: sarà poi l’aggiunta di altri ingredienti, come i pomodori pelati, i pisellini e le cipolle dorate ad ingentilire e insaporire il piatto, creando un succulento intingolo in cottura. Scoprite insieme a noi questo piatto tipico regionale e sperimentate anche altre varianti come il capretto alla marchigiana,
Per preparare il ruoto al forno con capretto iniziate versando acqua e aceto in una ciotola capiente (1), con una proporzione di 3:1. Immergete qui il capretto in pezzi, già pulito (2). Basteranno una decina di minuti (o se preferite anche più tempo), in questo modo si attenuerà il sapore forte. Nel frattempo lavate le patate e tagliatele a cubetti di circa 2,5 cm (3).
Pulite la cipolla e affettatela non troppo sottilmente (4). Sminuzzate i pomodori pelati (5). Scolate bene il capretto e adagiate i pezzi su una teglia capiente (6).
Versate anche le patate a dadini, i pisellini (7), i pelati e la cipolla (8). Condite con olio, sale (9) e il pepe a piacere.
Bagnate con acqua arrivando quasi a coprire gli ingredienti (10) e mescolate (11). Quindi cuocete in forno statico preriscaldato a 180° per circa 1 ora. Mescolate per bene a metà cottura. Una volta pronto (12), servite il ruoto al forno con capretto ben caldo!
Conservazione
Il ruoto al forno con capretto si conserva in frigo per un paio di giorni. Potete congelarlo dopo la cottura se avete utilizzato ingredienti freschi.
Consiglio
Alla variante pasquale con capretto c’è quella con l’agnello oppure con carne di manzo o pollo. In alcune famiglie si tramanda l’uso dei pomodorini freschi, in alternativa ai pelati. Il ruoto, sebbene in senso stretto rappresenta lo stampo a forma circolare, non implica per forza l’uso di uno stampo tondo. Per ruoto infatti si intende genericamente una teglia per la cottura in forno.